La storia di Siria
"Allora possiamo?" chiedo insistentemente a nonna.
Lei sbuffa alla fine. "Se non fosse che si è presa cura di te nella tua tenera età, di negherei di andare. Ma visto che ti ha voluto così bene, allora va'."
"Sul serio? Grazie!" esclamo leccadndola sulla guancia.
"Ricordati del Raduno di stasera. Voglio che voi tre siate puliti. E ora andate."
Saltello via e annuncio la bella notizia ai miei fratelli.
Questo pomeriggio partiamo e faccio loro strada. Arriviamo al confine con il villaggio Bipede. Camminiamo sull'asfalto e inspiro un po' di aria di vecchia casa.
"Carino quaggiù." commenta LinceRossa.
Trovo casa di Siria, e lei ovviamente se ne sta a riposare in giardino.
Miagolo felice: "Mamma!"
Lei alza la testa e orecchie di scatto. Mi vede e i baffi le vibrano di gioia. "Bella!"
Mentre scendiamo, TigreBianca mi guarda confuso. "Bella?"
Siria ridacchia. "Scusa. Volevo dire ZampaNera."
Rido anche io. "Ti sbagli. Ho cambiato di nuovo nome. Ora sono PanteraNera."
Siria mi lecca. "Sei passata di grado. Brava!"
Le sorrido. "Volevo presentarti i miei fratelli: LinceRossa e TigreBianca."
"Piacere. Sono felice che tu li abbia trovati."
"Gli altri come stanno?"
"Tutti bene. Li vedo spesso in giro. Beh, tranne Acquamarina ovviamente. Te la ricordi?"
"Poco. Aveva il pelo rosso?"
"Sì. Se ne andò prima di essere adottata. Non voleva essere domestica. Me ne parlò e la vidi saltare fuori dalla scatola. Aveva pochi mesi. Ci era rimasta male sul fatto che gli umani ci avessero messo fuori per mettere i mici in mostra. Prima vi facevano vedere, poi aspettavano che foste abbastanza grandi e poi vi vendevano."
"Strano metodo." fa LinceRossa " Se qualcuno li rapiva?"
Siria fa una scrollata di spalle e non rispose.
TigreBianca chiede: "Se non era stata adottata come faceva ad avere un nome?"
"Chiamavo i miei cuccioli a modo mio i primi mesi. Tu eri Nerina." dice lei rivolgendosi a me.
Sorrido. "Adesso ho il nome Nera, dopotutto."
Siria sorride ancora, poi torna seria. "Devo raccontarti una cosa. Sai perché tua madre ti ha lasciata a me?" La guardo con interesse, aspettando che continui. "Perché è la mia migliore amica d'infanzia. MantoMoro e ChiazzaScura erano unitissime al campo."
Drizzo le orecchie. "Tu eri..."
"Una guerriera. Tua madre fu la mia maestra. Lei era così felice dopo che fuori stata promossa guerriera. Ma io già da un po' avevo dei dubbi. Mi ero avvicinata spesso a cacciare qui vicino. Avevo visto come stavano bene i gatti domestici. So di essere andata contro il volere del Clan della Stella, ma per me proteggere la mia famiglia è sempre stato importante. E la foresta non è un posto sicuro. Mia sorella non la prese bene. I primi mesi veniva a trovarmi, ma ora non più. Probabilmente StellaRossa glielo impedisce." mentre lo dice sembra insicura "Per questo ho accettato la tua decisione e quella di Acquamarina. Non volevo che vi sentiste in colpa. E per me va benissimo la vostra decisione."
Scuoto la coda dall'entusiasmo. "Chi è tua sorella?"
"MusoStriato." Siria mi lecca. "Tornate a casa. E fate attenzione."
Annuisco. "Grazie mamma."
Questa notte, al Raduno, MacchiaChiara e LucediFuoco non sono venuti. Hanno preferito rimanere al campo a controllarlo.
Il Clan della Neve e della Tenebra ovviamente mancano all'appello.
LinceRossa è andata a salutare i suoi amici del Clan del Fiume, e ha trascinato TigreBianca con sé.
PeloArruffato, accanto a me, si domanda: "Chissà perché gli altri non sono voluti venire."
So che LucediFuoco non sta bene di questi tempi. Mi ha raccontato del suo sogno, e mi dispiace non poter essere rimasta con lui, ma devo assolutamente parlare con StellaAlta, il leader del Cielo.
"Ci vediamo dopo." dico a PeloArruffato.
Scatto in avanti e corro a zigzag tra i gatti.
A un certo punto ricevo un forte dolore alla testa. "Ahi!" esclamo massaggiandomi il punto dolorante con la zampa.
Alzo gli occhi e mi accorgo che la gatta davanti a me si è fatta ugualmente male. È una micia nera della mia età, con qualche macchia marrone e bianca. È curioso il fatto che l'orecchio sinistro sia marrone e quello destro bianco.
"MantoMaculato!" esclamo. È una guerriera del Clan del Cielo. L'ho conosciuta tempo fa. È molto simpatica e cortese, deve essere in gamba.
Mi guarda. "Ciao, PanteraNera."
"Scusami per la botta."
"Non importa." fa lei con un sorriso. Mi si avvicina e io abbasso la testa, così che lei possa strofinarmi il naso alla fronte. È un'usanza del suo Clan: salutare gli altri compagni guerrieri, e i gatti con cui hanno rapporti fuori dal Clan.
"Grazie. Come stai?"
"Bene. E tu?"
"Alla grande. Ho ritrovato i miei fratelli." dico indicandoli.
Lei drizza le orecchie. "Non sapevo avessi anche un fratello. Di', ne hai altri?"
Ridacchio. "Solo quelli adottivi."
"Beh, che il Clan della Stella vi protegga."
Faccio un cenno di ringraziamento. Poi chiedo: "MantoMaculato, il vostro sciamano è forse quello che più consulta i gatti lassù. Sapete qualcosa della... profezia."
Lei mi guarda severamente. "PanteraNera, capisco che tu sia dentro questa faccenda, ma non mi è permesso raccontare i segreti del mio Clan senza il permesso del mio leader."
Abbasso la testa con imbarazzo. "Hai ragione, scusami."
Col dorso di una zampa mi alza il capo e mi sorride. "Su, dimmi. LucediFuoco dov'è? E MacchiaChiara?" chiede arricciando la coda.
"Non sono venuti."
"Oh..."
Poi TigreBianca ci raggiunge, squadrando MantoMaculato con un sorriso furbetto. "Ehi."
"MantoMaculato, TigreBianca. TigreBianca, MantoMaculato."
"È un piacere." fa lui emettendo fusa.
MantoMaculato rizza il pelo, sgomenta.
Pesto una zampa di mio fratello, e mentre lui si lamenta dico: "Scusalo. È cresciuto da selvaggio e non conosce bene il rispetto."
Lei scuote la coda. "N-non importa." Mi si avvicina e sussurra. "Prova a parlare a StellaAlta." mi fa l'occhiolino e si allontana.
Sorrido, poi mi rivolgo a mio fratello. "Non puoi avere relazioni con le gatte di altri Clan!"
"Ma sono carine!" si lamenta lui.
Alzo gli occhi al cielo e mi avvicino ai leader, rimanendo rispettosamente in disparte ad aspettare.
Nonna mi vede. "PanteraNera."
"Se mi è concesso, vorrei parlare con StellaAlta."
Il gatto screziato mi si avvicina e procede con il rito di saluto. Non abbiamo rapporti, ma lui preferisce farlo con chiunque.
Ci allontaniamo. "Dimmi pure."
Ci sediamo e dico: "Vorrei, se mi è concesso, sapere se avete ricevuto notizie dal Clan della Stella. Ovviamente capisco se dirai di no, perché sono segreti del vostro Clan. Ma ti chiedo almeno di dirmi se le cose stanno andando bene o male."
StellaAlta sospira. "Non posso precisamente dirti quello che so. Ma sappi che il Clan della Stella è molto furioso, ma allo stesso tempo soddisfatto. Per quest'ultimo sospetto centri tu."
Annuisco. "Grazie. Chissà cosa combinano i Clan nemici."
"I gatti lassù non vogliono una guerra."
Mi si rizza il pelo e rispondo un po' aspramente: "Sembra di sì. Loro hanno creato la Profezia, e gli sciamani lo hanno scoperto. StellaCandida e StellaOscura hanno avuto paura e hanno deciso di far guerra."
Lui rimane impassibile. "Non lo avrebbero mai fatto. Probabilmente quei due stavano già tramando qualcosa."
Mi fa infuriare il suo tono costantemente pacato.
Annuisco e mi congedo con un cenno di ringraziamento.
Trovo TigreBianca che fa il cascamorto con MantoMaculato.
Lei sembra felice di distrarsi chiedendomi: "Allora?"
"Mi è stato d'aiuto."
Dopo il discorso dei leader (niente d'interessante ancora) saluto MantoMaculato.
"Che il Clan della Stella vi protegga." poi si allontana.
I baffi mi vibrano.
"Che ti prende?" chiede TigreBianca.
"Ho come l'impressione che io e MantoMaculato ci rivedremo presto."
Autrice
Ciao, scusate il ritardo.
Spero che il capitolo vi piaccia.
A presto.
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