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Capitolo 20 - In the end (Pt. 3)

Mancavano quindici minuti alle undici quando Caterina, Giulia, Nicola, Filippo e Pietro percorsero la strada che dal parcheggio portava dritta all'ingresso della palestra del Virgilio. A mano a mano che si avvicinavano la musica proveniente dall'interno della palestra si faceva sempre più forte e nitida.

Mentre camminavano lungo la stradina, nella moltitudine di ragazzi che come loro si dirigevano verso la festa, Giulia osservò la scuola: vedere il Virgilio di notte, con le aule completamente deserte al suo interno, le metteva quasi ansia.

Distolse lo sguardo dall'edificio, lanciando delle occhiate ai suoi amici: per quella sera erano tutti vestiti piuttosto elegantemente, lei compresa. Aveva persino ceduto ad un paio di stivali con un tacco moderato, nonostante cominciasse già a pentirsi di quella scelta.

Il vestito blu che Giulia indossava l'aveva comprato in un pomeriggio passato con Filippo dalle parti di Borgo Padano: l'aveva intravisto di sfuggita esposto in una vetrina di un negozio del centro, dove poco dopo era entrata. Non ci aveva messo molto ad individuare il vestito, e ancor meno tempo ci aveva impiegato ad eleggerlo come abito designato alla festa di fine anno.

Giunsero all'entrata della palestra qualche minuto dopo, facendosi spazio tra i ragazzi lì fuori intenti a fumare. Appena varcata la soglia, Giulia si ritrovò a strizzare gli occhi, assalita dal volume altissimo della musica e dalle luci stroboscopiche dai colori fluorescenti che illuminavano, seppur di poco, l'ambiente.

Il caos era enorme: Giulia non aveva idea di quanto ci avrebbero impiegato anche solo a raggiungere gli spogliatoi per lasciar giù giacche e cappotti, con il corridoio affollatissimo e chiassoso.

Quando riuscirono ad arrivare, Giulia si ritrovò quasi incredula:

-Non credevo ci sarebbe stata tutta questa massa di gente- commentò, togliendosi la giacca e mollandola nel primo angolo libero che riuscì a trovare.

-E sono piuttosto convinto che aumenterà ancor di più tra poco- aggiunse Filippo, pessimista.

Uscirono di nuovo dallo spogliatoio, venendo imbottigliati ben presto dalla confusione.

-Io dovrei andare a cercare Laura!- urlò Pietro, cercando di farsi sentire nonostante la musica a palla - Ci ribecchiamo prima di mezzanotte-.

-Va bene! Ma non credo che riuscirai a trovarla tanto facilmente!- obbiettò Nicola, alzando di un bel po' la voce.

-Correrò il rischio di perdermi tra i meandri della palestra- Pietro alzò le spalle, giusto poco prima di allontanarsi - Ci vediamo dopo!-.

Giulia lo guardò allontanarsi a fatica, facendosi spazio piuttosto lentamente tra la folla. Non lo invidiò per niente.

*

Filippo richiuse dietro di sé la porta del bagno, facendo scattare la serratura per bloccare la porta. Si voltò verso Giulia subito dopo: lo guardava sorridendo, forse un po' a disagio per il posto dove si trovavano, appoggiata con la schiena contro la parete.

Non era passato molto tempo da quando anche loro si erano divisi da Caterina e Nicola: lei e Filippo avevano cercato un posto più tranquillo e con un po' più di intimità, mentre Nicola aveva detto di aver bisogno di aria fresca. Alla fine lui e Caterina si erano avviati verso l'uscita, e Giulia e Filippo si erano rintanati nei bagni dello spogliatoio femminile.

-Non avevo mai pensato al bagno come unico posto dove poter parlare in pace- ridacchiò Filippo, avvicinando il suo viso a quello di Giulia, abbracciandola ed attirandola a sé.

-E senza dover urlare per riuscire a sentirsi- aggiunse lei, ridendo. Annullò le distanze, appoggiando le labbra su quelle calde del suo ragazzo.

La musica giungeva più ovattata, un tenue sottofondo ben diverso dal martellare incessante in cui si erano ritrovati fino a pochi minuti prima. C'era un relativo silenzio nello spogliatoio: non c'era nessuno oltre a loro, in quel momento, tutti presi a ballare al ritmo delle canzoni che risuonavano nella palestra.

-Stai veramente bene con questo vestito, lo sai?- le sussurrò Filippo, quando poco dopo si staccarono dal bacio, ritrovandosi entrambi a corto di ossigeno.

-Se lo dici tu mi fido- ridacchiò Giulia, cercando di dissimulare al meglio l'imbarazzo.

Era consapevole delle mani di Filippo appoggiate sui suoi fianchi, ed ancor di più lo era del suo sguardo sul il suo corpo. Era una bella sensazione, quella di sentirsi desiderata e bella agli occhi di lui ... Ed era una sensazione alla quale, nell'ultimo mese, non poteva fare a meno di far ancora più caso.

Non si era ancora abituata del tutto a quella consapevolezza.

Tra loro andava tutto bene, ma dopo la sera del suo compleanno non avevano più toccato in alcun modo l'argomento. Non c'era stata nemmeno una parola su quanto era successo prima di andare a dormire, e Giulia ancora non aveva smesso di arrovellarsi con il dubbio che, forse, sarebbe stato ben peggio continuare ad ignorare la cosa che non affrontarla di petto.

-Lo sai che ti amo, vero?-.

Giulia parlò a voce bassa, conscia che a quella minima distanza tra loro Filippo l'avrebbe udita ugualmente.

La guardò stranito per alcuni secondi, in silenzio, prima di risponderle senza esitazione:

-Lo so- sorrise confuso, aggrottando la fronte - Come mai me lo stai chiedendo?-.

Giulia trasse un profondo respiro, d'un tratto più agitata di quanto avrebbe voluto. Non aveva programmato di parlare di quella cosa proprio alla festa di Capodanno, ma era abbastanza sicura che se avesse continuato a rimandare, prima o poi, tutto sarebbe rimasto irrisolto in maniera definitiva.

-Non abbiamo più parlato della sera del mio compleanno- disse infine, abbassando per un attimo gli occhi per distoglierli da quelli di Filippo - Di quando siamo andati in stanza da soli-.

Quando si decise a rialzarli, Filippo era lievemente arrossito:

-E vuoi farlo ora?- le chiese, ancor più disorientato.

Anche lei si sentiva così, era sicura che lo stesso disagio che poteva provare fosse lo stesso per Filippo. Eppure si costrinse a non tirarsi indietro, a smetterla di avere timore di passare per stupida:

-Prima mi vergognavo troppo- ammise, con un mezzo sorriso - Non fraintendermi: non ce l'ho con te per quella sera, non ci ho ripensato per tutto questo tempo in maniera negativa ... Volevo solo cercare di dirti che penso di non essere ancora pronta per qualcosa di più spinto-.

Stavolta Giulia si era ritrovata a parlare quasi di fretta, come a voler concludere quella frase il prima possibile. Si sentiva rossa in volto, le gote in fiamme; si sforzò comunque di non spostare di nuovo lo sguardo a terra, e di sostenere gli occhi di Filippo.

Lo vide meno confuso, forse più conscio di quel che lei aveva cercato di dirgli e fargli capire. Cercò di interpretarlo come un segno positivo.

-Lo avevo capito da quella sera- disse infine lui, annuendo - E va bene così, perché credo di non esserlo nemmeno io-.

Le sorrise in modo molto più caloroso, prendendole piano il viso tra le mani:

-Non risuccederà fino a quando non lo vorrai davvero. Te lo prometto-.

-Succederà quando saremo pronti entrambi- Giulia gli sorrise di rimando, dimentica dell'imbarazzo che era aleggiato tra loro fino ad un attimo prima. Non sapeva nemmeno come poter esprimere a voce tutto il sollievo e la gratitudine che stava provando per Filippo in quel momento; si limitò a buttargli le braccia al collo, in una specie di abbraccio.

Sentiva di amarlo davvero, per tante cose: per come la faceva sentire al sicuro, capita, per come ogni volta dimostrava di essere disposto a venirle incontro.

Avvicinò di nuovo le labbra a quelle del ragazzo, baciandolo piano, prima di staccarsi a pochi centimetri dal suo volto:

-Non sai quanto mi rendi felice- gli sussurrò, la voce quasi rotta dall'emozione - Vorrei dimostrartelo meglio, ma sappi che lo sono davvero-.

Filippo le accarezzò i capelli, stringendola ancora un po' a sé, in un gesto amorevole e protettivo.

-Lo sono anche io-.








NOTE DELLE AUTRICI

Parte breve, ma finalmente arriva anche il primo assaggio della festa ... Ovvero Filippo e Giulia che si appartano nei bagni per parlare in pace di certe faccende scottanti 😂

Vi sareste aspettati così tanta comprensione da Filippo sul fatto di voler aspettare, visto gli esiti dello scorso capitolo?

Torneremo venerdì con la quarta parte, concentrandoci invece su Pietro, Caterina e Nicola ... Chissà come andrà!

Kiara & Greyjoy

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