Capitolo 2
Martina POV's
Aprii l'armadietto e misi i libri per le prossime ore.
Lo chiusi e vidi Louis che mi stava guardando...
Io:"Buongiorno Louis..."
Louis:"Ciao."
Io:"Come va?"
Louis:"Bene te?"
Io:"Guarda, non me lo chiedere."
Gli diedi una spallata ed entrai in classe.
Non volevo assolutamente dirgli com'era il mio stato d'animo.
Per sei lunghi anni il mio stato era sempre lo stesso, depresso.
E ogni giorno ero triste, perdendo tempo a tagliarmi, ma sapevo che prima o poi dovevo smettere.
Entrai in classe e mi sedetti al mio posto.
Quando mi girai dietro, vidi un ragazzo che non ebbi mai visto prima.
Era alto, capelli biondi, occhi azzurri e aveva un sorriso bellissimo.
Lo guardai incantato e lui sorrise.
Si chiamava Niall Horan...
Niall:"Ciao, mi chiamo Niall!"
Io:"Oh ciao, mi chiamo Martina."
Niall:"Sei di Doncaster?"
Io:"Sì, tu?"
Niall:"Sono di Mullingar, Irlanda."
Io:"Oh bello!"
Niall:"Senti, tu conosci un certo Louis Tomlinson che va in questa scuola?"
Io:"Sì, è di questa classe."
Niall:"Oh no!"
Io:"Cosa succede?"
Niall:"Se lui scopre che sono qua, mi uccide!"
Io:"Perché?"
Niall:"Lo prendevo in giro alle medie."
Io:"Ah."
Louis entrò in classe e si avvicinò al suo posto velocemente.
Vedendo Niall, diede un pugno al banco...
Louis:"Tu che cazzo ci fai qua?"
Niall:"Ehm...ciao."
Louis:"Tu non dovresti fare il secondo superiore in un'altra scuola?"
Niall:"Sono stato bocciato..."
Louis:"E ora dovrei sopportare te?"
Io:"Louis, lascialo stare, ti prego..."
Louis:"Niall, sei salvo solo perché c'è lei davanti."
Louis mi guardò e io mi girai dietro.
Cheryl entrò in classe e si sedette vicino a me e mi salutò.
Dopo si girò dietro e guardò Niall incantata.
Louis stava giocando con il suo telefono e quando la professoressa entrò, lo nascose nello zaino.
Louis POV's
E io dovrei sopportare quel ritardato di Niall Horan? Poteva ripetere l'anno nell'altra scuola e doveva rompere le palle a me? Ma vaffanculo!
Lo conoscevo dalle medie ed era solo un montato del cazzo che credeva di essere il più bello di tutto l'istituto solo perché aveva gli occhi azzurri.
Allora anche io potevo montarmi la testa perché avevo gli occhi azzurri, no?
E poi mi prendeva in giro perché ero fidanzato con una figlia di buona mamma.
Ma quest'anno mi vendicherò!
Presi il libro di matematica e lo aprii.
Dopo Martina mi inviò un bigliettino con scritto:"Louis, avete due libri?"
e io risposi con un semplice no.
Ah, figuratevi se Niall portava qualche libro!
Mi squillò il telefono nella borsa e quando la professoressa se ne accorse, si avvicinò al mio banco...
La prof:"Tomlinson, il telefono."
Io:"Tenga..."
Martina:"Ti sei fatto fregare dalla professoressa..."
Io:"Già..."
Martina si girò e i suoi ricci mi facevano aria.
Martina non mi era più indifferente, cominciavo ad affezionarmi a lei anche se la conoscevo da due giorni.
Era così fine, educata, però non era mai felice.
Capisco che non ha un padre, ma le cose si affrontano nella vita, no?
La ricreazione iniziò e tutti andarono in cortile.
Martina era rimasta sola a guardare incantata il suo quaderno e così mi avvicinai a lei...
Io:"Ciao!"
Martina:"Ciao..."
Io:"Senti, che ne dici di..."
Martina:"No Louis niente. Io non voglio avere a che fare con dei bulli come te che prima minacciano i ragazzi e poi ci provano con le femmine."
Io:"Ma cosa stai dicendo?"
Martina:"Quello che penso di te."
Io:"Sto perdendo solo tempo con te, vado nel corridoio."
Mi alzai e andai nel corridoio a minacciare qualche sfigato alla macchinetta.
Ma cosa si era fumata Martina? Perché pensava questo di me? Ci sono rimasto veramente male.
Non c'era nessuno alla macchinetta e così rimasi a parlare con Harry e Zayn...
Harry:"Ehi Louis!"
Io:"Ciao."
Zayn:"Ma chi è quella ragazza che parli sempre?"
Io:"Cazzi miei."
Harry:"È la tua ragazza?"
Io:"Ma no, è solo un'amica un pò stupida."
Zayn:"Va bene...Le é morto il padre giusto?"
Io:"Sì poverina..."
Vidi Martina che stava uscendo dalla classe giocherellando nervosamente con le mani.
Se ne stava lì, appoggiata al muro.
Mi faceva pena vederla così sola.
Martina POV's
Dopo la ricreazione, presi il mio zaino e andai a casa.
Mi chiedevo il perché mi ero rivolta così con Louis, io non volevo.
Louis era un bullo, ma sapevo che in cuor suo non voleva esserlo.
Entrai in casa e andai subito in camera a piangere.
Non avevo fame e me ne stavo sul letto a piangere.
Non ci potevo credere, ma mi ero innamorata perdutamente, ma sapevo che non avrei mai fatto colpo su Louis.
Pensavo solo a lui e lo conoscevo solo da due giorni.
Mi ero presa una bella cotta, ma non volevo rivelarlo a nessuno.
Il mio telefono squillò e lo presi.
Mi stava chiamando un numero che non avevo memorizzato nel telefono.
Avevo paura di rispondere, ma premetti il tasto verde...
Io:"Pronto?"
Louis:"Sono Louis..."
Io:"Louis? Come fai ad avere il mio numero?"
Louis:"Cheryl me lo ha dato."
Io:"Ah okay, dimmi tutto."
Louis:"Quello che ti volevo dire stamattina era se tua madre poteva aiutare mia madre."
Io:"E come?"
Louis:"Hai presente che tua madre controlla l'industria del petrolio? Beh, se mia madre ne poteva farne parte..."
Io:"Ehm, sì, chiederò."
Louis:"Oh Dio, grazie!"
Io:"Senti, scusa per stamattina..."
Louis:"Non preoccuparti, ora è tutto apposto!"
Io:"Senti io ora vado in palestra a fare gli allenamenti, ciao!"
Louis:"Okay ciao, ti voglio bene!"
E quel "ti voglio bene" mi aveva fatto sclerare! Iniziai a saltellare in camera, ma mia madre aprì la porta.
Rimasi immobile e mia madre ridacchiò in silenzio...
Mamma:"Cosa stai facendo?"
Io:"Io...ehm...stavo provando il...cosacco mezzo giro."
Mamma:"A proposito, muoviti che fai tardi agli allenamenti..."
Io:"Sì arrivo!"
Chiuse la porta e io aprii l'armadio.
Mi misi un paio di pantaloncini e una canotta azzurra.
Presi la borsa con dentro acqua e asciugamano e andai nel soggiorno.
Mi allacciai le converse e uscii di casa.
Corsi fino alla palestra ed entrai sbattendo la porta.
Poggiai la borsa nel camerino, mi slacciai le scarpe e andai nella palestra.
Jasmine, la mia istruttrice mi salutò e mi disse di andare alla trave.
Mi posizionai davanti alla trave e ci misi le mani sopra.
Piegai la testa e feci una capriola arrivando poi in verticale.
Feci due passè e un pennello mezzo giro. Feci due altri passè e dopo un cosacco mezzo giro.Presi la rincorsa e feci un salto avanti arrivando fortunatamente in piedi e dopo feci ruota, due salti flick e capriola all'indietro.
Rimasi in palestra fino alle 21:00.
-SPAZIO AUTRICE-
Ciao,questo è il mio secondo capitolo! Scommetto che non ci avete capito niente quando Martina ha fatto tutti quei movimenti alla trave ahahahah. Beh, io faccio ginnastica artistica e lo so...Spero che vi sia piaciuto e che lo votate!
-Marty.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro