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Jungkook's pov

Eravamo seduti in cucina, uno di fronte all'altro, immersi in un silenzio imbarazzante da fin troppo tempo.
La pizza era finita almeno venti minuti prima, e da allora non osavamo guardarci negli occhi.
Ci scrutavamo a vicenda, è ovvio, ma appena l'altro si muoveva distoglievamo lo sguardo, come scottati.
Era la tipica scenetta vomitevole che di solito ha come protagonista una coppietta al primo appuntamento, ma Hobi non era e non è attualmente il mio tipo.

<Come hai conosciuto Taehyung?> chiese d'un tratto, cercando probabilmente di rompere il ghiaccio.
Ok, sei fantastico, ma stai zitto per favore, che poi mi impanico e prendo a sparare cazzate!
<Ehm... Beh, lui stava per investirmi e...e poco più tardi gli ho quasi fatto fare un incidente...quindi sì..è stato un incontro...felice, suppongo..> mormorai in risposta. Parlai a rate, perché non ero per niente a mio agio, e cercavo di non dire stupidaggini per evitarmi una pessima prima impressione.
<Ho capito. La solita storia d'amore. Romantico, non trovi?> annuii col capo, sebbene fossi confuso e sempre più a disagio, e in un attimo il silenzio tornò a regnare in quella stanza.
Ma quanto cazzo sono poetico? Cioè, io mi farei i complimenti.

Fummo salvati dal campanello, che prese a suonare insistentemente.
<Grazie a Dio!> quasi urlai, scattando in piedi, ma me ne resi conto solo dopo, e realizzata la figura di merda corsi ad aprire la porta.
Cercai di farmi venire in mente degli insulti carini, in modo da prepararli al trauma con una risata, e alla fine... <Dove siete stati? Potevate morire! Potevate essere visti!> sbraitai contro Taehyung e Yoongi, rendendomi conto solo più tardi della citazione involontaria.
<Non mi piace Harry Potter, levati ragazzino> mi diede una spallata il corvino, entrando in casa con aria tutt'altro che felice o divertita.
Come puoi non amare quel cretino con gli occhiali?
<È andata male?> tirai a indovinare, richiudendo la porta dopo aver permesso anche a Tae di entrare.
Lui per fortuna ridacchiò appena al mio sclero, e andò in sala scuotendo la testa.
<Beh i-> cercò di iniziare un discorso, ma:<CHE CAZZO STA SUCCEDENDO?!>urlò Yoongi dalla cucina.

Tae mi rivolse uno sguardo colmo di ansia e preoccupazione, e in un attimo entrambi ci precipitammo in cucina, io con la consapevolezza di star per assistere a un casino, e Tae probabilmente con il presentimento che stesse per succedere qualcosa di grave.
<Che cazzo ci fai qua?!> continuò, a voce un po' più bassa, Yoongi, sedendosi su una sedia e sorreggendosi la testa con le mani come se stesse per svenire.
<Ehi ehi ehi. Calma cazzo! Perché c-c'è Hoseok? I-io... C-come è...> non finì di parlare, e non cercò di formulare ulteriori pensieri, semplicemente si girò verso di me con aria persa, in cerca di spiegazioni.
<Come sarebbe a dire perché sono qui?> si intromise Hobi, sicuramente ancora più confuso di loro da quest'ultima domanda.

Li guardai uno ad uno, e cercai un modo decente per spiegare a tutti cosa fosse successo.
Fu molto più complicato di quanto pensassi, perché ogni volta che prendevo fiducia e procedevo col discorso mi interrompevano con delle domande o eventuali chiarimenti.
Il peggio veniva quando mi chiedevano di ripetere perché si erano persi, ma mi ero perso anch'io, quindi loro, dopo avermi guardato in silenzio per cinque minuti buoni, capivano tutto dal mio sguardo smarrito, e sbuffavano un "ok, vai avanti" alzando gli occhi al cielo, sfiniti.
Alla fine, comunque, con l'incredulità di tutti-me compreso-finii il racconto, e fummo tutti felici.
O quasi, perché Hoseok era scioccato, e non spiccicava parola da quando aveva capito di essere 'tornato'.

<Ok..Hobi, ci aiuterai?> spezzò il silenzio Taehyung, alzandosi e mettendosi davanti al ragazzo in questione, appoggiandogli una mano sulla schiena con fare rassicurante.
Lui non rispose, ma continuò a fissare il muro di fronte a sé.
Guardai Yoongi, che si era spostato verso il fondo della stanza, e non aveva detto una sola parola durante tutto il racconto.
Non sembrava intenzionato a intervenire, e solo quando mi decisi a cercare di rassicurare Hoseok al suo posto, questi si alzò lentamente dalla sua seduta.
<Ci devo pensare..> mugugnò, ed uscì dalla casa, prendendo a vagare nei dintorni, senza allontanarsi mai troppo da casa mia.
Cercai di tenerlo d'occhio tramite la finestra, ma si muoveva in modo frenetico avanti e indietro, rendendolo pressoché impossibile.

<Ragazzi, a voi com'è andata?> cercai in un misero tentativo di distrarli, sperando di parlare di qualcosa di più allegro, o almeno più utile per la missione che si sarebbe svolta a breve.
<Se Hoseok è d'accordo, domani mattina alle cinque ci ritroviamo tutti qui e ci prepariamo a un po' di casino> rispose subito Yoongi.
Improvvisamente il suo sguardo si era illuminato, e si era ravvicinato a noi due.
Ammetto che il suo sorriso mi mettesse i brividi e mi inquietasse altamente.
<Con chi avete parlato?> me ne uscii, perché effettivamente mi incuriosiva saperlo.
<Con-> <Con un vecchio amico> tagliò corto Taehyung.
<Questo già lo sapevo..> sussurrai tra me e me.

Mi avevano detto che erano intenzionati a chiedere il parere di una loro vecchia conoscenza, ma a quanto pare non mi era concesso sapere chi fosse esattamente questa persona.
Il che, in realtà, mi dava su i nervi, ma cercai di non farlo notare e me ne stetti zitto.
Siamo una squadra cazzo, perché non me lo possono dire?!
Sbuffai.
Nell'esatto momento in cui stavo per riprendere a parlare, un urlo improvviso proveniente da fuori casa fece sorridere ed esultare tutti, facendoci scivolare addosso ogni preoccupazione e cancellando ogni dubbio.
<CI STO ECCOME CAZZO!> strillò infatti Hoseok, improvvisamente pieno di gioia e vitalità.

Ci scambiammo degli sguardi che felici è dire poco.
Avevamo appena avuto la conferma che il giorno seguente avremmo liberato Namjoon di prigione, era più che lecito che la reazione fosse tale.
<Domani, alle cinque. Non sono ammessi ritardi> ripeté Yoongi, con l'entusiasmo di una persona a cui è appena morto il gatto.
In pratica era tornato lo Yoongi positivo e energico di sempre.
Ma chi ci crede...
<Bene, a domani, adesso ho una cosa da fare> affermò, controllando il cellulare, e senza aggiungere altro uscì di casa.

                          ***

Passò un'oretta, in cui non successe nulla, solo rumori improvvisi contro la porta o urla isteriche, ma pensammo entrambi fosse Hobi, quindi non ce ne preoccupammo granché.
<Dovrei avvisare Jimin?> domandai all'improvviso, rendendomi conto che anche lui faceva parte del 'tutti' pronunciato da Yoongi.
Taehyung scosse la testa in segno d'assenso:<Fai pure, io cerco qualcosa da mangiare> e si alzò, iniziando ad esaminare la mia credenza.

Composi velocemente il numero, che ormai conoscevo a memoria, e misi la chiamata in vivavoce, in modo da aiutare Taehyung ad orientarsi nella mia cucina e parlare contemporaneamente.
Quando sentii dei fruscii dall'altra parte capii che il rosa si era degnato di rispondere.
<Jimin, senti, doma->
<Jiminnie h-ha...la b-bocca-ahh...i-impegnata.. Mh..> rispose la voce bassa di Yoongi, tra un gemito e l'altro.
<Ok, allora digli tu di domani mattina. E non distruggerlo, che domani dobbiamo essere reattivi e in forze> ma sapevo benissimo che non sarebbe stato così.
<Ok..D-dio sto p-> scattai verso il tavolo e misi giù, non intenzionato a sentire l'orgasmo di Yoongi.

<Hei Kook> mi richiamò il biondo vicino a me.
Lo guardai, facendogli capire di andare avanti a parlare, perché lo stavo ascoltando.
<Hai presente cos'ha detto Yoon prima di uscire? La "cosa da fare"?>
<Vai al punto> lo pregai, non capendo dove volesse andare a parare.
<Beh, è Jimin quella cosa> scoppiò a ridere.
Sbattei un paio di volte le palpebre, e poi, senza dire nulla, me ne andai a letto, preparandomi psicologicamente a cosa sarebbe successo il giorno seguente.

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