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Capitolo 1 - The start of something new (Pt. 5)

Alessio incassò il colpo in silenzio, rimanendo per la prima volta davvero senza parole. Si specchiò negli occhi verdi di Alice, e vi lesse di nuovo l'apprensione e il biasimo che aveva fatto trapelare, seppur sottilmente, fino a quel momento.

Era difficile ammettere che aveva ragione. Era altrettanto arduo ammettere con qualcun altro che Pietro aveva davvero mutato il suo atteggiamento solo verso di lui, negli ultimi due anni.

Si sentì ancor più spaesato, e in quel momento avrebbe solamente voluto tornare indietro nel tempo, rivedere e scoprire tutto ciò che aveva minato il loro rapporto fino a quel punto: perché continuavano a sfuggirgli mille dettagli, perché non riusciva a capire cosa fosse successo loro in quel lasso di tempo?

-Ho come l'impressione che, per quanto tutti te lo dicano, non cercherai di cambiare minimamente idea su Giada e sulla sua storia con Pietro- sospirò infine Alice, la rassegnazione visibile nei suoi occhi – Lo sto dicendo per te, perché non credo nemmeno lontanamente all'idea che ti possa piacere una situazione del genere. Perché non provi ad andare un po' incontro ad entrambi?-.

-Non è così facile- mormorò Alessio, il viso abbassato.

"Ormai è finito da molto il tempo per riparare a tutti gli errori che ho fatto con Pietro".

-Provarci non ti costa nulla- Alice addolcì appena la voce, prima di posare una mano sul volto di Alessio, in una carezza d'incoraggiamento – Lascia per un po' da parte l'orgoglio, e cerca di non essere sempre così rigido. Forse ne varrà la pena-.

Alessio annuì piano, anche se non credeva molto alle parole di Alice: non vedeva molte speranze, nel recuperare tutti gli errori commessi, né riusciva minimamente a convincersi che la cosa migliore per Pietro fosse quella di stare con una donna come Giada.

Rimase in silenzio, per nulla consolato o con l'umore migliorato rispetto a prima.

-Che ne dici di tornare dentro?- domandò di nuovo Alice, un sorriso appena accennato sulle labbra piene. Alessio si ritrovò ad annuire di nuovo, più per inerzia che per convinzione.

In quella notte avrebbe preferito rimanere lì, nella solitudine famigliare che spesso aveva conosciuto in vita sua, e che ancora per molto l'avrebbe accompagnato.

*

Giulia si buttò a terra, in assenza di un qualsiasi divano o poltrona da poter usare per restarsene un po' seduta. Il salotto dell'appartamento non era una stanza molto grande, anche se, spoglia di qualsiasi mobile, poteva sembrare il contrario; nonostante ciò, comunque, di spazio per tutti ce n'era decisamente a sufficienza, e Giulia attese con calma che si ritrovassero tutti lì prima di reclamare i regali per lei e Filippo.

Vide con la coda dell'occhio Alice rientrare, accompagnata da un alquanto apatico Alessio, inerte probabilmente quanto lo era Pietro, che in quel momento si trovava dalla parte opposta della sala.

Ora c'erano tutti.

-Allora, si può sapere che ci avete regalato, o devo tenermi la curiosità ancora per molto?- domandò Giulia, rivolta a nessuno in particolare.

-Lo scoprirai presto- le rispose subito Caterina, che aveva già recuperato dalla cucina la borsa contenente i regali. La portò di fronte a Giulia, e si sedette a terra di fianco all'amica, presto imitata anche da Filippo:

-Spero non siano regali troppo imbarazzanti- scherzò lui, sistemandosi accanto a Giulia, che aveva appena estratto il primo pacco: era piuttosto grande e pesante, e dovette poggiarlo a terra in fretta, per evitare che le cadesse di mano.

-Fate piano, o troverete il regalo a pezzi- li redarguì Nicola, che li osservava restando in piedi di fronte a loro.

Giulia si affrettò a strappare la carta colorata che ricopriva il pacco, ora ancor più curiosa: a giudicare dall'immagine stampata sul cartone della scatola, lei e Filippo avevano appena ricevuto un servizio di piatti.

-Così potrete risparmiare almeno su qualche spesa- spiegò Caterina, ricambiando i sorrisi di Giulia e Filippo.

-Ottimo, direi- esclamò Giulia, grata per quel pensiero: di certo era una cosa in meno a cui pensare, e soldi risparmiati per altre cose. E poi, in ogni caso, un servizio di piatti nuovo sarebbe ovviamente stato utile.

-Ora però dovreste anche guardare l'altro regalo- Caterina intervenne di nuovo, stavolta con un sorriso alquanto malizioso e divertito stampato in viso. Quel gesto non fece altro che insospettire Giulia più di quanto già non fosse:

-Ci dobbiamo preoccupare, per caso?-.

-No- rispose l'altra, mordendosi il labbro come per impedirsi di scoppiare a ridere troppo presto – È solo un regalo che abbiamo pensato per farvi divertire un po'-.

Giulia spalancò gli occhi, tuffandosi nell'immediato verso la borsa che conteneva altri due pacchi, anch'essi incartati con carta colorata e molto più piccoli rispetto al primo. Ne prese uno in mano, passandolo subito a Filippo, e prendendo subito dopo l'ultimo che rimaneva.

Non appena Giulia l'ebbe scartato, rimanendo fissa ad osservare l'immagine illustrata stampata sulla confezione, non poté trattenere un moto di sbigottimento. Si riprese quasi subito, dapprima lanciando occhiate torve verso tutti i presenti, per poi, finalmente, lasciarsi andare ad una risata tra il divertito e l'imbarazzato.

Filippo, al contrario suo, era rimasto allo stesso sguardo minaccioso che Giulia aveva assunto non appena scartato il pacco. Era arrossito tremendamente, e nel vederlo in quelle condizioni Giulia non poté fare a meno di ridere ancor più forte.

-Ma come vi è venuto in mente di regalarci una cosa del genere?!- esclamò stizzito Filippo, ancora paonazzo, causando le risate generali degli altri.

-La casa è ancora troppo vuota, almeno fino a quando non verrà riempita da eventuali figli- iniziò Pietro, che sembrava essere l'unico ad aver ancora fiato sufficiente per parlare – Quindi abbiamo pensato di regalarvi qualcosa per passare un po' il tempo in maniera alternativa-.

-Ma è da pervertiti!- sbottò Filippo, ancora una volta.

-In realtà è sempre stato il mio desiderio segreto averne almeno una- intervenne Giulia, divertita e rossa in viso solamente per il troppo ridere.

-Appunto- annuì Caterina, ridendo ancora.

Giulia fece fatica a riprendersi, e a cercare di non scoppiare di nuovo in altre risate di fronte allo sguardo torvo e imbarazzato di Filippo. Gli tolse dalle mani la scatola che aveva, ed osservandola insieme a quella che aveva scartato lei: effettivamente regalare delle bambole gonfiabili era senz'altro una cosa del tutto goliardica, ideata apposta per prenderli un po' in giro. Probabilmente Filippo si sarebbe davvero sotterrato dalla vergogna, ritrovandosele davanti agli occhi una volta gonfiate.

-Allora, che ve ne pare dei nostri regali?- spezzò il silenzio Caterina, un sorriso alquanto divertito ancora stampato sulle labbra.

-Utilissimi, direi- rispose subito Giulia, impedendo a Filippo di parlare per primo – Soprattutto uno in particolare. E non parlo del servizio di piatti-.

Filippo sbuffò sonoramente alle sue spalle, e Giulia ne approfittò subito per girarsi verso di lui e sporgersi sul suo viso, avvicinando le labbra al suo orecchio:

-Non fare il santarellino- sussurrò piano, per non farsi sentire dagli altri – Vedrai che ti farò cambiare idea in fretta, sul secondo regalo-.

Filippo si limitò ad ascoltare, deglutendo rumorosamente e annuendo in maniera appena percettibile. Aveva le gote ancora in fiamme, e se possibile erano diventate ancor più rosse proprio in quel momento.

Giulia gli sorrise ancora, prima di allontanarsi da lui ammiccandogli: non credeva di poter sentirsi meglio di quanto già non si stesse sentendo in quella serata.

*

-Finalmente soli!-.

Filippo si buttò lungo disteso sul materasso, tirando un lungo sospiro ed attendendo che Giulia lo raggiungesse. Caterina e Nicola erano stati gli ultimi ad andarsene, ed erano usciti giusto pochi minuti prima, quando era già mezzanotte. Ora, finalmente, nell'appartamento erano rimasti solo loro.

-È stata una serata divertente, però- mormorò Giulia, entrando nella camera da letto, e stendendosi a sua volta accanto a lui – E in generale è stata una bella giornata. Lunga e un po' faticosa, ma bella-.

-Già, se non fosse stato per le pulizie e i soliti screzi tra Alessio e Giada- replicò Filippo.

Giulia non rispose, ma si ritrovò mentalmente d'accordo con l'altro: effettivamente era stata una giornata pesante, per via di tutto quello che avevano dovuto pulire e sistemare in casa. E lo era stato anche per quell'aria tesa che si era respirata a tratti dopo la cena e dopo lo scarto dei regali: era la solita storia che si ripeteva, Alessio e Giada che si lanciavano pessime frecciatine e finivano per lanciarsi sguardi di fuoco a vicenda. Alla fine erano stati lei e Pietro a cedere per primi: non se ne erano andati molto prima rispetto agli altri, ma se ne erano andati comunque per primi. Li avevano seguiti poi Alice e Alessio, che non sembrava per niente allettato all'idea di dover raggiungere Pietro al loro appartamento. A Giulia aveva fatto quasi tristezza vederli entrambi ignorarsi a vicenda, nonostante fosse palese quanto avrebbero voluto fare tutto il contrario.

-In fin dei conti, comunque, è andata bene- continuò Filippo, gli occhi chiusi in un evidente segno di stanchezza.

-Fortunatamente sì- convenne Giulia, che si girò di fianco per poterlo guardare dritto in faccia – E comunque la nottata non è ancora finita-.

-Non sei ancora stanca?- Filippo lasciò nascere un leggero sorriso sulle labbra, mentre riapriva gli occhi per fissarli sul viso di Giulia.

-Un po'- ammise lei, passando una mano tra i ricci spettinati dell'altro – Ma è la nostra prima notte qua. Dobbiamo festeggiare-.

-Da quando sei diventata così festaiola?-.

-Da questo momento-.

Giulia ricambiò il sorriso di Filippo, prima di avvicinarsi a lui e lasciargli un bacio leggero sulle labbra.

Era finalmente pronta ad iniziare di nuovo, sempre loro due insieme.


"L'unica gioia al mondo è cominciare. È bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante" - Cesare Pavese

We will make a brand new start

From the pieces torn apart

The break of day is before us

Cast your sorrows to the wind

Let the highway take us in

As we escape the disorder

We'll make our way

We'll make our way

We'll make our way

We'll make our way

(Alter Bridge - "Brand new start")*




*il copyright della canzone appartiene esclusivamente alla band e ai suoi autori

NOTE DELLE AUTRICI

E la fine di questo primo capitolo parta con sé la fine del dialogo tra Alice e Alessio, ma per eventuali passi avanti più evidenti nel rapporto tra Alessio e Giada non resta che attendere. Le vostre aspettative a riguardo suono buone o cattive? Poco dopo ecco di nuovo tutti i ragazzi insieme, questa volta attorno a Giulia e Filippo alle prese con lo scarto di regali che potremmo definire "un po' particolari". Voi avreste regalato altro? 😂Ma anche questa serata volge a termine, proprio come il capitolo, e così Giulia e Filippo possono godersi la loro casa in solitudine, mentre noi vi siamo appuntamento a mercoledì prossimo per un nuovo capitolo!

Kiara & Greyjoy

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