just like fire (Caleo)
Calipso fece il suo ingresso lungo la navata. Il vestito bianco era decorato da leggerissimi fili di rame. Il rossetto era color pesca le stava a meraviglia con la carnagione lattea della ragazza. Entrambi gli sposi avevano avuto un attacco di panico prima di entrare in chiesa, e Leo era ancora preoccupato di un possibile rifiuto da parte di Calipso.Rimase senza fiato appena la vide, chiedendosi come avrebbe potuto una ragazza così bella, essere innamorata di un ragazzo come lui. Non che Leo fosse brutto, ma per quanto fosse maturato, i tratti elfici erano rimasti intatti, così come i ricci scombinati e larghi.
Ma quando i suoi occhi avevano incontrato quelli di Calipso, ogni dubbio era scomparso.
Lui la amava, e per quanto fosse impacciato, lei ricambiava.
Lo sapevano bene entrambi, che lui non era solo Leo il meccanico o il Leo sarcastico.
Lui era Leo che la stringeva durante la notte e che la abbracciava.
Lui era Leo e le stringeva la mano dentro gli ascensori, perché lei era claustrofobica, e lui lo sapeva. Lui era l'eroe dietro il cacciavite, con una mente brillante, si. Ma soprattutto lui era Leo,follemente innamorato di Calipso.
Leo che sapeva essere dolce e Leo che sapeva essere caldo.
Leo che non sapeva davvero trattare le persone e Leo che non sapeva non essere almeno un po' scemo.
Lui era Leo e non sapeva usare le spade o le frecce o i pugnali.
E lei era Calipso. La Calipso dell'isola che aveva scordato cosa volesse dire essere ingenui. Lei era Calipso e aveva solo vent'anni, anche se era nata quattromila anni prima.
Lei con i venti e lei con il giardinaggio. Lei era Calipso che si lasciava coccolare e curare.
Loro erano loro, Con il loro sarcasmo chiuso e la loro complementarità.
E lo sapevano da quando si erano visti la prima volta, e durante le spiacevoli avventure con Apollo. Avevano superato i piccoli battibecchi e le vere e proprie liti.
Avevano pianto. Riso. Combattuto
E si erano amati.
E si,Calipso lo seppe quando lui le regalò un mazzo di quarantanove rose vere e una finta, dicendole che la avrebbe amata finché l'ultima rosa sarebbe appassita, ma lo seppe meglio quando Leo le chiese scusa dopo il loro primo vero litigio, anche se buona parte della colpa non era sua.
-Lo voglio.-
Furono le uniche parole importanti.
Ma non furono la loro promessa.
La loro promessa, la avevano scambiata tanto tempo prima con il loro primo 'Ti Amo'.
E si, quell'amore era proprio come il fuoco.
Caldo,bello, pericoloso e dannatamente reale, e loro ne avevano avuto la conferma, solo quando si erano bruciati per la prima volta, affievolendo il dolore reciproco con lo schioccare delle loro labbra.
-Lo voglio.-
E loro lo volevano davvero, fino a farsi male, fino a scorticarsi la pelle e rompersi le ossa.
-Lo voglio.-
Negli alti e i bassi.
In salute e in malattia.
In ricchezza e povertà.
Fino alla fine dei tempi.
-Lo voglio.-
Mentre i loro cuori battevano all'unisono e i loro occhi si intrecciavano.
-Lo voglio.-
Mentre sorridevano e si amavano un po' di più.
-Lo voglio-
E dopo si baciarono.
E uscendo dalla Chiesa , Calipso realizzò che stava tessendo la sua vita ne telaio che Leo le aveva costruito,
Facendo intrecciare le loro vite.
E uscendo dalla Chiesa,Calipso si sentì proprio come il fuoco che Leo aveva acceso in lei.
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