Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Chapter 4.

Eren's pov.

Tirai un grande sospiro quando vidi i due sopra al mio banco non curante del fatto che ero proprio davanti a loro aspettando che si togliessero, facevano sempre così per cercare di farmi incazzare e urlare davanti a tutti ma questa volta non lo feci pur avendo molta poca pazienza in questo momento.

Lanciai con non curanza il mio zaino affianco alla zampa del tavolo vedendoli sobbalzare entrambi così quando Jean si alzò dalla sedia per vedere da dove proveniva quel rumore, mi ci accomodai io accavallando una gamba e mandai via Reiner con lo sguardo andandosi a rifugiare nel suo posto accanto a quello di Bertholdt.

Vidi Armin non dire nulla mettendosi vicino a me e tirare fuori i suoi libri cosi come feci io, sentendo lo sguardo di Jean proprio su di me ma lo evitai aspettando il professore della prossima ora quando vidi entrare Mikasa con una pila di libri in mano, probabilmente erano quelli che doveva restituire alla biblioteca della scuola in cui andavamo tutti e tre ogni sabato.

"Che ci fate qui tutti soli? Vi aspettavo in biblioteca."

Disse mettendosi davanti a noi affianco ad Annie, nel mentre Armin cercava di fare di tutto pur di non incrociare il suo sguardo, la guardai chiudendo gli occhi lentamente riaprendoli subito dopo e annui sentendo subito la sua preoccupazione attraverso il suo sguardo.

"E noi ti aspettavamo qui."

La guardai tranquillizzandola per poi vedere che mandò alcune occhiatacce a Jean e Reiner i quali i due erano sopra con le gambe al loro banco a parlare come se nulla di prima fosse successo.

"Sto bene tranquilla."

Le sussurrai vedendo che annui facendomi un sorriso per poi girarsi e guardai entrare nella classe tutti gli altri miei compagni, infine salutai i ritardatari più di tutti ovvero Sasha e Connie.

Quando tutti erano entrati assieme alla professoressa Petra che chiuse la porta, ci alzammo tutti come era di solito fare quando un professore entrava, per poi rimettermi seduto e la sentì subito parlare di cosa aveva fatto qualche suo strano animaletto, l'ultima volta ci portò a scuola un insetto stecco e rimasi abbastanza traumatizzato ma infondo lei ha studiato per anni la scienza e tutte le specie animali, non mi sorprenderei se un giorno portasse in classe un'altra specie di insetto.

Appoggiai la guancia contro la mia mano che mi fece da supporto mentre ascoltai la professoressa Petra parlare di come il suo piccolo serpente dalla razza Marasso si era addormentato lungo la sua gamba e la mattina dopo si era risvegliata con lui sopra alle sue gambe che faceva una sorta di fusa aspettando che la padrona si alzasse.

Rimasi pietrificato da quella immagine che prese forma nella mia mente, insomma è comune ritrovarsi un giorno un serpente sopra le gambe no? Non avevo paura di quelli piccini perché ne avevo tenuto uno sopra al braccio ma quello che aveva lei era molto più grande, non immaginerei quel serpente più grande di quattro volte sopra di me.

Mentre i miei pensieri mi fecero immaginare cose che nemmeno avrei voluto vedere, mi girai dall'altra parte guardando la leggera vetrata che c'era nella porta vedendo dei ragazzi ancora fuori le aule, curioso strizzai gli occhi per cercare di vedere maggiormente i visi di quei studenti quando vidi per l'ennesima volta quella chioma corvina assieme ad una rossa e l'altra di un biondo cenere.

Alzai le mie punte dei piedi per vedere di più ma già se ne erano andati così sbuffai gonfiando le guance rimettendomi apposto nella sedia vedendo poi Armin scuotermi per la spalla e mi indicò con la testa la professoressa che mi stava chiamando da più di mezz'ora senza che me ne accorgessi.

Girai lentamente il viso guardandola e mi grattai imbarazzato la nuca, non avevo sentito minimamente la sua voce chiamarmi, ero troppo perso nei miei pensieri che erano un misto di serpenti e di una chioma corvina che mi tartassavano la mente.

"Allora Eren cosa ne pensi? Eri perso fra le nuvole come il tuo solito?"

Disse Petra guardandomi incrociando le braccia tirando un lungo sospiro, per essere una donna di quella età aveva un corpo davvero formoso assieme alle curve che tutti invidiavano, indossava un abito che gli arrivava fino alle ginocchia di un color pesco facendo risaltare maggiormente i suoi corti e soffici capelli.

"Ehm..penso che debba prendere un altro serpente per fare compagnia all'altro si."

Dissi mentre misi e tolsi di continuo il tappo della penna che avevo in mano nervosamente, 'non amavo stare al centro dell'attenzione..' pensai nella mia mente e dopo dette le mie parole senti tutta la classe ridere in particolare due che non fecero altro che tirarmi addosso le solite palline di carta.

"Dimmi stavi pensando davvero all'animale oppure ad un'altra specie di serpente eh Jeager?"

Senti quella voce odiante e irritante di Jean che era la più forte di tutti in questo momento, per il troppo nervoso spezzai in due la matita che lanciai contro di lui assieme all'altra estremità, volevo mettere la sua orribile testa sotto terra.

"No stavo pensando ad un cavallo e quello sei proprio tu."

Gli risposi a tono facendogli un dito medio quando nessuno stava guardando e fortunatamente la campanella suonò ponendo fine a quella tortura, mi alzai dalla sedia mandandola indietro con forza ed andai subito alla macchinetta prenendo le mie amate M&M.

Quando cascarono nel grande cesto mi abbassai e le presi rialzandomi e mi girai per salutare gli altri e guardai Mikasa e Armin venirmi incontro dicendomi sempre le stesse cose ovvero 'lascialo perdere sai che ha un quoziente intellettivo di una nocciolina' oppure 'non perdere tempo con questa gente okay?', apprezzavo sempre le loro parole ma si, era meglio non pensarci e lasciare correre.

Gli dissi di aspettarmi fuori all'uscita e quando mi misi lo zaino in spalla pronto per andare via, senti qualcuno picchiettarmi la spalla così mi girai guardando la figura davanti a me che si rivelò Marco.

"Ehi Marco, succede qualcosa?"

Dissi guardando il lentigginoso che scosse la testa tenendo con due mani la spallina del suo zaino, lo vidi molto teso ed agitato così gli lasciai la parola incitandolo con lo sguardo.

"Volevo solo chiederti scusa da parte di Jean, lui non è così credimi è solo un po' scemo gli ho detto mille volte di non fare così."

Lo guardai e sorrisi dolcemente alla sua premurosità, era stato sempre il più calmo di tutti anche i professori lo dicevano, sapevo che era da molto che aveva una cotta per il cavallo ma a quanto pare era l'unico che non se lo voleva dire a se stesso.

"Marco è tutto okay tranquillo, ho notato che cambia radicalmente quando è con te."

Dissi facendo un leggero sguardo malizioso guardando subito le sue gote diventare rosse così ridacchiai e gli diedi una amichevole spallata al suo fianco.

"N-Non è vero, siamo solo amici Eren e tu lo sai."

Mi guardo accigliato ma annuì e gli diedi una M&M che accettò volentieri mentre mi allontanai pian piano dalla sua figura girandomi per guardalo e parlargli di nuovo.

"Marco noto come lo guardi, vai da lui e parlargli sono sicura che ricambierà, anche lui secondo me sotto sotto prova la stessa cosa."

Gli feci l'occhiolino e mi rigirai raggiungendo l'uscita prenendo a braccetto i miei due migliori amici, non volli ascoltare la risposta, sono sicuro che lui farà la cosa giusta con Jean, infondo è l'unico che lo sa calmare e ragionare, come ha sempre fatto con tutti quanti noi.

Salutai Mikasa che andò dalla parte opposta della strada e Armin che ritornò con suo nonno, approfittandone per fargli un saluto dopo molto, lo vedevo raramente siccome era sempre in viaggio ma era sempre confortante vedere Armin felice mentre era con la sua presenza.

Presi le mie cuffie senza filo mettendo una ad una nell'orecchio e accesi il bluetooth dal telefono accendendo la musica, camminai per diversi isolati quando vidi la macchina di mia madre che mi aspettò dove mi aveva sempre aspettato, sorrisi entrando in essa levandomi lo zaino che misi nei posti dietro assieme ad una cuffia per ascoltarla.

"Ehi ma', sei in anticipo oggi"

Dissi allungandomi per schioccarle un bacio nella guancia sentendo che subito ricambiò, mi rilassai chiudendo appena gli occhi restando dormiveglio alzando la musica dalla sua radio.

"Si perché oggi è un grande giorno per te, sei pronto per ritornare a fare piano? Era da molto che non ritornavi."

Sorrisi leggermente al pensiero annuendo riaprendo gli occhi, solo mia madre, Armin e Mikasa sapevano della mia passione per il piano, lo suonavo fin da quando ero piccino ed ero sopra le gambe di mia madre, mi affascinò subito e dalla età di sette anni inziai a prendere le lezioni, solo che dopo la scomparsa di mio padre che fece un incidente nel mentre era in viaggio, avevo smesso di fare tutto quanto anche quello e per un po' non feci nulla.

Mia madre mi aiutò molto a passare questo momento, in realtà ci aiutammo entrambi a superarlo e ci stiamo riuscendo tutt'ora, era da un po' che mi gironzolava in mente l'idea di riprendere ma non ero mai riuscito a trovare il coraggio e mia madre, per questa volta perché dovevo imparare a farmi più coraggio davanti a queste tipo di situazioni, lo ha fatto per me e non potrei altro che ringraziarla.

"Si mamma, sono pronto."

Dissi guardandola e entrambi ci sorrisimo e inziai a cantare leggermente la canzone che c'era in radio ovvero Run dei OneRepublic, prese a partire e mi godei il passaggio dei primi tramonti che c'erano durante il giorno.


Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro