Capitolo 35 - Exit wounds (Pt. 1)
Girò la chiave nella toppa lentamente, senza reale intento. Alessio varcò la soglia di casa rabbrividendo appena: c'era una notevole differenza di temperatura tra l'esterno e quella percepita nell'appartamento. Ed era anche stato sufficientemente fortunato, almeno per quel sabato sera di fine Novembre, a non beccarsi la pioggia. Aveva passeggiato per un paio d'ore, un'abitudine che aveva iniziato da poco e a cui si abbandonava solo per rare volte durante la settimana, ma che gli bastava almeno come svago temporaneo. Era comunque molto meglio sfogare lo stress camminando, piuttosto che nell'alcool.
Accese la luce nell'entrata mentre si sfilava le scarpe, poi togliendosi anche il cappotto pesante e sfregandosi le mani tra loro. Aveva ancora addosso il freddo dell'autunno inoltrato, senza riuscire a scrollarselo di dosso nemmeno lì dentro.
Fece per andare oltre l'ingresso dopo aver riposto le scarpe, ma si bloccò di colpo: la luce in salotto era già accesa, e si sentiva un vociare di sottofondo. Non sarebbe stato nulla di strano se fossero stati Alice e i bambini. Ma Alice aveva in programma di uscire, con Christian e Federica annessi, un'ora prima per passare una serata in compagnia di Sergio al cinema: non potevano essere loro, a meno che non fosse successo qualcosa nel frattempo.
Controllò il cellulare, recuperandolo dalla tasca dei jeans, ma non vi trovò alcuna notifica, né per messaggi nuovi né per chiamate perse.
Alessio si costrinse ad avanzare piano, il più silenziosamente possibile, il cuore in gola per la paura di quel che avrebbe potuto scoprire dopo pochi metri, appena svoltato l'angolo che dava sul soggiorno. E poi, quando finalmente lo fece, l'agitazione si trasformò tutta in stupore, facendolo bloccare e sgranare gli occhi.
-Ciao, Raggio di sole-.
Giulia era già voltata nella sua direzione – era ovvio che stesse aspettando il momento di salutarlo da quando aveva aperto la porta d'ingresso-, la testa che sbucava da dietro lo schienale del divano. Era sorridente e piuttosto divertita, probabilmente per l'espressione di muto sbigottimento che doveva avere dipinta in viso.
E poi c'era Caterina di fianco a lei, seduta specularmente all'altra, ed anche lei gli stava rivolgendo un sorriso consapevole di averlo sorpreso e non poco.
-Lo so che sei felice di vederci, ma non c'è bisogno di fare quella faccia- continuò Giulia. Quelle parole ebbero il potere di scuoterlo.
-Che ci fate voi qui?- chiese frettolosamente, avanzando verso di loro – Come siete entrate?-.
-Alice ci ha fatto entrare. Siamo arrivate giusto in tempo prima che lei e i bambini uscissero- spiegò Caterina.
Ora aveva tutto più senso, perlomeno.
Alessio fece il giro del divano, arrivando di fronte alle due. Avevano lasciato i loro cappotti sulla poltrona lì vicino, e avevano lasciato due bicchieri già vuoti sul tavolino da caffè – probabilmente qualcosa che Alice aveva offerto loro prima di andarsene. Avevano decisamente preso possesso del suo salotto.
-Se ne sono andati un'oretta fa- disse Giulia, indirettamente confermando ciò che Alessio si era già domandato – Ci stavamo chiedendo quando saresti ricomparso tu-.
-E per rispondere alla prima domanda, prima te ne dobbiamo fare una noi: che programmi hai per stasera?- si intromise di nuovo Caterina, facendogli quasi girare la testa. Stava ricevendo troppe informazioni in un lasso di tempo troppo misero.
-Non ne ho idea- borbottò Alessio, disorientato – Guardare un film? Leggere qualcosa? Non fa molta differenza-.
Seppe il secondo dopo aver finito di parlare di aver sbagliato a dare quella risposta. L'occhiata che si scambiarono Giulia e Caterina fu sufficiente per fargli capire che qualcosa bolliva in pentola.
-Ti cambiamo il programma- furono le parole di Caterina.
-Cioè?-.
Giulia lo guardò con un sorriso talmente esagerato che Alessio capì subito che sarebbe stato particolarmente difficile togliersi da quella situazione.
-Tra quattro giorni è il mio compleanno- iniziò a dire lei.
-Lo so- Alessio si costrinse a dirlo.
-Ma mi sembrava giusto festeggiare un po' anche stasera- Giulia arrivò alla conclusione, con enfasi e con lo stesso sorriso scaltro – Insomma, non passo fuori un sabato sera da non so nemmeno quanto tempo-.
Era esattamente quello che temeva Alessio, ma averne la conferma non gli dava alcun aiuto per tirarsene fuori. In qualsiasi altro momento forse avrebbe accolto quell'idea di Giulia con serenità, forse addirittura entusiasmo, ma non quella sera. Non in quei mesi così neri.
Ed aveva l'impressione, piuttosto palese, che Giulia e Caterina fossero lì più per lui che non per la serata in sé; era la stessa sensazione che aveva avuto tutte le altre volte in cui, in quelle settimane, avevano provato ad invitarlo fuori da qualche parte e che lo aveva sempre portato a rifiutare. Ma nessuno dei suoi amici si era presentato mai di persona lì in casa sua, quasi a volerlo stanare nella sua stessa tana, e quindi sarebbe stato solo doppiamente più difficile convincerle a lasciarlo perdere, da solo e in pace.
-E Alberto?- chiese a Giulia. Era la prima cosa che gli era venuta in mente, e un po' si sentì in colpa per aver scelto proprio quella.
Giulia lo guardò con un sopracciglio alzato:
-Filippo non è mica un elemento decorativo della casa-.
-Appunto- Caterina gli lanciò uno sguardo deprecabile – Non fare il maschilista-.
Alessio alzò le mani, già del tutto pentitosi di quella sua uscita disperata:
-Non intendevo ... -.
-Quindi, eccoci qua- Giulia non lo lasciò nemmeno finire, alzandosi dal divano e avviandosi verso di lui puntandogli un dito contro – Stasera siamo tu e noi, in giro per Venezia, a festeggiare-.
E forse, a quel punto, la scusa migliore sarebbe stata proprio la verità.
-Non credo di esserne molto in vena, sinceramente-.
Era piuttosto sicuro che ormai Caterina avesse parlato a Giulia – e sicuramente ormai lo sapevano anche Nicola e Filippo- di quel che le aveva detto riguardo Pietro più di un mese prima. Non si incrociavano tutti insieme da un po', ma ogni volta che Alessio si ritrovava a parlare con qualcuno di loro era sempre ovvio come evitassero di chiedergli o parlargli di Pietro. E lui non aveva perso tempo a negare, e non valeva la pena nascondere il suo malessere neanche quella sera: era palese che lo sapessero già tutti.
-E chi ti dice che non lo stiamo facendo proprio per questo?- gli chiese Caterina, confermando ciò che sospettava già.
Alessio non disse nulla. Capiva l'intento delle sue amiche, e in fondo era anche grato loro per voler provare a tirarlo fuori dal suo guscio. Sapeva che lo stavano facendo solo per il suo bene e perché ci tenevano, ma ne aveva davvero la forza? La sola idea di uscire, come se nulla fosse, lo metteva in ansia.
"Però Pietro non ha avuto questo problema".
Il ricordo del Celebrità gli fece chiudere la bocca dello stomaco, e cercò di ignorarlo il più velocemente possibile.
Sia Giulia che Caterina dovettero aver captato quel suo cambio d'umore, più arrendevole rispetto a prima. Anche Caterina si alzò, ma si limitò a stargli ferma di fronte, le braccia incrociate contro il petto in attesa. Giulia, però, si era fatta più vicina, e gli aveva passato un braccio attorno alle spalle.
-Su, Raggio di sole. Passiamo un sabato sera come ai vecchi tempi: noi tre senza figli a carico, a sballarci in giro per un po' di ore- mormorò, aggrottando la fronte subito dopo – Non troppe, e senza neanche troppo alcool-.
Ad Alessio venne quasi da ridere, ma in realtà gli venne quasi più da piangere. C'era una parte di lui che agognava terribilmente il suo bisogno di solitudine, di ritrovare conforto nelle sue nottate passate da solo nella sua stanza, ma ce n'era anche un'altra che stava acquisendo sempre più vigore e che dopo le parole di Giulia stava guadagnando anche più attrattiva.
-Avanti, fallo per me e per il mio compleanno- cercò ancora una volta di convincerlo, scuotendolo appena.
Il sorriso pieno di aspettative di Giulia e l'espressione di attesa speranzosa di Caterina gli diedero il colpo finale. Alessio sospirò a fondo, scuotendo appena il capo:
-Me ne pentirò per il resto della mia vita, vero?-.
Giulia gli diede un colpetto sulla spalla:
-Come sei drammatico, Raggio di sole-.
Forse un po' lo era, ma nonostante avesse ceduto Alessio continuava ad avere dei dubbi. L'ultima volta che aveva provato ad uscire, il mese prima, si era ritrovato quasi sul punto di fare sesso con un completo sconosciuto di cui non gli importava niente, per poi tornarsene a casa ubriaco e disperato. Stavolta non era già brillo, e non gli capitava di esserlo da quella notte, e non sarebbe nemmeno stato solo, ma davvero poteva sperare che potesse andare meglio?
Si ritrovò di nuovo a pensare a Pietro. Lui non si era fatto problemi ad uscire, a passare le nottate in giro con amici – anche se forse quello era stato il suo metodo per provare a voltare pagina. Forse doveva provarci anche lui, ma con la compagnia giusta.
-Avanti, non accettiamo altre risposte che non siano sì- Caterina gli si fece più vicino, con un sorriso incoraggiante – Quindi adesso te ne vai in bagno, ti fai una bella doccia, e nel mentre noi scegliamo il tuo outfit. Farai invidia a tutti-.
-Invidieranno anche noi- rincarò la dose Giulia, facendo l'occhiolino ad entrambi.
Alessio sospirò di nuovo.
"Forse dovrei provarci".
Stavolta sarebbe stato diverso: sarebbe stato con Giulia e Caterina, due delle persone di cui si fidava di più al mondo. Due persone che reputava due sorelle, sebbene non di sangue.
Non sarebbe stato un altro disastro.
-E va bene. Va bene- si ritrovò a mormorare, spostando gli occhi dall'una all'altra – Tanto finirete comunque per trascinarmi fuori di qui di peso, giusto?-.
Caterina accolse quella domanda retorica con una risata:
-Verissimo-.
-Quindi se non vuoi che ti portiamo fuori con le cattive, sii collaborativo- lo minacciò Giulia, prima di lanciargli un sorrisetto compiaciuto e dargli una leggera spinta – Su, la doccia ti attende-.
E ad Alessio non rimase altro che eseguire.
NOTE DELLE AUTRICI
Siamo ormai giunti alle porte dell'inverno (e fa molto strano dirlo e leggerlo, visto che invece nella realtà abbiamo ancora 35 gradi all'ombra 😂), e iniziamo questo nuovo capitolo con un Alessio letteralmente braccato e prelevato da casa sua da Caterina e Giulia, intenzionate a fargli passare una serata un po' diversa dal suo solito.
Cosa mai potrebbe andare storto? Lo scopriremo solo leggendo!
Quindi vi diamo appuntamento a venerdì con un nuovo aggiornamento!
Kiara & Greyjoy
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