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Capitolo 15.

Louis' pov. 



Panico.
Ero totalmente nel panico.

Erano ormai passate quattro ore e stava passando pure la quinta. Mancava la professoressa di letteratura inglese e avevo pensato di continuare a scrivere la mia canzone, ma c'era un piccolo problema: non avevo il foglio con me. Ricordavo perfettamente di averlo messo dentro lo zaino e non poteva essere sparito nel nulla, i fogli ancora non avevano le gambe.

"Louis, stai cercando qualcosa?" chiese Liam, che aveva smesso di copiare alcuni appunti di fisica.
"Sì, sto cercando un foglio" dissi nervoso. "E c'erano scritte cose molto importanti lì" mi morsi il labbro e portai le mie mani tra i capelli, tirandoli poi indietro.

"Cosa c'era scritto?" chiese curioso, al solito suo.
"Non è questo l'importante, Liam. Ho bisogno di trovarlo, l'hai per caso visto?" lo guardai con la paura e l'ansia negli occhi. Lui scosse la testa e mi guardò preoccupato. 

Dannazione!


La campanella suonò dopo poco e uscimmo da lì. Ricordai improvvisamente, appena misi piede nel corridoio, che quella mattina mi erano caduti i libri a terra e il foglio poteva essermi caduto lì da qualche parte.
Così, mentre mi dirigevo verso l'uscita, guardai attentamente sia a destra che a sinistra.

Le opzioni erano due: o i bidelli l'avevano trovato per terra e l'avevano buttato in uno dei tanti cestini della scuola o, cosa estremamente più terrificante, qualcuno l'aveva visto, l'aveva aperto e aveva letto il contenuto.

Rabbrividii al solo pensiero e uscii dalla scuola, con al fianco Liam.
Ci dirigemmo verso il parcheggio, ma venni bloccato da una voce.

"Tomlinson!" mi fermai sul posto e mi voltai lentamente. Quando la vidi lì, di fronte a me, sentii improvvisamente caldo. Pensai che volesse perdonarmi, ma non fu così.

"Questo, credo sia tuo" continuò con un tono parecchio freddo. Tirò fuori dal suo zaino un foglio bianco e il peso che sentivo sul petto svanì. Era quel foglio bianco, ma Beth doveva essere l'ultima persona a poterlo tenere tra le mani. "Ti è caduto stamattina, volevo ridartelo, ma tu eri come scomparso!" spiegò. Io lo presi immediatamente e lo infilai nello zaino.

"L-L'hai letto?" chiesi dubbioso.
"Non pensavo che Louis William Tomlinson potesse innamorarsi. Hai un cuore allora.." mi derise e ridacchiò. Ma la sua breve risata non era affatto dolce, bensì tutt'altro.

Mi sentii.. ferito? Deluso? E forse anche intimidito.

Tutti stavano guardando la scena e con tutti intendevo dire pure Liam, Zayn e Niall. Loro non sapevano. Non sapevano che ero tornato a scrivere, non sapevano che stessi componendo una canzone, addirittura per una ragazza. Ed io non volevo che lo sapessero!

"Hai qualche problema a riguardo?" chiesi, con lo stesso suo tono duro. 

"Non ti crederebbe nessuno" sputò quelle parole. Come osava sminuire i miei sentimenti? Okay, forse non sapevo esattamente cosa fosse l'amore, come ci si comportasse. Ma lei sicuramente era l'ultima che doveva farmi la predica.

"Vaffanculo!" e nell'esatto momento in cui pronunciai quell'imprecazione me ne pentii. Sapevo che non ero nella situazione giusta per mandarla a quel paese, era logico che ce l'avesse con me. Ma lei non mi conosceva, non sapeva cosa avessi passato prima di parlare con lei attraverso i messaggi e non ero di certo tenuto a raccontarglielo.

Girai i tacchi e uscii dalla scena, sotto gli occhi curiosi dei miei amici, a cui avrei dovuto dare sicuramente delle spiegazioni. Solo.. non ora.

Beth's pov.

 

Vaffanculo. 

Mi aveva mandato a quel paese?
Per un attimo sentii cedere le gambe, mi sentivo morire. Ero io che dovevo mandarlo a fanculo, ma codarda come ero non ho mai avuto il coraggio di farlo. 
Lo guardai mentre andava via dal cortile della scuola con quella sua camminata abbastanza sexy -che dico 'abbastanza'? Era evidentemente sexy- e desiderai correre verso di lui, abbracciarlo da dietro e chiedergli scusa per il mio tono di voce che avevo precedentemente utilizzato. 

Ma Elisabeth Hunt non si sarebbe più fatta mettere i piedi in testa ed era per questo che "Sei solo un coglione!" urlai.

Ma mi sentii morire anche dopo aver pronunciato quella frase. In fondo lo amavo, nonostante tutto. Ma era una battaglia persa, perché sì.. io amavo lui, ma lui sembrava essersi innamorato di una presunta ragazza.

-

Era stata una giornata parecchio stressante e forse l'unica cosa buona che era successa era stata Niall. Sì, proprio il biondino.

+++

Sbuffai per l'ennesima volta. Quella lezione di storia era parecchio noiosa. Sicuramente le mie unghia blu erano più interessanti del viso paffutello della professoressa.

Ad un tratto qualcuno bussò alla porta e la bidella fece il suo ingresso nell'aula, seguita da un ragazzo biondo che conoscevo bene. Era Niall.

Niall?
Che ci faceva qui?

Vidi la bidella parlottare con la professoressa e quest'ultima annuiva comprensiva. Ma cosa doveva comprendere?

Dopo nemmeno cinque minuti la prof si mise gli occhiali e guardò il ragazzo, ancora in piedi davanti la cattedra, dalla testa ai piedi. "Horan, prego, si accomodi lì" e indicò il banco accanto al mio, che era da sempre stato vuoto. Fissai Ally, accanto a me, chiedendogli spiegazioni solo con lo sguardo, ma lei alzò le spalle. Ne sapeva tanto quanto me, cioè nulla.

Il biondo si avvicinò al banco, spostò piano la sedia indietro e ci si sedette sopra, buttando il suo zaino a terrà lì vicino. Io non lo guardai, ma ero assolutamente curiosa di sapere perché si trovasse nella mia stessa classe.

"Ciao bella" mi sussurrò nell'orecchio. Io rabbrividii per la sorpresa e quindi mi voltai verso di lui, incontrando il suo dolce sorriso.
"C-ciao!" dissi "Che ci fai qui?" chiesi a bassa voce.
"Ho fatto a pugni con un mio compagno e così la preside ha deciso di cambiarmi di classe" spiegò e ridacchiò.
Lo guardai, spalancando la bocca per la sorpresa "H-hai fatto a pugni?"
Lui annuì "Sì, ma ne sono uscito intatto. Sono forte io" rise e mi mostrò i suoi bicipiti, che non erano poi così evidenti. Io risi a mia volta e tornai ad ascoltare la lezione. 

+++

No, in realtà alla fine non avevo seguito nulla. Mi misi a parlare con Niall e dire che quel biondino mi stava sempre più simpatico era dire poco. Aveva sempre la battuta pronta e aveva sempre qualcosa da ridire sulla prof di storia. Non capivo cosa ci facesse pure lui con individui come Louis e Zayn e mi spiegò che si conoscevano da, praticamente, una vita ed erano diventati inseparabili.
Mi aveva anche detto che non aveva mai dato importanza alla differenza d'età che c'era tra lui, Louis, Zayn e Liam -che poi era solo un anno- perché Niall si era sempre sentito alla loro altezza, mai inferiore e questo anche grazie a loro.


"Beth, tesoro?" mia madre bussò alla porta di camera mia, aprendola successivamente.
"Dimmi, mamma" la guardai.
"C'è Harry giù" indicò il piano di sotto.
Io annuii e scesi. Mi ero totalmente dimenticata di dover uscire con Harry: che pessima amica che sono!

Tutta colpa di Tomlinson!

Ultimamente sembrava essere sempre colpa sua.

Presi la mia giacca di jeans, misi il cellulare in tasca, uscii e chiusi la porta di camera mia alle spalle. Raggiunsi Harry al piano di sotto e gli sorrisi.
"Signora, gliela riporto entro la mezzanotte!" ridacchiò, seguito da mia madre.
"Non preoccuparti tesoro, divertitevi!" disse e sparì in cucina. Noi invece uscimmo di casa.

"Buonasera principessa!" dissi, stampandogli un bacio sulla guancia, mostrando poi il mio più sincero sorriso.
Lui sbuffò e fece finta di non sentire quel nomignolo. "Ciao Beth!" mi sorrise.
"Dove andiamo?" chiesi curiosa, mentre iniziammo a camminare verso il centro della città.
"Che ne dici di andare al cinema e poi mangiamo della pizza al parco?" mostrò le sue fossette.
"Direi che va più che bene!"

-

"Sul serio, Haz?" lo guardai sconvolta.
"Perché? Cos'hai contro Romeo and Juliet?" aggrottò le sopracciglia, portando verso il petto la confezione extralarge di popcorn.
"E' un film d'amore, per giunta drammatico e.." sospirai, afflitta "..non voglio sentirmi più sfigata di quel che sono e poi piangere per un amore senza lieto fine.. Dai Harry, cambiamo film"
"E sentiamo signorina, cosa vorrebbe vedere?" mi chiese, sbuffando.

Io alzai lo sguardo verso i vari titoli dei film e iniziai a leggere.
"Guardiamo Big Hero 6!" esclamai entusiasta. Lui inarcò un sopracciglio, non del tutto convinto "Dai Harry!" lo implorai.
"Sei seria?" chiese, portando in bocca una manciata di popcorn.
"Mai stata così seria. Dai dai dai, non voglio vedere nessuna storia d'amore. Dai Harry, fallo per me!" mi avvicinai al suo viso, cercando di fare gli occhi dolci.
"Come faccio a resistere ai tuoi occhi?" chiese frustrato "E va bene, vada per Big Hero 6

Così da bravo gentiluomo si avvicinò alla cassa e pagò i due biglietti. Entrammo in sala e ci accomodammo ai nostri posti, in attesa dell'inizio del film.

-

"Dio, è stato divertentissimo quel film!" dissi, aprendo la porta della pizzeria per far uscire Harry, che teneva in una mano lo scatolone con la pizza -patatine e wurstel, la nostra preferita!- e in un'altra mano una bottiglia di coca-cola.
"Lo devo ammettere, un po' di risate ci volevano!" ammise e io ne fui soddisfatta.


Ci dirigemmo al parco, dove stavano delle aree attrezzate e ci mettemmo lì. Harry poggiò lo scatolone sul tavolo in legno e io mi sedetti sulla panca di legno, tirando fuori il cellulare e mettendolo vicino a me. Lo sbloccai un secondo per vedere se avessi ricevuto messaggi, ma non fu così.

Cosa mi aspettavo, in fondo? 

"Ti manca?" chiese Harry, passandomi un trancio di pizza con un tovagliolo.
Lo addentai e "Sempre la solita domanda?" chiesi.
"Tu rispondi e basta!" disse con un tono autoritario, addentando la sua fetta di pizza.
Io ruotai gli occhi verso il cielo, addentando a mia volta la mia di fetta. "No, non mi manca" sospirai.

"E io dovrei crederti?" chiese, inarcando un sopracciglio.
"Si?" dissi incerta.
Lui rise appena "E invece non ti credo, Beth. Come fai a dire che non ti manca? Sei innamorata di lui.." diede un altro morso alla sua fetta.
"I miei sentimenti nei suoi confronti sono cambiati" sì, sono diventati più intensi, mi manca come l'aria, volevo dirgli. 
"In che senso?" chiese curioso.
"Nel senso che non voglio più saperne di lui.." lui annuii semplicemente ed ero consapevole del fatto che non lo avessi convinto con le mie parole. "..e poi.." dissi pensierosa.
"E poi?" chiese, dopo aver bevuto appena un po' di coca.
"E poi Louis è già innamorato" faceva male ammetterlo ad alta voce, molto male.
"Ma stiamo parlando dello stesso Louis?" chiese incredulo.
"Purtroppo o per fortuna sì" risi, ma in realtà non avevo per nulla voglia di sorridere.
"Ma come-"

"No Harry, basta. Non voglio parlare più di lui" e la discussione finì lì."Piuttosto, sai che Niall si è trasferito nella mia classe stamattina?" dissi entusiasta.
"Lo so" disse, mostrando la sua dentatura perfetta.
"Come lo sai?" 
"Beh, è possibile che io e Niall in questi giorni ci siamo scambiati qualche messaggio.. eh" disse fischiettando.
"Tu e Niall? E quando avevi intenzione di dirmelo, riccio?" gli diedi una manata sulla spalla e lui scoppiò a ridere.
"Scusa tanto se ho voluto aiutare la mia amica, piuttosto che parlare di ciò che succede a me" portò le mani in alto.
"Sono una pessima amica, vero?" piagnucolai, quasi.
"No, non lo sei. Stai solo passando un brutto periodo"
"E' passato ormai" no che non è passato, avrei voluto non scoprire niente e continuare a vivere una menzogna: la realtà fa così male. 

Avrei voluto urlare, esternare tutto ciò che sentivo dentro. 
Avrei voluto cercare Louis, chiamargli, sentire la sua dolcissima voce e dirgli le cose peggiori. Avrei voluto dirgli che non era affatto come pensavo, che era peggio, che era uno stronzo patentato. Gli avrei voluto dire che aveva ferito i miei sentimenti, che non lo meritavo e poi.. poi gli avrei urlato che lo amavo.
Che lo avrei amato incondizionatamente,  nonostante tutta la merda che aveva combinato.

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