"Ciascuno di noi è portatore di punti di vista, non di verità."

Mi sveglio e l'orologio, che si trova appeso alla parete che affianca il letto , senga le 6:00 in punto.

....

Metto le cuffiette e le attacco al cellulare ma senza far partire alcuna canzone.
Esco dalla "mia" stanza sperando che tutti dormano e lentamente inizio a scendere le scale facendo in modo di non far troppo rumore.
Ieri siamo andati a dormire tardi e non voglio far svegliare nessuno!
I ragazzi meritano un po' di riposo.
Io anche avrei voluto riposare un po' di più, ma mi sono svegliata improvvisamente con un senso di inquietudine angosciante ed il letto è diventato stranamente duro come un macigno, così da farmi decidere di alzarmi.
Ed eccomi adesso a scendere queste scale in cerca di un posto "sicuro" dove tranquillizzarmi.
Arrivo al piano inferiore della casa per dirigermi spedita verso la cucina, ma mi blocco, all'entrata di essa, nel vedere un ragazzo appoggiato al tavolo da pranzo, che si trova al centro della stanza, che osserva il vuoto in perfetto silenzio.

Non si è accorto neanche di me! Una pazza che lo fissa stranita...

"Da dove è sbucato?" penso.

E come se avesse potuto leggermi nella mente, si gira verso la mia direzione e inizia a sua volta a fissarmi facendo incastrare i suoi occhi con i miei.
È davvero un bellissimo ragazzo!
"Ma a cosa penso? " mi maledico mentalmente.

Non reggendo più il suo sguardo decido di distogliere il mio per girarmi e rivolgere la mia attenzione alla porta d'ingresso, semiaperta, che sbatte incessante per via del forte vento.
Lui, invece, continua a scrutarmi dalla testa ai piedi.
E la cosa mi infastidisce non poco!

La situazione è davvero strana ed imbarazzante!

Così mi decido a parlare... Per rompere un po' il ghiaccio.

«Scusami, io... No-non volevo disturbarti!»

Non risponde.

«Piacere... Chiara!»

Penso sia una statua.
È immobile, mi osserva e mi guarda come se già conoscesse tutte le mie risposte.

Altro che rompere il ghiaccio, questo si sarà inghiottito un iceberg intero.
Come lo rompo il ghiaccio?

«I tuoi genitori mi hanno ospitato insieme ai miei amici perché...»
Continuo cercando invano di suscitare una reazione da parte sua.
Ma continua a fissarmi con uno sguardi privo di ogni emozione.

«Emh!» pronuncio evidentemente imbarazzata e frustrata «Io...Vado a fare una passeggiata. Scusa se ti ho disturbato!»

Giro i "tacchi" e mi dirigo verso la porta d'ingresso.
Una volta uscita la richiudo con tutta la delicatezza possibile per cercare di non far rumore.
Inizio a camminare verso il bosco sperando vivamente di non perdermi.
Mi inoltro piano piano all'interno di esso, verso il suo cuore che ieri sera era illuminato dalla luce della luna, tra i suoi immensi alberi che mi sovrastano facendomi sentire piccola piccola e indifesa, ma allo stesso tempo protetta.
Quel verde che mi avvolge è la cosa più bella che abbia mai visto.
Il vento mi sbatte contro, provocandomi ed esortandomi a sconfiggerlo e ad andare avanti.
Un sorriso spontaneo mi sorge in volto.
Sono sempre stata testarda!

Sistemo le cuffiette facendo partire la mia playlist, che parte con una delle mie tante canzoni preferite.

Hoodie- Hey Violet

Con il motivetto della canzone nelle orecchie inizio come al mio solito a fare la pazza e tra grida, giri, movimenti scordinati e fuori tempo, piroette e robe varie mi ritrovo in una specie di piazzale vuoto con un mezzo tronco al centro, circondata solo da alberi.
Stoppo la musica preoccupata.

«No, non è possibile! » pronuncio piano per farlo sentire a me stessa.

Mi sono persa...!
DA DOVE SONO VENUTA?
COME CI SONO ARRIVATA QUA?

Ero troppo concentrata sulla canzone per accorgermi di dove stavo andando.

Ma sei un genio Chiara!
Ma si può essere più stupidi...Dovevo immaginarlo.

Il panico inizia a salirmi, ma la mia attenzione viene subito catturata dal rumore delle foglie secche, che si sgretolano in mille pezzi sotto le suole delle scarpe del ragazzo, che a quanto vedo mi ha seguito fino a qui.

"Cosa vuole questo da me? " mi viene subito da pensare.

CHIARA... Potrebbe aiutarti a rientrare nella casa che tu hai perso per fare la pazza come una bambina di tre anni.

"Anche questo è vero! "

«Ti sei persa...» pronuncia con tono pacato lo sconosciuto«Non avresti dovuto vagare da sola in questo bosco, non lo conosci e non conosci i segreti che nasconde»

Che insolente!

«Tu lo conosci vero?» punto i miei occhi su i suoi sperando di poterlo fulminare «Me lo avresti potuto dire prima di vedermi dirigere verso la porta per poter uscire, invece di fissarmi e ignorarmi tutto il tempo.»

Al ché mette uno strano sorrisetto in volto!
Non riesco a capire a cosa pensa!
Dannazione... Ci riesco sempre!
Perché con lui no? Non riesco a cattura nessuna emozioni nelle sue espressione e nelle sue parole.

Inizia ad avvicinarsi lentamente verso di me ed io indetreggio sbattendo le gambe con il mezzo tronco al centro della "piazza", costretta a fermarmi.
Continua ad avvicinarsi arrivando a meno di un metro dalla mia figura.

«Cosa vuoi?» gli ripeto un po' spaventata.

«Cosa voglio?» Mi fissa intensamente negli occhi, tanto che sento un senso di vuoto enorme, per poi iniziare a ridere leggermente senza provocare troppo rumore, forse per non disturbare la sua anima, forse per non farmi vedere che è umano... Sempre se lo è.
«Sai... Devi ringraziare che io ti abbia seguita, altrimenti, saresti potuta stare qui a vita, magari potresti diventare la moglie di Tarzan.
Sempre se prima un bellissimo lupo non decida di usarti come pasto» Mi squadra da cima a fondo e poi aggiunge «Anche se non saresti tanto nutriente!»

Ma... Io...

«Ma come ti permetti? Chi ti credi di essere?»
Mi avvicino un po' di più a lui senza temerlo puntando il mio sguardo infuriato nel suo che continua a guardarmi beffardo.
Stavolta non gliela darò vinta, non cederó.
Il suo sguardo resta fisso nei miei occhi ed altrettanto il mio!
Un brivido mi percorre interamente la spina dorsale.
Adesso che è vicino riesco a notare ogni particolare del suo volto e non solo l'altezza che mi sovrasta e il fisico palestrato che mi rinchiude come un muro, seppur essendo libera di poter scappare .
I suoi capelli sono di un castano chiaro e volano, insieme al vento, di qua e di là come se vivessero di vita propria.
La mascella è accentuata il giusto e conferisce al suo sguardo un tono accattivante e provocatorio.
Nulla entra in contrasto nel suo volto, tutto è perfetto!
Le sue labbra sono carnose e colorate di un rosa vivo e i suoi occhi, di un marrone scuro che va sul verde ti catturano e sembrano due pozzi senza fine da scrutare e dove puoi facilmente perderti dentro.
Anche se nei suoi occhi non riesco a leggere nulla di quelle cose, che i comuni mortali chiamano "emozioni".

Dicono che gli occhi siano lo specchio dell'anima ed io sono la prima ad affermarlo.
Ma se è così... Allora questo ragazzo un anima non la possiede!
Però è dannatamente bello!
E non posso negare l'evidenza anche se non dovrei pensarlo, perché per quanto è bello è arrogante e maleducato.

D'improvviso mi sorride e si volta dandomi le spalle.

«Ti converrebbe seguirmi!»
Dice per poi dirigersi verso il fitto bosco che ci ha portato entrambi qua.
Forse per tornare a casa o forse no!

«TE LO SCORDI!» grido per farmi sentire.

Seguilo Chiara, cosa aspetti?
Mi suggerisce la voce del mio sunconscio.

"Lo seguo o no?Mamma miaaa..."

Se non lo segui ti riperderai nuovamente, ricordati che stiamo parlando di me, cioè di te.

"Gia" " Posso mai essere un tale disastro?"

Si.

Mi decido ed aspetto che lo spirito senza anima sparisca tra il verde degli alberi ed inizio a seguirlo facendo attenzione a non farmi sentire e standogli a parecchi metri di distanza.

Mi sento un agente segreto... È stupendo!

Finalmente, dopo minuti di "inseguimento" riesco ad intravedere da lontano il legno della casa che mi ha ospitato la scorsa notte.
Aspetto che "coso" entri e dopo qualche minuto busso alla porta.

Essa si apre subito mostrandomi la bellissima patrona della casa.

«Chiara,eccoti, ci siamo spaventati. Entra.»

Faccio come mi dice e subito Federico piomba da me con il viso preoccupato.
«Ma dove sei stata? Ma puoi mai farmi prendere questi colpi?»
Mi abbraccia mentre vedo tutti gli altri avvicinarsi.

«Chiara...» sospira Giulia.

«Io lo avevo detto che era fuori a fare una paseggiata, sapete com'è fatta...» dice Ale ed ha perfettamente ragione e un comportamento da me.

Mentre anche Rayan viene ad abbracciarmi sussurrandomi un "ci siamo spaventati" all'orecchio.
Ma quanto posso volergli bene!!

«Comunque noi stiamo scendendo giù in città per prendere qualcosa da mangiare, vieni no?» mi chiede Fede, ma non penso sia una domanda quindi annuisco e rivolgo per un breve secondo la mia attenzione a " coso" rimasto in cucina.

«Chiara ,prima ti vorrei presentare mio figlio.» dice la signora Monia prendendomi delicatamente da un braccio e portandomi in cucina.

Ed ecco che finisco nuovamente davanti a quel ragazzo.
«Piacere Simone» Pronuncia come se mi avesse rivolto la parola per la prima volta.

«Chiara» Dico noncurante di nulla per poi rivolgermi alla signora.
«Noi allora andiamo, le serve qualcosa? »

«Ho già dato la lista della spesa ai tuo amici.» mi sorride.

«Perfetto!»

Raggiungo i miei amici ed usciamo lasciandoci dietro le spalle la casa fino a vederla sparire.
Consapevole che sarei dovuta ritornarci.

Pensandoci... Per tutto il tempo dove è stato il signor Feriv??

.

Angolo Autrice

Allora ragazzi sto facendo nuovamente l'angolo Autrice solo ed esclusivamente per ringraziarvi.
Abbiamo superato i 350 in appena 10 giorni.😍😍

Fatemi sapere cosa ne pensate dell'apparizione di questo nuovo personaggio, Simone.
È soprattutto del fatto che si è avvicinato a più di un metro da Chiara senza rispettare le regole di quest'epoca😂💕.
Al prossimo capitolo scopriremo se la nostra chiara avrà o non avrà il coronavirus? 😂😂
(ormai è diventata una telenovelas)

Vi ricordo di lasciare tanti commenti e stelline se volete spedita una bella Playstation 18 direttamente a casa vostra.
È di ultima generazione ve lo assicuro io che sono esperta.
😂😂

Baci virtualiii
Piccole stelle del web.
Vi voglio bene! ❤️