Capitolo 24 - This is me (Pt. 6)
Martino gli aveva sempre detto che un coming out non avrebbe dovuto sconvolgere nessuno. L'ideale sarebbe stato dire a chiunque "Ehi, sono gay!" e poi continuare con la conversazione di prima, come se nulla di strano o catastrofico fosse stato detto.
Pietro rifletté, mentre si accendeva la sigaretta, che era praticamente ciò che era successo quella sera: al loro tavolo avevano parlato di mille cose diverse prima del suo coming out, poi c'era stato quel momento in cui si era confidato a cuore aperto forse per la prima volta in tantissimo tempo, e poi erano tornati alle conversazioni di prima come se nulla davvero fosse cambiato. Sapeva che tutti loro avevano capito, ma Nicola aveva detto bene: sapere che era gay non avrebbe cambiato il loro rapporto o il loro modo di porsi nei suoi confronti.
Fece un tiro con la sigaretta, avvertendo tutta la tensione che aveva accumulato quel giorno e i precedenti lasciare il suo corpo. Era uscito un paio di minuti prima per fumare, prendersi qualche attimo di pace e di solitudine per razionalizzare tutto ciò che era successo fino a quel momento.
Non era solo lì fuori – più di qualcuno lo stava imitando, sigarette in mano e le nuvole di fumo che si intravedevano nel buio della notte-, ma stava respirando un'atmosfera di calma di cui prima si era dovuto privare. Era piuttosto probabile che fosse dovuto al peso che si era tolto dal petto dopo tutto quegli anni.
Non si voltò quando avvertì la porta d'ingresso del bar aprirsi, a pochi metri da lui: dava per scontato fosse qualcun altro venuto a prendersi una pausa per fumare, o per una boccata d'aria fresca dopo ore passate nel calore a tratti soffocante del locale. Quando però percepì una presenza accanto a lui, un po' troppo vicina, Pietro si girò d'istinto: non trasalì solo perché riconobbe all'istante il viso di Alessio.
-Ti posso fare un po' di compagnia?- gli chiese subito lui.
Pietro annuì:
-Certo-.
Non poteva dirsi troppo stupito di vederlo lì, perché era da dopo il coming out che aveva l'impressione che Alessio avrebbe tentato di avvicinarglisi in un momento in cui sarebbero stati da soli. Forse lo conosceva troppo bene per non poter prevedere le sue mosse.
Ed era lì, ora, di fronte a lui con le mani strette nelle tasche del cappotto, a guardarlo mentre Pietro faceva l'ennesimo tiro con la sigaretta, voltando il viso per non fargli arrivare il fumo in faccia.
-Lo so che prima sono stato un po' silenzioso, ma non pensare male- fu di nuovo Alessio a parlare, dopo qualche secondo di silenzio – È che preferivo parlarti da solo-.
-Lo immaginavo- ammise Pietro – È molto da te questa cosa-.
Alessio fece una risata sommessa:
-Già-.
Non sembrava teso, né nient'altro che potesse far presupporre qualcosa di negativo in arrivo. Pietro rimase in silenzio, in attesa, lasciando che fosse lui stavolta parlare.
Alessio, però, non parlò subito. Si limitò di nuovo ad osservarlo, per secondi che a Pietro parvero troppo lunghi – carichi di curiosità-, con i suoi occhi azzurri che non lasciavano trasparire nulla. Forse Pietro non era sorpreso di vederlo lì, ma di sicuro sarebbe stata una sorpresa ciò che aveva da dire Alessio
Lo sentì sospirare a fondo, dopo qualche altro attimo, come se Alessio si fosse finalmente preparato a parlare:
-Lo so che non è sempre facile accettarci per ogni nostro lato. Però stasera è stato un bel passo avanti- gli disse, stavolta con un sorriso meno trattenuto – Dovresti essere molto fiero di te stesso-.
Pietro non poté non ammettere di essere molto sollevato.
-Un po' comincio ad esserlo, credo-.
-Da quanto ... - Alessio si passò la lingua sulle labbra, esitante – Da quanto hai capito di essere gay?-.
Era una domanda difficile a cui rispondere, ma Pietro capiva perché gliela stesse ponendo. Forse stava giungendo a conclusioni che, però, era ancora troppo presto per essere affrontate.
-Un bel po' di tempo- tergiversò Pietro – Più o meno da quando ho iniziato a frequentare Giada-.
Un po' si sentì in colpa per quella mezza bugia, ma non poteva dire ad Alessio che, in realtà, i primi sospetti li aveva avuti ben prima di Giada – e a causa sua. Non era quello il momento per dirlo.
Fece un altro tiro di sigaretta, prima di aggiungere qualcosa:
-È per questo che l'ho lasciata, due anni fa. Ero arrivato ad un punto in cui non potevo più ingannarla e stare con lei-.
Alessio lo guardò con occhi stupiti:
-Quindi lei lo sa già-.
Pietro annuì, buttando fuori una boccata di fumo.
-Come ha reagito?-.
A quella domanda di Alessio un po' gli venne da ridere, ma si rese conto che sarebbe stata una risata piuttosto amara.
-Piuttosto male, all'inizio- ammise, senza giri di parole – Non che possa darle del tutto torto ... Il mio coming out con lei, mentre era incinta, ha reso decisamente tutto più difficile-.
"E Fernando era appena morto".
Non si era mai ritrovato a ripensare a quella sera. Quella era la prima volta che accadeva, e non fu una bella sensazione ricordare il viso sconvolto di Giada, la sua rabbia, e il senso di vuoto che Pietro aveva avvertito – per la paura di quel passo, per il dolore che provava per Fernando, per tutto il resto.
Ricordava anche, però, il primo sentore di liberazione che aveva provato subito dopo, soffocato in parte da tutto ciò che in quel periodo stava andando male.
Alessio sbuffò piano:
-Non sono molto sorpreso-.
-Però ora va meglio- replicò Pietro – Credo cominci a comprendere meglio tutta la situazione ora che è passato un po' di tempo-.
-Il tempo aiuta ad essere più obiettivi, in effetti- Alessio abbassò lo sguardo per qualche secondo, sospirando a fondo.
Per un po' nessuno di loro disse nulla. Pietro lo trovò un silenzio sereno, non uno di quelli che mettono in imbarazzo: si sentiva sufficientemente a suo agio in presenza dell'altro da non avvertire il bisogno di riempire quei vuoti, come se bastasse anche solo la sua presenza come sostitutivo delle parole.
Aveva quasi finito la sigaretta quando Alessio si schiarì la gola:
-Posso farti una domanda?-.
Non c'era abbastanza luce per poterlo dire con certezza, ma Pietro ebbe l'impressione che fosse un po' arrossito.
-Mi devo preoccupare del tipo di domanda?- lo punzecchiò, ma Alessio non sembrò sciogliersi.
-No, è che ... - fece schioccare la lingua, quasi fosse annoiato dalla sua stessa esitazione – Mi stavo chiedendo una cosa-.
Sembrava ancora piuttosto indeciso se parlare o meno, ma dopo qualche secondo parlò di nuovo:
-Hai ... - Alessio si bloccò di nuovo, prima di prendere un lungo respiro – Voglio dire, ti sei già frequentato con qualcuno? Con un uomo?-.
"Oh cazzo".
Pietro sperò ardentemente che neanche Alessio riuscisse a distinguere il colore paonazzo che doveva esserci sul suo viso in quell'istante. Per un attimo i visi di Fernando e di Martino gli balenarono in testa, ma no, non poteva dirglielo così. Quella sarebbe stata una conversazione troppo lunga – e troppo imbarazzante-, e quella era stata una serata già abbastanza complicata.
-Veramente ... - iniziò a dire, senza ancora avere una minima idea di come rispondere, ma si interruppe non appena si accorse di una figura che si stava avvicinando a loro, alle spalle di Alessio.
-Ah, ci si rivede-.
Pietro non l'aveva visto propriamente in viso la prima volta – era voltato di tre quarti e di fronte al bancone, troppo distante per coglierne i dettagli-, ma gli bastò la faccia esasperata che fece Alessio quando si voltò a sua volta verso il nuovo arrivato per capire chi fosse.
-Sei ancora dell'idea di non volermi dare una chance?- il tizio – Edoardo, come ricordò Pietro dopo qualche secondo, con un'ondata di nausea-, si era avvicinato ad Alessio in pochi passi, con un sorriso malizioso e sornione stampato in viso. Era parecchio alto – persino più di Pietro stesso-, e Alessio dovette alzare il volto per poterlo inquadrare per bene.
-Mi spiace, ma non sono interessato- gli disse, mantenendo un tono tuttavia cortese, ai limiti del formale, quasi stesse declinando un'offerta di lavoro e non qualcuno che lo stava annoiando con i suoi flirt non richiesti.
Per un attimo la delusione si dipinse sul viso di Edoardo – Pietro giudicò che dovesse avere qualche anno in più, forse doveva essere sui trentacinque anni, con la barba folta e scura quanto i capelli lunghi e ricci-, ma il ghigno tornò subito dopo, anche se meno convinto quando posò gli occhi oltre le spalle di Alessio, direttamente su Pietro.
-Vedo che però hai trovato compagnia- commentò, studiando Pietro – Non male, ma io sarei stato meglio-.
Pietro trattenne a stento uno sbuffo divertito.
"Se ne sei convinto tu".
Alessio gli si fece più vicino, quasi a sfiorarlo. Pietro non seppe interpretare quel gesto – se fosse stato qualcosa di inconscio, per sentirsi meno vulnerabile, o qualcosa di calcolato per convincere ancora di più Edoardo che avesse già trovato compagnia, non ne aveva idea.
-A me va bene anche così- Alessio tagliò corto, prima di voltarsi di nuovo verso Pietro, dando un finale a quella conversazione surreale. Edoardo sembrò capire l'antifona, e con un'ultima risata amara Pietro lo osservò allontanarsi, sparire esattamente come era comparso, ma stavolta allontanandosi definitivamente dalla zona del bar.
Alessio, però, non ripristinò la distanza che c'era tra loro prima del suo arrivo. Ora che si era di nuovo girato verso di lui, Pietro si rese conto che l'aveva terribilmente vicino. Se solo ci fosse stata un po' più luce avrebbe potuto provare a contare le sue lentiggini sul naso.
-Pensavo e speravo se ne fosse andato- sospirò Alessio, roteando gli occhi al cielo.
-A quanto pare no- Pietro gli lanciò un sorriso dispiaciuto – Vuoi rientrare?-.
Sapeva che Edoardo se ne era andato, e che molto probabilmente non si sarebbe rivisto, ma ormai l'atmosfera lì fuori era del tutto rovinata.
Alessio annuì subito:
-Meglio, non vorrei cambiasse idea e tornasse indietro-.
NOTE DELLE AUTRICI
Alla fine, fortunatamente, non abbiamo dovuto attendere molto per leggere quello che Alessio aveva fa dire, e gioire internamente nel vedere lo stesso Alessio orgoglioso e fiero di Pietro.
Era infatti solo questione di tempo e, come ha detto Pietro, di circostanze per poter assistere a un dialogo tra i due, soli, lontani dal gruppo.
Le domande da parte di Alessio non mancano, ma alcune di queste, come quella su eventuali relazioni e/o frequentazioni di Pietro con altri uomini, sembrano destinate a non trovare risposta in questo aggiornamento.
Il finale di capitolo di venerdì vedrà qualche risposta da parte di Pietro? Solo il tempo ci darà risposta!
Kiara & Greyjoy
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