Capitolo 12
Sara’s POV
Il giorno di Natale mi svegliai con il profumo di cioccolata calda e torta nell’aria, accompagnati da una buona dose di zucchero.
Sorrisi e mi diressi in cucina, dove trovai Nyssa intenta a preparare la colazione.
-Hey! Non dovresti muoverti da sola- disse venendo ad aiutarmi e mi fece sedere al tavolo.
Riuscivo a camminare un po’, ma avevo ancora un po’ di problemi e il più delle volte mi ritrovavo a saltellare per la casa con un piede.
-Lo sai che non devi alzarti da sola- disse preoccupata.
-Beh stavo morendo di fame. Colpa tua, sia chiaro, stanotte non mi hai fatto riposare- dissi con sorriso malizioso.
Lei ridacchiò.
-Beh mi sembrava che tu fossi d’accordo con me o sbaglio?- e mi guardò negli occhi, il sorriso stampato in faccia.
Ridacchiai e le diedi un bacio, mentre lei finì di posare le cose per la colazione.
-Pensavo non festeggiassi il Natale- dissi bevendo un sorso di cioccolata.
-Infatti questo non è per Natale-.
Inclinai la testa: se non era per Natale per cos’era allora?
-È il tuo compleanno o sbaglio?-.
È vero! Dopo tutto quello che era successo me ne ero completamente dimenticata!
-Hai ragione, me ne ero completamente dimenticata!- dissi.
-Come dite voi? Auguri e poi si fa un regalo?- chiese prendendo un pacco da dietro il bancone.
I miei occhi si illuminarono: sapevo che Nyssa non aveva mai festeggiato un compleanno e vedere che lei si stava sforzando di capire anche le mie di usanze era una cosa magnifica.
-Non dovevi! La tua presenza è già un regalo magnifico!- dissi e presi il pacco, iniziando a scartarlo.
All’interno c’era una scatola di velluto blu.
-Quanto hai speso?! Costa tantissimo la roba di questo negozio!- chiesi vedendo la marca.
-Non molto in realtà, ho dei contatti un po’ ovunque e sono riuscita a farmi fare qualche sconto- disse ridacchiando.
Aprii la scatola e trovai una collana molto corta con un cuore e una collana più lunga con una S con dei brillantini, entrambe d’argento.
-Oh mio Dio! Sono bellissime!- dissi e mi alzai di colpo per abbracciarla, ma caddi a terra (grazie gamba che ancora non reggi il peso).
Nyssa corse ad afferrarmi ed io la abbracciai per poi baciarla.
-È un regalo bellissimo, non vedo l’ora di indossarle- le dissi e lei sorrise.
Più tardi andammo ci preparammo e prendemmo la macchina per andare a Star City con mia sorella e mio padre. Oliver ci aveva invitato a passare il Natale con tutti loro e ovviamente non potevamo rifiutare.
Io e papà avevamo fatto pace, lui si era reso conto che la sua reazione era stata troppo esagerata e si era scusato.
-Complimenti Felicity, il pranzo era delizioso- disse mio padre una volta finito di mangiare.
-In realtà molte delle cose le ha preparate Oliver. Lui è molto più bravo di me a cucinare- rispose lei e il diretto interessato sorrise.
-Direi che possiamo aprire i regali, che dite?- chiese Laurel.
A mia sorella avevo regalato un libro sul diritto nell’Antico Egitto, a mio padre una camicia nuova, a Oliver una giacca da poter usare al lavoro, a Felicity un libro di informatica, a William un tablet da poter usare a scuola.
Mio padre e Laurel mi regalarono un ingresso per due persone per la Spa, mentre Oliver e Felicity mi regalarono un abbonamento di un mese per la palestra vicino casa mia.
-A casa ti darò il mio regalo- dissi a Nyssa e lei annuì.
Era una cosa speciale e volevo condividerla solo con lei, volevo che fossimo sole quando l’avrebbe aperto.
Infatti quella sera, appena ci fummo sistemate a casa, le diedi il regalo, anzi i regali: erano due pacchetti, uno piccolo e uno più grande.
-Prima quello più piccolo- dissi e lei annuì.
Quando lo aprì le si illuminarono gli occhi e sorrise: le avevo regalato un pugnale con manico e lama decorati, un vecchio pugnale romano.
-È bellissimo- disse ed io sorrisi.
-Non sapevo bene cosa regalarti e ho immaginato che un’arma sarebbe stata perfetta-.
-Hai fatto centro- disse e posò il pugnale da parte, aprendo l’altro regalo.
-Un libro?- chiese.
-Aprilo- dissi e lei lo fece.
Giuro di aver visto una lacrima scendere dal suo volto quando aprì il libro: lo avevo riempito di foto mie e sue, foto che avevo conservato nel corso degli anni passati insieme e che avevo portato con me quando avevo lasciato la Lega e per farla felice avevo scritto le descrizioni delle foto in arabo (o almeno ci avevo provato).
In primo piano avevo messo una foto di noi due insieme che ritraeva uno dei nostri primi baci.
(La foto è stata fatta da me)
-Habib… è… è meraviglioso- disse baciandomi ed io ricambiai, abbracciandola -E il regalo più bello che qualcuno mi abbia mai fatto-.
Sorrisi, stringendola a me con tutto l’amore e l’affetto possibili.
-Buon Natale Nyssa- le dissi.
-Eid milad saeid*, habib- disse Nyssa.
Intanto fuori piccoli fiocchi di neve stavano iniziando a scendere.
Note:
*Eid milad saeid = buon compleanno (arabo)
Fatemi sapere che ne pensate con un commentino se vi va 😊
Bye
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