A gift for love, a hand for glory
Ho chiuso gli occhi e ora li riapro notando che non siamo più nello stesso luogo di prima <<Dove..dove siamo?!>> lei trema naturalmente ma io cerco di prenderle la mano cercando di tranquillizzarla <<Non so ma andiamo a vedere.>> anche se lei non è molto convinta. Davanti ai nostri occhi si vede solo un grasso vecchietto con una barba e dei capelli lunghi metri <<Oh ma è terribile! Ci vorrebbe un trattamento viso, occhi>> e non finisce più di elencare i vari trattamenti che vorrebbe dare a quel povero anziano, riesco a sentire il calore di un fuoco, siamo certamente in una stanza ma appena cerco di muovere la testa per guardarmi attorno il vecchio richiama subito la mia attenzione <<Ohohoh Buon natale ragazzi!>> non sembra star parecchio bene <<Dove siamo?CI lasci subito stare!>> dice immediatamente lei mentre io lo studio , ha delle occhiaie e soprattutto è rugoso comunque nonostante questo non sembra cattivo anche se lei è naturalmente sulla difensiva <<Vi stavo aspettando, miei cari.>> la voce è scherzosa <<Ci stavi..aspettando?>> lei chiede , ora si alza finalmente mostrando la stanza:due bianchi e due rossi, a un angolo c'è un albero enorme e tutto il resto della stanza è contornato di lucine, pacchi regalo, decorazioni natalizie e chi più ne ha più ne metta <<Che ne dice se mi metto a ridecorare la casa? è davvero brutta e antica.>> quando si tratta di queste cose non riesce a tener a freno la lingua.
All'improvviso il signore si avvicina all'albero levando il suo sedere da quello che finalmente si scopre esser un salottino con un tavolino a forma di cerchio <<E dovrebbe dare anche un po' di dieta..>> cerca di dirmi mentre io continuo a studiare cosa ci sia nela stanza, due poltroncine e un camino. <<Oggi il vostro Laus vuole donarvi qualcosa di speciale.>> Dunque "Laus" mette un regalo sul tavolino <<Laus? Si crede Babbo natale?>> gli chiede ma lui la ignora e continua a parlare <e ad aprirlo susu.>> mi da una sensazione di fiducia, così tanto che non me lo spiego nemmeno io ma ho voglia di aprire il regalo <<Bah..comunque signore se vuole le dico come poter crearsi una maschera per quelle bruttisime rughe.>>, lei beh sta cercando di care lezioni di bellezza al vecchio <<Oh ma non mi servono mica..io sono bello così come sono.>> insomma mentre quei que due discutono io tiro fuori dal pacco una di quelle palle di vetro che si può scuotere <<Emmh..che diavolo?>> sollevo un sopracciglio <<Devi smetterla di dire parolaccie!>> mi rimprovera lei mentre il vecchio mi dice <<Prova a scuiterla, no?>> così senza far più domande inizio a scuotere la palla <<Allora?..>> interviene e quando mi fermo noto che la casetta dentro quella palla di vetro apre la porta e all'improvviso non ci vedo più. Pochi secondi dopo mi trovo da solo in un luogo che riconosco: un luogo pieno luce e quella che gli umani credono serenità.
Sono da solo, continuo a guardarmi intorno in questo labirinto fatto di nebbia, cerco di far uscire fuori le mie ali ma quando spicco il volo noto che la situazione addirittura è anche peggio. Perciò illumino il mio corpo scendendo per continuare a piedi, dopo un paio di minuti inizio a vedere una porta perciò mi avvicino aprendola ma appena metto piede nella stanza quella porta si chiude e compare uno scenario che è raccontato dalla storia: La caduta di Lucifero. Non so perché mi stiano raccontando questa storia dato che mi è stata raccontata mille volte, però questa volta sembra che ci sia qualcosa di diverso: La storia iniziale la sappiamo tutti, ma poi prosegue. Non so perché si stia alzando un po' di nebbia ma vedo il cambiamento dell'angelo in demone e poi appare una figura che non capisco, non riesco a vedere perché la nebbia si fa talmente tanto fitta che non riesco più a vedere nemmeno a un palmo dal mio naso.
Poi all'improvviso sento il pavimento mancarmi da sotto le scarpe e comincio a cadere verso il basso, non riesco a far nulla poi diventa tutto nero.
Apro gli occhi vedendo che mi trovo seduto davanti al camino della mia camera, non capisco cosa sia successo ma non era un sogno. Sono sicuro. <<Ehy Esty sveglia sveglia. Oggi è il nostro della nostra grande fuga.>> mi bacia sollevandosi in modo sprizzante chiedendomi cosa accadrà davvero, quest'oggi.
END
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