👉 Sulle vocali a, e, i, o, u, finali si utilizza sempre l'accento grave.

👉 Sulla e finale, di norma, si usa l'accento acuto, come ad esempio perché, poiché, trentatré, etc.
Vogliono l'accento grave, invece, parole come:
embè, bebè, caffè, cioè, è, etc.

👉 L'accento tonico si usa solo nei casi di ambiguità:
benefici/benefìci, subito/subìto, Dei/dèi, principi/princìpi.

👉 Per gli apostrofi si cerca di evitare l'elisione, a meno che la prosa lo richieda.

Es. gli individui e non gl'individui

si accorse e non s'accorse.

Per quanto riguarda i troncamenti, ci sono delle regole fisse per la parole be' e non beh o bè, per po' e non pò.
Il troncamento si utilizza anche per gli imperativi: va', fa', di', da', sta'.

Chiarito ciò, vediamo la corretta grafia di alcune delle parole più comuni.

● Ché (perché), diverso da che congiunzione e pronome;

● Dà verbo, diverso da da (preposizione);

● Dì (nome), diverso da di (preposizione);

● È verbo, diverso da e (congiunzione);

● Là (avverbio), diverso da la (articolo);

● Lì (avverbio), diverso da li (pronome);

● Né (congiunzione), diverso da ne (pronome e avverbio);

● Sé (pronome), diverso da se (coniugazione);

● Sì (avverbio), diverso da si (pronome);

● Té (nome), diverso da te (pronome).