Prologue.
"Mamma, mamma, dove sei?"
La cercai disperatamente per tutta la casa, senza alcun risultato.
Il mio cuore batteva a mille, sembrava volesse lui stesso uscire dalla gabbia toracica per per cercare la mia amata genitrice, la cercai ovunque, chiamandola anche con la mia voce ma non ricevetti risposta.
Nonostante il nobile gesto, però, serviva ben altro per cercarla.
Si sa, non basta l'intenzione o la buona volontà per realizzare qualcosa, bisogna passare ai fatti.
Dopo aver perlustrato a fondo il pian terreno, andai a vedere al piano di sopra, dove vi erano le camere da letto.
In particolare mirai alla sua camera.
"Mam-ma..no.."
La vidi, vicino al letto, stesa sul pavimento circondata da una pozza di sangue cremisi, senti le mie gambe tremare assieme alle mani sentendo subito dopo un brivido lungo la mia schiena accasciandomi lentamente davanti alla sua figura.
"No, non può essere.."
Corsi più velocemente che potevo, col cuore in gola.
La paura si era completamente impossessate del mio corpo, della mia mente, di tutto, non poteva essere vero, l'ultima volta che l'avevo vista era stamattina, con un sorriso smagliante mentre mi veniva a svegliare in camera come era sua routine di tutti i giorni.
Ritornai alla realtà e con estrema cautela mi avvicinai a lei.
Presi la sua testa e la misi sopra alle mie ginocchia, incredulo di ciò che era davanti hai miei occhi, di ciò che le mie mani toccarono ovvero i suoi occhi bianchi come la neve e le mani con un violastro nei bracci, la guardai per molti minuti con ancora le lacrime agli occhi.
Avevo paura..paura di perderla, paura di romperla come se fosse solo un pezzo di vetro, paura di perdere l'unica persona che mi era rimasta..che era stata sempre l'unica che non mi aveva mai lasciato nonostante tutto, paura della paura stessa.
"Mamma.."
♡
Eren's pov.
Mi sveglio di colpo, sedendomi di scatto sul materasso tirando un urlo sentendo le lenzuola appiccicate alle mie gambe scoprendo che ero tutto sudato, di nuovo quella figura? Perché? Perché proprio lei? Perché io non al suo posto? Cosa mi passa per la mente? Mi guardo allo specchio al lato del mio letto guardando il mio viso e mi soffermai nelle guance che erano piene di lacrime ancora secche, mi passai una mano in viso più e più volte per mettermi almeno un po' in sesto.
"Perché ho rifatto di nuovo quel sogno.."
Dissi guardando le mie mani che erano incrociate fra loro, le guardai e mi accarazzai lentamente il dorso della mano cercando di rilassarmi tirando dei lunghi sospiri contando fino a dieci per poi rifare lo stesso procedimento per un paio di volte.
Dopo un po', mi rilassai non completamente ma il giusto per affrontare la giornata, giá da un po' di tempo quest'incubo mi perseguita, lasciandomi in balia del terrore ogni volta che quella scena sorge nella mia mente.
Ogni volta che mi capita di rivivere queste scene, percepisco qualcosa dentro di me cambiare, un qualcosa di pesante si posa sopra al mio petto e incomincia a fare pressione sempre più forte finché non sento per un attimo i miei battiti più veloci del solito assieme alla tremarella nelle mie mani e corpo.
E il mio cuore, quest'ultimo non mi lascia tregua, batte all'impazzata come se volesse comunicarmi qualcosa, con il mio problema ad esso ovvero La Fascia di Kent che è un fatto molto raro che accade nelle persone, fin da quando sono nato ho avuto questo piccolo doppio muscolo sopra al mio cuore che in realtà non dovrebbe esserci, questo comporta a non poter fare lo sport agonistico e non molto sforzo nel quando faccio per esempio la ginnastica, per fortuna nom è nulla di grave ma lo devo tenere sempre sotto controllo.
Egli stesso lotta contro questi incubi, pompando alla velocità della luce e causandomi vari problemi cardio muscolari, quando mi succedono queste cose è sempre il mio cuore a rimetterci perché è la parte più debole di me, in questo caso è la parte che mi prende maggiormente.
Mi alzai mettendomi una felpa nera e dei pantaloncini corti della tuta per stare in casa e allungai il mio braccio per prendere una delle mie pillole che prendevo ormai da ben due anni due volte al giorno ovvero una alla mattina e una alla sera.
I medici dicono che non posso permettermi di lasciarlo battere così forte, mi provocherebbe vari problemi sia di debolezza ma anche muscoli, anche mamma dice che le devo prendere per "calmare i battiti cardiaci", come se i medici e lei non bastassero.
Ho sempre fatto tutto ciò che mi dicevano arrivando a cose che nemmeno volevo fare ma le facevo perché sapevo che era per il mio bene, per la mia salute ma sono sempre al punto di partenza.
Sono stanco di tutto ciò, mi trattano come se fossi paraplegico e non potessi muovermi.
Non appena finisco di rimarginare sulle mie medicine, ripenso a quel l'incubo.
Perché continuo a farlo? Cosa significa? La cosa mi spaventa e non poco, ho il terrore che succeda davvero, ma non accadrà vero? Infondo mia madre è la persona più prudente che io conosca e io sono sempre al suo fianco, se dovesse succedere una cosa del genere, sarò io a proteggerla.
Alzandomi con questi pensieri che galleggiavano nella mia mente, rifeci il mio letto e misi apposto i vesititi sparsi nella mia camera bevendo un altro bicchiere d'acqua sentendo ancora il sapore della medicina nella mia lingua.
Feci per accendere il mio PC per controllare le email della scuola quando senti la sua voce, il mio cuore prese a rilassarsi e battere in modo ritmico ricordandomi di quello che avevo sognato, lo richiusi e corsi di sotto in cucina scendendo le scale saltando l'ultimo scalino come era mio solito.
"Eren! tesoro, sbrigati a scendere, è pronta la colazione!"
Sento la voce di mia madre rimbombare tra le mura di casa, riportandomi alla realtà, ma senza impedirmi di annegare di nuovo tra i miei pensieri.
Mi avvicinai a lei e la strinsi in un abbraccio senza dire nulla sentendo il suo suono di sorpresa cingendo la mia vita con le sue minute ma forti braccia, sorrisi al suo profumo così familiare e così di casa, alzai lo sguardo guardando i suoi color ambra.
"Prima che dici qualcosa, è tutto apposto, è pronta la colazione? Ho fame."
Dissi guardandola e mi staccai da quella presa prenendo i pancakes che aveva fatto assieme alla spremuta d'arancia mettendomi seduto nel mio posto aspettandola, vedendo che poco dopo mi raggiunse.
"Sicuro tesoro? Comunque domani hai scuola e io lavorerò quindi ricordati di mettere la sveglia."
Disse dandomi una carezza nei capelli facendomi girare verso di lei annuendo e ripresi a mangiare voracemente la mia colazione avendo molta fame, senti che accese la TV così mi appoggiai a lei e incominciai ad ascoltare le solite notizie del giorno.
~
angolo autrice
ciao a tutti*! mi presento io sono ari e questa è la mia prima storia che scrivo sulla ereri, loro sono molto importanti per me e mi danno tanta inspirazione ogni qualvolta che li penso, finalmente mi sono presa il coraggio di postare questo mio libro sperando di portarlo al termine, questa storia avrà come "centro" il pianoforte perché è uno strumento che ho sempre amato e trovato affascinante assieme a tutti gli autori che ci hanno fatto la storia, per precisare ancora di più, qui Levi ha 22 anni e Eren 18, mi faceva piacere dirlo, amo la loro differenza di età. se avete qualche domanda per il fatto della 'fascia di Kent' fate pure, ho voluto mettere questo mio problema che ho tutt'ora perché è una battaglia che sto affrontando tutt'ora.
spero che questa "anteprima" vi sia piaciuta, fatemi sapere cosa ne pensate 🌸
see you soon babes. 💜☁️
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