CAPITOLO 22
<Selina, ti presento duca Edoardo Messina, il tuo futuro marito>
Le parole di suo padre destarono i loro sguardi.
Edoardo sorrise.
<Finalmente ci conosciamo> disse porgendole il palmo della mano.
Lei l'appoggió e lui, senza staccarle gli occhi di dosso la baciò leggermente.
<Bene,. figlia mia di cosa volevi parlare con me e tua madre?> domandò il Signor Randazzo.
Lei cortesemente replicò:
<Beh padre, volevo parlare solo con voi e mia madre,. non con quell'uomo> parlò con una lingua tagliente.
<Figlia modera il linguaggio quando parli in presenza del tuo fidanzato> la riprese il padre.
Edoardo ebbe il coraggio di ridere.
<Mi avevano detto che eravate ribelle, Selina. Nonché molto bella> e la squadró nuovamente.
Lei fece una smorfia e si riferì al padre:
<Padre vi prego devo parlare solo con voi> supplicó.
Lui le lanciò uno sguardo di fuoco e indicandola disse:
<Parli adesso o mai più, Selina>.
Fece di nuovo una smorfia, guardò alzando il mento con fare orgoglioso Edoardo, che la fissava ancora con i suoi occhi grigi penetranti.
Senza avere paura delle conseguenze, finalmente, parlò:
<Sono incinta>.
Ci fu un momento di tensione e silenzio.
<Cosa?> chiese il duca.
Scandì bene le parole:
<Io sono in-cin-ta> e sorrise tenendosi la pancia.
Aveva scoperto di essere poco più di tre mesi.
Ma a causa delle nausee non si riusciva ad intravedere bene la pancietta.
Edoardo ebbe un piccolo tick.
<Incinta> assaporó quella parole con tono rivoltante.
<Si> rispose lei sorridendo di più giusto per infastidirlo.
<TU> suo padre le puntò un dito contro avvicinandosi sempre di più.
<Hai portato vergogna alla tua famiglia!> urlò.
Lei indietreggió.
<Figlia mia, di quanto sei? Chi è il padre? E perché ti sei lasciata andare sapendo che a casa ti aspettava un fidanzato?> domandò tristemente avvicinandosi per accarezzarle il viso la madre.
<Beh, non più. Mi dispiace signori Randazzo ma io non mi sposerò di certo una puttana> ed uscì lasciando tutti senza parole.
<Ha ragione.
Esci fuori da questa casa e non tornarci mai più. Ti diseredo. Mi hai deluso. Hai portato vergogna alla nostra famiglia, che d'ora in avanti non sarà più tua. Puttana> disse il padre tranquillamente guardandola fissa negli occhi.
Selina era senza parole. Suo padre l'aveva appena chiamata puttana, una poco di buono.
Le salirono le lacrime agli occhi.
Sua madre si era buttata a terra come per pregare davanti al marito per scongiurarlo di lasciare che la figlia potesse rimanere.
Lui non la degnava di uno sguardo.
Fissava Selina negli occhi.
Lei ad un certo punto abbassò lo sguardo.
<Mi dispiace> mormorò ed uscì.
Si allontanò dalla casa della sua infanzia, dai domestici che l'avevano vista crescere e che erano diventati suoi amici, dai i suoi genitori, dalla sua vita.
Ora se ne sarebbe costruita una migliore di vita,. sì.
Lo doveva per la madre, le quali urla di scongiuro si sentivano anche da fuori e lo doveva per il figlio che portava in grembo.
Andrò a cercare Lorenzo, gli dirò della mia situazione e pregherò Dio perché non mi abbandoni come ha appena fatto mio padre, pensó.
Cominciò a piangere.
Si incamminó verso l'aeroporto per prendere un volo la Grecia per incontrare i suoi amici.
Per fortuna aveva un sacco di soldi nella sua cassaforte in accademia.
E se n'era presi un bel po prima di partire con Chiara e Gaia per la Sardegna.
Arrivò in aeroporto, prese il biglietto.
Aspettò l'aereo.
Quando chiamarono il volo si alzò dalla panca su cui era seduta e si incamminó dentro l'aereo.
Si sedette.
Si mise comoda e pensando a come avrebbe reagito Lorenzo dopo saputo della notizia, si addormentò.
***
<Nico, ehi fratello. Svegliati, c'è il dottore>.
Nico mugugnó.
Lorenzo sospirò e guardando come per scusarsi in anticipo il dottore lo buttò giù dalla sedia.
Nico si alzò di colpo.
<Ahia! Ma sei stronzo eh!> sbuffó massaggiandosi la testa.
Il dottore sogghignó e disse:
<La giovane donna sta bene adesso.
Niente di grave. Adesso dorme ma potete andare a vederla. Comunque sapevate che è in stato interessante?>.
<Si, lo sappiami già da una settimana. È fantastico> Nico sorrise.
Il dottore annuì sorridendo anche lui.
Diede una pacca sulla spalla a Nico.
<Signore vada a vedere come sta la madre del vostro bambino> disse cortesemente.
<Ma badate> ammonì puntando un dito prima guardando Nico poi il fratello, <non deve fare alcun sforzo fisico, potreste perdere il pargoletto. I primi mesi sono i più pericolosi> disse.
Nico annuì vivacemente e ringraziò il dottore andando verso la stanza di Maria.
Nico raggiunse la stanza e chiese a Lorenzo di aspettare un paio di minuti fuori.
Entrò.
Su un letto d'ospedale bianco c'era distesa una Maria addormentata.
Era bellissima... sembra un angelo quando dormiva...
I suoi lunghi capelli corvini riempivano completamente il cuscino.
Sulla fronte aveva un grande cerotto che copriva la ferita che s'era procurata svendendo su uno scalino dell'anfiteatro.
Prese una sedia e la mise accanto al letto.
Si sedette.
La guardò per un po,. dal viso fino alla pancietta dove cresceva piano piano il suo bambino, il loro bambino.
Sorrise al pensiero di rincorrere una piccola peste per casa,. di pensare a Maria come sua moglie.
Le prese la mano, se la portò alla bocca e la bació.
Accarezzò il dorso col pollice.
Poi si sporse leggermente verso il viso di Maria e la bació dolcemente.
<Oh, Mary... mi avevi fatto prendere un colpo. Ti prego, ti supplico, non farlo mai più. Ti...> disse, poi Maria aprì gli occhi piano, si guardò attorno e appena si rese conto di Nico sobbalzó togliendo la mano dalla sua stretta.
<Chi sei?> domandò confusa.
/MY CORNER/
ahaha, mi odierete lo so! 😂
Colpo di scena eh!?
Maria non ha riconosciuto Nico... indovinate? Dopo aver battuto la testa sullo scalino, la nostra e cara Mary ha perso la memoria.
Riusciranno a farla tornare?
Chissà! 😂🤷♀️🤷♀️🤷♀️
Sperando che dopo averle detto che è incinta, dopo averle cercato di far ricordare i momenti più belli di Nico questa benedetta memoria ritorni!
Notte cari lettori ❤️
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Ale
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