Akko...

E così ci salutiamo, questa volta però, nel vedere la sua figura camminare via per andare chissà dove comincio a sentire un sentimento di ansia, ci rivedremo mai più? Quando avrà risolto il caso, sicuramente andrà da un'altra parte a risolverne un altro, dunque... E' un addio questo? Non voglio che lo sia, ma devo essere pronta a tutto, devo rimanere compatta, non posso farmi distrarre da ciò, tornerà tutto come prima quando non sapevo nulla, solo che non sarò più arrabbiata visto che so la verità, eppure nonostante questi pensieri... in quel momento mi sentivo tremendamente triste.

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Appena giungo nel mio piccolo monolocale mi siedo sulla sedia posizionata davanti alla scrivania, su di essa vi è un computer che utilizzo per lavoro. Osservo attentamente lo strumento che ho in mano, e quasi ho timore di ascoltare ciò che contiene, ma allo stesso tempo sono emozionato, sta per concludersi un caso che va avanti da anni, la verità verrà finalmente a galla, anche se ne sono contento, so che una volta finito questo caso non ci sarà più motivo per me di rimanere in questa città, mi sarà assegnato un altro mistero in un'altra città, e non avrò più giustificazioni per vedere mia figlia. I miei superiori hanno chiuso un occhio per questi nostri due incontri che abbiamo avuto visto che era necessario per il compimento del caso, dunque non mi permetteranno mai di rivederla, e altrettanto mi duole non aver potuto incontrare quella che era mia moglie, ora non posso più chiamarla in questo modo, sulla carta il mio cognome non è neanche più Kagari, spero che Akko abbia riferito il mio  messaggio, e se così fosse sarebbe bello se lei capisse che sono io, può sembrare una frase banale, ma una volta tanti anni fa quando avevo appena cominciato ad andare incontro ai rischi di questo mestiere gliela dissi, e così da quel momento ogni volta che qualcosa andava storto le ripetevo quella frase, ma prima di questo casino non ho avuto modo di dirglielo, ma ora ne ho avuto l'occasione, anche se indirettamente. Dunque inserisco i file audio del registratore nel computer, e inizio ad ascoltare. E' abbastanza lungo, dura circa tre ore, ma in confronto ad altri file, anche video, che ho dovuto analizzare questo è nulla. Non accade niente di particolare per la prima mezz'ora, sento solo mormorii, deve esserci stata tanta gente lì, questo già significa che è qualcosa di grosso, come sospetto da quando ho iniziato a indagare. Finalmente sento che si siedono a tavola, Akko mi ha detto che è stato durante la cena che è accaduto il tutto, quindi tendo bene l'orecchio e prendo il mio quaderno solito per appuntare indizi riguardanti i casi che seguo, e per quanto riguarda questo le pagine sono piene di scritte e scarabocchi. Ascolto con dedizione quando Daryl ha cominciato a incolpare Diana della morte dei suoi genitori, umiliandola davanti a tante persone ignorante del fatto che sono tutti complici e già sanno come sono le cose veramente, tutti tranne lei. Poi Akko silenzia tutti, e comincia a cercare di estrapolare una confessione, ammetto che è davvero coraggiosa... Mi dispiace non poter assistere al resto della sua vita, ma sono felice di aver potuto partecipare nel bene e nel male alla sua crescita fino ad ora. Mentre ascoltavo non riuscivo a credere alle mie orecchie, ciò che ha fatto è stato assolutamente pericoloso, se solo non l'avessero sottovalutata, per lei sarebbe potuta finire male calcolando i mostri con la quale stava cenando, con degli assassini. Quando arriva il punto dell'accordo... Non ricordavo che Akko mi avesse detto anche che... hanno minacciato lei e sua madre?! Deve avermelo nascosto di proposito dimenticandosi che avrei potuto ascoltare tutto, forse sperava che non ascoltassi proprio tutta la cena. A questo punto non voglio far correre loro rischi, ci sarà bisogno di più tempo del previsto per fare in modo che vengano arrestati tutti senza che possano fare nulla, dovrò accertarmi che non abbiano nessun complice che lavori dietro le quinte che possa sorprenderci, e soprattutto devono essere arrestati tutti nello stesso esatto momento, per fare ciò in modo veloce ci vorrà almeno un mese, se non un po' di più. Arriva poi quel suono del bicchiere che viene colpito da un coltello che mi diceva Akko, e in effetti è proprio un messaggio in codice morse, sono sorpreso che Akko lo abbia notato e ricordato, anche se non di proposito. Mentre Daryl esponeva l'accordo ha anche rivelato che i suoi piani riguardano la famiglia reale, quindi... tutto si ricollega, avevo ragione. Daryl ha ucciso sua sorella e suo marito perché era venuta a conoscenza della sua discendenza con la famiglia reale, e ha pensato che ciò l'avrebbe portata alla prosperità, solo che lei non è di famiglia reale in quanto suo padre era un cittadino comune rispetto a quello di Bernadette che è il nipote della regina Elisabetta II, quindi la persona più vicina alla famiglia reale era la figlia di sua sorella appena nata, così ha elaborato il piano di manipolare Diana quando sarebbe cresciuta abbastanza, e uccidere i suoi genitori per avere controllo totale, dunque il suo piano è quello di usare Diana per introdursi nella famiglia reale, ha cercato di renderla il più "perfetta" possibile per accedere ancora più facilmente, forse nella sua mente la famiglia reale non avrebbe avuto nulla da ridire se li avesse ricattati dicendo loro che è a conoscenza del loro segreto, ossia della figlia illegittima. Tutto ciò non poteva svolgerlo da sola, così ha messo in mezzo le sue due figlie, e molti altri nobili di dinastie decadute come quella dei Cavendish, in modo da poi dividersi le ricchezze della famiglia reale. Dopo l'accordo Akko è uscita dalla casa e ricordo che mi ha chiesto di non ascoltare cosa viene dopo, e quindi non lo farò... anche se... Sono curioso, cosa non vuole che io senta? Non vorrei sentirmi in colpa per aver infranto la promessa, ma allo stesso tempo da padre sono estremamente curioso, magari ascolto solo un pezzettino... Quel che sento è Diana che scoppia in lacrime, povera ragazza, avrei voluto fare qualcosa per lei dapprima, ma è impossibile, da qualsiasi prospettiva la si voglia vedere, la morte dei suoi genitori non poteva essere impedita da nessuno se non da Daryl. In seguito una volta tranquillizzata Akko le fa dei complimenti, tutto ciò che riesco a pensare è "che carine", si vede che ci tiene molto a lei, come mi ha detto la prima volta che ci siamo incontrati qui, farebbe di tutto per Diana. Sento che prendono l'autobus, quindi salto quella parte, e la mia coscienza mi dice di smetterla di fare ciò che sto facendo e chiudere il file, ma mi prometto di ascoltare solo altri cinque minuti... Sento Diana che invita Akko al ballo scolastico, bella mossa! Poi... Un rumore che sembra proprio un... La mia faccia diventa rossa dall'imbarazzo e spengo il computer immediatamente, ora capisco perché Akko non voleva, e mi sento anche in colpa per non averla ascoltata, ma sono felice per lei, entrambe si meritano della felicità dopo quello che hanno passato, mi domando solo se l'abbia già detto a sua madre... In ogni caso questo file andrebbe nelle mani dell'ente in cui lavoro, quindi dell'associazione investigativa segreta, ma prima devo decisamente tagliare tutta questa parte... Una volta fatto ciò, è il momento di chiudere questa faccenda una volta per tutte.

Daryl...

Mentre leggevo l'ultima rivista uscita sugli smalti migliori da usare per le unghie, suona il campanello, deve essere lui.
Apro la porta di casa e il signor Greville entra con fare alquanto agitato.

《Tu devi essere pazza! Ieri sera hai fatto un casino!》

《Oliver calmati, di cosa ti preoccupi?》

《Dell'accordo che hai fatto, ho ascoltato il messaggio in codice che hai dato, ma cosa hai davvero intenzione di fare?》

《Sei proprio uno stolto, è ovvio che non rinuncio a Diana come pedina, chi dovrebbe entrare nella famiglia reale sennò?》

Mi guarda con un'espressione più calma ora, ma ancora dubbiosa.

《Cosa facciamo con la ragazza? Non sappiamo chi sia, come ha fatto a sapere tutte quelle cose?!》

《Non penso proprio che sapesse tutto, alcune cose sicuramente le ha dette a sproposito e ci ha azzeccato, ma è solo una ragazzina giapponese, non va temuta, cosa vuoi che faccia?》

Comincia a camminare su e giù per il salone.

《Non saprei... ma non ho un buon presentimento.》

《Ascoltami bene, lei non dirà nulla a nessuno perché ci tiene troppo a Diana, invece noi faremo fuori quella Atsuko e sua madre, anche se le abbiamo promesso il contrario.》

《Vuoi ucc... ucciderle?》

Ci penso un attimo anche se avevo già elaborato il piano per conto mio questa mattina.

《No, Diana è intelligente, capirebbe che siamo stati noi e non me lo perdonerebbe, scapperebbe di casa o anche qualcosa di peggio, e non sarà più manipolabile e utilizzabile per i nostri piani. Semplicemente farò in modo che tornino da dove sono venute.》

《Quando hai intenzione di farlo?》

《Ora è troppo presto, meglio ritardare più vicino alla data della vera attuazione del nostro piano, inoltre così la sorpresa sarà maggiore visto che ormai Atsuko e Diana non staranno più pensando a noi. Quindi tra circa un mese.》

Finalmente Oliver non è più spaventato, e mi guarda mentre si forma un ghigno soddisfatto sul suo volto.

Uau raga, non riesco a pensare di essere arrivata al fucking cinquantesimo capitolo... Ho battuto il mio record di storia più lunga che abbia mai scritto su wattpad :D
E non riesco a credere che stia per finire tra qualche capitolo-