IL GIOCO DI JENNY
Philip e Sarah camminavano in silenzio nel corridoio, il primo era davanti e osservava la strada da percorrere mentre la seconda teneva le braccia salde alle sue spalle e ogni tanto si voltava a guardare la strada già percorsa.
"Le porte si sono aperte da d...?"
Il dottore non finì la frase, Sarah lo guardò con un falso sguardo spaventato.
"Ti prego resta con me".
Sussurrò con un tono flebile quanto fasullo, il ragazzo non poté fare a meno di annuire e sorridere cullato dalla menzogna che la donna gli aveva donato.
"Ucci ucci...".
Una voce femminile conosciuta da entrambi fermò i dottori sul posto.
"...sento odor di dottorucci...".
Sembrava che fosse ovunque intorno a loro.
"...chi di loro il sangue mi darà e chi invece aspettare dovrà...".
Philip restò immobile mentre con lo sguardo cercava di scorgerla.
"...inutile che mi cerchi dottore sono io ad averti trovato".
Jenny era alle spalle dei due, subito Sarah mise il ragazzo fra lei e la paziente.
"Sarah!"
"Ti prego proteggimi".
La scenata colpì nuovamente il cuore del collega che tornò a fissare la ragazza con i canini limati.
"Tu hai gentilmente donato il tuo sangue".
Squadrò la benda con una macchia rossa sul braccio del dottore.
"Stammi lontano".
Intimò Philip.
"Notizia dell'ultima ora non siete più voi che dettate le regole...".
Il sorriso che fece mostrò i suoi denti candidi ma con una voglia irrefrenabile di diventare rossi.
"...il gioco dei dottori ha fatto il suo tempo, il gioco di Jenny è appena iniziato".
Miles e Hannah camminavano lungo il corridoio appoggiati alla parete, il giornalista sapeva che con le porte aperte avrebbero avuto qualche nemico anche fra i pazienti, poco dopo un urlo maschile fermò i due...proveniva dall'angolo che stavano per svoltare.
"In genere nei film horror in scene come questa spunta il mostro".
Commentò il castano mentre la paziente lo seguiva, il primo non appena raggiunse la svolta voltò la videocamera e con cautela la usò come specchio.
Jenny era seduta affianco a Philip ormai senza vita e con forza azzannava la spalla destra, negli occhi del ragazzo erano dipinti la paura di quei denti diretti alla sua pelle e l'odio verso Sarah che solo al suo ultimo respiro aveva mostrato che lui era solo un giocattolo e che il suo destino era quello di essere buttato quando il suo utilizzo sarebbe stato ultimato.
"Preda mancata è maleducato fissare".
Commentò la paziente per poi alzarsi e pulirsi la bocca con l'avambraccio, Miles invece restò immobile.
"Sta tranquillo ho appena mangiato quindi almeno per ora non ho bisogno della tua morte, quindi perché non esci allo scoperto".
Il castano fece segno ad Hannah di restarsene lì e uscì dall'angolo.
"Buongiorno".
Sussurrò.
"È giorno? Devo avere così tanta fame da aver stravolto gli equilibri del mio stomaco...pazienza".
Sorrise al giornalista per poi voltarsi.
"Dottori vorrei una donazione...da voi".
Disse con una tale naturalezza da far accapponare la pelle al castano che tuttavia si distrasse quando sentì una specie di ritornello continuo.
"Non mi devo muovere...non mi devo muovere...non mi devo muovere".
CIAO A TUTTI, chi è? Spero che il capitolo vi sia piaciuto se avete domande o curiosità scrivetele nei commenti e ci vediamo al prossimo capitolo CIAU.
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