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Capitolo 9 - Get into trouble (Pt. 2)

-Sul serio? Rinunciate al sushi per un fish and chips?-.

Gli occhi spalancati di Alessio lasciavano trasparire tutta la sua incredulità. Sarebbe stata un'espressione altamente comica, e Pietro sapeva che sarebbe scoppiato sicuramente a ridere in un'occasione diversa da quella in cui si trovava, in cui invece era teso come una corda di violino.

Il suo sguardo andò ad Alice, che era seduta di fronte a lui al tavolo della cucina. Lei, invece, a quell'esclamazione scioccata di Alessio aveva riso sul serio. In maniera sommessa, a malapena udibile, ma l'aveva fatto, e quello era forse il segno che stava cominciando a sentirsi meno a disagio. Non che la sua timidezza fosse una novità: ora che la metà di dicembre era arrivata Pietro aveva un po' perso il conto delle volte in cui aveva incontrato Alice. Non si erano ancora molto parlati a tu per tu, se non per pochi minuti, a causa molto probabilmente del suo carattere non espansivo – e perché, Pietro odiava ammetterlo, ogni volta che la vedeva aggiungeva un punto in più al suo elenco mentale delle cose che facevano di Alice una persona migliore per Alessio rispetto a lui. Non odiava direttamente lei, quello no: per quanto poco la conoscesse ancora Alice gli dava l'impressione di essere una persona dolce, e attenta e premurosa. Ed era sempre maledettamente gentile, con un sorriso sincero pronto per tutti, anche se allo stesso tempo gli dava l'impressione che potesse diventare una persona estremamente ferma nelle questioni più spinose.

Era davvero perfetta per Alessio.

Lui non lo era di certo.

E poi ormai c'era Giada a cui pensare, con cui soffocare tutta la sua vergogna e l'odio per ciò che era e provava.

-Non vi capisco- si lamentò ancora una volta Alessio. Era stato lui a voler organizzare quella cena a tre, a casa loro. Pietro aveva accolto quella notizia due giorni prima con finto benestare, come se essere da solo in presenza di Alessio ed Alice non fosse un peso enorme.

Ora che era passato un po' di tempo da quando Alice era arrivata, ed era giunto il momento di scegliere cosa ordinare per cena, l'imbarazzo generale era un po' diminuito, ma Pietro continuava a rimanere a disagio.

Poteva ignorare solo fino ad un certo punto quanto si stringesse il proprio stomaco ogni volta che li vedeva in atteggiamenti tipici da fidanzati – ogni volta che Alice gli lasciava una carezza su un braccio o sulle mani, ogni volta che lo guardava con evidente trasporto.

Era innamorata, d'altro canto. Non poteva darle torto: avrebbe fatto esattamente le stesse cose, se ci fosse stato lui al suo posto.

Solo che, invece, poteva solo limitarsi ad invidiarla.

-Non sono molto propenso al sushi, sinceramente- si sforzò a dire, storcendo il naso.

Inaspettatamente Alice prese la parola subito dopo di lui:

-E a me manca la cucina inglese-.

Non era nemmeno stata lei a proporre di ordinare da quel ristorante appena aperto che faceva specialità perlopiù britanniche, ma Pietro. Eppure ora se la ritrovava improvvisamente coalizzata con lui.

-Vi siete alleati, quindi- soppesò Alessio, che evidentemente si era dato già per sconfitto – Chi l'avrebbe mai detto-.

Pietro condivise appieno quelle ultime parole, anche se non lo disse a voce. Con la coda dell'occhio vide Alice lanciargli un'occhiata che non riuscì a interpretare, e che preferì ignorare.

Fu Alessio stesso, alla fine, ad ordinare quel che avevano deciso. Concentrato al telefono per fare l'ordine, il silenzio calò su di loro per qualche minuto, a parte qualche sporadica domanda sui possibili dolci che si potevano aggiungere all'ordine e le bibite da prendere.

Fu dopo aver finito anche quel passaggio che Alessio si alzò bruscamente, posando il cellulare sul tavolo.

-Vado un attimo in bagno- annunciò non appena fu in piedi, gettando Pietro in un lungo momento di panico. Non riuscì nemmeno a dire nulla mentre osservava Alessio allontanarsi sempre di più dal tavolo e dalla sedia dove era rimasto seduto fino a quel momento, uscendo dalla cucina e poi svoltando l'angolo nel corridoio che lo avrebbe condotto al bagno.

Ora erano solo lui ed Alice, seduti l'uno di fronte all'altra, e Pietro riuscì solo a sperare che Alessio se ne stesse via per pochi secondi.

Non era mai stato tipo da sentirsi a disagio in presenza di persone poco conosciute, ma in quel momento si sentiva sulle spine come non mai.

-Si è piuttosto arrabbiato-.

Rimase sorpreso quando Alice parlò dopo pochi attimi che erano rimasti soli. Pietro alzò gli occhi su di lei: stava sorridendo vagamente divertita, ed era evidente che si stesse riferendo ad Alessio e alla sua delusione riguardo la cena. Ed era altrettanto evidente che il suo fosse un tentativo di rendere la situazione meno imbarazzante di quanto non fosse già.

O forse aveva davvero voglia di parlargli, e a quel dubbio Pietro rimase ancor più interdetto.

-Non sul serio- replicò infine, cercando di usare un tono di voce casuale – Può benissimo ordinare del sushi domani o qualche altra sera-.

Si chiese che impressione avesse dato ad Alice fino a quel momento, da quando si erano incontrati per la prima volta alcuni mesi prima. Forse lei non lo aveva ancora inquadrato, perché in fin dei conti si erano parlati poco, o forse lo trovava già antipatico a pelle. Pietro sperava solo che su di lui non avesse avuto l'impressione che provasse qualcosa per colui che era il suo fidanzato.

-Sono contenta di questa cena. I was looking forward to it-.

Alice parlò ancora una volta per prima, dopo che il silenzio aveva rischiato ancora una volta di calare tra loro.

-Ero curiosa di conoscerti meglio-.

Pietro aggrottò la fronte, sulla difensiva. Dove voleva andare a parare Alice?

-Come mai?- le chiese cauto. Lei non sembrò sorpresa da quella domanda: alzò semplicemente le spalle, rivolgendogli un sorriso timido.

-Sei il coinquilino di Alessio. Un suo amico caro- gli rispose con semplicità, l'accento inglese un po' più marcato rispetto a prima – Parla spesso di te-.

Tutta la cautela che Pietro aveva assunto negli ultimi secondi evaporò all'istante. Era ovvio quel che stava cercando di dirgli Alice: semplicemente voleva conoscere le persone che stavano intorno ad Alessio, le persone a cui teneva. I suoi amici. Probabilmente più avanti nel tempo la sua famiglia.

Pietro si sentì vagamente in colpa per come si era comportato fino a quel momento nei suoi confronti, così sulla difensiva e così poco propenso a parlarle. Alice non stava facendo nulla di male. Non era colpa sua, almeno non volontariamente, di tutto ciò che gli si stava rimescolando dentro.

La verità era che, se solo le avesse dato la possibilità di avvicinarsi, molto probabilmente sarebbe persino finito a volerle bene.

Forse anche a considerarla un'amica.

E quello sarebbe stata solo un'altra cosa ancor più complicata da aggiungere a tutto il resto.

-E che dice?- Pietro si sforzò di chiederle, con sincera curiosità.

Alice gli sorrise più apertamente:

-Solo cose positive. Gli piaci molto-.

Pietro cercò di ignorare la fitta al petto che provò a quelle parole.

-Deve volerti molto bene-.

"Non nel modo in cui gliene voglio io".

-Gliene voglio anche io- si costrinse a rispondere, anche se non era del tutto una bugia. Lo era solo per metà, perché in fin dei conti l'affetto per Alessio era vero, in qualsiasi sua sfumatura. Restava solo il fatto che il suo era un bene diverso da quello che si prova verso un amico.

"Ma lui ha già Alice per sentirsi anche amato".

-Credo stia bene con te, comunque- si sforzò di aggiungere, con dolorosa onestà – Voglio dire ... È più tranquillo rispetto a prima-.

-Really?-.

Pietro annuì ancora, trovando che sorriderle dopo aver ammesso ad alta voce quel pensiero fosse molto più difficile di quel che si era immaginato.

-Mi fa piacere saperlo- Alice lo disse con voce bassa, quasi provasse imbarazzo – Tengo molto a lui-.

E forse era proprio quello che li avrebbe avvicinati. La cosa che più avevano in comunque, almeno in quella fase della loro vita.

Si ritrovavano irrimediabilmente legati dallo stesso sentimento per la stessa persona.

-Sì, lo immagino-.





Forse per qualche tempo aveva davvero rifuggito quella vicinanza naturale ad Alice, quella forza che li portava ad essere più vicini e simili di quanto Pietro si sarebbe mai aspettato, ma poi aveva fallito.

E se i guai nella sua vita erano cominciati con Alessio, ben prima di conoscere lei, nel tempo non avevano fatto altro che aumentare. Si sentiva in colpa ogni volta che posava gli occhi su Alice, il tacito tradimento che lo portava ogni volta a farlo sentire meschino.

-Pietro?-.

Era stata Alice stessa a chiamarlo, e quando alzò lo sguardo su di lei la vide ancora in attesa di una risposta. Nei suoi occhi c'era l'ombra del dubbio, e sebbene in quel momento Pietro sapesse già che era un'incertezza del tutto superficiale e passeggera, si chiese se ogni tanto non avesse dubbi anche sulla sua lealtà come amico.

-Per me va bene- si costrinse a rispondere, accennando ad un sorriso che si fermò solo alle labbra, senza raggiungere neanche lontanamente gli occhi.

Ma ad Alice sembrò bastare. Le bastava sempre il minimo indispensabile per trovare il buono in ogni cosa.

Si chiese, sempre fermo a qualche metro di distanza da lei, se lo avrebbe ancora considerato un amico se avesse saputo di tutto quel che gli passava per la testa, di tutto quello che provava, o di certe cose già successe – o che avevano rischiato di accadere.

Forse nemmeno la bontà naturale di Alice sarebbe bastata.








NOTE DELLE AUTRICI

Attraverso i ricordi di questo flashback abbiamo potuto toccare con mano la situazione un po' ambigua in cui Pietro sta vivendo. Il moro, infatti, sembra andare d'accordo con Alice e infatti la considera  sua amica nonché una persona dall'animo buono. Proprio per questo Pietro non riesce a non sentirsi in colpa verso la ragazza con la quale si ritrova a condividere i sentimenti di amore per Alessio. Dunque non resta che aspettare e vedere cosa ci riserverà la prossima settimana questo capitolo!A tal proposito abbiamo un piccolo "annuncio" da fare. Dato che il consueto appuntamento del venerdì andrebbe a coincidere con la vigilia di Natale, noi autrici abbiamo pensato di anticipare gli aggiornamenti della prossima settimana di un giorno. Vi diamo dunque appuntamento a martedì 21 e giovedì 23 prima del prossimo weekend di feste! 🎄

Kiara & Greyjoy

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