quattro
okay ragazze, devo dire che sto aggiorando un po' molto in fretta ahah, però mi piace tantissimo scrivere questa storiaa!
"eddai, Charlie! dove mi stai portando?" domandai incuriosita.
"ari, sarà la centesima volta che me lo chiedi, abbi pazienza!!"
Rimanemmo qualche secondo in silenzio, per poi scoppiare in una fragorosa risata. Charlie è bellissimo, quando ride. I suoi occhi si illuminano, due fossette gli appaiono ai lati della bocca e un bellissimo sorriso gli compare sul volto.
entriamo in piccolo parco, tutto innevato, con nel centro una fontana decorata da un angelo con in grembo una brocca d'acqua, il tutto ornato di rose scolpite nella pietra. la fontana è piccolina, e quella che dovrebbe essere acqua, adesso è ghiaccio. percorriamo tutto il parco, per poi arrivare in un piccolo giardinetto che ospita una villetta anni '60.
"siamo arrivati!" esclama Charlie, entusiasta. entriamo in quello che in verità è un ristorante, e ci accomodiamo ad un tavolo. il ristorantino è piccolo, ma accogliente. Mi ricorda molto il ristorante di Amsterdam dove Hazel ed il suo fidanzato, gli attori del film colpa delle stelle, hanno mangiato. IL locale in cui sono dentro ora, è stupendo. E' adornato da lucine su lucine, attaccate alle pareti, sul soffitto vi è appeso un lampadario composto da piccoli cristalli, e i tavoli sono coperti da delle tovaglie color panna i cui bordi sono di pizzo. Lo adoro.
Io e Charlie parliamo del più e del meno, ci raccontiamo qualcosa di noi e chiaccheriamo tantissimo. Amo i suoi occhi. Quando li guardi, ti perdi dentro a quello che sembra un piccola universo, che luccica ad ogni mio sorriso. Il pranzo è stato ottimo, e quando, uscendo, Charlie mi si avvicina, nella mia pancia un ondata di farfalle prendono vita, iniziandomi a svolazzare dentro. Non mi sono mai sentita così, con un ragazzo. Così sicura, felice e bene, prima d'ora.
Solo Charlie riesce a farmi questo effetto.
-TRE MESI DOPO-
Charlie's pov.
Io e Ariana oggi, usciremo di nuovo. Dal primo pranzo fuori, insieme, uscire insieme il venerdì è diventata un abitudine. Una volta decide lei, dove andare, e una volta io.
Oggi è venerdì, e tocca a me scegliere dove pranzare. Così, ho scelto il piccolo locale della nostra prima uscita. Spero di non sembrare banale, ma oggi per me è un giorno importante. E' marzo, e qua in America iniziano già a spuntare i primi fiori, il parchetto che precede il locale si è trasformato per me in quello che sembra il paradiso. E' pieno di rose, e di salici piangenti, il cui colore è un verde acceso. I piccoli cristalli poggiati qua e la nel giardinetto dl ristorante fanno illuminare ancora di più il posto, creando dei piccoli arcobaleni qua e là.
Io e ari stiamo camminando mano nella mano, come al solito.
Non smetto più di guardarla, è così bella. I suoi capelli castani legati in quella che sembra essere una coda alta le cadono perfettamente sul busto, incorniciandole divinamente il viso. Le sue fossette e la sua bocca mi fanno impazzire, e quando, come adesso, mi sfoggia uno dei suoi più bei sorrisi, mi sento rinascere, nel vero senso della parola. E' una ragazza speciale. Di ragazze come ariana non ce ne sono; lei sarebbe capace di farti sorridere anche se una qualche lacrima ti riga il volto, anche se tu sei in preda alla disperazione più totale.
"Charlie, dove stiamo andando?" mi chiede.
"Ari, siamo arrivati. Ecco. Non so se ti ricordi quando..." vengo interrotto da lei.
"Woah... Charlie! Ma questo è il posto del primo pranzo insieme!! E' letteralmente bellissimo.. Lo adoro!" il sorriso sicuramente più bello che mi ha mai fatto le si stampa sul volto, e, tenendomi sempre stretto per la mano, mi porta correndo al ristorante, dove trascorriamo un bellissimo e romantico pranzetto.
Uscendo, sono io a guidarla, e la porto sotto un salice piangente, dove sia io che lei, ci sdraiamo a pancia in su ad osservare quelle tantissime foglioline color smeraldo.
"Sono contento di averti conosciuto."
"Anche io Charlie. Sei una delle persone più importanti della mia vita, anche se, a dirla tutta, mi mandi troppi messaggi uno dietro l'altro se non ti rispondo." insieme scoppiamo in una lunga risata.
"Tornando seri, Charlie, devo dirti una cosa. E' molto importante per me, e vorrei che tu la sappia ora."
"In verità, Ariana, anche io devo parlarti. " dico serio. E' finalmente arrivato il mio momento?
"Okay, allora inizia tu." diciamo in coro, seguendo con una grande risata.
Le prendo una mano, e, come ci stessimo leggendo la mente a vicenda, ci diciamo:
"Ti amo" contemporaneamente. I miei occhi incontrano i suoi, e pochi istanti dopo anche le mie labbra incontrano le sue, per un istante che ci sembra durare per sempre.
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