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Capitolo 54 - Into you (Pt. 2)

Solo quando non li ebbe più in vista si decise a girarsi, spostare lo sguardo sulla figura di Nicola, un lieve nodo alla gola per l'agitazione che si sentiva addosso.

Il primo passo era sempre quello più difficile da fare, ed anche in quel momento si sentì esattamente così: per muovere la gamba per compierlo, nel primo secondo le servì più forza di volontà di quanto non gliene servì per i passi e gli attimi successivi.

Fece un altro passo. E poi un altro, ed un altro ancora. Ne fece altri, fino a quando, senza alcuna sorpresa, non arrivò che ad un solo metro di distanza da Nicola. Non era del tutto sicura che l'avesse sentita avvicinarsi, i suoi passi attutiti dalla sabbia; non si voltò verso di lei, e a quel punto si ritrovò a dover pensare ad un modo per fargli capire che era lì, proprio accanto a lui.

-Anche Giulia e Filippo se ne sono andati-.

Caterina riuscì a biascicare a malapena quelle parole, la gola stretta in un nodo d'ansia e le mani incapaci di restare ferme: se le passò sul corto vestito bianco per riassettarlo, in un gesto che tradiva nervosismo. Fece ancora un passo avanti, raggiungendo infine Nicola e annullando quasi del tutto la distanza tra di loro.

Da lui non era arrivato altro che silenzio, tanto che Caterina si ritrovò a chiedersi se l'avesse sentita parlare. Sembrava calmo, almeno in apparenza; Caterina si ritrovò ad invidiarlo, perché lei, al contrario suo, era perfettamente consapevole di non star riuscendo nemmeno un po' a nascondere l'euforica agitazione che le stava attanagliando la bocca dello stomaco.

Dopo qualche secondo lo vide girarsi verso di lei, un cenno del capo verso il mare:

-È bello, vero?-.

Anche se c'era solo la luce lunare a rendere il tutto meno oscuro, Caterina riuscì a cogliere il sorriso che le stava rivolgendo. Le si avvicinò un po', fino ad arrivarle di fronte, a pochissimi centimetri dal suo viso:

-Il mare di notte è molto più affascinante-.

Quando Nicola appoggiò la fronte alla sua, Caterina sentì i brividi percorrerle la schiena. Avrebbe voluto rimanere così ancora a lungo, nel silenzio totale spezzato solo dalle onde infrangersi a riva. Non c'era bisogno di parole, non in quel momento.

Si staccò da lui quanto bastava per poterlo almeno guardare in viso, mentre con una mano afferrava la sua, le dita ora intrecciate. Iniziò a trascinarlo verso la zona dove c'erano ancora i loro zaini:

-Il mare sarà qui anche domani- gli disse, con un mezzo sorriso che tradiva un po' la sua ansia – Potrai continuare a guardarlo anche in un altro momento-.

Nicola non oppose resistenza: si lasciò trascinare da lei, non togliendole gli occhi di dosso nemmeno per un secondo.

Like a crutch you carry me without restraint

Back to a place where I am not alone

Caterina si sedette su uno dei teli rimasti stesi sulla sabbia ormai raffreddata dall'assenza del sole, lasciando andare per pochi attimi la mano di Nicola. Anche Nicola si sedette accanto a lei, incrociando le gambe, il volto girato nella sua direzione. Per i primi attimi rimasero lì, in silenzio, l'ondeggiare delle acquee marittime l'unica fonte che spezzava l'atmosfera silenziosa in cui erano calati.

Caterina sperò che stavolta, a fare il primo passo, fosse Nicola: in un certo senso si aspettava potesse farlo, per non lasciarle completamente il peso di dover decidere interamente il ritmo di quei minuti che rimanevano loro lì.

Quando si girò nuovamente verso di lui, lo vide tentennare ancora per qualche secondo, prima di rivolgerle un'occhiata decisa: allungò una mano verso il suo viso, girandola gentilmente verso di lui. Caterina non fece in tempo a dire nulla, non prima che Nicola avvicinasse i loro visi, fino ad unire le loro labbra, in un bacio gentile, delicato.

Bastarono pochi attimi per farlo diventare più audace, più magnetico. Caterina ricordava poche altre volte in cui Nicola era stato così autenticamente passionale, come se avesse deciso di lasciarsi andare ai propri istinti, spegnendo la parte più razionale di sé che lo frenava fin troppe volte.

Si staccarono dopo quella che le era sembrata un'eternità, senza fiato, nel silenzio abbandonato della spiaggia deserta. Ascoltò lo sciabordio ritmico delle acque nere del mare infrangersi a riva e sugli scogli poco distanti.

Sentiva qualcosa di nuovo quella sera. C'era davvero qualcosa di diverso, in lei, in Nicola, e tra di loro. Lo aveva percepito dagli sguardi di Nicola, e nel tocco appena percepibile con cui la fece lentamente piegare all'indietro, sul telo, facendola stendere completamente sulla schiena.

Caterina non oppose resistenza: non si sentiva a disagio come le altre volte in cui si erano ritrovati in una situazione analoga, né provava ancora rancore per il litigio e la mancanza di chiarezza che c'era stata tra loro fino al giorno prima. Immaginava che, in un certo senso, lo stesso dovesse valere anche per lui.

Con un movimento lento, talmente lento da sembrare una tortura per entrambi, Nicola portò una mano sulla pelle liscia e calda della sua coscia destra. Caterina sentì la pelle fremere al tocco della mano di Nicola: la percepì scivolare lungo la propria coscia, fino all'orlo del vestito bianco, scostando appena il tessuto leggero. Nicola fece risalire la propria mano lungo il fianco di Caterina, lasciandolo in gran parte scoperto.

Si ritrovò a socchiudere gli occhi, lasciando uscire dalle proprie labbra un gemito soffocato, mentre Nicola si stendeva piano sopra di lei, facendo aderire i loro corpi. Era una sensazione nuova, che non si era del tutto aspettata di provare: forse era perché stavolta era più consapevole, perché era lei per prima a volerlo, ma si ritrovò a sperare non finisse mai.

Nicola avvicinò il viso a quello di Caterina, fino a quando non mise in contatto le loro labbra; fu durante quel bacio che Nicola portò le proprie mani dietro il collo della ragazza, cercando di slacciarle il nodo del vestito.

"Si è fatto audace".

Caterina riaprì gli occhi di scatto, chiusi durante il loro bacio, scostandogli le mani, nonostante lo sguardo sorpreso di Nicola:

-Abbiamo fretta, eh?- sussurrò lei, lasciandosi sfuggire una mezza risata divertita per il rossore che adornava il viso dell'altro – Tu sei ancora completamente vestito!-.

Nicola si rilassò visibilmente a quelle parole, sogghignando piano:

-Non hai tutti i torti- le mormorò di rimando, alzandosi di poco per permetterle di togliergli almeno la canotta bianca dal torace.

Caterina afferrò due lembi della canotta, scostandola a poco a poco dal corpo di Nicola, fino a farla passare oltre il capo, lasciandolo a torso scoperto. Lasciò cadere poco più in là da loro la maglietta, incurante fosse finita sulla sabbia. Le ci volle qualche altro secondo per decidersi a portare le mani al petto di Nicola: le fece passare lentamente, e con un po' di insicurezza, i palmi sui muscoli tonici e sottili. Sentì Nicola fremere sotto la pelle delle sue mani, rabbrividire al loro passaggio, ma non perse così tanto la concentrazione da non riuscire a riportare le mani al nodo del vestito bianco: non impiegò troppo tempo per slegarlo, e far scivolare l'abito lungo il corpo di Caterina, fino a farlo passare oltre i piedi, e lasciarlo posato accanto al telo da spiaggia.

Rabbrividì un po', dopo essere rimasta solamente con il reggiseno e gli slip del costume. Sentiva la leggera brezza costiera accarezzarle la pelle della pancia, dandole un po' di sollievo per il caldo che si era sentita addosso fino a quel momento. Anche il suo abito finì accanto al telo, trattenendo a stento un'imprecazione nel notare più di qualche granello di sabbia finire anche all'interno; non sarebbe stato piacevole quando avrebbe dovuto indossarlo di nuovo.

Venne distratta solo da un altro bacio di Nicola, più intenso seppur più lento. Si lasciò andare completamente, in un modo in cui non le era mai capitato prima e che non avrebbe creduto possibile, come se attorno a loro non esistesse più nulla e l'unica cosa su cui potesse concentrarsi fosse unicamente quel bacio.

Era quello il momento giusto, ora sentiva di averne la certezza.

Sentiva che ogni parola, ogni momento condiviso, persino anche litigio erano serviti a portarli fino a lì, fino a quella notte. Non era importante solamente per l'atto fisico in sé, quanto per le sensazioni che la stavano animando.

You say just look how far you've come

Despite all the things you've done

Quando alcuni secondi dopo Nicola si staccò appena da lei per riprendere fiato, Caterina si allungò verso di lui per posargli un altro bacio all'angolo della bocca. Gli accarezzò i capelli morbidi, scompigliandoli lentamente.

Rimase a guardarlo in silenzio, pensieri che le passavano per la mente e che fino a quel momento aveva accantonato, troppo distratta dalle labbra e dai baci di Nicola.

"È così che ci si sente, quindi?".

Sentiva il proprio cuore rimbombare a ritmo accelerato, quasi fosse sul punto di scoppiarle fuori dal petto. Era sicura che la pelle del suo viso fosse arrossata, per il respiro affannato e anche per il pensiero di cosa sarebbe seguito di lì a poco; non si sentì in particolare imbarazzo solo perché Nicola era nelle sue stesse condizioni.

L'ansia aveva iniziato a lasciar spazio a qualcosa che si avvicinava più all'euforia, alla sensazione di non volersi fermare per nessun motivo. Era qualcosa di nuovo, quasi fosse servito il loro litigio della sera prima per smuoverli entrambi.

-Nicola ... -.

Non si era quasi accorta di averlo sussurrato davvero: era stato talmente istintivo da essere convinta di averlo unicamente pensato, senza però pronunciarne il nome ad alta voce. Lo sguardo d'un tratto perplesso che Nicola le rivolse, però, tolse qualsiasi dubbio sul fatto di aver parlato sul serio.

Non le disse nulla, non subito. Per un momento rimase immobile, prima di passarle delicatamente un braccio attorno alle spalle, ed abbassando il viso fino a quando le loro fronti non entrarono in contatto.

Anche se non lo dava a vedere, Caterina riusciva a percepire tutta la tensione di Nicola, con il respiro accelerato e lo sguardo incerto, a tratti timoroso.

-Vuoi continuare?- nonostante tutto, le parlò con la voce più tranquilla di sempre, scostandole una ciocca di capelli castani dalla fronte – Possiamo sempre ... -.

-Non voglio fermarmi-.

Prima che potesse anche solo finire di parlare, Caterina lo interruppe senza esitazioni. Gli posò un leggero bacio sulle labbra, a stampo, prima di rivolgergli un mezzo sorriso:

-Le altre volte non erano il momento giusto- disse ancora, cercando di non far trasparire troppo la propria emozione – Stavolta credo di sì-.

Non sapeva con che forza avesse pronunciato quelle parole. Aveva la testa completamente offuscata, e in mezzo a quella nebbia, riusciva a distinguere solamente il volto dolce di Nicola, a pochi centimetri dal suo.

Ripensò ancora una volta ai giorni precedenti, quando aveva parlato sia con Giulia che con Alessio, quando entrambi le avevano dato l'ultima spinta che le mancava per prendere il coraggio necessario. Era anche merito loro se ora era lì, arrivata a quel punto, senza ripensamenti.

-Penso che questo lo sia- ripeté ancora una volta, sorridendo più apertamente.

Caterina avvicinò di nuovo il proprio viso a quello di Nicola, sfiorandogli con le labbra la pelle tiepida della guancia. In quel momento, sotto i raggi lunari senza Nicola sopra di lei, non potè però fare a meno di sentirsi fortunata nel poter fare quel passo con qualcuno che amava da quasi tre anni, la stessa persona con cui aveva condiviso moltissimo.

Lo sentì accarezzarle piano la curva delle spalle, ricambiando il sorriso che lei gli stava ancora rivolgendo:

-Lo credo anche io-.

You'll always be the one

To catch me

When I fall into you

And I fade away

I fall into you

And I fade











*il copyright della canzone (Dead By Sunrise - "Into You") appartiene eslusivamente alla band e ai suoi autori.

NOTE DELLE AUTRICI

Con il mese di luglio che sta ormai per finire, finisce anche questo capitolo. Dopo una lunga attesa durata anni è arrivato il momento per Nicola e Caterina di approfondire ancor di più la loro relazione.Nel frattempo, per rimanere in tema di approfondimenti, nel prossimo episodio vedremo cosa stanno combinando gli altri protagonisti all'ostello. Ne vedremo delle belle?Chi lo sa! A mercoledì prossimo per scoprirlo!

Kiara & Greyjoy

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