Capitolo 24
(Pensieri fondati )
La felicità è tutto quello che ha popolato le giornate successiva a quella vostra unione che vi accompagnerà per la lunga durata delle vostre inumanamente vite, eppure tu non riuscivi a scrollarti di dosso un brutto presentimento che ti ha perseguitata fin da quando hai scorto quel ragazzo sconosciuto e dunque, a distanza di mesi, prosegui nel domandarti chi egli fosse e soprattutto se lo hai mai conosciuto.
Qualcosa nel tuo istinto ti suggerisce di prestare molta attenzione a quanto accade attorno a te e alle persone che ami, perché quella figura per te ignota, può potenzialmente essere davvero pericolosa, sebbene non abbia dato più traccia della sua presenza da quel fantomatico giorno, in cui è stato fin troppo al centro dell'attenzione con il suo malo tentativo d'uccidere Jimin.
Michela sembra del tuo stesso avviso, ti accompagna nella perlustrazione di determinati luoghi, in base a dei cambiamenti minimi che, seppur tali, sei divenuta in grado di percepire, imparando grazie al tuo bellissimo insegnante, ovvero tuo marito, ad utilizzare la tua parte animale senza che questa ti faccia perdere la calma.
Seguire le sue lezioni però è difficile, soprattutto quando ti fa passare i suoi palmi bollenti lungo i fianchi sensibili, quando si pone dietro di te stringendo da quella posizione il tuo bacino, quando i suoi capelli scuri sfiorano la superficie esposta della tua pelle nuda nella zona del collo e quando ti bacia, con quelle sue labbra piene e colorite, mordendoti il labbro inferiore e facendoti mancare il respiro, insomma, non di rado siete giunti a far cose ben distanti dalla pratica riguardante l'utilizzo dei tuoi sensi e del tuo istinto, ma non puoi farci nulla, come non hai potuto in quegli istanti, dopotutto non sei capace di resistere a quell'uomo tanto affascinante.
Nonostante i tuoi dubbi i giorni corrono veloci, spensierati e allegri lasciando che incertezze e preoccupazioni ripieghino in ritirata in un angolo remoto della tua mente, deliziata dall'amore che ti lega a Jin e da tutte quelle dolci attenzioni che ti riserva, facendoti sentire la persona più importante del mondo ogni giorno, ogni minuto.
Ti ritrovi a sorridere come non avevi mai fatto fatto prima nel corso della tua vita, tanto spesso, tanto a lungo e tanto intensamente che delle volte percepisci i muscoli del tuo viso tirare dolorosamente, tanto che temi di ritrovarti con la faccia a pezzi prima o poi, ma non puoi trattenere quella gioia pura ed intensa che tanto fa risplendere il tuo sguardo (c/o) sotto i gentili raggi aranciati del tramonto.
Sei seduta a terra stretta dalle forti braccia muscolose e virili del tuo amato marito, egli ti accarezza dolcemente quasi in un gesto inconscio mentre osservate il cielo mattutino volgere alla sera in una magnifica transizione infuocata, come testimone dell'ardua battaglia fra il dì che non vuol terminare e la notte che freme per soggiungere e portate l'oscurità nel cielo, rivelando quei piccoli gioielli che vi risiedono e che la luce viva del sole sfavillante nasconde a chi abita la terra.
L'odore dell'erba umida stuzzica le tue narici mischiandosi a quel mascolino odore che ha sempre accompagnato Jin ma che ora, con i sensi molto più sviluppati e sensibile, ti arriva più forte e seducente di quanto facesse all'inizio, quando ancora nulla sapevi o immaginavi, quando ancora dubitavi di lui e della sua personalità, ridacchia leggermente a quel pensiero sotto lo sguardo interessato del corvino, che però liquidi con un semplice cenno del capo.
Lui inizia a riempire di baci la tua guancia, il suo caldo respiro spezzato sfiora la tua pelle, lentamente si sposta lungo il tuo collo che ancora presenta vari marchi dovuti alla notte precedente, andora marchiarti perché dice che in questo modo nessuno può anche solo avere il dubbio che possa permettersi d'importunarti.
Non lo ammetterai mai a lui, soprattutto non ad alta voce, ma ami davvero quando quel riflesso di pura gelosia inonda il suo sguardo scuro, quando il suo viso mette su quell'espressione pericolosa e spaventosa, quando la gelosia si impossessa completamente di lui e non sai davvero spiegarti il motivo, semplicemente quando lo fa ti fa perdere la testa.
Un piccolo gemito sfugge al tuo controllo allora lui si stacca da te con un ghigno vendicativo, proprio come un bambino al quale non si da quanto richiede, allora sospiri e ti tiri in piedi, l'aria inizia a farsi più fredda e pungente sebbene l'inverno sia terminato, vi trovate pur sempre in un paese nordico e tu sei sempre stata piuttosto freddolosa, almeno in quella dura stagione nevosa.
Volgi lo sguardo al firmamento scuro trapuntato da milioni di stelle che paiono piccoli diamanti brillanti di luce propria che in un sinuoso ricamo di morbide forme non fanno altro che far scivolare lo sguardo lungo i motivi da loro creati, risaltando la bellezza della mezza luna che vi illumina con i suoi raggi argentei e pallidi.
Jin emula il tuo movimento e ti raggiunge, ti tende la sua mano maschile e forte incurvando dolcemente quelle sue labbra piene e rosee «Forza, andiamo dentro, non è bene per te ammalarti, non ora soprattutto,(t/n). Mi dispiace solo di non poter restare con te oltre, di non poterti accarezzare prima di vederti addormentata... » sospira sconsolato stampandoti un bacio sulla fronte lascaindoti capire che non voleva davvero andare.
Tu ridacchi e sorridi tentando di rassicurarlo, sembra che non dobbiate vedervi per almeno un anno quando si tratta semplicemente di qualche ora, gli appoggi allora una mano sulla guancia raffreddata dall'aria notturna prima di parlare «Dai Jin, dopotutto sono appena un paio d'ore, tu stesso hai deciso per tali turni per sorvegliare il perimetro, giusto per evitare altri fantastici incidenti finché restiamo qui» gli ricordi e lui annuisce sconsolato buttando il suo viso sulla tua spalla, allora gli accarezzi la chioma e lo senti sospirare mentre torna dritto sulla sua schiena larga e forte.
«Solo un paio d'ore... » ripete allora lui, sospirando, con voce mesta come chi deve andare in guerra senza sapere se tornerà, questo inizia a farti agitare un po', lui notandolo smette di lamentarsi e ti saluta, lascaindoti con Jimin sull'uscio dell'edificio, lo saluti con la mano dalla lontananza e per un attimo ripensi alle sue parole di prima, c'è qualcosa di strano in loro ma non capisci cosa, o almeno, hai questa sensazione.
Vi sedete sul divano, uno accanto all'altro, osservi di sottecchi il ragazzo che è dritto come una bambola di legno, tiene lo sguardo fisso davanti a sé, la mascella contratta, le braccia incrociate al petto ed il respiro caldo ma rumoroso invade il silenzio soffocante creatosi in quella piccola stanza, ti sorprendi nel vedere in lui, solitamente calmo, una mal celata preoccupazione da te condivisa pienamente.
«Sei preoccupato, vero?» chiedi, non sopporti più quel silenzio «Si, non dirle questo, sei che si arrabbierà con me se sa che mi preoccupo per lei, che è tanto forte come nessun'altra donna, ma dovrebbe capire che... » «... che non puoi farci nulla perché la ami anche se sai quanto sia forte, dopotutto hai il terrore che qualcosa possa succedere e che avresti potuto impedire se non l'avessi lasciata andare » concludi la frase per lui sospirando, siete dello stesso identico stato d'animo.
«Immagino che siamo sulla stessa barca questa notte... » sussurra lui grattandosi la nuca, si alza ed esce dalla stanza per qualche minuto, prende una teiera bollente e due tazze portandole poi da te, sul piccolo tavolino della stanza, ti fa strano alloggiare in una delle stanze dell'albergo, ma Jin ha detto che ha cambiato delle cose e che non vuole che tu veda nulla prima del tempo e che poi magari vi potrete trasferire in altre residenze in ogni caso.
Jimin ti porge una tazza di tè fumante accomodandosi nuovamente al tuo fianco e ti sorride appena «Immagino che questa sera per noi non sarà affatto tranquilla e risposante come quei due si aspettano...» «Già, più che altro mi preoccupa la loro accoppiata, andrà bene? » chiedi preoccupata, dopotutto Michela odia quando qualcuno la intralcia o tenta di darle ordini e Jin, per natura e il ruolo che ricopre, è abituato a darne.
Lui ti rassicura e così passate delle ore, parlando delle persone che amate, condividendo cose che solo l'altro potrebbe sapere perché ha passato più tempo con il vostro amato, ad esempio Jimin ti racconta moltissime cose imbarazzanti fatte da tuo marito, tanti lati che hai notato ma che lui tenta di nasconderti, sai che vuole essere il meglio per te e Jimin è davvero interessato a tutto quello che riguarda la sua neo fidanzata perché, come sai essere fatta lei e come lui ti ha detto, Michela non ama parlare troppo di sé.
Siete da soli in quel luogo, Taehyung e Hoseok sono andati in giro per i vari sottogruppi del branco cercando di placare ogni tensione o preoccupazione che possa essersi levata, Jungkook e Veronica sono spariti per non si sa dove, la stessa cosa vale per Namjoon e Dafne, mentre Yoongi ha detto che voleva far visita alla sua famiglia.
Tornado al presente, tu e Jimin siete immersi in una conversazione variopinta e per entrambi interessante quando ecco che sentite un suono come di vetri rotti e uno strano odore, poi una nebbia violacea asfissia l'aria e, sia tu che lui, perdete conoscenza.
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