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Capitolo 18.

Beth's pov.


L'immagine di Louis -forse arrabbiato, forse infastidito da non so cosa- che si dirigeva verso la sua classe era come se fosse messa in replay dentro la mia testa. Che gli era preso? Ultimamente si comportava in quello strano modo e non ci capivo più nulla.

Poi, ad un tratto, mi vennero in mente le parole di Niall, che mi disse quel giorno quando ormai Louis era parecchio distante da noi "E' geloso di noi due!" e io a quell'affermazione gli avevo tirato una gomitata;  quindi "Smettila Niall!" gli avevo risposto.

-

Mercoledì.

Erano passati esattamente due giorni da quell'episodio e stranamente i ragazzi volevano uscire. Perché non stavano a casa a studiare? 

Pft, a chi vuoi prendere in giro Beth? Non avresti studiato nemmeno tu, mi ricordò la mia mini-me.

E okay, aveva ragione la mia parte razionale, ma proprio voglia di uscire non ne avevo. 

"Io non posso ragazzi!" esordì Louis. Eravamo seduti, stranamente tutti insieme, sul muretto davanti la scuola ed Ally aveva proposto un'uscita di gruppo. Yu-uuh, che entusiasmo.

"Come mai?" chiese Niall, inarcando un sopracciglio.
"Ho un impegno importante" magari doveva uscire con quella ragazza.
"Tomlinson, non stai uscendo più con noi, non è che hai trovato qualcuno di meglio con cui uscire?" lo stuzzicò Liam, dandogli una leggera gomitata sul fianco.
"Magari deve uscire con la sua ragazza!" intervenni io, dando voce ai miei pensieri.
Lui mi guardò con un'espressione che non seppi decifrare -beh, nulla di nuovo!- e "E se anche fosse?" disse con un sorrisetto. Io sentii una fitta all'altezza del petto e chiusi gli occhi un attimo, per calmarmi, per poi riaprirli e sfoggiare il mio più bel falso sorriso.
"Nessun problema, Tomlinson!" mi alzai dal muretto, sistemandomi lo zaino sulle spalle e mi incamminai verso casa, senza salutare nessuno; ma venni bloccata dal polso. Mi voltai e incontrai i suoi occhi azzurri. Quando capii chi era la persona che mi stava toccando il polso rabbrividii e sentii un formicolio proprio in quel punto: non ci eravamo mai toccati, non avevamo mai avuto uno sfioramento e in quel momento sentii gli elefanti ballare dentro la mia pancia. 
Calmatevi, è solo il suo tocco, pensai. Ma come facevo a calmarmi? Ho sempre voluto avere un qualsiasi tipo di contatto con lui.
Lo guardai in attesa di sentire quello che avesse da dire. "Beth" perché il mio nome, pronunciato da Louis, sembrava così bello, particolare: sembrava quasi una dolce melodia, una di quelle delicate, soft, travolgenti.. "Beth" ripetè "Io, io non ho una ragazza!" disse, perché me lo stava dicendo?
"Oh, ed io che pensavo che una ragazza ti avesse rapito il cuore" risi piano, deridendolo.
"In realtà c'è e-" cominciò.
"Tomlinson-" ma io lo bloccai, portando una mano all'altezza del suo viso "-non ho tempo per i tuoi problemi di cuore. Non mi stupisco se la ragazza non ti vuole, chi ti vorrebbe, dai?" sghignazzai, ma vedendo la sua faccia, mi sentii morire un'altra volta: io, IO lo volevo, l'ho sempre desiderato, lo amavo tantissimo e.. Louis Tomlinson ti odio per avermi fatta diventare così. Mi morsi il labbro, tolsi il polso dalla sua presa e me ne andai definitivamente, dandogli le spalle.

Louis' pov. 

Rimasi sconvolto, deluso, amareggiato e ferito dal suo comportamento, più nello specifico dalla sua frase. La osservai, le fissai la schiena aspettando che si voltasse di colpo e venisse verso di me per chiedermi scusa. Ma la vidi sparire dietro l'angolo e io mi voltai, notando tutti i miei amici con lo sguardo fisso su di me: sì, avevano visto tutto.
"Amico.." Liam mi si avvicinò "..mi spiace, ma comprendila, l'hai ferita" annuii e guardai male Zayn, che in quel momento mi stava fissando con quello sguardo che era raro vedere sul suo viso: triste, pentito, dispiaciuto. Ma cosa voleva? Era colpa sua se adesso Beth si comportava in quel modo con me.
"E' tutta cosa di quel coglione" dissi, riferendomi a quello che doveva essere il mio migliore amico.
"Lou, non dare tutta la colpa a lui.." mi disse, appoggiando una mano sulla mia spalla "..tu hai contribuito" lo so, ma giuro che volevo fermarmi, volevo dirglielo, ma coglione come sono mi sono lasciato trascinare in quello schifo. Portai velocemente una mano tra i miei capelli lisci e li tirai leggermente indietro, frustrato "Ti piace?" continuò.
"No" sì, mi piace cazzo!
"Farò finta di crederci, Tommo!" ridacchiò e mi diede una leggera gomitata.
Io scossi la testa e "Adesso vado, a domani" dissi e mi incamminai anche io verso casa. Dovevo prepararmi: un paio di ore e sarei dovuto andare al pub per suonare la mia canzone, finalmente. Mi era venuta in testa l'idea di invitare i miei amici, di convincerli a portare al pub Beth, così avrebbe sentito la canzone e si fosse ricreduta su di me e i miei sentimenti. Ma l'ho esclusa perché ero davvero agitato e ansioso. Non avevo mai fatto sentire la mia voce a nessuno, per paura di essere giudicato e preso in giro. 

-

Mi guardai allo specchio, sistemai i miei capelli col gel e infilai la mia camicia bianca dentro i miei pantaloni neri. Mi voltai e guadai il mio cellulare: lo presi in mano e cliccai sul contatto di Liam e scrissi un messaggio velocemente.

"Stasera venite tutti al pub. x" 

Inviare o no? Era questo il dilemma. Da un lato avrei voluto risolvere con Beth, mettere tutto da parte, ammettere i miei sentimenti per lei e poterla baciare davanti a tutti. Volevo sentirmi me stesso, libero, senza ascoltare i pregiudizi degli altri e provare l'emozione di una vera storia d'amore. Chiedevo troppo? Louis Tomlinson non aveva il diritto di provare tutte quelle sensazioni nuove?, provare l'emozone di un semplice sfioramento di labbra, una carezza leggera e carica d'affetto sul braccio o sul viso?, provare a tenere la mano alla persona amata davanti a tutti ed esserne fiero?

E fu così che il mio dito fece tutto da solo: cliccò su 'invio' e il messaggio arrivò a Liam.

"Ci saremo, ma è tutto apposto caro il mio Tommo? ;)"

Che cosa avevo fatto? Qualcosa mi diceva che Liam sapesse qualcosa a mia insaputa.
Sospirai, uscii di casa dopo aver preso lo spartito con il testo della canzone e prendendo la macchina arrivai al pub, che a vista d'occhio stava riempendosi.

Beth's pov. 


"Ma un'altra volta al pub? Ragazzi, un po' di fantasia" mi lamentai, sbuffando.
"Sempre a lamentarti stai!" scherzò Niall, ruotando gli occhi in cielo.
"Dai, ti prometto che la prossima volta andiamo in un altro posto.. ma stasera siamo qui per una buona ragione!" Liam mi fece l'occhiolino.
"Fidati di Liam!" disse Ally, sorridendomi e stringendo il suo ragazzo dalla vita.
"Ti ricrederai, mia piccola Beth" mi si affiancò Harry.
"Ma di che state parlando?" si inserì Zayn nel discorso.
"Perché ho la sensazione che voi mi stiate nascondendo qualcosa?" li guardai male, ma nessuno mi rispose e Niall mi spinse da dietro facendomi entrare al locale.
Sì, mi stavano nascondendo qualcosa: tutti sapevano eccetto me e.. a quanto pare pure Zayn.

Alzai le spalle ed entrammo nel locale -strapieno- e ci guardammo intorno.
"Abbiamo il tavolo prenotato, andiamo!" Liam si fece strada in mezzo alle persone, con noi al seguito. Ci sedemmo ad un tavolo davanti allo stesso palchetto della scorsa sera.
"Un'altra serata musicale?" li guardai.
"Sì, dicono che stasera c'è una persona speciale" Harry alzò le spalle e distolse il suo sguardo dal mio.
Sbuffai e aprii il menù per non parlare con nessuno di loro, nonostante la curiosità mi stesse mangiando viva.

-

Ad un tratto, una mezz'oretta dopo, le luci divennero più soffuse, un grande faro illuminò un pianoforte nero, un microfono e uno sgabello. Tutto ciò attirò la mia attenzione e non mi curai degli sguardi dei miei amici che bruciavano sulla mia pelle. Mi misi seduta composta e mi appoggiai sui gomiti, tenendo la testa con i palmi delle mani.

Qualche secondo, dopo una persona  salì sul palchetto. Mi venne un colpo al cuore notando che era proprio Louis. Guardai sbalordita i miei amici che a loro volta mi stavano sorridendo. Loro sapevano: maledetti!

"Ehm ehm" tossì Louis e mi fece riportare l'attenzione su di sè: si abbassò per poggiare un foglio a terra. "Buonasera a tutti" iniziò a parlare e solo sentire la sua voce mi fece rabbrividire. "Sono tornato stavolta per farvi sentire una mia composizione. Ho scritto questa canzone per una ragazza che è qui stasera.." e fu in quel momento che i suoi occhi incontrarono i miei e giurai di averlo visto sorridermi "..per farle sapere cosa sento per lei, sperando che capisca e mi perdoni. Beh-" tossì un'altra volta, imbarazzato "Ecco a voi Kiss me". 
Spalancai la bocca, incredula. Quella canzone l'aveva scritta per me? 

"Sistemati insieme a me
Coprimi
Coccolami
Stenditi insieme a me
Stringimi tra le tue braccia

Il tuo cuore è contro il mio petto
Le labbra premute sul mio collo
Mi sono innamorato dei tuoi occhi
Ma loro ancora non mi conoscono
E il sentimento che mi ero dimenticato
Adesso sono innamorato"

Louis, innamorato? Era innamorato di me? No, doveva essere per forza uno scherzo. Un altro fottuto scherzo. 

"Baciami come se volessi essere amata
Volessi essere amata
Volessi essere amata

Sembra che io mi sia innamorato
Innamorato
Innamorato"

Cavolo sì, volevo essere amata, non più essere delusa. Volevo essere importante per qualcuno, importante non come amica, ma come un punto di riferimento, su cui fare affidamento, su cui riporre massima fiducia, il proprio amore e il proprio affetto.


"Sistemati insieme a me
E sarò la tua salvezza
Sarai la mia signora

Sono stato creato per tenere caldo il tuo corpo
Ma sono freddo mentre il vento soffia
Perciò stringimi tra le tue braccia
Il tuo cuore è contro il mio petto
Le labbra premute sul mio collo
Mi sono innamorato dei tuoi occhi
Ma loro ancora non mi conoscono

E il sentimento che mi ero dimenticato
Adesso sono innamorato

Baciami come se volessi essere amata
Volessi essere amata
Volessi essere amata
Sembra che io mi sia innamorato
Innamorato
Innamorato

Sì, sto provando tutto
Dall’odio all’amore
Dall’amore alla lussuria
Dalla lussuria alla verità
Credo che questo sia quanto ti conosco

Perciò ti stringo vicina a me
Per aiutarti a lasciar perdere" 

Voleva il mio perdono, me lo stava praticamente dicendo guardandomi negli occhi e per giunta davanti a tutti.


"Baciami come se volessi essere amata
Volessi essere amata
Volessi essere amata
Sembra che io mi sia innamorato
Innamorato
Innamorato

Baciami come se volessi essere amata
Volessi essere amata
Volessi essere amata" 

Finì la sua canzone e tutti applaudirono. Io invece rimasi immobile, con le lacrime agli occhi, incredula per le parole utilizzate da Louis per la sua canzone.

Mi voltai verso Ally e mi avvicinai al suo orecchio.
"Hai una penna?" dissi, tirando su col naso e asciugandomi una lacrima.
"Sì, e ho pure un fazzoletto" mi sorrise e dalla sua borsa estrasse una penna. "Ma che devi fare?" 
Io scossi la testa, mi alzai sotto gli occhi di tutti e mi avvicinai al palchetto: presi il foglio che Louis aveva poggiato per terra poco prima, mi accovacciai e iniziai a scrivere.

"Sembra che io mi sia innamorata
Innamorata
Innamorata

Rimisi il foglio al suo posto, mi alzai, tornai la penna ad Ally ed uscii dal locale.
Avevo bisogno di una boccata d'aria. Mi sentivo uno schifo: avevo trattato Louis di merda nelle settimane precedenti e lui provava qualcosa per me. Ma mi rincuorai pensando che eravamo pari: pure lui aveva fatto soffrire me nonostante io fossi innamorata di lui. Avremmo deposto le armi adesso? Oh, quanto avrei voluto.

Poggiai la schiena sul muro del locale, portai una mano sul mio cuore, il quale batteva all'impazzata, e alzai lo sguardo verso il cielo scuro. 
Dio, Louis innamorato di me. In quale dei miei tanti sogni mi trovavo?

Ad un tratto la porta si aprii e io tornai alla realtà. Vidi Louis guardarsi intorno e poi puntare gli occhi su di me. Mi si avvicinò e mi sfiorò il braccio "Beth io-" si bloccò vedendo le mie lacrime.
Beth, che piangi a fare? Ti ha appena dedicato una canzone e tu piangi? BACIALO! mi suggerì la mia mini-me.
"Beth, io-" cercò di parlare nuovamente, ma stavolta lo bloccai, definitivamente.

Portai in fretta le mani dietro il suo collo, lo avvicinai a me e lo baciai.
Finalmente potevo sentire il gusto delle sue labbra, assaporarle, morderle e leccarle. Non mi sembrava vero. Portò una mano sulla mia guancia e mi accarezzò delicatamente, mentre l'altra sua mano si posò sulla mia vita, stringendomi più a sè, come se potessi scappare da un momento all'altro.

E chi scappava adesso! Ero totalmente presa da quel bacio. Picchiettò con la sua lingua sulle mie labbra per chiedermi l'accesso, che io non negai: le nostre lingue si accarezzarono timidamente. Era un contatto totalmente nuovo per me, quello. Gli accarezzai il collo, mentre lui mi stringeva ancora più a sè, se possibile.

Ci staccammo solo per prendere fiato. Poggiammo le fronti una all'altra e ci guardammo negli occhi. Verde nel blu. I suoi erano così belli, lucidi, quasi quasi potevo specchiarmici. Continuò ad accarezzarmi la guancia e sorrise "Sei così bella" sentenziò.
Io arrossii ancora di più "E tu sei così stronzo!" risi "Perché non me l'hai detto prima?" lo colpii giocosamente sulla spalla con la mano.
"Perché una certa persona è diventata più stronza di quello che era e mi ha trattato di merda" 
"Oh, non sei nella giusta posizione per parlare" gli puntai un dito contro. 
Sussurrammo quelle parole, quelle frasi, quasi per non voler rovinare quell'atmosfera dolcissima.
"Dobbiamo parlare ancora?" disse, sghignazzando e baciandomi una guancia. Io scossi la testa non smettendo di ridere. Cercai di avvicinarmi alle sue labbra ma lui si allontanò. Io mi accigliai e lui continuò a parlare "Devo dirti una cosa" 
"Cosa?" sussurrai ancora.
"Ti amo piccola Beth" e sigillò quella frase con un bacio, profondo e carico d'amore.

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