Ciao, mi chiamo Andrea e sono uno studente del liceo classico Alfieri di Trento, frequento il primo anno, ovvero la quarta ginnasio. Vivo in una famiglia molto rigida in tema d'educazione e tradizioni, infatti da noi si fanno sempre le stesse cose. Sono un ragazzo dell'oratorio, e ciò mi prende a tempo pieno insieme alla scuola. Ero uno studente molto serio e ligio al mio dovere, non avrei mai potuto mettere nulla davanti allo studio, anche per via dell'educazione che mi hanno impartito dei miei genitori. Un giorno andai alla mia vecchia scuola a trovare alcuni dei miei vecchi professori, essendo che ero uscito un'ora prima per via del fatto che la professoressa di scienze era assente. Arrivai davanti alla mia vecchia scuola, ma esitai, perché non sapevo se entrare o meno. Ad un certo punto vidi un ragazzo avvicinarsi a me e salutarmi come se fossi un suo vecchio amico, e lo riconobbi come uno dei ragazzi della classe di fronte alla mia. Aveva due anni in più di me. Mi chiese cosa ci facessi lì, e io gli risposi che ero andato a trovare i miei professori; lui rispose di essere lì per il mio stesso motivo, e mi propose di entrare insieme. Accettai sollevato, e, dopo aver parlato con i miei professori, ci scambiammo i numeri di telefono per poi metterci d'accordo per andare a trovare in seguito i professori che avevano lezione nell'altro plesso il venerdì dopo. Acconsentii. Da quel giorno iniziò a scrivermi tutti i giorni, senza saltarne neanche uno. Io, ingenuamente pensavo che quello che stava nascendo fosse una pseudo amicizia, considerando che ci conoscevamo a mala pena. Ma a quanto pare lui la pensava diversamente.

*spazio autrice*

Questa storia sta iniziando a prendere forma, molto lentamente, ma si sta iniziando ad intravedere qualcosa.

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