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Fuoco e Neve

Lancio uno sguardo a PanteraNera e insieme ci precipitiamo fuori dalla caverna.
Percepisco il terribile odore del Clan della Neve, e qualcuno del Clan della Tenebra.
I lupi escono fuori e si mettono sugli attenti.
Una gatta bianca spunta fuori dagli alberi con un ghigno malefico, e non appena ci vede rizza il pelo e gnaula: "Questa volta non ci sfuggirete. Vi ucciderò!" Il suo ringhio incute terrore, e tutti i suoi seguaci scattano all'attacco. Sono davvero tanti...
Un gatto, che riconosco come LaMacchia, mi assale, e rotoliamo nella neve artigliandoci la carne.
Tutto intorno a noi è un putiferio di miagolii e ululati.
Non c'è nessuno che non combatte. Ben presto la neve si tinge del rosso del sangue.
LaMacchia mi atterra e affonda gli artigli nel mio petto, facendomi contorcere dal dolore. "Muori, illuso."
Lo graffio al muso e con un colpo delle zampe posteriori lo allontano. Mi asciugo il sangue sul petto e balzo su di lui, atterrandolo sulla schiena. "Bastardo..." Gli azzanno l'orecchio destro e, con tutta la furia che mi ribolle dentro, glielo stacco per intero.
Una fontana di sangue magna tutto intorno a noi, e il grido di LaMacchia riecheggia sulla montagna.
Ma tutti continuano a combattere.
LaMacchia si accascia nella neve, tremante, mentre il sangue gli bagna il muso.
Butto via il suo orecchio e mi allontano.
PanteraNera è nei guai con FioccoBianco.
Vado in suo soccorso e le mordo la coda, tirandola via.
Ma la figlia di StellaCandida non cede e si rialza, balzando con la bava alla bocca verso di noi.
So che ce l'ha con PanteraNera, e non lascerò che le faccia alcun male.
La colpisco al fianco e rotoliamo avvinghiati, fin che un'altra forza non mi scaraventa lontano da lei.
Mi alzo e, mentre FioccoBianco e PanteraNera tornano ad azzannarsi, osservo LaMacchia, che boccheggia. È stremato e il muso è interamente rosso del suo stesso sangue.
"Vattene. Non ce la puoi fare in quello stato." ringhio.
"Non mi arrenderò."
Lancio un'occhiataccia a FioccoBianco.
Allora lui continua: "Faresti di tutto per PanteraNera, vero? Allora puoi capirmi."
Sinceramente quella confessione non mi tocca gran che. Se proprio vuole che la sua cara FioccoBianco abbia salva la pelle, allora che convinca suo padre ad arrendersi.
PanteraNera riesce ad allontanarsi per un attimo da FioccoBianco.
Mi rendo conto che quella gattaccia è il vero problema, e fin che sarà in grado di combattere, allora anche i suoi guerrieri lo saranno.
Ma non posso sconfiggerla con LaMacchia che la protegge.
Devo assolutamente allontanarla.
"PanteraNera, occupati di lui, per favore."
Senza darle il tempo di protestare, con un balzo raggiungo FioccoBianco e la graffio al muso. "Prendi me. Pensi di essere forte, impavida e grandiosa. Ma io e PanteraNera rimarremo sempre un passo avanti a te. Sei la copia di tua madre. Per ottenere quello che volete avete bisogno dell'appoggio degli altri, non sapete fare niente da sole."
Lei si alza, col pelo più ritto che mai e gli occhi lucenti di odio e collera. "Posso uccederti con le mie stesse zampe. Vieni qui, stupida palla di pelo!" grida e tenta di mordermi il collo.
Io però la schivo con una rotolata e mi volto a correre. Lei mi segue ruggendo, e devo ammettere di essere terrorizzato. La allontano dal campo di battaglia, così tanto che tutto ciò che ci rimane di quel posto sono i miagolii e i soffi.
Mi ritrovo davanti a un'altra caverna, molto più grande. Ma entrarvi sarebbe quasi un suicidio: FioccoBianco mi troverebbe col fiuto, e poi io voglio sconfiggerla, non nascondermi.
Proprio quando sta per atterrarmi, monto su un masso lì vicino e inizio a scalare una parete di roccia.
La sento dietro di me, che ride malvagia, sicura di avermi già tra gli artigli.
Continuo ad arrampicarmi, anche se sono stanchissimo. Poi arrivo su una piattaforma innevata. Salire più su sembra impossibile, anche perché in alto c'è un grosso pezzo di ghiaccio i cui spuntoni pendono verso la piattaforma.
Mi volto, e lei è già lì.
Si avvicina sorridendo come una pazza assassina. "Tic-tac... È giunta la tua ora..." canticchia.
Non riesco a trattenermi dall'urlare quando i suoi artigli mi passano di fronte al naso, solleticandomelo.
Che mi è venuto in mente?!
FioccoBianco mi è addosso e lottiamo come due belve feroci. Sento le guance e i fianchi colpiti bruciare, e ogni volta che entra più in profondità i miei colpi perdono potenza.
Vengo lanciato a terra, e sento di non poter continuare. Quindi è così che deve essere? Mio padre è stato ucciso da StellaCandida, e suo figlio deve morire per zampa di FioccoBianco, la figlia della leader della Neve.
Poi lo vedo: un gatto rosso che luccica, dietro una gatta bianca e nera anch'ella lucente. Mi osservano con sguardo fermo.
"LucediFuoco..." fa mio padre.
Mamma sorride speranzosa. "Alzati, tesoro."
I miei occhi si illuminano e, con determinazione riesco a tirarmi su.
FioccoBianco ringhia e mi azzanna la zampa posteriore destra, rompendo l'osso.
Urlo di dolore ma affondo i denti nel suo fianco.
Lei non cede, però viene sbalzata via.
Davanti a me c'è AcquaBianca, che ringhia.
"Grazie." boccheggio tenendomi a stento sulla zampa rotta.
"Andiamocene!" fa lei cercando di sostenermi.
Ma accade questo: un altro gatto, nero come l'oscurità, arriva sulla piattaforma e ci attacca. AcquaBianca cerca di proteggermi.
Vorrei aiutarla ma non posso.
Mi accorgo che c'è anche SpiritodiGhiaccio, che mi spinge via, per allontanarmi.
Ma FioccoBianco si riprende e la mia amica mi difende. Emtrambe le gatte, bianche come la neve, si ritrovano il pelo macchiato di rosso.
Cerco di riprendere fiato per qualche minuto.
Quando sono più o meno rigenerato, arrivo su FioccoBianco e l'allontano da SpiritodiGhiaccio.
Allora lei e AcquaBianca attirano il gatto nero più su della parete rocciosa, per un sentiero che prima non avevo notato.
FioccoBianco ringhia: "È finita, micetto."
"Il fuoco non può essere battuto dalla neve."
Ci riazzuffiamo. Questa storia sembra non avere una fine, ma non perdo la speranza. So che i miei genitori sono qui con me.
FioccoBianco mi afferra per la collottola e mi lancia contro la parete rocciosa, con una tale forza dà farla tremare, persino gli spuntoni sopra di noi oscillano pericolosamente.
La schiena è a pezzi, e mi sembra impossibile rialzarmi.
Sopra di me sento dei miagolii. Probabilmente AcquaBianca e SpiritodiGhiaccio combattono sul blocco di ghiaccio contro il gatto nero. FioccoBianco mi arriva addosso e continua a farmi sbattere la schiena contro la roccia, che ancora trema.
Non ho la forza di reagire... Ma devo...
Le do un calcio, allontanandola, mentre la parete trema un'ultima volta.
La gatta si rialza, e si avvicina minacciosa. E pensare che prima avevo paura di FalcediLuna...
Sento un rumore di roccia che si spacca, ma non riesco a distogliere lo sguardo da quella gatta pazza. Il rumore continua, poi qualcosa si rompe, dei miagolii di paura, e il mio muso è coperto di sangue.
Mi pulisco velocemente, col cuore che batte a mille. Che è successo?
Alzo la testa e urlo dall'orrore: il blocco di ghiaccio che prima era sulle nostre teste è caduto, raggiunto da una crepa formatasi nella parete rocciosa. Lo spuntone più lungo è caduto su FioccoBianco, infilzandole interamente il corpo. Perciò lei è lì, a terra, con ancora il suo ghigno impazzito sul muso, ma gli occhi hanno perso la luce. Il suo sangue è schizzato tutto intorno, macchiando la neve.
Non so come, ma non riesco a distogliere lo sguardo.
SpiritodiGhiaccio e AcquaBianca sono sul blocco di ghiaccio, e saltano giù. Osservano con orrore il cadavere e mi raggiungono.
"Ehi. Stai bene?" chiede gentile SpiritodiGhiaccio.
Annuisco, anche se non è vero.
Il gatto nero che combatteva contro di loro raggiunge la piattaforma e osserva FioccoBianco. Poi ringhia e si accinge a scendere dalla parete.
"Non appena il blocco di ghiaccio ha iniziato a rompersi, lui è scappato." spiega AcquaBianca.
Le guardo entrambe. Mi sono state molto utili.
Il fuoco sarà aiutato dai suoi opposti.
Ecco cosa voleva dire. Acqua e ghiaccio mi hanno aiutato.
"Grazie." faccio.
Poi mi affaccio dal bordo della piattaforma per vedere cosa stia succedendo lì sotto.
PanteraNera probabilmente mi aveva seguito, e ora sta combattendo con LinceRossa e TigreBianca contro altri tre gatti, tra i quali LaMacchia.
Sono proprio una bella squadra, la mia amata e i suoi fratelli. La pantera, la lince e la tigre. E io cosa c'entrava con loro? Il fuoco, che inoltre è anche temuto da qualsiasi felino, e simbolo di distruzione per la foresta.
"Fidati." fa mio padre, che mi ha affiancato "Ci rendo orgogliosi." E poi lui e mia madre spariscono.
Sorrido e decido di scendere per aiutare i miei amici.
Ma in quel momento il gatto nero nemico raggiunge LaMacchia e gli sussurra qualcosa nell'orecchio.
Sul muso del gatto macchiato adesso c'è terrore e tristezza. Alza la testa e mi individua, fulminandomi con puro odio.
"Sembra che qualcuno voglia vendicarsi." fa SpiritodiGhiaccio.
Vorrei risponderle che io per primo ho vendicato la morte di ZannadiMetallo, ma poi decido di rimanere zitto.
LaMacchia ringhia e chiama a raccolta i suoi seguaci, tirando un ultimo calcio a PanteraNera, che si era distratta e quindi cadde a terra, quasi dentro la caverna sotto di noi.
La terra inizia improvvisamente a tremare, mentre tutti gli altri gatti e lupi lasciati indietro ci raggiungono.
CodadiNoce alza la zampa e indica dietro di noi. "Una valanga!"
Mi volto e vedo la neve cadere, trasportando grosse pietre. Probabilmente è un effetto ritardato del disastro con FioccoBianco. Piccola, ma comunque letale.
Faccio per scendere per le rocce, ma SpiritodiGhiaccio spinge me e AcquaBianca, così scivoliamo di sotto. Atterriamo nella morbida neve. Mi rialzo di scatto per sfuggire alla valanga.
"PanteraNera!" grida MantoMoro.
Mi volto. È ancora stordita e si sta rialzando, ma non ce la farà a sfuggire alla valanga.
Allora faccio l'unica cosa che ritengo sensata per la nostra vita, perché non ho intenzione di lasciarla andare.
Corro verso di lei e, un attimo prima che la neve ci investa, salto e rotoliamo nella caverna.

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