Chapter 25.
Eren's pov.
Stavo dormendo tranquillamente con la testa che sprofondava nel cuscino, le lenzuola erano delicatamente appoggiate sopra alle mie gambe mentre ero solo in boxer con una maglia bianca che mi ero quasi tolto dato che la notte mi ero mosso in continuazione dato che non trovavo mai una posizione comoda per dormire, ero stato ore a fissare il soffitto a ripensare della bellissima giornata che avevo passato ieri assieme a Levi, spero poter rivivere ancora quelle sensazioni.
Aprì lentamente gli occhi sbattendoli più volte guardandomi attorno alzando la testa, sbadigliai e quando stavo per rimettermi con il viso contro il morbido cuscino, la sveglia del telefono sopra al mio comodino iniziò a suonare così allungai una mano per spengerla per poi sospirai muovendo le gambe contro le lenzuola per toglierle, tra non molto sarebbe passato l'autobus così pur con molta fatica, mi alzai e andai in bagno a farmi una doccia e ad aggiustarmi i capelli, seppur possibile, andavano sempre a modo loro ma quelle poche volte che riuscivo a domarli, ero abbastanza presentabile.
Quando uscì dal bagno, chiusi la porta dietro alle mie spalle e mi aggiustai il ciuffo che avevo davanti alla mia fronte una parte a destra e l'altra a sinistra per renderli più uniformi, andai davanti al mio armadio per decidere così mettere e alla fine optai per un maglione giallastro con delle righe nere ed infine un cappellino grigio con la scritta 'Alive' al centro, volevo coprire i miei capelli quel giorno perché non mi piacevano quella mattina, quindi solo per quella volta li avrei coperti.
Andai davanti alla mia scrivania ancora in disordine per la crisi che avevo avuto ieri sera prima di dormire, mi era preso un attimo di sconforto così avevo buttato tutti i fogli che avevo sopra essa per terra non volendo mettere apposto, sospirai e presi quelli che mi servivano assieme hai libri e hai spartiti mettendoli dentro allo zaino assieme alle chiavi di casa e scesi di sotto in cucina saltando l'ultimo scalino delle scale vedendo mia madre intenta a cucinare mentre canticchiava qualcosa.
"Buongiorno raggio di sole, pensavo che avresti fatto la tana stamattina."
Disse sarcasticamente la mia genitrice mettendomi davanti agli occhi una fetta di Apple pie, non mi erano mai piaciute le torte di mele perché quelle che mangiavo avevano sempre o un qualcosa di troppo amaro o di troppo dolce ma quando lei per la prima volta la fece per il suo compleanno, me ne innamorai al primo pezzo e così ogni tanto gli chiedevo di farla o altre me la ritrovavo a sorpresa, proprio come stamattina.
"Non so con che forza mi sono alzato ma ci sono riuscito, spero di non fare tardi."
Addentai subito quella invitante fetta di torta mentre bevvi il mio succo d'arancia 'pieno di vitamine' come diceva sempre mia madre e la finì in neanche mezzo minuto mettendo nel lavandino il bicchiere e il piatto andandomi a lavare le mani nel piccolo bagno che avevamo sotto le scale e ritronai in salotto per prendere lo zaino e lo misi nella mia spalla aprendo la porta.
"Ah! Mamma oggi appena finite le lezioni di pianoforte viene qui a casa Levi quindi metti in ordine! A stasera!"
Gli urlai per poi chiudere la porta e corsi fino alla fermata dell'autobus avendo un leggero fiatone alzando lo sguardo verso il cielo, questa mattina era molto limpido con poche nuvole e i caldi e rassicuranti raggi di sole che riscaldavano il terreno, mi misi le cuffiette e feci partire la prima canzone che mi comparve sotto al dito e sorrisi senza accorgemene quando sentì la canzone, Gone, Gone, Gone.
"When enemies are at your door
I'll carry you way from war
If you need help, if you need help
Your hope dangling by a string
I'll share in your suffering
To make you well, to make you well
Give me reasons to believe
That you would do the same for me."
Sentì quelle parole del testo andare dritte nel mio cuore facendomi sorridere di nuovo mentre salivo gli scalini dell'autobus salutando il signore il quale era sempre alla sua guida e mi tolsi il cappellino e lo misi dentro allo zaino aggiustandomi i capelli con le mani mettendomi seduto su uno dei sedili infondo, se lo avessi tenuto tutto il giorno sarebbero usciti ancora peggio di ora quindi mi accontentai e guardai le case passare velocemente attraverso la finestra durante il viaggio.
♡
Quando arrivai dentro al cancello della scuola, erano le otto precise così tirai un grande sospiro di sollievo siccome le lezioni iniziavano alle otto e venti e avevo un po' di tempo libero per rilassarmi prima di sentire le noiose voci dei professori parlare senza sosta, vidi in lontananza il gruppo della mia classe ma quando girai lo sguardo verso il giardino pieno di studenti, lo vidi appoggiato con la schiena contro il muro con un libro in mano, sorrisi lievemente guardandolo e lentamente mi avvicinai alla sua figura.
"Da Stephen King sei passato a 'Il Ritratto di Dorian Gray'? Stai facendo passi avanti tesoro."
Dissi sarcasticamente guardandolo vedendo il suo sguardo sorpreso nel vedermi, non feci in tempo a dargli il buongiorno che mi avvicinò a sé per i fianchi e mi lasciò un bacio a stampo nelle labbra facendomi arrossire subito dopo mettendo lentamente le mani attorno al suo collo accarezzando con le dita la sua nuca rasata.
"Buongiorno anche a te, Eren."
Sussurrò sarcasticamente sospirando guardandomi con la testa leggermente storta facendomi un lieve sorriso, lo guardai negli occhi mentre con un dito mi tiro dietro l'orecchio le ciocche castane che mi ricadevano nella fronte più volte sapendo che avevano una vera vita e propria quei capelli, sorrisi anch'io strusciando la punta del naso contro il suo stringendo leggermente la presa nelle sue ciocche corvine.
"Dobbiamo andare o faremo tardi, tanto ci vediamo oggi dopo la scuola no? E per di più andremo anche alla lezione di pianoforte insieme, vuoi altro?"
Disse con un tono scherzoso facendomi scuotere la testa nervosamente ridacchiando scontrando il mio petto con il suo facendoci entrambi barcollare un po', guardai di nuovo quei occhi di cui sapevo che avevano una storia da raccontare, sentì le mie guance scaldarsi così annuì lentamente e mi staccai da lui guardandolo.
"Si..si hai ragione, allora ci vediamo dopo Levi."
Sussurrai mettendomi anche l'altra spallina dello zaino sopra alla spalla destra, mi si avvicinò lasciandomi un bacio nella fronte delicato come un petalo di fiore sopra essa e se ne andò incontrando poco dopo i suoi due amici e vidi che la rossa con i codini mi salutò energicamente così imbarazzato cambiai con un lieve cenno di mano e corsi dentro alla scuola tirando un grande sospiro e camminai fino infondo al grande corridoio entrando nella mia classe sentendo proprio in quel momento la seconda campanella suonare, segno che erano iniziate le lezioni.
♡
"Allora, fissato un punto di riferimento al piano cartesiano, vediamo la circonferenza Y avente per centro l'origine e raggio uguale a 1, come mostrato nella figura alla lavagna, e nel mentre-..."
Ascoltai con non voglia la lezione del signor Eld nonché professore di matematica molto ma molto noioso, è una brava persona e molto generosa con noi questo non lo mettevo in dubbio ma quando iniziava a parlare degli argomenti in cui era obbligato a fare, sentivo la mia attenzione calare sempre di più così giocai nervosamente con la mia matita verde e blu quando sentì qualcuno scuotermi la spalla al mio fianco.
"Eren tutto bene? Sei un po' assente, da inizio lezione e inzio giorno."
Sussurrò Armin per non farsi sentire, lo guardai in quei grandi e così azzurri occhi annuendo e sospirai mettendomi le mani attorno alla testa per sorreggermi, avevo un non so cosa di ansia dentro di me, forse perché ero troppo teso o perché ogni qualvolta che stavo con Levi avevamo sempre da fare o forse perché sto iniziando a capire che quello che provo per lui non è solo e semplice interesse come pensavo, mi massaggiai le tempie e mi girai verso di lui cercando di fare un sorriso sforzato per non farlo preoccupare.
"Si Arm davvero non preoccuparti, è solo un po' di stress per la scuola nulla di che."
Gli dissi dandogli una spallata sentendo che ricambiò così gli sorrisi lanciandogli una pallina di carta quando sentì fortunatamente la campanella che dava segno che le lezioni erano finite, mi alzai mettendo i libri e il quaderno dentro allo zaino assieme all'astuccio facendo attenzione a non rovinare i spartiti posti nella parte infondo dello zaino per non fargli prendere piege o altro.
Salutai Armin e Mikasa con un bacio nella guancia dicendogli che ero di fretta e quel poco di parte di classe che era rimasta a chiacchierare della lezione e infine anche il professore che mi ricambiò con un enorme sorriso facendomi quasi pentire di non aver ascoltato la sua lezione, mi precipitai fuori prima che l'ondata di studenti mi avvolgesse, camminai per poi uscire dal cancello e salì sull'autobus prima che potesse partire e mi andai a sedere nel mio solito posticino infondo a tutti i posti, appoggiando la fronte contro il finestrino stringendo a me lo zaino.
Dopo ben un'ora e mezza di viaggio, salutai il signore alla guida e scesi le scalette entrando dentro al cancelletto di casa mia chiudendolo dietro di me e avanzai arrivando fino davanti alla porta, la aprì andando subito in cucina vedendo mia madre pronta per partire per andare a lavoro lasciandogli un bacio nella guancia dicendogli che sarebbe arrivato fra poco Levi e mi raccomandò di salutarlo da parte sua e le solite cose di non bruciare niente o fare casino e se ne andò lasciando la porta semi aperta.
Nel frattempo che aspettavo, misi apposto un po' la cucina lavando i piatti e pavimenti per poi passare al salotto e infine pulì delicatamente il mio pianoforte per renderlo ancora più lucido di quanto non fosse già, passai il panno più volte nella parte superiore e anche nelle zampe per poi finire asciugandomi le mani con un'altro panno pulito e lanciai entrambi dentro al lavandino, feci un sorrisetto soddisfatto del mio piccolo lavoro che feci quando poco dopo sentì il campanello suonare.
Sobbalzai deglutendo più volte ed andai ad aprire sentendomi subito in imbarazzo per la differenza di altezza che c'era in quel momento, aveva i capelli corvini lungo il suo viso facendoli sembrare morbidi e bisognosi di essere toccati, una maglia nera con con la scritta 'Radio Ga Ga' con una giacca di pelle e infine dei jeans neri che gli facevano risaltare ancor più le snelle e muscolose gambe che aveva, lo feci entrare chiudendo la porta e sentì che mi prese per la vita facendomi alzare con i piedi dal pavimento e subito ridacchiai dandogli dei lievi colpi sul braccio per farmi mettere giù.
"Ciao anche a te Eren e oggi verrai da me a suonare il piano, mi sembra giusto ricambiare."
Mi girò verso di sé alzandomi il mento con due dita avviciando il mio viso a pochi centimetri dal suo, lo guardai negli occhi e annuì lentamente non avendo nulla in contrario e gli diedi un dolce bacio nelle labbra per poi staccarmi strusciandole contro le sue, mi prese fra i denti il labbro inferiore avvicinando maggiormente la mia bocca alla sua dandomi un altro bacio che mi fece mettere in punta di piedi per arrivarci meglio, ci staccammo dopo un po' col fiato corto e ci sorrisimo a vicenda volendo che quel momento fosse infinito.
"Si va benissimo e dobbiamo andare o faremo tardi, non eri 'Mr. arrivo sempre dieci minuti prima' o mi sbaglio?"
Sussurrai sarcasticamente ridacchiando ricevendo da parte sua un sospiro e un morso giocoso nella guancia prendendomi per mano e uscimmo dalla mia casa e controllai che misi le chiavi sotto al tappetino per dopo quando sarebbe rientrata mia madre al lavoro.
Poco più avanti vidi un'auto e feci degli occhi sgranati quando capì che era la sua e guardai la sua Opel Corsa nera con del leggero luccichio negli occhi, ci entrai mettendomi la cintura e gli feci numerosi complimenti per l'auto e per l'ordine che c'era e in risposta annuì e prese la mia mano mettendola nel cambio con sopra la sua e le sue dita si misero in mezzo alle mie facendomi sorridere per tutto il viaggio non staccando mai lo sguardo da quella mano così grande e rassicurante unita alla mia più piccola e sempre sudata dal nervosismo.
♡
Dopo un paio di ore, eravamo arrivati prima dell'orario stabilito e non mi ero sorpreso per nulla, il viaggio era andato piuttosto tranquillo con la musica di sottofondo e la sua mano che non si era mai staccata dalla mia avendo sentito anche alcune volte in cui me la stringeva maggiormente, quando la staccò per uscire dalla macchina presi il mio zaino e scesi anch'io chiudendo lo sportello e guardai il grande edificio bianco ed elegante davanti a noi.
Mi spinse delicatamente davanti a lui attraversando alcuni gruppetti di ragazzi davanti all'entrata che non mi guardarono proprio con una grande simpatia così aumentai il passo prendendo la mano di Levi entrando guardando il grande corridoio davanti a me con le classi hai suoi lati, salutai la ragazza che si trovava sempre all'ingresso di nome Piek dicendogli che avevamo la lezione con la professoressa Hanji e ci indicò la terza aula nella parte destra sapendo che andando avanti con le lezioni non rimanevano sempre le stesse.
La ringraziammo entrambi e andammo nell'aula indicata ovvero la 2D pensando di bussare ma venni fermato da una voce squillante che la aprì al posto nostro sorridendoci sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi, vidi Hanji con sempre il suo raggiante sorriso in volto venendoci incontro unendo tutti e tre in un grande abbraccio che mi fece ridacchiare ricambiando e guardai male Levi sapendo che stava per dirle qualcosa di poco gradevole per quel suo gesto.
"Buon pomeriggio e ben tornati ragazzi! Ancora non è arrivato nessuno ma potete accomodarvi, Levi hai sempre questa mania di arrivare prima eh?"
Disse dandogli una spallata mentre lui sospirò e le sorrise leggermente annuendo fieramente per poi prendermi per il polso e mi trascinò fino al nostro banco che era accanto alla finestra con un calorifero attaccato al muro che in quel momento era acceso, stavo ancora cercando di tenere a bada quelle mille farfalle che c'erano in quel momento nel mio stomaco a quel improvviso contatto di mano per di più davanti a qualcun'altro.
Quando vidi Hanji entrare nell'aula, poco dopo altre persone ovvero i nostri compagni entrarono e pian piano si misero hai loro posti alcuni lamentandosi per il troppo freddo e altri che chiacchierarono dei sogni che avevano fatto mentre stavano pensando ad una nuova melodia, sorrisi guardandoli e mi misi seduto affianco a Levi mentre la lezione iniziò tirando fuori il mio quaderno e spartiti.
♡
"La tastiera è di norma composta da 88 tasti, 52 bianchi e 36 neri, i bianchi rappresentano le note: do, re, mi, fa, sol, la e si, i neri individuano le alterazioni e in più, il pianoforte è il più diffuso strumento appartenente ai cordofoni a corde percosse; altri membri sono il clavicordo, che oggi viene utilizzato prevalentemente per l'esecuzione filologica della musica d'epoca e il fortepiano, progenitore del pianoforte. L'origine della parola pianoforte è italiana ed è riferita alla possibilità di suonare note a volumi diversi in base al tocco, l'effetto non é ottenibile negli strumenti a tastiera precedenti, quali il clavicembalo-..."
Per la prima volta nella mia vita, ascoltai attentamente la lezione prendendo appunti nel mio fantastico quaderno con dei piccoli panda stilizzati nella copertina ed alcuni fra le pagine bianche, guardai con la coda dell'occhio Levi che faceva la stessa cosa quanto però il suo quaderno era semplicemente nero e lo trovavo molto noioso, sfiorai con il dito le sue nocche per poi toglierlo subito facendo un sorrisetto come se non fosse successo nulla.
Poco dopo continuai quel movimento appoggiando l'altra mano in un pugno nella mia guancia cercando di ricambiare lo sguardo prendendo la sua mano stringendola nella mia accennando un lieve sorriso che venne ricambiato, sentì che mi fece dei cerchi immaginari nelle mie nocche sentendo dei leggeri brividi nei miei bracci e lungo la schiena.
Dopo due ore, senza che ce ne accorgessimo, sentì la campanella suonare e malincuore lasciai la sua mano incominciando a mettere apposto le mie cose nel mio zaino alzandomi dalla sedia, mi misi nele spalle la giacca di jeans che avevo portato e guardai Levi che fece lo stesso mettendosi lo zaino nella spalla sinistra.
"Ringrazio tutti quelli che mi hanno dato la registrazione dello spartito che vi ho assegnato l'altra volta, appena potrò lo ascolterò e vi darò il mio giudizio, per la prossima volta vi assegno un brano a vostro piacere con le stesse coppie! Buona giornata ragazzi."
E dopo quelle parole, uscimmo dalla scuola salutando gli altri e ci misimo di nuovo in viaggio verso la casa di Levi e anche questa volta andò abbastanza tranquillo tranne per qualche imprecazione di Levi contro qualche passante che attraversava senza nemmeno fermarsi e io che trattenevo a stento delle piccole risate.
Dopo un po', arrivammo davanti alla sua casa vedendola per la prima volta sentendo che parcheggiò davanti al piccolo giardino situato davanti ed essa con qualche decorazione di fiori a terra insieme ad un sentiero fatto di pietra che portava fino alla porta, scesi dalla macchina e andai subito al suo fianco elettrizzato nel vederla per la prima volta.
Quando aprì la porta lasciandomi andare per primo, entrai e subito vidi che era situato da ordine in ogni parte della casa così sorrisi lievemente riconoscendo la sua cura per ogni cosa, aveva il salotto a destra come me e la cucina a sinistra ma a differenza della mia aveva uno stile molto più elegante, era tutto sul tono del beige e del nero e ora che ci pensavo stava benissimo con la sua personalità.
"Dai vieni, il salotto è di qua assieme al pianoforte, il mio è un Yamaha C5L, spero ti piaccia."
Disse avviandosi verso il salotto e lo seguì notando un grande pianoforte al centro della stanza e il divano e alcune poltrone erano state messe dall'altra parte della stanza per avere più spazio, guardai con gli occhi luccicanti quel piano che amavo fin da subito e mi accomodai timidamente nello sgabello che gentilmente mi venne ritirato indietro e rimesso in avanti mettendosi al mio fianco tirando fuori i spariti dal mio zaino lasciandolo a terra.
Li misi davanti a noi al centro cosicché potesse vedere anche lui e lo studiai per un po' memorizzandomi le note o almeno cercai vedendo che non ero l'unico a farlo, alla fine avevamo scelto 'Valzer in la min' di F. Chopin, avevamo ascoltato alcuni brani insieme e quando sentimmo questo, ci guardammo allo stesso momento e ci annuimmo capendo che quella era perfetta da suonare.
Provammo a suonarlo insieme e non un pezzo alla volta come avevamo fatto la scorsa volta, suonammo quei tasti che emanavano mille note diverse sotto le nostre dita sentendo che si intrecciarono qualche volta per pure caso dato dalle note più alte e più basse erano uguali per entrambi, lo guardai cercando di reprimere il rossore sulle sue guance togliendo poco dopo lo sguardo mettendolo nella tastiera che con il riflesso del sole brillò ancora di più.
In quel momento sentì un grande calore nel mio petto che mi fece mettere una mano sopra a esso e un'altra nella guancia destra sentendola accaldata, in quel momento mi resi conto che non era più un semplice interesse ma qualcosa di più, provava qualcosa per lui, era una sensazione nuova, diversa, non avevo mai provato questo grande sentimento a tal punto di farmi venire ogni volta le farfalle nello stomaco ogni qualvolta che mi trovavo accanto a lui.
Quelle sensazioni adesso erano sopraffatte dalla pausa, paura di essere abbandonato da un momento all'altro oppure di non piacere per sicuro a Levi sentendomi fin da sempre insicuro di sé stesso, sapevo che Levi aveva avuto un passato difficile vedendolo dal suo sguardo e anche dai suoi modi di fare o dal comportamento, non credevo alle voci che giravano su di lui ma solo a ciò che lui mi diceva o raccontava.
Come avrebbe reagito a quelle tre parole? Lo avrebbe allontanato? Sapevo di conoscerlo da poco ma non avrei mai rifiutato ciò che mi stava dicendo in quel momento il cuore e soprautto la mia mente, avevo fin troppo tenuto i miei sentimenti e pensieri per troppi anni e in quel momento erano talmente tanti, che se avrei iniziato a parlare non mi sarei più fermato nel dirli.
Perso fra i mie pensieri, lo vidi girarsi verso di me smettendo di suonare proprio quando smisi io un secondo fa, mi fece un sorriso, un sorriso che gli impreziosì ancora di più quel volto che amava tanto, un sorriso dedicato solo a me, preoccupato e allo stesso tempo confuso da quel momento, lo guardai anch'io sentendo una lacrima solcare il mio viso mentre misi lentamente la sua mano lungo la sua guancia stringendola fra la mia mano.
"Mi sorrideresti ancora così se parlassi?.."
Sussurrai nella sua direzione sentendo le sue dita lungo la mia guancia che la accarezzavano dolcemente e delicatamente come se avesse paura anche lui in quel momento di rompermi, ed era proprio vero quando si diceva che si vede bene solo con il cuore, l'essenziale è invisibile agli occhi, la vera bellezza, dopotutto, consiste nella purezza e bellezza del cuore.
~
angolo autrice
hi babes omg DA QUANTO sono troppo emozionata a pubblicare proprio nel giorno del mio diciottesimo tanti auguri a me 😭🤍🤍
volevo ringraziare anche qua a tuttx per gli auguri, davvero grazie, per inaugurare questo giorno speciale ho voluto pubblicare questo capitolo che spero tanto che vi piaccia, come ho già detto negli annunci, scusate tanto per la mia assenza ma sono successi un po' di casini che mi hanno fatto di smettere di scrivere ma pian piano sto tornando, ho tante idee per questa storia e sono sicura che ci riuscirò. 💞
domani pubblicherò anche il mio libro di OS sempre per festeggiare un'altro giorno speciale ovvero dove mi farò il mio primo tatuaggio, ho già ansia da ora ma sono sicura che verrà bene anche quello, detto questo, abbiate pazienza, purtroppo sono fatta così e ci metto molto per fare uscire un capitolo ma faccio in questo modo solamente perché voglio che esca davvero come me lo immagino e mi ci vuole un po', tutto qui. anyway, ringrazio anche a tuttx per il costante supporto che mi date per entrambe le mie storie nonostante non sono molto attiva in questo periodo ma prometto che tornerò, vi voglio bene.
detto questo, spero che vi sia piaciuto e ci vediamo al prossimo capitolo, i love you so much. 💜🌸
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro