Capitolo 13 - I hope, I think, I know (Pt. 3)
TW//: In questo capitolo verrá trattato, seppur in modo non grafico e solo accennato, il tema dell'interruzione di gravidanza. Se pensate che possa essere un argomento troppo delicato per voi vi consigliamo di saltare questa parte. Se invece siete contro l'interruzione, vi ricordiamo che è un diritto sancito dalla legge e che quindi potete portare le vostre proteste altrove e non certo qui.
-Quindi avete parlato-.
Era una constatazione pura e semplice, quella appena fatta da Giulia. Un ottimo riassunto di ciò che Caterina aveva appena raccontato, seppur per sommi capi, a lei e ad Alessio.
Quel mercoledì pomeriggio si stava sviluppando pigramente, e sarebbe stata una giornata ancora più fiacca se non si fosse ritrovata in compagnia dei suoi amici, capitati sulla soglia del suo appartamento piuttosto inaspettatamente. Caterina aveva avuto l'impressione che ci fosse lo zampino di Alessio sulla scelta di quel giorno e di quell'orario: lui doveva di certo essere più a conoscenza degli orari di lezione di Nicola rispetto a Giulia. Dovevano aver deciso di raggiungerla lì quando sarebbero stati sicuri che Nicola sarebbe stato fuori.
-Un po'- replicò Caterina, sistemandosi meglio sul divano – Almeno è un inizio-.
Le sue parole suonavano più ottimiste di quanto non lo fosse lei, ma doveva ammettere che in realtà era così sul serio: la conversazione del giorno prima avuta con Nicola aveva davvero segnato l'inizio di un confronto tra loro.
Si rigirò tra le mani la tazza di thè caldo che si era preparata poco dopo l'arrivo di Giulia ed Alessio. Nonostante il caldo di maggio aveva provato il bisogno di bere qualcosa di caldo, di avvolgente, che tenesse lontano il gelo che si sentiva addosso ormai da settimane.
Si erano accomodati tutti e tre in salotto, occupando l'intero divano, Giulia da un lato ed Alessio dall'altro e con Caterina nel mezzo, non del tutto pronta a parlare apertamente di quel che stava succedendo ma bisognosa di sfogarsi, di pareri esterni e qualsiasi altra cosa che potesse tornare utile. Sebbene quell'incontro non fosse stato programmato era tacitamente grata ad entrambi che avessero deciso di venire da lei spontaneamente, forse avendo percepito entrambi qualcosa attraverso i pochi messaggi che si erano scambiato nel corso della giornata precedente.
-Spero si sia scusato per la sua fuga- borbottò Giulia, che a quanto pareva aveva ancora il dente avvelenato per quella cosa. Caterina rise tra sé e sé, annuendo:
-L'ha fatto-.
-La prossima volta che succede faccio finta di non essere in casa- commentò Alessio, sovrappensiero.
-No, la prossima volta che succede si ritrova gambizzato, fidati- replicò Giulia, prima ancora che Caterina potesse dire che sperava non ci sarebbe stata una prossima volta.
Le posò una mano su una spalla:
-Trattieni i tuoi istinti omicidi per un po', ti prego-.
"Forse per i prossimi diciott'anni".
A quel pensiero sentì la gola chiudersi completamente, lo sguardo che cadde automaticamente in basso, verso il suo grembo ancora piatto.
-Ma quindi?-.
Giulia spezzò ancora una volta il silenzio, ma con voce più esitante di prima.
-Siete arrivati ad una conclusione?- chiese ancora – O avete pareri diversi?-.
Caterina alzò le spalle:
-È presto per decidere qualcosa di definitivo, almeno nel nostro caso- sospirò, sforzandosi di bere ancora un sorso di thè – Per ora pensiamo di parlarne con i nostri genitori, vedere come va quello-.
Inizialmente non si era ritrovata molto entusiasta a quell'idea, ma poi riflettendoci meglio aveva capito come mai Nicola ci tenesse così tanto. Era probabile che volesse anche solo un loro parere, se non proprio il loro aiuto. Caterina era conscia che alla fine di tutto sarebbe stata lei, e solo lei, ad avere l'ultima parola, ma non poteva biasimare Nicola per voler rendere partecipi di quell'evento – che, nel bene o nel male, avrebbe inevitabilmente stravolto la vita di entrambi- i loro genitori.
-Ma state pensando di tenerlo?- chiese Alessio, che la stava guardando piuttosto dubbioso.
"La domanda da un milione di euro".
Caterina abbassò gli occhi, nervosa.
-Non lo so- rispose dopo un po', con sincerità – Non sono convinta di nulla, in questo momento. Non voglio escludere l'interruzione a priori, ma nemmeno il portare avanti la gravidanza-.
Le fece molto strano sentirsi dire quelle parole, ma era la verità. Era vero che aveva una paura cieca e che forse non era ancora il momento giusto, ma allo stesso tempo c'erano stati certi pensieri – certi scenari immaginati al sicuro della sua mente- che la mettevano nel dubbio, e che sapeva già le avrebbero fatto penare anche l'eventuale decisione di interrompere tutto.
Avrebbe preferito di gran lunga essere completamente certa di non volere quel bambino: almeno, in quel caso, non si sarebbe guardata indietro una volta presa la propria decisione.
-E l'adozione?- provò Giulia, ma Caterina scosse subito il capo:
-Non credo ce la farei. Preferirei finire tutto subito, piuttosto-.
Caterina si strinse nelle spalle, a disagio. Neanche Nicola sembrava aver pensato all'adozione, forse per un sentimento simile a quello che aveva provato Caterina quando aveva sfiorato quel pensiero: non credeva di essere in grado di passare nove mesi di gravidanza, per poi arrivare alla fine e dare in adozione il bambino che ne sarebbe nato. Non credeva di avere quel tipo di forza e di distacco necessari per riuscirci.
-Devi decidere tu- ripeté Giulia – Però dovreste seriamente informarvi per qualche bonus e cose così. E poi una volta nato vi daremmo una mano anche noi-.
Erano parole simili a quelle che le aveva rivolto Nicola il giorno prima, e Caterina si ritrovò ad annuire passivamente.
Era più facile aspettarsi una delusione – e quindi non aspettarsi di poter ricevere alcun aiuto-, piuttosto che sperare in qualcosa e poi avere l'ennesima illusione.
-In fondo ... - continuò a parlare Giulia – Non lo so, in fondo vi ci vedo come genitori-.
Caterina avvertì una fitta farsi strada nel suo petto.
Prima che potesse dire qualsiasi cosa, però, fu Alessio a parlare:
-Non è così semplice, però, e non è solo questione di soldi- replicò, con voce piuttosto combattuta – Ci si può pentire di aver abortito, ma ci si può anche pentire di aver proseguito una gravidanza non del tutto voluta-.
Era evidente che parlasse perché lui per primo si era ritrovato ad avere un genitore che, forse, in fondo non aveva mai voluto esserlo.
"Se capitasse non me lo perdonerei mai".
-Non è così facile, le buone intenzioni non bastano sempre- Alessio sospirò profondamente – E in questi casi ci va di mezzo anche la vita di qualcun altro-.
Se fino a quel momento era riuscita a tenere sufficientemente a bada l'ansia, stavolta Caterina si ritrovò con il respiro accelerato e il cuore a battere più veloce.
C'erano così tante cose a cui dover pensare, così tante responsabilità, e avrebbe solo voluto dimenticarsi di ognuna.
-È vero. Però non ho ancora deciso niente- mormorò infine, la gola chiusa – Tempo fa pensavo che se mi fossi trovata in una situazione del genere avrei deciso di abortire sicuramente. Però quando succede davvero e succede a te non è sempre così facile-.
Un po' si sorprese nell'essere riuscita ad essere così sincera di fronte ad altre persone. Fino a quel momento aveva ammesso quel particolare solo a se stessa, ancora troppo sorpresa nel rendersi conto che la situazione era molto più incerta di quel che si era sempre immaginata.
Avvertì Giulia passarle un braccio intorno alle spalle, affettuosamente:
-In qualsiasi caso non ti dovrai sentire giudicata- le disse, a mezza voce – Non starai facendo nulla di male, né se dovessi abortire né se dovessi tenerlo-.
Era più facile a dirsi che a farsi, ma Caterina volle crederle.
Quando si girò verso Alessio, lui le stava già sorridendo. C'era un'ombra malinconica ad adombrargli il viso, ma le stava comunque sorridendo.
-Ascolta Nicola e parlane con lui, però la parola finale spetta a te- mormorò, con voce rassicurante – Vedrai che andrà tutto bene-.
Era di conforto sapere che, nonostante tutti i dubbi e le incertezze, avrebbe almeno potuto contare su di loro.
NOTE DELLE AUTRICI
E dopo un confronto con Nicola, stavolta ne abbiamo uno anche con Giulia e Alessio, che sono giunti in arrivo dell'amica ... E Caterina per ora sembra non avere ancora le idee chiare, anche se prima o poi dovrà decidere cosa fare. Per ora sembra che l'unica idea davvero scartata sia quella dell'adozione, ma tutto il resto è ancora un enigma. Secondo voi cosa succederà nel prossimo capitolo?
Ci teniamo a dire, in ogni caso, che sia portare avanti la gravidanza, che l'interruzione, così come l'adozione sono tutte decisioni ugualmente valide e che non andrebbero giudicate in nessun caso.
Ci rivediamo mercoledì prossimo con un nuovo capitolo!
Kiara & Greyjoy
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