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Pillole di revisione

Ciao, Originiani!

Oggi parliamo di un argomento che terrorizza ogni autore: la Revisione.

La Revisione è quella fase che segue la prima stesura di un testo e consiste nel leggere e rileggere il proprio scritto fino alla nausea. 
Tutto può succedere nel corso della prima stesura, perciò nella revisione non facciamoci trasportare dalle emozioni, che di solito comprendono due scenari:

1- "Ma cosa avevo in testa quando ho scritto 'sta schifezza?"

2- "Figata! Perché non ho ancora inviato questo capolavoro alla Mondadori?"

Posso assicurarvi con assoluta certezza che se prenderete il vostro testo alla prima stesura così com'è e lo invierete a qualsiasi CE, l'unico risultato che otterrete sarà quello di passare per persone poco serie.
La revisione va fatta, sempre, anche se ritenete di essere i nuovi King. (P.S. pure lui riscrive le sue storie tre volte prima di mandarle all'editore.)
Se volete pubblicare, alla revisione seguirà poi una fase di editing, in cui si è affiancati da un professionista (pagato dall'autore per il self, pagato dalla CE per chi pubblica con casa editrice). Ma di questo parleremo un'altra volta.

Se invece anche voi come la sottoscritta vi rivedete nel primo tipo di scenario, sappiate che ogni testo può essere migliorato. Deprimersi non porta a nulla, quindi

👉 Il primo consiglio che voglio darvi è di far passare almeno qualche settimana dal momento in cui avete concluso la storia prima di cominciare la revisione, per avere il giusto distacco emotivo da ciò che avete scritto.

👉 Dopodiché trovatevi uno o più lettori Beta a cui sottoporre il vostro testo per ricevere suggerimenti/consigli su trama, personaggi, etc. e per scovare eventuali refusi.

Ora veniamo alle fasi vere e proprie della revisione.

Ricordo che queste sono solo delle linee guida per agevolare il lavoro, non la regola, ognuno può revisionare come meglio crede, ovvio.

1° Fase: correzione di bozza.

Si legge il testo come se si stesse leggendo un articolo di giornale qualsiasi e si sottolineano gli errori grammaticali e i refusi.
Uno strumento utile in questa fase è "l'opzione lettura ad alta voce di Google", la voce fa schifo, ma vi assicuro che gli errori di battitura saltano subito all'occhio (o all'orecchio!).
Un ulteriore trucchetto è leggere al contrario: svincolerete il testo dal suo significato e potrete concentrarvi sulla singola parola.

Per quanto riguarda la grammatica, dovrete controllare:

- Verbi,

- Articoli,

- Preposizioni,

- Maiuscole e minuscole,

- D eufoniche,

- Abbreviazioni,

- Parole straniere,

- Numeri.

Per quanto riguarda la punteggiatura, dovrete controllare:

- Virgole,

- Punti fermi,

- Punto e virgola,

- Punti esclamativi e interrogativi,

- Due punti,

- Puntini sospensivi,

- Punteggiatura nei dialoghi coerente e sempre uguale: virgolette, lineette...

- Accenti e apostrofi.

Qui le cose da fare son due: o avete una buona conoscenza della grammatica italiana e quindi potete fare da voi, altrimenti vi dovete far aiutare per forza da chi se ne intende di più (beta reader, amico, parente, etc).

2° Fase: analisi della trama.

La seconda rilettura si concentrerà sull'analisi della trama in sé, quindi si salteranno le parti descrittive e i dialoghi e si analizzerà la sequenza cronologica (consiglio di fare una scaletta cronologica) e il senso di ogni azione.

👉 Ogni trama dovrà avere un inizio (introduzione), uno svolgimento e una fine (conclusione).

Se al termine della prima stesura riuscite a individuare queste tre macro-sezioni, allora siete già a buon punto. Ma non basta.

Le macro-sezioni si suddividono in micro-sezioni che contengono gruppi e sottogruppi.

👉 Analizza ogni situazione. Scorre tutto? Ogni scena conduce alla successiva? Ci son forzature? Buchi? Incongruenze?

Per verificare la coerenza del vostro manoscritto dovete rileggerlo più volte e appuntarvi ogni suggerimento che vi balza all'occhio e micro-conflitto per poi verificare che siano stati spiegati e risolti.

Esempio.
Se disseminate il vostro manoscritti di briciole di pane queste devono necessariamente portare da qualche parte: la casetta di dolci nel folto della foresta deve esistere e, possibilmente, anche la sua strega proprietaria. Se è presente una scheggia luccicante nel fiume, si deve capire cos'è e perché si trova lì. Se un personaggio, improvvisamente, si comporta in modo insolito è necessario spiegare, in seguito, la causa del suo comportamento e a cosa ha condotto.

👉 Consiglio di appuntare tutto in una scheda.
Potete usare quella che segue o crearla voi.

SCHEDA TRAMA

Introduzione

● Prologo:

● Antefatti:

● Ambientazione iniziale:

● Personalità iniziale:

● Evento scatenante:

● Premessa:

● Tema:

Svolgimento

● Reazione all'evento scatenante:

● Conflitto principale:

● Amicizie/conoscenze:

● Suspance/tensione:

● Micro-conflitto:

● Ricollegare gli antefatti:

● Indizi/suggerimenti:

● Lotta:

● Superamento del micro-conflitto:

● Sviluppo sottotrame:

● Creazione nuovo micro/conflitto:

● Lotta:

● Superamento micro-conflitto:

● Rivelazione:

● Colpo di scena:

● Epifania:

● Rievocazione conflitto principale:

● Lotta:

Finale

● Risoluzione parziale o totale del conflitto principale:

● Verifica della premessa:

● Rievocazione degli antefatti:

● Conclusione/epilogo

3° fase: analisi dei personaggi e ambienti.

Quando la trama è chiara e avete sistemato le incongruenze (se presenti), passeremo a personaggi e loro dialoghi.
Potrebbe sembrare banale, ma mi è capitato di scrivere romanzi in cui il nome di un personaggio marginale passava da Mario a Claudio a distanza di pochi capitoli, oppure il colore dei capelli del protagonista cambiava da metà racconto in poi.

👉 Per verificare che i vostri personaggi abbiano una descrizione fisica coerente vi consiglio di utilizzare una scheda del personaggio.
La potete inventare voi o utilizzare quella che segue.

SCHEDA PERSONAGGI

▪️Informazioni generali

● Nome:

● Sesso:

● Età:

● Soprannome:

● Data e luogo di nascita:

● Residenza:

● Studio, professione, stato sociale:

● Capelli:

● Occhi:

● Statura:

● Corporatura:

● Segni particolari:

▪️Modi di fare

● Sguardo:

● Accento:

● Risata:

● Tic:

● Modo di vestire:

▪️Aspetti psicologici

● Apprensivo?

● Generoso/avaro?

● Ambizioso?

● Apatico?

● Sincero?

● Litigioso?

● Sensuale?

● Sognatore?

● Cinico?

● Coerente?

● Coraggioso/fifone?

● Pettegolo?

● Furbo?

● Influenzabile?

● Geloso?

● Impulsivo?

Insomma, avete capito, non vi elenco tutto se no non finiamo più.

▪️Aspetto sociali e personali

● Idee religiose

● Superstizioni

● Idee politiche

● Animalista?

● Viaggiatore?

● Tecnologico?

● Vizi/manie?

▪️Antefatti

● Infanzia, adolescenza, etc

● Antefatto emotivo

● Antefatto lavorativo

● Antefatto amoroso

▪️Rapporti interpersonali

● Rapporto con il Partner?

● Rapporto con la famiglia?

● Rapporto con gli amici?

● Rapporto con i nemici?

▪️Evoluzione nella trama del personaggio.

● Inizio:

● Conflitto:

● Svolgimento:

● Risoluzione:

● Fine:

Una volta che la scheda di testo sarà compilata, utilizzatela per assicurarvi che i vostri personaggi siano sempre uguali a loro stessi. Per verificare che le caratteristiche psicologiche del vostro personaggio siano sempre in linea con il suo carattere e con le sue azioni potete utilizzare la scheda del personaggio proprio come per la descrizione fisica.

👉 Per verificare che i dialoghi scritti siano coerenti con le caratteristiche dei vostri protagonisti, vi consiglio di sottolineare tutte le scene parlate di uno dei vostri personaggi e rileggerle chiedendovi:

● Ha sempre lo stesso modo di parlare?

● La coerenza nelle risposte agli avvenimenti è palese?

● Si rapporta sempre allo stesso modo con una persona? E se non lo fa, esiste un motivo?

● Quando il conflitto è risolto, i suoi dialoghi seguono la linea narrativa del superamento di un ostacolo?

● Si arrabbia sempre nello stesso modo? E se non lo fa, perché?

● Sorride nello stesso modo?

● Il suo tono è riconoscibile?

● Si distingue bene dagli altri personaggi?

● I suoi tic sono riconoscibili?

👉 Inoltre fate in modo che in ogni dialogo i protagonisti vogliano qualcosa. Un'informazione, una rassicurazione, la risposta al loro problema (mi ami o no?), etc.

👉 Rimuovete le informazioni superflue.

È normale inserire informazioni per darle al lettore, ma potrebbe accadere che esso diventi artificioso. In certi casi i personaggi non hanno bisogno di scambiarsi informazioni perché le conoscono già.

Es. "Ho visto tua moglie Anna insieme a mia nipote Giulia, che è anche la tua visto che siamo cugini".

È un caso limite, giusto per capire.

👉 Rimuovete i dialoghi superflui. Spesso c'è la tendenza a scrivere un dialogo com'è nella realtà. In narrativa un dialogo deve essere verosimile, ma non del tutto.
Bisogna portare avanti la storia ed esternare il carattere dei personaggi.
Rimuovere quindi conversazioni da bar e dialoghi che non conducono a nulla.

Una volta sistemati i personaggi ci si può concentrare sulle descrizioni e sugli ambienti e inserirli in un'altra scheda di memoria.

👉 Riformulate le descrizioni piatte.

Es. Maria è bionda con gli occhi azzurri.

Sono informazioni che il lettore vede, ma non memorizza.
Usate analogie, immagini che il lettore ricordi.

👉 Eliminate le descrizioni superflue.
Talvolta una descrizione, in quel punto della scena, non serve, e allora va tolta.

👉 Eliminate le descrizioni ripetute se non utili ai fini della storia.

Es. Se hai già detto che Maria è bionda con gli occhi azzurri, perché ripeterlo ogni volta che questo personaggio entra in scena?

4° fase: snellire.

-Lo "snellimento" ti è utile soprattutto laddove il romanzo necessiti di una robusta dieta.-

Rayne Hall, "The Word Loss Diet: Professional Self-Editing Techniques for Authors."

Nello specifico, l'autore parla di rimuovere:

👉 Aggettivi e avverbi.
"La strada per l'inferno è lastricata di avverbi" dice S.King e io sono d'accordo.
Per ogni aggettivo e avverbio che hai nel tuo manoscritto, se puoi sostituirli con termini incisivi o allungare la frase per evitarli, ben venga.

👉 Tag dialogue.
Sono le frasi che introducono un dialogo.

Es. Maria disse: "Vado a casa".

Se riuscite a creare "incisi d'azione" al posto dei classici dire, rispondere, affermare, eccetera, renderete più dinamico il dialogo.

Es. Maria disse: "Vado a casa" potrebbe diventare: Maria si voltò. "Vado a casa".

👉 Espressioni di incertezza #1.
Provò a, tentò di, riuscì a, pensò che, etc.
Rimuovete l'incertezza e andate all'azione.

Es. Mario provò ad aprire la porta: Mario aprì la porta. 

Maria pensò che Luigi fosse pazzo: Luigi era pazzo.

👉 Espressioni di incertezza #2 (o watery words).
Davvero, molto, piuttosto, quasi, un po'.
Se togliete queste espressioni, vi accorgerete di come una frase fili meglio.
Spesso, poi, questi termini sono superflui: che cosa cambia scrivere "Mario era davvero intelligente" o "Mario era intelligente"?

👉 Tautologie.
Usiamo una tautologia ogniqualvolta inseriamo un contenuto il cui significato ripete quanto già scritto.

Es. Annuì con la testa, applaudì con le mani, guardò con i suoi occhi, etc.

Siamo arrivati alla fine di questo "articolo".
Gli strumenti per procedere da soli li avete tutti, quindi basta scuse: revisionate le vostre storie!

Come da consuetudine ora mi rivolgo a voi.

👉 Usate le scalette per la trama, i personaggi e la linea temporale durante la revisione?

👉 Avete un beta reader?

👉 Altri consigli per la revisione da condividere?

A presto.

S.

Fonti:

- https://editorgloriamacaluso.wordpress.com/scrittura-creativa/

- https://www.emanuelanavone.it/editing-di-un-romanzo/

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