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Capitolo 20 - Wawing goodbye (Pt. 8)

Martino lo guardò seriamente, segno che non stava per sparare qualche strano piano più giocoso che altro. Stava davvero pensando a qualcosa di possibile da attuare, si rese conto Pietro.

-Lo so che non te senti ancora del tutto sicuro, ma comincio a pensare che dovresti seriamente pensare di fare coming out con i tuoi amici- iniziò a dire, con cautela – M'hai sempre detto che secondo te la prenderebbero con serenità, no?-.

A quella domanda, la prima cosa che gli venne in mente fu Giulia. La Giulia adolescente che credeva di vedere qualcosa tra lui ed Alessio – probabilmente, pur scherzando, l'aveva capito prima di tutti, sebbene si fosse beccata una quantità di occhiatacce incredibilmente alta-, la stessa Giulia che ogni tanto anche ora continuava a stuzzicarlo sull'argomento. Un po' come Caterina, anche se in minor misura.

-Penso di sì. Con Alessio o con qualsiasi altra persona della comunità che conoscono non hanno mai avuto alcun problema- disse velocemente, rendendosi conto che la faccenda non si limitava solo a quello – Ma anche in generale-.

Era piuttosto sicuro che avrebbero accolto il suo coming out con assoluta serenità, come se avesse appena comunicato loro di aver bevuto un bicchiere d'acqua a pranzo. D'altro canto, rifletté, quando mai avevano battuto ciglio con Alessio, che non aveva mai negato la sua sessualità? Dubitava fortemente avrebbero avuto mai qualcosa da ridire su di lui. Erano sempre state persone contro quel genere di discriminazioni, e pensava che, seppur in maniera più silente, valesse anche per Nicola e Filippo.

Gli tornarono in mente gli occhi verdi di Giulia pieni di lacrime e il viso avvilito di Filippo al funerale di Fernando. Lo avevano conosciuto anche loro, e lo avevano pianto insieme a Pietro. Non lo avrebbero mai fatto se lo avessero considerato un abominio contro natura – un po' come avevano fatto i genitori stessi di Fernando, d'altro canto.

E poi Alessio – aveva davvero senso chiedersi come avrebbe potuto reagire lui? Forse sarebbe stato sorpreso, ma nulla più di quello. O forse si sarebbe dovuto abituare di nuovo alle nuove e fiammanti frecciatine che Giulia avrebbe riservato ad entrambi, e stavolta fondate anche sulla pura verità.

A quel pensiero, Pietro si convinse che non sarebbe più riuscito a non arrossire palesemente di fronte alle punzecchiature di Giulia.

-Perché c'hai quella faccia?- Martino glielo chiese con un sopracciglio alzato, curioso. Doveva avergli letto l'ombra di terrore che gli aveva appena inondato il viso nell'immaginarsi Giulia mentre gli avrebbe gridato che aveva sempre saputo di aver ragione. E glielo doveva riconoscere: in effetti, almeno da quel punto di vista, ci aveva visto molto lungo. In anticipo di più di dieci anni.

-Stavo pensando ai salti di gioia che farà Giulia al mio coming out. Continuerà a dirmi "Lo sapevo" per il resto della nostra vita- esalò, senza però riuscire a trattenersi dal lasciarsi andare ad una risata leggera.

-Almeno sai che avresti il suo appoggio- Martino glielo disse con un tono meno allegro di prima – Dovrebbe essere la normalità per tutti, ma sappiamo che purtroppo ancora non lo è, quindi ritieniti fortunato che i tuoi amici più stretti continuerebbero a parlarti e a volerti bene come sempre anche dopo aver scoperto che sei gay-.

Pietro questo lo sapeva. Sapeva che doveva ritenersi fortunato. Probabilmente anche la sua famiglia, quando avrebbe deciso di parlare con i suoi genitori e i suoi fratelli, non avrebbe avuto alcuna reazione negativa. Era fortunato, e quel pensiero gli fece salire la bile alla gola. Non avrebbe dovuto essere questione di fortuna o sfortuna, ed in realtà non sarebbe dovuta neanche essere una faccenda cruciale, quella del coming out. Sarebbe dovuta essere semplicemente la normalità, ma era proprio la mancanza di essa che l'aveva spinto a non accettare se stesso per anni interi.

Probabilmente avrebbe spiegato la sua storia in quella maniera anche a Giacomo e a Giorgio, quando sarebbero stati grandi a sufficienza per riuscire a capire appieno ciò che avrebbe voluto raccontare loro.

Sospirò a fondo, immaginandosi come sarebbe stato fare coming out. Sarebbe stato di sicuro diverso dalle sue esperienze fatte finora: molto meno pieno di vergogna come con Alberto, molto meno complicato che con Giada. Ma sentiva che ancora c'era timore dentro di sé, sebbene fosse stato mitigato un bel po' nel corso degli ultimi mesi.

Aveva paura. Non dei suoi amici o della sua famiglia, ma di sé. Aveva paura di non riuscire ad affrontare tutto con la giusta dose di sicurezza che gli sarebbe servita.

Forse, nel giro di qualche mese, sarebbe riuscito ad accumularla, ma al momento gli sembrava solo un miraggio.

Alzò gli occhi verso Martino, che in quel momento stava giocherellando con un eyeliner che doveva aver trovato in una tasca dei suoi jeans – ormai Pietro ci aveva fatto l'abitudine a trovarlo, nei momenti più disparati, con qualche aggeggio della sua collezione make up in mano.

-Comunque fare coming out ti permetterebbe de scoprì anche la reazione di Alessio- lo ascoltò dire, quasi distrattamente.

-Non credo si metterà a flirtare apertamente con me neanche se dovesse essere innamorato alla follia- borbottò Pietro.

Era abbastanza sicuro della sua affermazione, anche se non poteva negare a se stesso una certa curiosità nello scoprire come sarebbe stato essere corteggiato da Alessio. Quel pensiero lo intrigò più del previsto.

-Questo lo vedremo- Martino rise appena, puntandogli addosso l'eyeliner con fare spavaldo – Fa questo passo e poi, se vedi che la situazione lo permette ... Perché non dirgli chiaramente quello che provi?-.

Pietro tacque, gli occhi abbassati sulla superficie di legno lucido del tavolino, dove erano riflesse le luci dei lampioni accesi della piazza.

Tacque per quelli che gli parvero minuti infiniti, minuti pesanti. E tacque anche ogni pensiero nella sua mente, perché non c'era una vera risposta che poteva dare a Martino, e nemmeno a se stesso.

Tacque perché dire ad Alessio tutto sarebbe stata la cosa più semplice. Ed era anche quella che più tra tutte poteva portarlo alla rovina.

-Ho paura di perderlo per davvero, stavolta-.

Non era sicuro che Martino lo avesse udito. Lo aveva detto talmente piano che il suo sussurro poteva benissimo essersi perso nell'aria umida e afosa di quella sera d'Agosto.

Forse aveva parlato così piano perché si era rivolto più a se stesso che non a Martino. Un promemoria di ciò che c'era in ballo.

-Se non ti ricambia magari subito non sarà semplice, ma siete adulti- Martino aveva evidentemente sentito, perché gli rispose con voce ferma qualche secondo dopo – Potete risolverla-.

La stava facendo troppo facile, rifletté Pietro.

Ripensò a quello che gli aveva detto Alessio un mese prima, in riva al mare.

"Sta andando tutto a catafascio, però io e te resisteremo".

Si chiese se lo pensasse davvero, o se in quel momento glielo avesse detto solo per consolarlo dopo le brutte notizie che Giulia aveva portato.

Lui, però, avrebbe voluto davvero aggrapparsi alla certezza che Alessio credesse in ciò che gli aveva detto. Voleva credere anche lui che sarebbero resistiti. Il problema era che aggrapparsi a quella speranza lo avrebbe portato anche sul baratro della delusione cocente se si fosse rivelata solo l'ennesima illusione.

"Io e te resisteremo".

-E se dovesse funzionare?-.

Se il rifiuto lo terrorizzava, non poteva nemmeno dire che anche l'altra opzione non lo lasciasse del tutto tranquillo.

-Che cazzo de domanda è?- Martino scoppiò a ridere dopo un lungo secondo in cui lo aveva guardato come se avesse appena detto la scempiaggine più grande della storia – Se funziona non solo m'inviti al vostro matrimonio, ma mi chiedi pure de farte da testimone. Visto che il guru qui presente ti ha appena dato consigli su come conquistare il tuo amato-.

Pietro rise sommessamente: l'unica cosa certa era che Martino correva piuttosto veloce.

-Non so se riuscirò a sopportarti ancora a lungo- lo prese in giro, debolmente.

Lasciò che la sua mente provasse ad immaginare come sarebbe potuta essere se però fosse stato nel giusto: come sarebbe stato tornare a casa e trovarvi Alessio ad aspettarlo? Trovarlo a salutarlo dandogli un bacio, poterlo stringere a sé mentre andavano a dormire, senza aver la paura di perderlo?

Avrebbe desiderato che tutto ciò fosse già realtà.

-Te conviene- Martino gli puntò di nuovo addosso l'eyeliner, stavolta in maniera minacciosa – Niente guru, niente consigli amorosi-.

-Va bene, va bene- Pietro alzò le mani innocente, prestandosi al gioco prima di farsi di nuovo serio – Allora ... Ci penserò-.

Stavolta non lo disse con la sensazione che non ci avrebbe pensato affatto. Stavolta era diverso, stavolta non voleva lasciare perdere senza nemmeno provare a giocare qualche carta. Se le prime mosse non avessero funzionato, si sarebbe fermato prima di rovinare definitivamente le cose con Alessio.

-Ricordati dell'invito, eh-.

Pietro sbuffò sonoramente:

-Prima dammi il tempo almeno di convincerlo ad iniziare una relazione con me-.

L'occhiata maliziosa che gli lanciò Martino non gli fece presupporre nulla di buono:

-Avrei un suggerimento anche per quello. Hai molti modi per poter essere convincente-.

Sapeva che era una battuta – anche se probabilmente Martino si sarebbe premurato di farglieli sapere tutti, i modi che aveva in mente-, ma Pietro ci sperò davvero. Per la prima volta da quando conosceva Alessio, vedeva sul serio una quieta fiamma di speranza.

Tu dimmi se ormai qualcosa di noi c'è ancora

Dentro agli occhi tuoi

Oh no, gli occhi tuoi

E ritorno da te perchè ancora ti voglio

E ritorno da te contro il vento che c'è

Io ritorno perchè ho bisogno di te, ho bisogno di te

(Laura Pausini - "E ritorno da te")*




*il copyright della canzone appartiene esclusivamente alla cantante e ai suoi autori.

NOTE DELLE AUTRICI

E così, alla fine, Pietro si è confidato con Martino ... Che però aveva già intuito alcune cose, come il nome della persona di cui il suo amico è innamorato 🤣

Di certo parlarne con qualcuno è servito a Pietro sotto diversi punti di vista: si è aperto del tutto con Martino, sia sui trascorsi con Alessio sia su ciò che significa esserne di nuovo innamorato adesso, con una situazione molto diversa da quella di anni prima. E di certo ne ha guadagnato qualche consiglio prezioso ... Ma resterà da vedere se deciderà di seguirli!

Secondo voi Martino ha ragione? Seguireste anche voi il suo consiglio? Pensate che Pietro lo farà?

Lo scopriremo solo proseguendo! Perciò vi diamo appuntamento a mercoledì prossimo con un nuovo capitolo :)

Kiara & Greyjoy

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