Miles venne spinto dal dottore all'interno di una stanza buia.

"Ti direi a domani ma non penso che ci arriverai quindi...a mai".

La risata precedette la chiusura della porta, gli occhi ci misero poco ad abituarsi al nero profondo e fu allora che la vide.

Si leccava le labbra rosso-sangue desiderosa di averne ancora, seduta dall'altra parte della stanza Jenny voltò lo sguardo sul giornalista, quest'ultimo arretrò fino a toccare la porta bianca con le spalle.

Era la fine.

"Ciao".

Miles sobbalzò, Hannah era dall'altra parte della porta e con la mano destra scuoteva le chiavi cosa che provocava un tintinnio.

"Apri la porta...per favore".

La ragazza assunse un'espressione dubbiosa, mentre quella all'interno della stanza iniziò a muoversi verso il prossimo pasto.

"Entro oggi per favore".

La paura raggiunse la punta dei capelli castani dell'uomo.

"Oggi mi sento di buon umore...quindi ti farò un indovinello, se rispondi bene ti libero altrimenti ciao ciao".

"MA CHE RAZZA DI...!"

"Prendere o lasciare".

Dopo un sospiro ci fu un cenno di accettazione.

"Perfetto...allora ascolta bene, nel passato non ci sarò mai ma nel futuro sempre mi troverai, non esisto eppure tutti confidano in me per migliorare la loro vita...dimmi cosa sono?"

Il giornalista iniziò a pensare.

"Ti conviene sbrigarti".

Jenny scattò verso la porta che si beccò in piena faccia mentre il suo pasto correva dalla parte opposta.

Doveva pensare in fretta ogni secondo poteva salvargli la vita, nel passato non sarebbe mai stato trovato ma solo nel futuro...perciò non era nel presente.

"FAME!"

Urlò la paziente della stanza mentre si gettava nuovamente sul giornalista ma anche quella volta lo schivò.

Era una cosa del futuro e non esisteva, una cosa immaginaria ma allo stesso tempo molto stretta alle persone per darle tanta speranza.

"Sto aspettando".

Disse la castana fuori dalla stanza con un tono leggermente irritante.

"Se arrivo a domani...".

Il giornalista si fermò ma dovette rimettersi in moto quando Jenny scattò per la terza volta, la corsa era ormai in rettilineo...o lo risolveva adesso o non usciva più da lì.

Fu allora che si ricordò le parole di Quentin.

"Ti direi a domani ma non penso che ci arriverai quindi...a mai".

Spalancò gli occhi.

"HO CAPITO TU SEI IL DOMANI!"

"Finalmente!"

La porta venne aperta abbastanza per fare uscire l'uomo e chiuderla in faccia alla paziente.

"ERI MIO!"

L'urlo di rabbia provenì dall'interno, Miles si alzò e estrasse la videocamera fortunatamente intatta.

"Devo uscire da qui".

Fissò il suo obiettivo nella propria testa.

"Posso venire con te?"

"Te la sei portata dietro?"

Adam era curvo.

"Be si...ma non sarebbe stata l'unica, da qui ho iniziato a conoscerli tutti e con conoscerli intendo per davvero".

CIAO A TUTTI, spero che il capitolo vi sia piaciuto se avete domande o curiosità scrivetele nei commenti e ci vediamo al prossimo capitolo CIAU.