Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 18 - Almost easy (Pt. 1)

Ora che era giunta la seconda metà di agosto, Giulia ancora si ritrovava ancora incapace di realizzare di aver detto almeno a Caterina della proposta di matrimonio.

Aveva di certo in programma di dirlo, prima o poi, ma tutto era avvenuto quasi per caso. Era arrivata ad un punto in cui non era più riuscita a tenerselo dentro, come fosse un segreto da non rivelare a nessuno ma troppo grande per poter essere ignorato, e la preoccupazione per Caterina le aveva dato il colpo di grazia.

Erano passati solo pochi giorni, comunque, da quando aveva iniziato ad indossare l'anello di fidanzamento. Filippo aveva ceduto a sua volta, e di lì a pochi giorni avevano deciso che avrebbero dato la notizia alle loro famiglie. In quei giorni, dopo che Caterina era finalmente stabile e non più nell'immediato pericolo di avere un aborto spontaneo, affrontare i loro genitori era la preoccupazione più grande per Giulia.

Si era ripromessa di cercare di distrarsi il meglio possibile fino al loro ritorno a Torre San Donato, e forse era anche per quel motivo che, per quel giovedì di metà agosto, aveva invitato Pietro ed Alessio a pranzo.

Certo, li aveva invitati anche per vedere come avrebbero reagito anche loro alla notizia del matrimonio, in un pranzo intimo tra amici stretti, ma il suo intento principale rimaneva quello di non pensare assolutamente a come sarebbe stato il weekend che l'attendeva pochi giorni dopo.

Era circa mezzogiorno quando Pietro era arrivato per primo, ed era passata almeno mezz'ora abbondante quando il campanello aveva suonato di nuovo.

Giulia si era diretta alla porta con il suo miglior sorriso perfido, già sul piede di guerra.

-Lo so, sono in ritardo, ma ho una spiegazione- non appena aperta la porta, Giulia si ritrovò davanti il viso arrossato e dalla barba incolta di Alessio, i capelli biondi che ormai arrivavano poco sopra le spalle.

-Sicuro che devi avere una spiegazione- replicò Giulia, con finto calore – Solo tu saresti potuto arrivare con mezz'ora di ritardo abitando nel palazzo di fianco-.

-Posso spiegare- continuò Alessio, ma non fece in tempo ad aggiungere altro: Giulia lo aveva appena afferrato per la maglietta, tirandolo verso l'interno dell'appartamento, e sbattendo subito dopo la porta d'ingresso alle sue spalle.

-Più tardi, se avrò voglia di ascoltare le tue mirabolanti avventure casalinghe- lo zittì lei, percorrendo velocemente il corridoio e arrivando nel salotto, dove attendevano Pietro, seduto mollemente sul divano, e Filippo, in piedi e con un'aria tutt'altro che rilassata.

Alessio andò di filato a sedersi a sua volta sul divano, dall'altro lato rispetto a dove si trovava Pietro. Di nuovo, in un fugace momento, Giulia aveva notato il saluto distaccato che Alessio gli aveva rivolto appena, come se volesse mantenere le distanze in ogni modo possibile. L'attimo dopo si ritrovò ad alzare le spalle: in quel momento aveva ben altri pensieri, che non riguardavano certo il loro strano rapporto.

-Ora che finalmente ci siamo tutti- iniziò a parlare Giulia, restandosene in piedi al centro della stanza e lanciando un'occhiataccia ad Alessio, nel pronunciare quelle ultime parole – Possiamo dirvi come mai vi abbiamo invitato a pranzo-.

-Dovevo intuire che ci fosse il doppio fine. Sarebbe stato strano il contrario- esclamò sarcastico Pietro, che venne zittito subito da un'ulteriore sguardo truce di Giulia.

-Nessun doppio fine, invece. Dobbiamo solo dirvi una cosa-.

Giulia si godette quell'attimo di suspense. Pietro ed Alessio le stavano rivolgendo un'occhiata incuriosita e dubbiosa – probabilmente stavano pensando a tutte le cose positive e non che potevano riguardare quell'annuncio tanto ufficiale-, senza però azzardare a domandare nulla.

Forse era meglio così: Giulia dubitava ancora di riuscire a dire ad alta voce che di lì ad un anno sarebbe stata una donna sposata.

-Volete qualcosa da bere?- Filippo cercò di cambiare discorso con tutta la nonchalance possibile, ma risultando inevitabilmente forzato.

-Forse dopo pranzo- rispose Pietro, facendo schioccare la bocca – Sempre se non morirò avvelenato, s'intende-.

Giulia gli fece una linguaccia in tutta risposta, guardandolo malamente.

-Anche io sono a posto- borbottò Alessio, spostando lo sguardo perplesso da Giulia a Pietro.

-Fossi in voi mi procurerei un po' di alcool in anticipo. Potrebbe farvi comodo-.

Giulia aveva parlato con noncuranza, andando a sedersi su una delle poltrone, e guardando gli altri due con divertita malizia.

-Dovete dirci una cosa talmente scioccante che dovremo affogare nell'alcool per superarla?- domandò Alessio, scettico. Giulia fu tentata di rispondere affermativamente, ma si costrinse a tacere quando si rese conto che, partire già in quel modo, forse non sarebbe stata l'idea migliore.

-Che diavolo dovete annunciarci in pompa magna? Che avete deciso di trasferirvi in Australia? Che vi lasciate?- intervenne Pietro, allargando le braccia e spostando lo sguardo da Giulia a Filippo in attesa di una qualche spiegazione – Ammetto che sarebbe davvero uno shock per tutto il mondo, ma credo che potremmo anche farcene una ragione-.

Filippo si guadò intorno esitante, come a sperare che qualcun altro potesse parlare al posto suo:

-In realtà non è nulla del genere. Anzi, tutt'altro-.

Pietro alzò un sopracciglio, mentre Alessio aggrottò la fronte, forse ancor più confuso di prima. Giulia, dalla sua poltrona occupata, se ne rimase in silenzio per alcuni secondi, alquanto indecisa su come introdurre l'argomento. Forse non era ancora pronta a dirlo a tutti, o forse non c'erano molti altri modi indolori se non quello di dire direttamente di cosa si trattava.

-Ci sposiamo. Il prossimo anno-.

Aveva parlato talmente velocemente che temeva di essere risultata incomprensibile. Aveva abbandonato la baldanza di poco prima per lasciare spazio ad una nota di insicurezza che doveva notarsi molto, dalla voce e dal volto teso.

Anche Filippo era piuttosto pallido, e Giulia preferì distogliere subito lo sguardo, puntandolo invece su Pietro ed Alessio, che sembravano a metà tra lo sbalordito e l'incredulo.

-Ok, dov'è la mia bottiglia di vodka? Mi serve qualcosa di forte per capire bene cosa hai appena detto- il primo a parlare fu proprio Pietro, prorompendo in una risata tirata e nervosa, scuotendo la testa.

-Non è uno scherzo, Pietro, ci sposiamo sul serio! Giulia, mostra l'anello- Filippo sembrava aver recuperato la voce, a tratti offeso dal non essere stato preso sul serio dall'amico.

D'altro canto, Pietro sembrò ricredersi nel momento in cui si ritrovò davanti agli occhi l'anulare di Giulia, adornato dall'anello che le aveva donato Filippo due mesi prima.

Alessio lo guardò a sua volta, sconcertato:

-Pure l'anello? Fate le cose in grande, voi due-.

Pietro si ritrovò a scuotere la testa, ancor più incredulo:

-Mi correggo: datemi le mie bottiglie di vodka, come minimo me ne serviranno tre per realizzare il tutto-.

-Come sei simpatico- lo rimbrottò Giulia, lanciandogli un'occhiataccia.

-Ma quindi davvero volete compiere questo suicidio di coppia?- insistette Alessio, che a quanto pareva doveva ancora nutrire dei dubbi sulla veridicità del tutto. Giulia si ritrovò a non biasimarlo, tra sé e sé: forse, al posto suo, anche lei si sarebbe ritrovata talmente incredula da prendere tutto per uno scherzo ben pensato.

Filippo lo guardò rassegnato, come se non si fosse aspettato proprio quella reazione dall'amico.

-Sarebbe bastato un "Congratulazioni, sono contento per voi!"- cercò di ironizzare Giulia, sospirando profondamente. Osservò Filippo andare a sedersi velocemente sull'altra poltrona rimasta libera, prendendosi il volto tra le mani con aria preoccupata:

-Davvero non sembriamo nemmeno seri nel darvi questa notizia? Non è uno stupido scherzo, è ... – sospirò con aria a tratti disperata – È la realtà, pura e semplice-.

Giulia si morse il labbro, una punta di preoccupazione che si faceva strada in lei: capiva quello che voleva dire Filippo, lo capiva anche troppo bene. Forse anche i loro genitori non li avrebbero presi sul serio. Se Pietro ed Alessio avevano reagito a quel modo, cosa si sarebbero potuti aspettare dalle loro famiglie? A tratti sperava di non scoprirlo nemmeno.

-A parte gli scherzi, non sono la persona più indicata per parlare bene dei matrimoni- Alessio aveva preso la parola, evitando che la stanza cadesse in un silenzio colmo d'imbarazzo – Ma se va bene a voi ... Insomma, auguri ad entrambi-.

Aveva cercato di sorridere incoraggiante – forse tirando un po' troppo il sorriso, e risultando così ugualmente artificiale-, e Giulia stava perlomeno apprezzando lo sforzo per non farli sentire completamente inadatti.

-Ad essere sinceri, mi sarei aspettato una proposta già tempo fa. D'altro canto stiamo parlando di voi due piccioncini- anche Pietro sembrava aver capito l'antifona: aveva lasciato perdere il tono sorpreso di poco prima, cercando di buttarla sul ridere e risultare sarcastico. Quel cambio di rotta sembrò tranquillizzare in parte perfino Filippo: aveva rialzato il capo, ed aveva accennato un leggero sorriso teso verso gli altri due.

-Avremmo dovuto sposarci subito dopo il liceo, quindi?- domandò Giulia, con noncuranza.

Pietro le lanciò un ghigno astuto, piuttosto divertito:

-Non prendere troppo letteralmente quel che ti dico. Ma in ogni caso Filippo ce ne ha messo di tempo per decidersi. Forse temeva che tu gli tirassi pacco-.

-Era quello il mio terrore, infatti- Filippo rise piano, non fermandosi nemmeno di fronte all'occhiata minacciosa che Giulia gli aveva appena rivolto.

-Ma fammi capire- di nuovo fu Alessio a parlare, con aria interrogativa e rivolto solo a Giulia – Oltre a noi non lo sa nessun altro? Nemmeno Caterina?-.

-Non essere sciocco, Raggio di sole, lei è stata la prima a saperlo. Più di una settimana fa-.

-Mi pareva strano facessi un annuncio simile senza di lei, o senza prima averglielo detto- Alessio allargò le braccia con fare ovvio, ricevendo in risposta una risata divertita di Giulia.

Pietro accavallò le gambe, assumendo un'espressione dubbiosa e spostando gli occhi scuri da Giulia a Filippo, come se qualcosa gli ronzasse in testa già da un po', ma senza il coraggio di domandare nulla fino a quel momento:

-E i vostri genitori come hanno reagito? Hanno lanciato coriandoli in aria e suonato le campane a festa, o hanno già deciso di indire il lutto famigliare?-.

Giulia si scambiò uno sguardo pieno di panico con Filippo: quella era esattamente la domanda che si stavano ponendo entrambi giorno e notte, da quando avevano deciso di uscire allo scoperto di lì a pochi giorni.

Nessuno disse nulla, e Pietro sembrò afferrare la risposta basandosi solo sulle espressioni disperate dei due: -Oh. Temo di aver toccato il tasto sbagliato- annuì con il capo, fin troppo sicuro di averci visto giusto.

Alessio spalancò gli occhi, e Giulia era sicura che, se in quel momento avesse avuto una bevanda da sorseggiare, l'avrebbe sputata fuori all'istante per il troppo stupore.

-Non lo sanno ancora? Ma sono le vostre famiglie!- esclamò, gli occhi azzurri sgranati.

-Diciamo che abbiamo voluto dirlo prima a voi per ... Come dire ... Esercitarci nel dare la notizia? Ecco, diciamo così- Giulia si era resa conto di non essere stata per niente convincente – anche se, in un certo senso, quella era una parte della verità-, e non si sorprese molto nel rendersi conto che Filippo era ripiombato nella stessa ansia di prima.

Pietro li guardava di nuovo con scetticismo, e Giulia, in un flash di un secondo, s'immaginò come quello stesso sguardo sarebbe stato rivolto loro anche dalle loro famiglie.

-Ascoltate il mio consiglio: fatevi coraggio, affinate la vostra tecnica, e siate convinti- parlò Pietro, spostando lo sguardo da Giulia a Filippo – O se la prendono male vi massacreranno nel giro di un secondo. E in tutta sincerità, non vi invidierò per niente-.

Aveva ragione, Giulia lo sapeva. Aveva ragione, e temeva profondamente che sarebbe andata esattamente così, come l'aveva descritta Pietro.

Non sarebbe stato per nulla semplice.








NOTE DELLE AUTRICI

Capitolo nuovo, e avventure nuove! Anche se le avventure in questione riguardano il fatto che Giulia e Filippo, ormai stanchi di tenere segreto il matrimonio in programma, hanno finalmente deciso di annunciarlo in pompa magna ... Ma prima facendo qualche prova, in questo caso usando come cavie Pietro e Alessio! Il pranzo che hanno condiviso (chissà se avranno parlato davanti ad un piatto di carbonara... Voi l'avete fatto, visto che oggi è niente di meno che il Carbonara day?😂) non è andato esattamente alla grande, tra il non entusiasmo di Alessio alla notizia e le battute di Pietro... Andrà meglio con le rispettive famiglie di Giulia e Filippo?

Per scoprirlo vi aspettiamo venerdì!

Kiara & Greyjoy

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro