Il sogno
"Segui i tuoi sogni , essi conoscono la via"
Kobe Yamada
Luce. Calore.
"Apro gli occhi e la luce di un fuoco color rosso vivo, come non l'ho mai visto, mi abbaglia rendendomi sua schiava e facendomi distrarre dal tutto.
La prima cosa che faccio, dopo aver stabilito una condizione di esistenza tale da comprendere, è guardarmi intorno.
Ben presto capisco di non essere mai stata in un posto simile.
Il mio esile corpo, tremolante e stanco senza alcun motivo apparente, è chiuso, come un prigioniero in una cella, tra quattro pareti buie illuminate solo dal bagliore della grande fiamma che giace, anch'essa senza libertà di fuga, all'interno di un camino la cui pietra color nero fa quasi apparire l'immagine del fuoco fluttuare in una stanza vuota all'apparenza ma che io sento piena, non di qualcosa ma di qualcuno.
Nessuna finestra, nessuna porta, solo l'angosciante rumore della pioggia incessante che posso solo immaginare al di fuori di questa stanza a bagnare le sue pareti esterne, un po' per proteggermi, un po' per isolarmi.
Come sono finita qui?
Sto sognando...Sicuramente.
La testa, improvvisamente, inizia a girare come una giostra mentre il mio corpo cerca di resistere al continuo cedimento delle gambe.
È come se qualcosa voglia tirarmi giù, verso il basso, come se fossi diventata una tv controllata da un telecomando non in mio possesso.
Cerco di non pensarci ed inizio ad osservare il buio che mi avvolge, ma un misterioso e tenebroso sussurro di voce umana giunge al mio orecchio destro distraendomi e provocandomi un brivido di terrore.
Solitamente la paura avrebbe causato in me un momento di blocco totale facendomi sembrare una statua in pietra, ma stranamente questa volta non fu così.
Lo scatto rapido che adoperai nel girarmi per cercare di risolvere il mistero stupì anche me... E solo me!
Perché in questa stanza anima viva non si scorge e non si potrebbe neanche volendo.
Si! Potrei vagare nel buio, ma dirlo è troppo semplice farlo un po' meno.
Non ho mai avuto paura del buio, nessuno ne ha, le cose che cela al suo interno, ingigantite dalla nostra testa, invece mi spaventano.
Magari quella voce non esiste nemmeno.
Ed ecco che la testa inizia nuovamente a girare tanto da non farmi capire più nulla.
La voce che prima "pensavo" di aver sentito adesso tamburellava nella mia testa tanto da diventare una certezza.
Una voce tanto soave da rassicurarmi e spaventarmi allo stesso tempo.
Una voce già sentita.
La stessa voce che continua a ripetermi la frase che in passato qualcuno o qualcosa più grande di me aveva inculcato nella mia piccola e ingenua testolina.
"Non scendere a patti! "
Questa è la frase che mi ha tormentata per anni e che ripetevo sempre a me stessa.
La stessa che mi ha accompagnato in ogni mia avventura e disavventura diventando come il sale che brucia di più su ferite aperte.
La stessa che da poco avevo accantonato in un angolo remoto del mio cervello e che adesso risuonava più nel mio cuore che nella mia testa, ma con un ritmo più dolce di prima e molto più doloroso.
"Non scendere a patti."
Cosa significherà mai? Non l'ho mai capito.
Ipotesi su ipotesi montate inutilmente per poi vederle sgretolarsi e diventare tutt'uno con il vento, come castelli di sabbia.
Quali patti? Di che genere di patti parliamo?
Queste domande, che pensavo dimenticate, sono ritornate per rivivere con me le mie giornate con quell'ansia che mi aveva sempre accompagnata e con la paura nel sapere che io in quei patti magari ci ero già scesa. Inconsapevolmente.
Mentre la mia testa aveva già creato film , la voce continuava in loop a far girare e rigirare sempre lo stesso disco.
Poi un urlo improvviso.
Dopo la voce cesso, tutto divenne buio e io caddi.
Una luce, la speranza, e poi più nulla."
****
《Benvenuta nella realtà..Te la sei fatta una bella dormita, eh!》
Mi sveglio "cullata" dalla voce squillante di Alessandra, che riconoscerei tra mille.
Mancava poco non mi prendesse un collasso.
Un risveglio così non lo auguro a nessuno. Per poco non le tiravo una sberla.
《Cos' hai? Sei sudata...Hai fatto un altro dei tuoi incubi, vero?Sentiamo.
Almeno questo è normale?》
Mi limito solo a scuotere il capo con aria di disapprovazione ed uno sguardo cupo che si intravede dallo specchio , tutto rotto, del mio telefono.
Non è stato uno dei tanti incubi.
Mi sono sentita veramente viva,
come se la realtà fosse diventata nulla messa a confronto con quel sogno o incubo , anche se non penso si possa definire tale.
Avevo paura?Si ...
Ma di cosa ? Di chi ?
In fin dei conti ero sola.
O no?
《Chiara》mi "risveglia" nuovamente Ale con un timbro di voce stranamente basso , troppo basso, tanto da farmi capire che si è preoccupata per me.
《Si sto bene , stavo solo pensando...》
Dico accennando un sorriso per convincere più me che lei.
Sto bene? Bho! Un po scombussolata lo sono.
Forse per il sogno.
Forse per il viaggio.
O per entrambi.
Resta il fatto che Ale penso abbia rinunciato a farmi domande dopo aver sentito quel "Sto bene " che deve averla convinta molto, deduco dalle occhiataccie che mi lancia.
Un po' per assicurarsi che io realmente stia bene.
Perché per quanto finge di essere apatica ho sempre sostenuto che il suo cuore sia anche più grande di quello della smielata Chiara che lei vede in me.
E un po' perché ci sarà rimasta male per non avergli spiegato cosa mi fosse preso.
Di solito mi confido sempre con lei, soprattutto per quanto riguarda i miei sogni e le mie stranezze.
É sempre la prima a cercare di scavare a fondo nel mio cuore e nella mia testa senza aver ancora capito che la mia testa é qualcosa di inspiegabile, ma almeno lei ci prova...lo ha sempre fatto!
Sicuramente le racconterò del sogno ma solo quando lo avrò almeno un po' metabolizzato!
《Basta! 》
La voce di Rayan risuona ormai in tutto il piccolo camper.
《Per quale motivo stai gridando Ray?» Mi intrometto, interrompendo la quiete che si era creata subito dopo la "tempesta".
Ad esser sincera non avevo capito nulla fin ad ora visto che ero troppo presa dai miei pensieri.
Sentivo delle voci che si sovrastano , ma non ci avevo fatto caso...
《Può essere mai che mi distraggo un attimo e litigate....Pace e Amore fratelli.》 Cerco di sdrammatizzare.
Ma riprendono tutti a starnazzare come galline impazzite in un pollaio.
Bla bla
Bla bla
Bla bla
Non ho capito una parola!
《Basta! 》 Adesso ad urlare sono io, per quanto ci riesca.
《Uno alla volta, mi spiegate cosa è successo per favore?》
Riniziano.
《Altro che galline, qua ho bisogno di tre biberon》dico, richiamando, finalmente, l'attenzione dei miei amici , insieme al silenzio.
Un po imbarazzante!
Non la smettono di fissarmi.
Mi hanno presa per pazza?
Si, forse lo sono, ma non sono di certo loro a poterlo dire.
《Non lo voglio più sapere va!》
Faccio la finta offesa facendo spallucce e mettendo il broncio per poi dirigermi verso la mia
"postazione ".
Proprio così!
Abbiamo diviso gli spazi per dormire e per rilassarci un po' in ogni uno di noi e gli abbiamo soprannominati postazioni.
Ci sta dai!
Non siamo abituati a viaggiare e tre giorni in camper per noi sono tanti.
Ancora ne è passato uno solo e già io , personalmente, sono sfinita.
Ma va be!
Angolo autrice
Allora...ciao a tutti ragazzi
Parto con il dire che questo è il primo "libro " che scrivo.
O almeno ci sto provando!
Mi scuso fin da subito degli eventuali errori che verranno corretti a tempo debito.
Spero tanto che vi possa piacere ed appassionare proprio come succede a me mentre lo scrivo.
❤❤❤
Commentate, mi farebbe piacere avere un vostro sincero parere.
...
I capitoli verranno aggiornati al più presto possibile.😙
Baciii Chiara.
Capitolo scritto in collaborazione con Creepy_and_Baka_girl. ( T.v.b)
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