13
Jungkook's pov
Usciti da quel simpaticissimo luogo e dopo aver salutato il nostro nuovo, grandissimo, amicone pelato, salimmo in macchina e ci avviammo verso casa mia.
Per tutto il tragitto non feci che pensare all'espressione sofferente di Nam dopo aver unicamente accennato a Hoseok, e solo allora capii veramente quanto quell'uomo dovesse essere importante per tutti loro.
Probabilmente Yoongi e Tae lo vedevano come un padre, o una figura di riferimento, e la sua perdita doveva aver causato loro molto dolore, ma l'avevano comunque accettata, come giusto che fosse.
Namjoon no invece.
Da quello che avevo capito erano come fratelli, si conoscevamo praticamente da sempre, e saperlo morto doveva essere stato un colpo orribile.
Era scoppiato a piangere senza nemmeno riuscire a pronunciare il suo nome per intero, come se la ferita fosse ancora fresca, un tasto dolente, nonostante fossero passati anni.
Mi dispiacque tantissimo, davvero, ma non riuscivo comunque a capire a pieno ciò che stava per dirci e cosa avrebbe potuto significare realmente. Insomma, la prima parte era chiara, ma lasciava enormi dubbi.
Se ci fosse ancora Hoseok.
Era questo che aveva cercato di dirci, ma c'era un continuo a questa frase? Perché così non voleva dire molto, anzi, proprio niente.
In più il suo tono era mutato in un secondo, non lasciandomi il tempo di elaborare realmente ciò che stesse dicendo, e subito dopo si era bloccato. Fine dei giochi.
Quello era chiaramente un loro punto debole, e capii perché dopo il mio primo incontro con Yoongi non sentii più pronunciare il suo nome da nessuno.
Due dita schioccarono davanti ai miei occhi:<Scendi o ti trasformo in una di quelle statuine a cui balla la testa e ti appoggio sul cruscotto?> richiamò la mia attenzione la voce squillante e scocciata di Jimin.
Sbattei le palpebre più volte, e esortato da un suo "Muovi il culo, cazzo", dolce come sempre, quasi saltai fuori dall'auto.
<Grazie> alzò gli occhi al cielo, alzando la capote e chiudendo la macchina.
<Grazie> gli feci il verso, ricevendo un colpetto sulla frontale da parte sua dopo che mi ebbe sorpassato.
Come sempre sono furtivo e non mi faccio notare né sentire da nessuno. Dovrei essere un ninja!
Entrammo in casa, trovando Taehyung e Yoongi stravaccati sul divano, intenti a non fare nulla se non russare.
Se fosse entrato qualcun'altro non penso avrebbe avuto la decenza di svegliarli senza far subire loro un trauma come stavamo provando a fare noi da mezz'ora.
Svegliarli sembrava impossibile.
Continuavamo a scuoterli, sussurrare i loro nomi, far loro il solletico o qualsiasi altra cosa per ricevere un segnale di vita, ma non senza ottenere risposta.
Quando ormai mi stavo chiedendo se non fosse il caso di svegliarli con un pompino, il rosa trovò un metodo efficace.
<APRITE I CAZZO DI OCCHI O NO?> e quello era fare ciò che gli veniva meglio: l'isterico ciclato.
Dopo una serie di insulti riuscimmo a sederci con calma attorno al tavolo della cucina e a riassumere ai due maggiori tutto ciò che era successo, ma tralasciai i dettagli sulle sensazioni che un solo sguardo da parte dell'uomo mi aveva causato.
<In pratica siamo nella merda, giusto?> chiese conferma il corvino, aprendosi l'ennesima bottiglia di birra.
<Siamo nella merda> ripetei.
<Però sappiamo dov'è> cercò di sembrare positivo il rosa accanto a me, anche se con scarsi risultati.
<Non è molto, ma è pur sempre qualcosa> concesse Tae, lanciandomi un'occhiata piena di preoccupazione.
***
<Ggwak jaba nal deopchigi jeone~ Nae mami neol nohchigi jeone~**>canticchiai, accendendo la play.
Jimin probabilmente era a casa sua a trastullarsi in modi sconosciuti all'umanità, Tae e Yoongi erano andati "da un amico a cui bisogna assolutamente chiedere un consiglio", e io ero a casa a giocare a GTAV.
Poteva andare peggio.. Ma anche molto meglio cazzo!
Io volevo stare con Tae, e invece nulla, è dovuto andare con estrema urgenza da non-so-chi a fare non-so-cosa.
Uffa.
Nel mentre il gioco si era avviato, e io non mi ero assolutamente fermato a sbavare sul menù di selezione giocatore, proprio no. Fate finta di crederci, mh?
Comunque come al solito, nonostante sapessi esattamente quale avrai scelto, decisi di scorrere tutti gli avatar, sia mai che aggiungessero temporaneamente nuove skin o cose del genere.
Stavo per tornare su Taehyung, quando mi bloccai, letteralmente, e credetti ci fosse un bug assurdo, perché non era possibile ciò che stavo vedendo.
Tra i giocatori disponibili c'era Hoseok, lo stesso Hoseok che era morto, lo stesso Hoseok che mancava a tutti, lo stesso Hoseok che a cazzo aveva deciso di farmi prendere un infarto spuntando nel menù di selezione.
Era lì, i capelli castani, la solita aria da zio tanto fatto quando simpatico, la giacca di pelle, i jeans malconci sporchi di grasso... Insomma, come se non fosse mai successo nulla.
Sbattei più volte le palpebre, e alla fine decisi di usare lui, solo per quel giorno, e vedere come andava.
Lo spawn fu come al solito, in mezzo a una strada a cazzo, e dovetti spostarmi subito sul marciapiede per non finire sotto una macchina.
Guardai bene Hobi, e notai che la figura non fosse perfettamente nitida, ma era pallida e quasi trasparente, e ad ogni movimento diventava più o meno visibile.
Camminai un po' a caso, cercando di trovare una direzione che lo rendesse davvero "umano" e capii che quelle che stavo percorrendo erano le strade e i viali del cazzo di Busan.
Cominciai ad andare tutto a sinistra, esultando nel constatare che il mio piano idiota stesse funzionando.
Poi riconobbi le stradine del mio quartiere, l'auto che da giorni se ne stava abbandonata davanti al poligono di tiro, e infine casa mia, con la sua aria trasandata quanto quella del proprietario, il cancello sgangherato, e quando col pollice mossi la levetta sinistra, spingendo Hoseok contro la porta, qualcuno entrò seriamente in casa mia.
Dio Santo, ma serio?
Non mi curai neanche di mettere il gioco in pausa o guardarmi intorno, mi precipitai all'ingresso, e vidi Jung Hoseok sulla porta, con aria persa.
<Tu saresti?> mi chiese, dopo avermi notato, portando la mano alla pistola.
Mi sembrò incredibilmente più giovane, e magari anche più felice, ma vedendolo avvicinarsi e puntarmi una pistola al petto mi affrettai a rispondere.
<J-jeon Jungkook, sto con Kim T-Taehyung e ti prego non sparare, sono talmente innocuo che mi faccio male da solo invece che farne agli altri> parlai velocemente, ma a quanto pare lui capì comunque.
Il suo viso si illuminò improvvisamente.
<T-tae? Sta bene?> si assicurò, un misto tra il curioso e il preoccupato.
<Sì, certo, e anche gli altri...> lo rassicurai, un po' stranito.
<Gli altri... Mio Dio mi sembra di non vederli da anni...> mormorò, guardando il vuoto con aria spenta.
Mi si strinse il cuore.
Era ovvio che gli sembrassero passati anni, dato che erano passati anni, e mi sembrava così legato ai ragazzi, come se fosse loro padre o comunque un parente o un amico stretto.
<Già> sussurrai, e pensai a un modo per farlo sentire meglio.
<Vuoi qualcosa? Mangiare? Bere? Hai bisogno?>optai per ospitarlo aspettando il ritorno dei maggiori per parlarne anche con loro.
<Ehi sì! Hai dell'Erba?> cambiò espressione, adesso più interessato alla conversazione.
<I-in realtà no... Ma se vuoi possiamo ordinare una pizza!> proposi, sentendomi stranamente positivo.
<Vada per la pizza..> acconsentì, un po' meno entusiasta di prima.
** è il testo di Boy in Luv, perché mentre scrivevo la stavo ascoltando, quindi ho deciso di metterla.
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