Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

XII - Lettera alla nuova me

Capitolo dodici: Lettera alla nuova me

E se diventi farfalla nessuno pensa più a ciò che è stato quando strisciavi per terra e non volevi le ali.

- Alda Merini

Scrivo una lettera alla nuova me,
e a quella che è stata non chiedo nient'altro
che nascondersi nelle mura che ho costruito
come il muro di Berlino, con la differenza che esso non verrà buttato giù né la sua unica abitante si ribellerà.

Scrivo una lettera alla nuova me
per informarla che sono stata un disastro prima di lei e che le tocca molto lavoro da svolgere, ma che la amerò e la supporterò come una madre al primo saggio di danza della sua bambina.

Scrivo una lettera alla nuova me,
vorrei sapesse che mi sono fatta tanto male
prima che lei venisse al mondo,
che mi sono sentita una totale nullità,
prima che lei crescesse,
che mi sono sentita libera,
quando ha detronizzato sua sorella maggiore.

Scrivo una lettera alla nuova me,
e a quella che è stata io non dedico altro che il mio rancore,
per quanto possa risultare un pensiero malsano.

Scrivo una lettera alla nuova me,
non ho molto da offrirti se un cuore grato,
non ho molto da offrirti se non devozione, amore, collaborazione.

Scrivo una lettera alla nuova me,
che presto la carta brucerà nel fuoco del camino,
ma come un tatuaggio nella mia anima,
resterà invariata fino alla fine del mio destino.

«Perché mi hai chiesto di fare questa stronzata?» Izzy stava per perdere la pazienza, ma decise di contenersi per il bene del suo rapporto con Mark.

«Come se non ti avesse fatto piacere liberarti un po' delle tue angosce...» Sbuffò Mark, annoiato dalla sua amica.

«No, mi sento stupida e mi sono sentita ancora più stupida mentre ricercavo dei termini desueti per soddisfare la tua strana voglia di rendermi qualcuno che non sono.
Da quando fai psicologia invece di legge?» Mark le prese una mano tra le sue e la guardò dritto negli occhi.

Izzy, nonostante tutto, agli occhi grigi di Mark ancora non sapeva resistere e si acquietò.

«Non voglio renderti qualcuno che non sei, Isabelle, né lo farò mai. Avevi solo bisogno di sfogarti un po' e io di vedere la tua faccia mentre ti impegni»

«Che ha la mia faccia che non va?» chiese lei, incrociando le braccia al petto.

Erano seduti entrambi sul letto della stanza di Izzy, approfittando che la compagna di stanza di lei, Lara, fosse uscita per far spese.

«Sei dolcissima quando ti applichi: socchiudi gli occhi in due fessure, ti mordi il labbro inferiore e arricci il naso. Cambi totalmente fisionomia, ma sei ugualmente bellissima» Mark le accarezzò le guance e lei arrossì, sottraendosi poi dalle sue mani calde.

«Non mi applicherò più, allora» Disse lei, sbuffando.

«Invece devi applicarti tanto. Non ho mai visto nessuno raggiungere le vette del successo senza lavorare sodo. Vuoi essere o no qualcuno in questa vita?»
Mark le si avvicinò, stringendole le spalle con il suo braccio muscoloso.

Il contatto con Mark intimidiva molto Izzy. Non riusciva a capire dove egli volesse andare a parare e rimanere lì, ferma, senza sapere cosa ci sarebbe stato una volta svoltato l'angolo, la faceva impazzire.

«Sì, ovvio che voglio essere qualcuno, ma non mi applicherò più in tua presenza»
Izzy si ritrovava, oramai, tra le braccia di Mark.

Era lì da appena due giorni e Mark già le stava dando parecchio filo da torcere.
Capire cosa volessero le persone era per Izzy un'impresa impossibile e non riusciva a interpretare i segnali di Mark come segni di amicizia o qualcosa di più.

«Vuoi privarmi della vista del tuo naso arricciato?
Non vivrei senza, non farlo»
Mark smise di abbracciarla. Probabilmente si era accorto dell'imbarazzo che Izzy provava quando si comportava in modo così sfacciato. Non che fosse difficile intuirlo dato che Izzy diveniva rossa in viso nell'arco di un secondo.

«Scusa, sono solo un po' scossa dal nuovo posto in cui vivo ora.
Mi sembra così surreale stare all'Università dopo il declino che ho avuto negli ultimi anni del liceo, ma sono anche spaventata.
E se non riuscissi a concludere nulla nella mia vita?
E se continuassi a sentirmi una fallita?»
Mark la guardò negli occhi appena avvertì il timore che incombeva sulla ragazza.
Sentiva un peso sul cuore, una morsa allo stomaco che quasi non lo faceva respirare.
Se fosse stato possibile, avrebbe attirato a sé tutto il dolore di Izzy, perchè per lui era più facile gestirlo.

Era cresciuto in una famiglia che l'aveva amato e valorizzato, insegnandogli che il fallimento era un'occasione di crescita e non un motivo per abbattersi e deconcentrarsi dai propri obiettivi.
Gli avevano insegnato a sognare, a sperare, a credere che ci possa essere del buono in chiunque e in qualunque cosa accada nella vita.
Ogni ostacolo, ogni perdita, diceva sua madre, aiutano le persone a crescere, ad essere migliori, a essere delle persone con un'anima buona.

Mark era riuscito brillantemente ed aveva ampiamente soddisfatto le aspettative che avevano su di lui, che erano ben diverse dalle aspettative di qualsiasi altro genitore, o almeno di quelli di Izzy.

Era cresciuto come un uomo educato, gentile, intraprendente, intelligente, sarcastico, ma mai volgare o scortese. Era Mark Hill ed era l'uomo che sua madre aveva sperato diventasse.

Quando al liceo venne a sapere di non essere riuscito a prendere una borsa di studio per l'Università che desiderava, aveva deciso di andare all'Università pubblica, nonostante i genitori insistessero a pagargli ogni singola retta. Ma lui conosceva bene la situazione finanziaria decadente della sua famiglia, per cui aveva deciso di studiare, ma fare da sé. Ogni estate, infatti, andava a casa dei suoi nonni che lo pagavano - e anche profumatamente - in cambio di diverse commissioni. Si trovava in una famiglia che conosceva, con delle persone che amava e riusciva pure a guadagnarci su: gli sembrava il Paradiso.

«Hai delle potenzialità assurde e neanche te ne rendi conto. Vorrei tanto tu riuscissi a vederti per come ti vedo io...» Sussurrò Mark, passandosi una mano nei capelli biondo cenere.

Izzy non riusciva a capire: che potenzialità aveva intuito che lei non riusciva proprio a notare?

«Ad esempio?» chiese, con un tono velato di sarcasmo.

«Che cosa ti importa dei voti che hai avuto al liceo se ora sei qui?
Sei intelligente, caparbia, testarda nel miglior senso della parola... E sei bellissima»
Improvvisamente Izzy arrossì.

«Non ti capisco proprio, Mark...» Scosse la testa, cercando di evitare di discutere a proposito dell'ultima frase da lui pronunciata.

«Tanto cose non capiamo, Isabelle, ma questo non le rende incomprensibili»
Izzy parve confusa, ma si limitò ad annuire silenziosamente.

«Facciamo che la lettera non la bruciamo, così la rileggi quando non crederai in te stessa e quando ti odierai così tanto da voler solo sparire.
Hai bisogno di sentirti e meriti di sentirti per ciò che sei. Smettila di vederti con gli occhi dei tuoi genitori e smettila di maltrattarti come ha fatto Rebecca per tutta la sua vita. Non sottovalutarti perché loro si ritengono migliori di te, perché la bravura si dimostra anche nell'umiltà e nella determinazione e tu hai entrambi i fattori»
E mentre Mark provò nuovamente a riavvicinarsi a lei, Izzy trovò una scusa per rimanere sola con se stessa.

«Scusa, ma Lara tornerà a momenti...
Ci vediamo domani» Si alzò dal letto e accompagnò l'amico alla porta. Appena uscì, senza dir nulla, Izzy sospirò. Stava evitando troppo sfacciatamente Mark e neanche riusciva a capirne il motivo.

«Non bruciare la lettera» Disse Mark, da fuori la porta.
«Non potrei, non ci sono camini qui» Rispose in rimando Izzy.

Appena sentì Mark allontanarsi dalla sua stanza, prese la lettera e la strappò, gettandola poi nel cestino della spazzatura posto sotto la sua scrivania.

Allora, ci sono due piccole novità: la prima è che ho pubblicato una nuova storia a cui tengo tantissimo perché ce l'ho da un po' nelle bozze e la trama l'ho sognata -sono pazza.
Si chiama Booklovers e la trovate sul mio profilo, spero possa piacervi!
La seconda è che ho aperto un libro di aesthetics e ci sono praticamente sempre liste aperte. Se vi interessano, trovate anche quello sul mio profilo come Clavia's aesthetics.
Buona domenica e grazie!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro