Capitolo 19
Louis POV's
Andai a scuola e aprii l'armadietto per mettere il libro di matematica.
Quel giorno c'era il compito di matematica e tutti avevano paura, ma io, astuto in quella materia, ero così tranquillo che non mi facevo nemmeno problemi a ripassare le formule.
Vidi Martina avvicinarsi lentamente al suo armadietto con i libri in mano e le cuffie alle orecchie che da esse, fuoriuscirono le parole e i suoni della canzone.
Credo che stava ascoltando Don't di Ed Sheeran.
Don't fuck with my love
that heart is so cold
all over my arms
I don't wanna know that babe.
Don't fuck with my love
I told her she knows
Take aim and reload
I don't wanna know that babe.
Ahlalalalalaha.
All'improvviso le caddero i libri dalle mani e tutti e due ci piegammo per raccoglierli.
Eravamo così vicini e i nostri occhi si incontrarono.
Era una sensazione strana, come se era la prima volta che vedevo Martina, ma tanto sapevo che prima o poi tutto si risolveva.
Insieme prendemmo il libro, la mia mano sopra la sua, e come un cretino sbattei la testa sulla porticina dell'armadietto.
Lasciai il libro a Martina e accarezzai la testa...
Io:"Cazzo!"
Martina:"Ahahahah"
Io:"Ma cosa ridi?"
Martina:"No niente, lascia stare ahahah"
Se ne andò con la mano davanti mentre rideva.
Che figura di merda.
Tutti gli altri mi guardarono con la mano davanti alla bocca e io chiusi l'armadietto.
Guardai uno per uno e poi schioccai le dita guardando con aria minacciosa...
"Devo picchiare qualcuno?"
I loro volti diventarono sorpresi e poi si muovevano nel corridoio velocemente.
Presi il mio zaino ed entrai in classe.
La professoressa stava dettando le tracce e io andai al mio banco senza farmi notare.
Ma quella mezza morta della professoressa mi sentii...
La professoressa:"Tomlinson, sei in ritardo."
Io:"Lo so...mi dispiace."
Nick:"Professoressa, prima Louis ha sbattuto la testa all'armadietto."
Io:"E ora vuoi un euro?"
Nick:"No, sai, voglio Martina così smetto di fare il bullo."
La professoressa:"Nick, smettila! Louis, siediti."
Mi sedetti al mio posto e presi un foglio per scrivere le tracce.
Nick mi stava guardando e io guardavo lui.
Non faceva altro che ridere e io gli sorrisi puntando il dito medio a lui.
Martina diventava sempre più rossa e si girò verso me con un'aria minacciosa.
Quella faccia non mi faceva paura perché quello arrabbiato dovrei essere io perché si è messa a ridere della mia botta all'armadietto.
Però devo ammettere che se io ero al posto di Martina, avrei riso lo stesso...
Io:"Che vuoi?"
Martina:"Grazie eh."
Io:"Di cosa?"
Lei si girò di profilo e fece cenno di no con la testa.
Poi mise la testa sul foglio e si concentrò per fare il compito.
Dopo un'ora consegnai il compito controllato e ricontrollato e poi tornai al mio banco.
Martina consegnò subito dopo di me.
Uscimmo da scuola e prima di andarmene, afferrai il polso di Martina e la trascinai al campetto.
Martina POV's
Io:"Senti, che cosa vuoi?"
Louis:"Voglio solo chiarire!"
Io:"No,ma ti prego, mi fai pena. Baci altre ragazze, fumi e cerchi di fare la vittima con me. Ma che razza di persona sei?"
Louis:"Giustamente tu credi a Melany che a me! Sai, quello arrabbiato dovrei essere io perché tu non mi credi anzi, non mi hai mai creduto e poi io non ho fumato."
Io:"Ma hai ricominciato ad alzarmi le mani!"
Louis:"Ti stavo difendendo l'altra volta, sai, ti stavano prendendo in giro e io non tollero quando ti prendono in giro!"
A quelle parole rimasi immobile a guardare i suoi occhi color ghiaccio.
E io ero così stupida a non accorgermi di com'era lui veramente.
Volevo crederlo in qualsiasi cosa, ma considerando che era un ex bullo, non sapevo cosa fare.
Louis mi mancava e sapevo che la distanza, poteva rovinarci la vita, ma sapevo anche che l'amore ci avrebbe riuniti.
Era solo un piccolo battibecco che dovevamo risolvere che però era durato una settimana.
Ero sul punto di lacrimare, ma volevo dimostrare a Louis che in un certo senso ero forte dentro...
Io:"Beh, grazie..."
Louis:"Ti amo troppo per farti stare male."
Mi avvicinai lentamente e lui mi guardava negli occhi.
Prese le mie braccia e mi trascinò sul suo petto.
Sentivo il suo respiro sulla punta del naso, eravamo troppo vicini.
D'istinto misi le mani sui suoi fianchi e lui teneva ancora le mani inchiodate alle braccia.
Mi diede un bacio delicato sulle labbra e ad un tratto mi scese una lacrima sugli occhi.
Louis poggiò la bocca sul mio orecchio...
Louis:"Non piangere, dimentica tutto."
Feci un piccolo sorriso e poi ci abbracciammo calorosamente.
-SPAZIO AUTRICE-
Questo è il mio diciannovesimo capitolo! Spero che vi sia piaciuta e che la votate e sono rimasta soddisfatta dei voti che sto ricevendo nonostante io abbia iniziato da poco la storia.
Vi suggerisco di leggere "Her Scar On Neck." di 1Dchangedme_x, è qualcosa di stupendo.♥
-Marty.
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