TUTTO QUI?
"FATEMI USCIRE!"
Bill si mise davanti la porta bianca e tramite la piccola finestrella sulla parte superiore della porta guardò il paziente al suo interno.
Un uomo sui quarant'anni, capelli mori e occhi marroni, indossava una camicia di forza bianca.
Alexis, era questo il suo nome.
Bill aprì la porta e si avvicinò.
"FAMMI USCIRE! TI PREGO LUI STA ARRIVANDO! MI TROVERÀ!"
Urlò nuovamente mentre sperava che il medico assecondasse la sua richiesta.
"Chi ti troverà?"
Chiese il castano mentre si inginocchiava davanti ad Alexis.
"Non so il suo nome ma so che vuole me, so che sono io la sua preda...ti prego aiutami".
Bill restò un istante in silenzio, poi prese il bisturi e lo avvicinò alla camicia di forza, ma quando la punta stava per sfiorarlo il bisturi si alzò di scatto e fece un taglio sulla guancia destra dell'uomo.
"Vediamo cosa succederà quando scopriranno che in qualche modo ti sei tagliato".
Bill uscì dalla camera sorridente.
"TORNA QUI! TORNA QUI! LO SENTO STA ARRIVANDO! LUI MI TROVERÀ! MI HAI SENTITO! MI TROVERÀ! CI RIESCE SEMPRE!"
Il castano fischiettava allegro mentre raggiungeva le scale che portavano al primo piano.
"Giornata felice Bill?"
Una dottoressa seguì il medico.
Sarah Connor.
Capelli ricci e biondi, lunghi e perciò legati con una coda, il suo corpo era robusto per il fatto che anni prima aveva avuto una carriera da boxer.
"Vai dalla tua paziente Sarah?"
Chiese a sua volta Bill.
La donna sorrise e superò il dottore per più raggiungere una porta bianca non molto lontano dalle scale.
Dentro di essa c'era Megumi, era seduta sul pavimento con la schiena poggiata al muro, i suoi capelli erano tinti di verde-acqua.
"Buongiorno Megumi".
Disse Sarah mentre entrava.
"Non ho voglia di litigare, va via".
La ragazza di appena diciassette anni voltò lo sguardo dall'altra parte, la dottoressa invece chiuse la porta.
"Non è il modo di parlare ad una dottoressa".
"Voi non siete dottori".
Rispose con un tono duro la ragazza, Sarah si avvicinò a lei.
"I dottori aiutano i pazienti di certo non li tormentano".
La bionda guardò le gambe della ragazza, forti e robuste, aveva saputo da poco che aveva praticato per tre anni il kickboxing.
"Alzati".
Intimò la dottoressa.
Megumi la fissò senza dire una parola.
"Alzati ho detto".
"N-non ne vedo il motivo".
La ragazza ebbe uno dei suoi tic mentre iniziava la frase, questo suscitò una piccola risata della bionda.
Megumi si alzò di scatto, odiava quando qualcuno rideva di lei.
"Cosa c'è vuoi picchiarmi?"
Chiese la dottoressa con un finto tono spaventato.
"Avrò anche dei tic ma non sono stupida".
Sarah rise e si voltò per andarsene, un istante dopo Megumi aveva fermato la sua mano.
Aveva provato a darle uno schiaffo.
"Adesso vattene".
La ragazza lasciò la mano della dottoressa, poco dopo un pugno le colpì il volto.
Megumi reagì con un calcio sul ventre e allontanò da sé la dottoressa mentre si toccava la ferita sul labbro.
"Ma sei pazza".
Disse la ragazza.
"Sai avevo pensato che tu restassi passiva, ma così renderai tutto molto più divertente".
Un sorriso si presentò sul volto di Sarah mentre si privava del camice.
Provò a colpire con un pugno Megumi, la ragazza si abbassò e colpì con un pugno la pancia della dottoressa per poi darle un calcio sul fianco.
Sarah indietreggiò e colpì la faccia di Megumi una piccola scia rossa uscì dalla narice destra, si pulì il sangue con la manica e colpì con un calcio la guancia sinistra della dottoressa facendola finire inchinata con le mani sul letto.
Megumi si avvicinò ma venne colpita in pancia con un pugno che la fece indietreggiare quando Sarah si alzò la ragazza la mandò sul letto sdraiata con un dritto sul naso che le fece perdere sangue da quest'ultimo.
La ragazza si buttò su di lei e iniziò a colpirle il volto, dopo il terzo pugno La dottoressa alzò le braccia come protezione.
"Tutto qui?"
Ormai Megumi era una furia.
"TUTTO QUI?"
"Che succede?"
Hector entrò nella stanza, Sarah approfittò della distrazione della ragazza e con un pugno al volto la mandò sul pavimento.
Poco dopo Megumi era legata sul letto con dei lacci bianchi.
"Dovrebbe esserci lei qua sopra".
Disse a denti stretti mentre con l'unico occhio aperto fissava Sarah.
"Fai la nanna".
Hector le iniettò del sedativo, poco dopo la ragazza si addormentò.
"Devi stare attenta Sarah, se fossi stato il direttore saresti finita in guai seri".
"Potevo dire che mi aveva attaccata".
"Il direttore non è stupido, Megumi è facilmente irritabile perciò solo se provocata esplode...come spiegherai il suo occhio nero".
Sarah fissò l'occhio nero della ragazza.
"Semplicemente che dopo avermi attaccata si è distratta quando sei entrato tu e io l'ho stesa con un pugno".
"Non fa una piega".
Poco dopo i due uscirono.
CIAO A TUTTI spero che il capitolo vi sia piaciuto se avete domande o curiosità scrivetele nei commenti e ci vediamo al prossimo capitolo CIAU.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro