Capitolo 30 - Black holes and revelations (Pt. 1)
L'inizio di settembre era arrivato, ma con esso non se ne era andata la canicola estiva che affliggeva Venezia ormai da maggio. Giulia cominciava a trovarla davvero stressante: la gravidanza le complicava ancor di più la sopportazione del caldo asfissiante, e ogni sera, dopo aver camminato per ore per lavorare, si ritrovava sempre in un bagno di sudore. Non si era trovata in una situazione così critica nemmeno ad agosto, quando il caldo, perlomeno, si era fatto più secco e molto meno umido di come era ora.
Sapeva già che quel maledetto caldo le avrebbe reso ancor più difficile sopravvivere a quel weekend, il secondo del mese. In quel momento, alle sette di sera di venerdì, non voleva nemmeno pensare alla tortura che l'avrebbe aspettata il giorno dopo, al matrimonio di Fabio: le veniva già da vomitare solo al pensiero di doversi alzare la mattina presto, insieme a Filippo, per raggiungere Torre San Donato.
Cercò di scacciare il pensiero dell'indomani, ed abbassò lo sguardo sulla sua coppetta di gelato già mezza sciolta. L'aveva ordinata sperando di potersi rinfrescare un po', ma la nausea aveva fatto di nuovo capolino, ed ora si ritrovava a non riuscire nemmeno a mandare giù un boccone di più.
Si sentiva osservata, e quando alzò gli occhi, non fu molto sorpresa nel trovare confermata quella sua sensazione: aveva gli occhi di Pietro, Alessio e Nicola – che stava cercando di cullare Francesco tenendolo seduto sulle sue gambe- puntati direttamente su di lei, tutti ugualmente straniti.
-Che succede?- chiese Giulia, confusa.
-Nulla di troppo pregnante, solo un'osservazione- fece Pietro, puntando il dito alla sua coppetta – Non stai mangiando-.
Giulia lo guardò ancora più disorientata, aggrottando la fronte:
-Quindi?-.
-Tu che non mangi del gelato- ripeté Pietro, con tono ovvio – Ti prego, ricordami l'ultima volta che non sei riuscita a mangiare un dolce-.
Giulia rimase in silenzio, stordita e senza sapere bene cosa rispondere. Ciò spinse Pietro a continuare:
-Non te lo ricordi, vero? E sai perché?-.
Lei lo guardò confusa, in silenzio.
-Perché non è mai successo!-.
A Giulia non rimase che bloccarsi allibita. Li fissò tutti con occhi sgranati, incapace di mettere in fila due parole con un vago senso.
Avrebbe fatto meglio a dire a Pietro che un mal di stomaco poteva capitare a chiunque, o spiegare che mangiare con le nausee gravidiche era tutt'altro che facile?
La verità era che, quando quel pomeriggio Filippo aveva proposto a lei e a tutti gli altri di ritrovarsi ed uscire insieme prima di cena, Giulia non aveva preso sul serio in considerazione l'idea di parlare del suo stato. Certo, molto presto sarebbe stato evidente senza dire nulla – si stupiva che ancora nessuno si fosse ancora accorto di niente-, ma non aveva davvero pensato di trasformare quelle due ore insieme per un gelato serale in un momento di dichiarazioni di quella portata. Non aveva la minima idea di come reagire a quelle osservazioni di Pietro, né come sviare quel discorso senza far sorgere sospetti.
-Oh avanti, non fare drammi dove non ce ne sono- lo rimbrottò Filippo, che aveva preso la parola al posto di Giulia che, ancora dopo almeno un minuto, ancora non aveva deciso come reagire.
-Non ha tutti i torti, però- si intromise a sua volta Alessio, stringendosi nelle spalle e rivolgendosi direttamente a Giulia, studiandola con occhio critico – Stai male, per caso? Sei diversa dal solito-.
Giulia si schiarì la voce, con finta nonchalance:
-Diversa come?-.
-Non lo so. Diversa- alzò le spalle Alessio, con tono vago.
-Chi lo sa, magari lo è davvero- Caterina aveva pronunciato quelle parole con casualità calcolata, come a voler nascondere la mano dopo aver rubato qualcosa. Giulia la fissò ad occhi spalancati, e nel sorriso incoraggiante di Caterina vi poté scorgere un barlume di incitamento che altro non poteva che voler dire "Questo è il momento".
Si girò verso Pietro, Nicola e Alessio: ad accomunarli tutti c'era il medesimo sguardo confuso e la fronte aggrottata. Si voltò anche verso Filippo, e non si meravigliò affatto di vederlo teso.
-Ci state nascondendo qualcosa?- domandò Nicola, piano.
-Mi pare evidente di sì- gli diede man forte Pietro, che ora fissava Giulia, Filippo e Caterina con sguardo torvo – Non è carino lasciare metà del gruppo all'oscuro di un qualche magnifico segreto-.
Giulia sbuffò sonoramente, guardando altrove. Il bar in cui si trovavano era localizzato in una delle minuscole piazze tra le calli, e a quell'ora di sera c'era ancora parecchia gente in giro. Al tavolo di fianco al loro un gruppo di ragazzi teneva sul tavolo vari bicchieri di spritz, e Giulia non poté fare a meno di invidiarli: le mancava poter bere un aperitivo alcolico decente.
-Niente segreti, solo ... - Giulia prese un sospiro, prima di riportare lo sguardo lontano da quegli spritz – In effetti c'è una novità-.
Filippo le mise una mano sul braccio, stringendo appena per richiamare la sua attenzione:
-Vuoi dirlo adesso? Sul serio?-.
Giulia percepì la sua esitazione dalla voce e dagli occhi stralunati: non sembrava affatto convinto della cosa, ma ormai Caterina aveva messo la pulce nelle orecchie a tutti gli altri. E poi, di lì a pochissimo tempo, sarebbe comunque diventato il segreto di pulcinella.
-Tanto ormai sarebbe questione di giorni- mormorò in risposta lei, lanciandogli un'occhiata fugace.
-Aspetta- esordì Pietro, con fare cerimonioso – Non dire nulla: sei incinta-.
Per la seconda volta Giulia rimase impietrita. Cercò di non rendere troppo visibile la sua sorpresa – anche se doveva ammettere che il silenzio era la risposta più sincera ed immediata che potesse esserci-, ma dissimularla era un lavoro inutile, quando di fianco a lei Filippo era rimasto letteralmente a bocca spalancata.
Giulia tirò un sospiro: in fin dei conti era tutto più facile, quando c'era Pietro a parlare al posto suo e Filippo a confermare il tutto senza nemmeno il bisogno di dire una parola.
-Che osservatore attento- disse lei, con nonchalance. La sorpresa passò di colpo da lei a Pietro, Alessio e Nicola: dovette sforzarsi molto per non scoppiare a ridere di fronte ai loro occhi sgranati e al rossore delle gote.
-Cosa? Io stavo scherzando!- esclamò Pietro, scioccato, alzando appena la voce per l'incredulità che l'aveva colpito.
-Beh, evidentemente ci hai azzeccato- replicò Giulia, allargando le braccia.
-Ma tu pensi ad una gravidanza ogni volta che qualcuno deve dire qualcosa?- fece con voce strozzata Filippo, ancora non ripresosi del tutto. Pietro, invece, sembrava essere sulla buona strada per assorbire il colpo appena ricevuto:
-Nel vostro caso era un'ipotesi da prendere in considerazione-.
Per tutta risposta, Giulia gli lanciò un'occhiata fulminante.
-Congratulazioni, sul serio- Nicola interruppe quel battibecco sul nascere, rivolgendo a lei e Filippo un sorriso oscillante tra la gioia e la meraviglia. Un secondo dopo si voltò verso Caterina, guardandola con disapprovazione:
-Ho come l'impressione che qualcuno non sia molto sorpreso della notizia-.
-Scusa, ma non sarebbe stato molto giusto se te lo avessi detto io- alzò le spalle Caterina, allungando una mano per spettinare i capelli biondi di Francesco.
-Auguri- aggiunse anche Alessio, alzando un sopracciglio – Ora ho un motivo in più per declinare gli inviti a cena: non vorrei passare al livello successivo e fare pure da babysitter-.
-Peccato, saresti stato molto comodo- Giulia rise, rivolgendo all'altro un sorriso malizioso – E comunque so dove abiti. Possiamo sempre autoinvitarci da te, caro vicino-.
Alla vista dell'occhiata disperata che Alessio le rivolse, tutti scoppiarono in una generale risata divertita. Persino Filippo sembrava più rilassato rispetto a prima: Giulia gli sorrise ancora una volta, accarezzandogli il dorso della mano con la propria.
-Di quanto sei?- chiese ancora Pietro, dopo qualche attimo di silenzio. Sembrava aver superato del tutto la fase della sorpresa, in quel momento.
-Tre mesi, all'incirca-.
-Volevamo aspettare di essere più sicuri per dirlo in giro- aggiunse Filippo, a mo' di scusa, abbassando per un attimo gli occhi e lasciandosi andare ad un sorriso timido.
Nicola aggrottò la fronte, come se ci fosse un dettaglio che gli stava ancora sfuggendo:
-Ma i vostri lo sanno?-.
-Solo i nostri genitori- Filippo mangiò l'ultimo boccone del suo gelato, gesticolando appena con la mano con cui teneva il cucchiaino – Non lo sanno neanche mio fratello o sua sorella-.
Giulia annuì in una muta conferma, mordendosi forte il labbro inferiore per non permettere ai sensi di colpa di tornare a farsi vivi ancora una volta. Dopo il giorno del matrimonio aveva ripensato spesso se dire a Lorenzo della gravidanza fosse stata la scelta azzeccata, soprattutto pensando che nemmeno sua sorella stessa ne era consapevole: continuava a chiederselo anche ora, dopo quasi due settimane. Non aveva confessato nemmeno a Filippo quel che gli aveva detto: temeva di farlo infuriare ulteriormente.
-Ecco perché siete così tranquilli, avete già sganciato la bomba- commentò Pietro, annuendo – Immagino la gioia dei futuri nonni-.
-Avresti dovuto vedere la gioia del futuro padre. È addirittura svenuto due volte- Giulia cercò di allontanare il pensiero di Lorenzo, occupando la propria mente con il ricordo di quando Filippo aveva saputo che era incinta. Si voltò verso di lui, e non poté fare a meno di non ridere quando incrociò il suo sguardo torvo e leggermente indispettito.
-Hai sempre avuto dei nervi di ferro, Filippo- persino Nicola rise, prima di fermarsi dopo che Caterina gli ebbe dato una pacca sulla spalla:
-Tu stai zitto. Avresti fatto meglio a svenire anche tu, almeno non avresti avuto le gambe funzionanti per scappartene a casa sua- disse, spostando gli occhi irritati su Alessio.
-Ehi, io ho cercato di fare da paciere, non c'entro nulla!-.
-Chiunque sarebbe svenuto al posto mio, chiunque- pose fine a quel dibattito Filippo, con un sospiro profondo.
-Come mai questa convinzione?- domandò Alessio, incuriosito.
Giulia rise ancora, più per il nervosismo in vista di ciò che stava per dire, che per reale divertimento:
-Perché già sapere di aspettare un figlio è una bella botta, figuriamoci scoprire di aspettarne due insieme-.
Il silenzio che seguì a quell'affermazione fu alquanto eloquente. Giulia fu sicura di poter leggere sulla facce di Pietro, Alessio e Nicola molto di più del senso di sorpresa avuto precedentemente: sembravano letteralmente traumatizzati.
Pietro fu il primo a ricomporsi, pur guardando sia Giulia che Filippo con occhi spalancati:
-Due mini Pippo? Mi domando cos'ho fatto di così male nella mia vita precedente per dover sopportare tutto questo in quella attuale-.
Filippo fu sul punto di dire qualcosa, ma dovette bloccarsi per la nuova ondata di risate che Pietro aveva causato con quell'affermazione. Dovette limitarsi a lanciargli un'occhiataccia, alla quale Pietro rispose ridendo ancora più forte.
-Per tornare al discorso da cui tutto è nato- Giulia cercò di riprendere fiato, prima di parlare e puntare un dito verso Pietro – Non mangio così tanto come tu credi-.
-Certo che no- la voce di Pietro non nascondeva affatto la vena sarcastica con cui stava rispondendo, né lasciava dubbi il sorriso eloquente stampato sulle labbra – Ma mi sarei aspettato di vedere quel gelato risucchiato in un sol boccone come un buco nero risucchia un pianeta-.
NOTE DELLE AUTRICI
A quanto parte Pietro, seppur con intenzioni scherzose, fa uscire allo scoperto la nostra Giulia. La mora dal canto suo, davanti a un più esitante Filippo, non si fa problemi a condividere con gli amici una notizia che comunque sarebbe arrivata in tempi brevi. Ma nulla può ovviamente battere la notizia di ben due piccole pesti in arrivo!E dopo il luuungo racconto del matrimonio di Giulia e Filippo nello scorso capitolo, nuove nozze si intravedono all'orizzonte. Ne succederanno delle belle?A venerdì per scoprirlo!
Kiara & Greyjoy
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