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...solo disgrazie.

StellaRossa si voltò di scatto con le lacrime agli occhi, e vide con terrore una grossa zampa nera carica di artigli affilati, aperta sopra di lei, pronta per colpirla.
La leader del Clan del Sangue emise un sibilo e si accucciò, pronta per il suo destino.
Ma un gatto grigio le si parò davanti, lanciando un colpo al nemico, che cadde a terra insanguinato.
StellaRossa si alzò tremando, ed emise sonore fusa. "ParolaSaggia."
Il suo compagno si voltò, e lei si lasciò leccare, piangendo.
"Se n'è andato, StellaRossa. Se n'è andato per sempre." la tranquillizzò lui.
StellaRossa voleva annuire, ma scoppiò ancora di più in lacrime. "Sta andando tutto male, tutto male. Perché a me? MantoMoro se n'è andata..."
"Lei sta bene, io la proteggo."
"SguardoDuro, CodaStriata e PeloLungo sono andati con lei, e non so dove siano i miei nipoti. LucediSperanza è molto malata, ZannadiMetallo è preoccupato, e Fuoco ha bisogno di sua madre. FogliadiMenta ha bisogno di un apprendista, ma nessuno dei cuccioli sembra interessato. E tu mi manchi troppo!"
ParolaSaggia continuò a confortarla. "Andrà tutto bene. Va' avanti per il tuo Clan."
"Hai qualche consiglio per il futuro?"
Il gatto riflettè, poi rispose: "Non guardare il nome, ma l'animo."

StellaRossa spalancò gli occhi bagnati. Era felice di aver potuto parlare di nuovo con il suo amato, dopo la sua morte avvenuta poche lune prima.
Ripensò a MantoMoro, sparita una luna passata per ragioni sconosciute, portando con sé i suoi tre figli e il compagno.
Persino PeloLungo e CodaStriata, che avevano lasciato il loro unico figlio, Arruffato, di sei lune, alle cure della nonna FioreLucente, che doveva occuparsi anche della sua seconda cucciolata, composta da Micidiale e Bianchino.
Sentì miagolii preoccupanti intorno a sé, e si alzò per andare a controllare. Fuori puntò lo sguardo su MacchiaColorata, che stava leccando MusoStriato, insieme al loro piccolo Chiaro.
"Che sta succedendo?" chiese loro.
"LucediSperanza..." fece preoccupata la regina.
StellaRossa si precipitò nella tana della sciamana, e vide MammaAmorevole, anche lei incinta, all'entrata. Si voltò verso la madre per dire: "Sembra grave."
StellaRossa vide arrivarsi incontro quattro cucciole. "Astuta, Musicale, Graziosa, Puntina." le salutò "Il sole non è ancora sorto."
"LucediSperanza starà bene?" chiese Astuta.
Mantod'Eclissi si precipitò fuori dal nido per recuperare le sue piccole, lanciando uno sguardo preoccupata alla leader.
I gatti stettero svegli per un po', fin che FogliadiMenta non uscì fuori dalla tana con le lacrime agli occhi. "Mi dispiace..."
Mentre parlava, un grido di dolore rieccheggiò dalla tana: era ZannadiMetallo.
CantoVerde, seduta lì vicino, abbassò la testa, dirigendosi al nido. StellaRossa la seguì.
FioreLucente, che aveva capito tutto, stava avvolgendo il nipotino Fuoco con la coda, mormorandogli nell'orecchio parole dolorose che potesse capire.
Il micino arancione drizzò le orecchie, e con balzi oltrepassò i compagni di tana, uscendo dal nido. "Mamma!" urlò entrando nella tana di FogliadiMenta.
StellaRossa abbassò lo sguardo su Arruffato, che aveva lo sguardo triste. "Perché il Clan della Stella ha voluto così?" le chiese.
La leader, con un nodo alla gola, lo toccò con il naso. "Non lo so."
Lo osservò ancora. Aveva perso i suoi genitori, che probabilmente erano ancora vivi. Sapeva che sotto c'era lo zampino di MantoMoro. Il minimo che potesse fare per quel cucciolo era addestrarlo.

StellaRossa passeggiava per la foresta, ripensando al giorno in cui StelladiGhiaccio era stato sconfitto. Adesso però c'era StellaCandida di cui preoccuparsi.
ZampaArruffata le saltò davanti, con un topo morto penzolante tra le fauci.
"Bravo!" si complimentò lei.
Ma il piccolo sembrava terrorizzato, e lasciò cadere la preda. "Grida! Grida al confine con il Clan della Neve!"
StellaRossa scattò in avanti, seguita dal suo apprendista.
Arrivati ai confini trovò TempestaTagliente, insanguinato e a terra.
StellaRossa gli si avvicinò, e questo disse con l'ultimo fiato. "Il campo... Clan della Neve..."
La leader ringhiò e corse via.
Al campo si buttò subito nella mischia, azzannando e colpendo.
Si voltò disperata verso il nido, e vide ZampaBianca davanti alla sua nipotina Massiccia, e a Fuoco, e tentava di proteggerli da un'apprendista nemica del colore della neve.
A vederla, StellaRossa le sembrò di rivedere StellaCandida quando era piccola.
La leader balzò sulla piccola gatta dallo sguardo malvagio, salvando i piccoli.
L'apprendista le si allontanò, e voltandosi StellaRossa vide StellaCandida a terra, sopra di lei ZannadiMetallo, che l'azzannò al collo, recidendolo.
Il guerriero lasciò che una vita se ne andasse dalla leader bianca, e intanto si avvicinò al figlio per controllare che stesse bene.
StellaRossa intanto lottava contro altri nemici, e vide solo con la coda dell'occhio che ZannadiMetallo veniva attaccato da due gatti... E uno di loro era StellaCandida: la leader non aveva ancora perso la sua vita, nonostante avesse un brutto taglio sul collo.
ZannadiMetallo fu atterrato, e StellaCandida gridò: "Mi hai uccisa! La devi pagare!" Alzò gli artigli "E tuo figlio non è al sicuro: dopotutto hai tolto una vita al mio caro StelladiGhiaccio."
Mentre lo sguardo del gatto si caricava di disperazione, StellaCandida affondò gli artigli nel suo petto, recidendolo. Mentre ZannadiMetallo moriva, anche lei lasciò che la sua prima vita tornasse al Clan della Stella.
"No!" l'urlo di Fuoco rieccheggiò in tutto il campo.
I gatti nemici afferrarono la loro leader, e fuggirono.
FioreLucente corse sul corpo del figlio, e vi scoppiò in lacrime.
Anche Fuoco si avvicinò, con le lacrime agli occhi. "Papà..." lo scosse. Si guardò intorno, disperato. Individuò FogliadiMenta, e le corse incontro, per poi trascinarla da ZannadiMetallo. "Aiutami! Ti prego!"
La sciamana annusò la ferita, e tristemente annunciò: "Non c'è più niente da fare."
StellaRossa ringhiò: aveva appena perso un grande guerriero, per non parlare poi di TempestaTagliente.
ZampaMicidiale e ZampaBianca annusarono il fratello morto, e poi strinsero a sé Fuoco, che singhiozzava.
StellaRossa ebbe pena per lui: in due lune aveva perso entrambi i genitori.
Quella sera, prima della veglia dei due guerrieri caduti, Fuoco si avvicinò alla leader. "StellaRossa... Il Clan della Stella mi odia?"
La gatta trattenne un singhiozzo a sentire quella domanda. "No, piccolo."
"Allora perché questo?"
StellaRossa abbassò la testa. Avrebbe voluto sfogarsi con lui su tutte le sue perdite, ma era solo un cucciolo...

Tempo dopo, al Raduno, StellaRossa si confidò con StellaArdente, e anche quest'ultima fece lo stesso. Entrambe, in tutta la loro vita, avevano perso e sofferto tantissimo.
StellaRossa si accorse che ArtiglioSpedito, suo nuovo vice, aveva lo sguardo perso nel vuoto. "Che gli prende?"
La leader del Clan del Tuono le fece cenno di avvicinarglisi, e così fece.
"Ciao, ArtiglioSpedito. Che succede?" salutò amichevolmente StellaRossa.
Il bel gatto macchiato aveva gli occhi lucidi e disperati. "Mia figlia... Lei è... una traditrice." Indicò con il naso una bella gatta nera macchiata di bianco. "Pensavo di averla tirata su bene, e invece si è unita al Clan della Tenebra... FuriadelCuore..."
StellaRossa lo leccò tra le orecchie. Capiva cosa volesse dire essere abbandonati dai propri figli... Gli raccontò tutto, e si consolarono a vicenda.
I sette leader, tra cui il novellino StellaAlta, salirono sulla Grande Roccia e iniziarono il Raduno, che procedette con alcune frecciatine tra Neve e Sangue.
Quando StellaRossa chiamò a sé i suoi guerrieri per tornare a casa, decise di salutare prima StellaArdente. Passò vicino alla Grande Roccia, e qui sentì dei miagolii bassi: "Lo farò un attimo prima che sorga il sole. StellaArdente morirà, il Clan della Stella non potrà niente."
StellaRossa si fermò, annusando: Clan della Neve... E del Fiume!
"Bene, almeno quella scocciatrice se ne andrà."
"Suo nonno era un problema per mio padre." StellaRossa riconobbe il miagolio di BrinadiFalco "StelladiTigre è stato ostacolato troppe volte da StelladiFuoco. Ora che sono entrambi morti, tocca alla nuova generazione fare giustizia."
La gatta rossa udì i passi avvicinarsi, e veloce si allontanò. BrinadiFalco era il figlio di StelladiTigre, uno dei gatti più malvagi della storia di quella foresta. E ora StellaArdente era in pericolo. Doveva avvisarla. Ma il Clan del Tuono era già andato.
"StellaRossa?" la chiamò Soffiod'Autunno.
La leader si voltò, e corse al campo con il suo Clan.

Poco dopo il ritorno, StellaRossa trascinò da parte Soffiod'Autunno, raccontandole cosa aveva sentito. "BrinadiFalco colpirà tra poco, dobbiamo sbrigarci."
StellaRossa osservò i suoi guerrieri, poi chiamò IlCacciatore. "Ti affido il Clan, dobbiamo fare una cosa."
Il gatto grigio, sorpreso, annuì, e leader e vice poterono correre in soccorso di StellaArdente.
Giunsero al confine tra Fiume e Tuono, esattamente poco prima dell'alba, ed era troppo tardi.
La scena era orribile: il collo di StellaArdente era serrato in un collare di ferro, con le punte che le ferivano la carne, e l'arma assassina era legata a un filo metallico che andava a unirla con un piccolo paletto appuntito, incastrato nel terreno. La gatta arancione sanguinava copiosamente dal collo, dalla bocca, e StellaRossa giurò di vederle piangere liquido rosso.
StellaArdente boccheggiava a terra, con lo sguardo verde carico di terrore e sgomento.
Imponente su di lei, BrinadiFalco aveva un ghigno malvagio.
Si accorse delle due arrivate e si acucciò in posizione di attacco, col pelo lungo ritto e arruffato.
StellaRossa non avrebbe mai immaginato che quel gatto, amico di sua figlia, potesse essere un mostro simile. No, MantoMoro non si sarebbe mai potuta innamorare di lui...
Il ghiaccio negli occhi di BrinadiFalco scintillò, e il gatto balzò verso le due guerriere del Sangue.
Soffiod'Autunno protesse la sua leader, e rotolò via, azzuffandosi con il nemico.
StellaRossa si precipitò veloce da StellaArdente, e sfilò il paletto dal terreno. Si accucciò all'amica, che continuava a sputare sangue, e delicatamente le tolse quel collare mortale, ferendosi lei stessa i polpastrelli.
StellaRossa leccò StellaArdente tra le lacrime. "Dai amica mia, vivi..."
L'altra alzò lo sguardo tremante su di lei. "Prendilo..."
StellaRossa rizzò le orecchie, sorpresa.
StellaArdente continuò: "Prendilo... Ti prego..."
La leader rossa veloce toccò il sangue dell'amica, approfittandone per pigiare le zone aperte del collo, in un disperato tentativo di bloccare l'emorragia.
StellaArdente mormorò flebilmente: "Grazie di tutto..."
StellaRossa sentì grida e vide Soffiod'Autunno piena di sangue, andante e a terra a pancia in su, mentre BrinadiFalco staccava le zampe dal terreno per saltarle al collo.
Ma la vice, con uno scatto, afferrò tra i denti il paletto accanto a lei, e quando BrinadiFalco le fu sulla pancia, glielo conficcò nel cuore.
Il figlio di StelladiTigre sussultò, il sangue uscì dalla bocca, e cadde morto.
StellaRossa incrociò lo sguardo di Soffiod'Autunno, che dolcemente disse: "Grazie per questa opportunità. Io e i miei cari ti guarderemo dall'alto." Un ultimo respiro, e la bella guerriera chiuse gli occhi per sempre.
StellaRossa scoppiò in lacrime, e osservò disperata StellaArdente, boccheggiante. "Non morirai!" urlò.

Autrice
Ciao a tutti.
Scusate il ritardo, compresa anche la storia di A Tutto Reality, ma sono già piena di verifiche...
Spero che vi sia piaciuto il capitolo, che ne pensate?
Grazie ché leggete :).

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