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L'incubo: parte 2

"Fatti un sonnellino." mi sollecita MacchiaChiara.
"Davvero? Ma tu non hai ancora dormito."
Lui abbassa poco le orecchie. "Non ci riuscirei comunque."
Mi alzo in piedi e lo guardo. "Perché non sei andato al Raduno?"
"Perché tu non ci sei andato?" fa lui senza guardarmi.
"Non avevo voglia, sinceramente. È un momento un po' complicato per me." rispondo tristemente.
MacchiaChiara sospira e fa per dire qualcosa, poi scuote la testa e risponde: "C'è qualcuno che non volevo incontrare."
"Perché? Ti da fastidio?"
Gli si rizza il pelo e sbuffa irritato. "Sì."
So che sta mentendo. Continuo a guardarlo, aspettando che mi dica la verità, ma niente. È brutto quando il tuo migliore amico non vuole confidarsi con te.
Lascio perdere e mi sdraio, e in poco tempo mi addormento.

Apro gli occhi. Sono già in piedi, in una prateria piena di gatti. Alcuni sono del mio Clan, altri no.
Il vento soffia impetuoso, arruffandomi il pelo rosso. Mi bruciano gli occhi a causa della polvere. Riesco ad alzare la testa e ad aprirne uno.
Sussulto alla vista di una gatta bianca con gli occhi azzurro ghiaccio. StellaCandida! No, è troppo piccola. "FioccoBianco?"
La principessa della Neve mi fa un ghigno malvagio. Una zampa è posata su PanteraNera, l'altra su una gatta adulta, bianca a chiazze nere. "Mamma..."
PanteraNera sembra furiosa, e riesco a cogliere il suo nervosismo. Mamma invece è a testa alta, tranquilla.
FioccoBianco urla per sovrastare il rumore del vento: "Devi scegliere, micetto. O tua madre, o la tua compagna."
Reggendole entrambe per il collo, le volta di modo che mi diano le spalle, e allora capisco che sono sul ciglio di un dirupo. "No!"
"Scegli, e voglio sapere perché!"
Come faccio a scegliere? Le amo entrambe. Devo fermare FioccoBianco.
Scatto avanti a testa bassa. È difficile correre veloce contro il vento. Mi sembra di rimanere sempre nello stesso posto. È così? Non riesco a capirlo.
"Scegli!" ordina la gatta bianca.
"È tua madre. Puoi riaverla." fa PanteraNera cercando di liberarsi dalla stretta della rivale "Non preoccuparti per me. So che i miei fratelli penseranno a riunire la famiglia."
"Ma io ti amo." dico, ma credo che le parole si perdano al vento.
Mamma si volta, continuando a rimanere calma. "No, LucediFuoco. Lei è la tua compagna, ti ama e farebbe qualsiasi cosa per te. Dovete proteggervi a vicenda. Io non ci sono più, lei c'è."
FioccoBianco ringhia. "Silenzio voi due!"
Continuo a correre, fin che il vento non si fa più impetuoso. Mi fermo e infilzo il terreno con gli artigli. Pian piano faccio qualche passo avanti. Devo tenere duro. "Lasciale andare!"
"Una sola, LucediFuoco. Scegli, o sarà troppo tardi. Un minuto."
Un minuto? Che faccio? Non le raggiungerò mai in tempo per salvarle.
...C'è solo una cosa da fare. "Scelgo di sacrificare... me!"
FioccoBianco sembra sorpresa per un secondo, ma subito si ricompone. "E perché questa scelta?"
"Perché..." grido contro il vento e tentando di raggiungerla "non posso scegliere tra loro due. Voglio bene a entrambe, non posso sacrificarne una e salvare l'altro, ma posso salvarle insieme."
"C'è di più!" ringhia la gatta bianca. "Dillo!"
Scuoto piano la testa. Mormoro: "Perché ho..."
"Non ti sento!"
Ringhio: "Invece sì, codarda."
"Devono saperlo tutti."
Osservo gli altri gatti. Non posso rivelarlo.
"Muoviti! O le butto giù entrambe."
Mi trema la voce, eppure trovo il coraggio di urlare. "Perché non sopporterei di vivere senza PanteraNera, e non voglio lasciar andare mia madre. E poi PanteraNera deve ritrovare la sua famiglia, io invece ho perso tutto. Voglio che lei sia felice. E ho paura di essere d'intralcio a lei e alla missione. È vero, io c'entro, però ho paura che per colpa mia tutto venga rovinato... Non mi sento pronto e forte." Abbasso la testa e ricaccio indietro le lacrime.
"Tesoro..." dicono sia mamma che PanteraNera.
Quando alzo la testa, mi ritrovo il muso di FioccoBianco davanti al mio. "Allora muori, Prescelto." Mi afferra per il collo con una zampa e mi spinge sotto al burrone.
Cado gridando e guardando il vuoto sotto di me.
Chiudo gli occhi e...
Li riapro, e sono sdraiato in mezzo a un bel prato verdeggiante. Mi alzo e mi guardo attorno. Quindi questo è il campo del Clan della Stella? Mi guardo la zampa, sicuro di trovarla trasparente come quella di uno spirito. Perché è questo che dovrei essere diventato. E invece è rossa, come sempre.
"Piccolo mio."
Mi volto e vedo mia madre. "Mamma!"
Ci corriamo incontro e ci abbracciamo, mentre lacrime calde mi scendono sul muso.
Quando ci stacchiamo mi guarda con orgoglio. "Sono così fiera. Hai saputo essere leale a chi ami, decidendo di sacrificare te stesso. Questo è un comportamento degno di un guerriero."
"Tu e PanteraNera siete le gatte a cui tengo di più. E tu..." mi blocco.
"Io sono qui, tesoro." Mi lecca amorevolmente. "Tieniti stretta PanteraNera, perché hai bisogno di lei. Dovete proteggervi a vicenda, come facevamo io e tuo padre."
Si volta e mi accorgo che alle sue spalle c'è PanteraNera, che sta riposando beatamente.
"E non aver paura di essere debole. Perché tu lo sei solo se lo credi. Se tu vuoi, sarai forte."
"Non volevo mostrarmi debole agli altri."
"Mostrare la debolezza al nemico è spesso sconsigliato, e alcuni dicono segno di stupidità. Ma un vero guerriero possiede anche l'onestà, che non va mai dimenticata. Cerca di essere onesto con te stesso, e non dimenticare con chi altri. Sei destinato a tanto, piccolo mio. Ho fiducia in te. Sei forte, sappilo..."

Sento dei miagolii e alzo la testa di scatto, il muso rigato di lacrime.
MacchiaChiara mi guarda con preoccupazione. "Amico, tutto bene?"
Mi alzo e mi pulisco il pelo del muso. "Sì, sto bene."
"Sono tornati."
Vedo gli altri gatti del Clan tornare al campo. PanteraNera si avvicina e dalla sua espressione sembra capire subito che c'è qualcosa che non va.
"Allora?" mi affretto a chiedere.
"Niente di che. Nel caso di una guerra, sappiamo benissimo che il Clan del Fiume è con noi. Ma nonna ha deciso di aspettare prima di chiedere aiuto agli altri." Si pulisce il pelo con una zampa, in maniera leggiadrissima. "Sapete chi c'era? MantoMaculato."
"Ah sì?"
"Come sta?" chiedo.
"Tutto bene. Non possono rivelarmi ciò che dice il loro sciamano, ma il Clan della Stella è sia soddisfatto che insoddisfatto." Poi si mette a ridacchiare. "TigreBianca ci provava con lei. Accidenti, non imparerà mai."
"Davvero?" Mi sento meglio e rido con lei.
MacchiaChiara non ride invece, sbadiglia e torna nella tana. "Scusate, ma ho sonno."
Lo guardiamo allontanarsi. Ma che gli prende?

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Vi consiglio di leggere MoonRise: L'ascesa del MoonClan, di MoonScythe-Shi
Warrior Cats: La figlia di StelladiFuoco, di FigliadiChione.
:)

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