Capitolo 16 - Like I never loved you at all (Pt. 8)
Now you're so far away
And I see our star is fading
One too many times
Guess it just got tired of waiting round
The nights that we thought, if these walls could talk
From something to nothing, tell me
Giulia strinse le mani a pugno, sentendo l'ennesima fitta trapassarla. Si era ritrovata spesso a ricordare particolari della sua relazione con Filippo, dettagli scollegati dai grandi eventi che li avevano segnati. Ricordava com'era svegliarsi con lui accanto ogni giorno, ritrovandolo scarmigliato e con la bocca semiaperta in pose che la facevano ridere fino a svegliarlo. O le volte in cui l'aveva sorpreso fare strane espressioni alle gemelle, le poche volte in cui aveva giocato davvero con loro; ricordava che avevano spesso parlato, durante la gravidanza, di come sarebbe stato una volta che fossero cresciute. E ricordava anche quanto avevano fantasticato, ritrovandosi in quelle situazioni in modi totalmente inaspettati, per lungo tempo di avere una famiglia, quando ancora erano semplici studenti prima al liceo e poi all'università
C'erano così tanti sogni racchiusi in quelle memorie che faticava a riportarli tutti alla mente. E faticava ancor di più a credere che, in fin dei conti, la maggior parte di essi erano rimasti semplici sogni, progetti che ora apparivano irrealizzabili – un niente, come avrebbe definito ora lei e Filippo.
-Credevo che sarebbe stato più il dolore di vederlo andare da qualcun'altra, ma paradossalmente fa più male sapere che è tutto finito- Giulia sentì di nuovo gli occhi farsi lucidi, una sensazione a cui ormai si era abituata suo malgrado – Forse sono esagerata io che me la prendo per qualche bacio dato ad un'altra. Ma lo sento come un tradimento lo stesso ... E sento che forse non tornerà mai più ad essere come prima. In nessun caso-.
Si chiese se potesse essere lo stesso per Filippo, se si era domandato almeno una volta come sarebbe proseguita tra loro, se si fosse reso conto fino in fondo come aveva rovinato tutto.
Era una domanda che le era sorta solo in quel momento, e che probabilmente non gli avrebbe mai posto.
Oh, is it only me now that's thinking of
What we had and what we were
Did you ever care
Baby, was I ever there?
Lorenzo sembrò avvertire il suo disagio, perché il volto gli si addolcì. Era una cosa al limite dell'impercettibile, ma Giulia fu sicura che fosse così.
-Ed ora come siete rimasti?- le chiese ancora, con voce più delicata.
Era una domanda alla quale Giulia non sapeva rispondere, perché nemmeno lei sapeva con precisione come erano rimasti lei e Filippo. Non c'era mai stata l'opportunità per parlarne davvero, perché lei per prima rifuggiva qualsiasi occasione che potesse portarli a parlare tra loro.
-Siamo praticamente separati in casa- rispose semplicemente – Per ora siamo a questo punto-.
"Un punto che non durerà per sempre".
Nel pensarlo non seppe se a prevalere fosse il sollievo o la paura. Sarebbe stato più semplice vivere in case separate, ma la sola idea la fece sentire totalmente disorientata.
Lorenzo si passò una mano sul viso, sollevando gli occhiali dagli occhi per qualche secondo.
-Cazzo. Mi spiace, Giulia- mormorò dopo qualche attimo – Non credevo che Filippo fosse una persona del genere-.
-Non lo era, ma nella vita si cambia-.
Giulia si strinse nelle spalle, gli occhi abbassati.
-Difficile che si rimanga sempre gli stessi-.
"Come sono cambiata io?"
Era una domanda che non si era mai posta.
"Come mi vede Filippo ora? Forse è stato lui per primo a vedermi diversa dalla Giulia che conosceva".
Forse non era davvero solo lui ad essere cambiato.
Forse anche lei era diventata una persona diversa, totalmente differente, senza nemmeno rendersene conto appieno. Si chiese come la potesse vedere lui attraverso i suoi occhi, se con la stessa nostalgia e lo stesso rimpianto con cui lei lo aveva osservato nei mesi passati, sensazioni ora sostituite dal senso di tradimento e rancore.
Era così immersa nei propri pensieri che aveva registrato a malapena Lorenzo parlare ancora, ma aveva udito fatalmente la domanda che le pose, con voce esitante:
-Ma lo ami ancora?-.
Giulia si sentì raggelare, incapace anche solo di pensare ad una risposta sensata da dare. Gli occhi di Lorenzo la scrutavano con uno sguardo che per lei era indecifrabile: un misto di aspettativa e paura che le fece supporre che stesse sperando in una determinata risposta.
Poteva essere solo suggestione, frutto del risultato di quel che era successo tra loro anni fa, o forse si aspettava davvero una risposta negativa.
Giulia, però, la risposta non riusciva a dargliela. Sarebbe stato come parlare di qualcosa di troppo intimo con un totale sconosciuto, o qualcosa di estremamente doloroso con una persona non sufficientemente delicata per comprenderne ogni sfumatura.
Sarebbe stato facile e difficile allo stesso tempo cercare di spiegare che sentiva di amare ancora e di non amare più Filippo – amarlo perché era l'uomo di cui era sempre stata innamorata e di cui lo era tuttora, ed allo stesso tempo sentirsi come se il tradimento ricevuto avesse potuto cancellare tutto. Far sì che le sembrasse quasi di non averlo mai amato sul serio, tanta era la rabbia.
Sarebbe stato come mettersi a nudo completamente, e non era sicura di volerlo fare con Lorenzo, e in quel momento.
-Posso portarvi qualcos'altro?-.
Giulia si riscosse pochi secondi dopo aver udito la voce della cameriera che li aveva serviti una decina di minuti prima. Alzò il viso verso di lei, ringraziandola mentalmente per aver infranto quel lungo attimo di incerto imbarazzo, scontrandosi con il cordiale sorriso che stava rivolgendo sia a lei che a Lorenzo.
-No, grazie- rispose lui, precedendola di poco – Siamo a posto così-.
Giulia rimase in silenzio per il resto del poco tempo in cui la cameriera rimase lì, prima di allontanarsi con un sorriso di commiato. Lei e Lorenzo furono di nuovo soli come se nulla fosse successo, ma in maniera differente: in un modo o nell'altro l'atmosfera precedente all'interruzione si era conclusa.
-Che ne dici se cominciamo ad avviarci verso la stazione?- Giulia attese solo qualche secondo per parlare con voce più casuale possibile – Non manca moltissimo alla partenza del mio treno-.
Non aveva davvero idea di che ore fossero, ed aveva l'impressione che in realtà fosse ancora presto per il suo treno, ma avvertiva il bisogno di restare sola e di allontanarsi da quel bar. Non aveva nemmeno finito il suo cappuccino, che ormai doveva essere freddo, ma non le importava neanche di quello.
Lorenzo le rivolse un sorriso un po' tirato:
-Va benissimo-.
Il cammino verso la stazione fu perlopiù silenzioso. Camminarono affiancati pronunciando poche parole che, ormai a pochi metri da una delle entrate della stazione, Giulia aveva già scordato.
Si fermarono lì, al centro del piazzale, l'uno di fronte all'altra come erano rimasti seduti al tavolino che avevano lasciato poco prima in Piazza dei Signori. Non si sentì a disagio, notò Giulia: era una sensazione che, inaspettatamente, era mancata in quella giornata – forse perché aveva smesso di sentirsi in colpa verso Filippo, nel parlare con Lorenzo. Non c'era più niente che potesse fermarla dal vederlo, né nessuno che potesse farle notare come lui avrebbe potuto interpretare il suo accettare quell'invito.
-Stavo pensando ... - proruppe finalmente Lorenzo, gesticolando nervosamente – Mi farebbe davvero piacere se ripetessimo questa cosa. Del vederci, intendo. Magari ti aiuterebbe a voltare pagina-.
Giulia annuì, e per quanto si sentisse stranita al pensare di voltare pagina di già, Lorenzo non aveva torto: era quello che avrebbe dovuto fare, almeno in parte. Non poteva lasciarsi divorare unicamente dal dolore e dalla rabbia, perché avrebbe rischiato solo di inaridirsi e pensare alla propria vita con negatività.
Forse era quello che stava tentando di fare – o che aveva già iniziato a fare- Filippo. Voltare pagina e andare avanti, lasciarsi alle spalle più di dieci anni passati insieme.
Quel pensiero la fece sentir peggio di quel che si sarebbe aspettata.
-Mi ha aiutata a distrarmi, in effetti-.
"Almeno in parte".
Giulia decise di non ritrattare ciò che aveva appena detto: a parte la loro conversazione al bar, era stata una giornata piacevole. E forse non avrebbe mai detto che era proprio Lorenzo la persona di cui aveva bisogno in quel momento, ma era l'unica persona che le si era presentata di fronte e di cui aveva accettato l'invito senza pensarci troppo. In fin dei conti anche loro si conoscevano da anni: poteva essere l'occasione giusta per ricominciare e ritrovare un'amicizia.
-Magari la prossima volta decido io dove andare- aggiunse infine, cercando di sorridere.
Lorenzo le sorrise di rimando immediatamente:
-Un buon compromesso, direi-.
Giulia annuì, ritrovandosi mentalmente d'accordo. Forse doveva solo decidersi a prendere la vita senza troppo impegno – l'ultima volta che l'aveva fatto era finita con il cuore spezzato e tutti i suoi progetti stravolti, cancellati in un vuoto pieno solo di ricordi.
Era come aver perso l'orientamento da settimane, e per la prima volta ritrovare un segno che le indicasse una nuova strada altrettanto percorribile. Seguire questa nuova, magari per un po' soltanto, non avrebbe potuto farle che bene.
How did we lose our way?
It's hard to remember
All that we shared
Now we both have separate lives
From lovers to strangers, now alone
Tell me, how did we lose our way?
It's hard to remember
All that we shared
Now we both have separate lives
From lovers to strangers, now alone
There's no one catching my fall
No one to hear my call
It's like I never loved you at all*
* il copyright della canzone (Take That - "Like I never loved you at all") appartiene esclusivamente alla band e ai suoi autori.
NOTE DELLE AUTRICI
Alla fine l'incontro amichevole tra Lorenzo e Giulia c'è stato, ed è proprio in questa circostanza che li ritroviamo. Un incontro che in realtà prende una piega non del tutto voluta da Giulia, che finisce per confidarsi con Lorenzo riguardo la sua rottura con Filippo e i sentimento derivanti da questo.
E alla fine, c'è la promessa di un nuovo incontro: che quella tra Giulia e Lorenzo sia un'amicizia ritrovata che servirà alla nostra protagonista per voltare pagina? Lo scopriremo continuando a leggere... e per questo ci rivedremo mercoledí prossimo!
Kiara & Greyjoy
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro