39) Un po' più libera
Sono realmente entusiasta di poter passare il pomeriggio insieme a lei, e poi devo cercare di spostare la mia attenzione su altro, oppure il tormento sulla questione di mio padre mi infastidirà per tutto il tempo...
Diana...
Il termine delle lezioni giunge presto, queste ore sembrano quasi volate, ma devo ammettere che probabilmente è stato a causa del fatto che non sono stata completamente attenta alle lezioni poiché stavo pensando a cosa dire ad Akko... Alla fine non ho un vero piano, ripensandoci direi che l'ultima definizione che potrei dargli sia "piano", il mio obiettivo è solo vivere normalmente come chiunque altro, senza farmi ostacolare da mia zia e Maril e Merrill, se vivo nell'ombra e con l'ansia faccio il loro gioco, e ormai il mio livello di sopportazione sta arrivando al suo limite, e devo cominciare a capire cosa faccio perché me lo hanno imposto sin dalla nascita e ciò che faccio perché mi piace effettivamente. Sicuramente devo smetterla di accettare tutti i compiti che mi vengono affidati, magari qualche volta aiuto, ma solo poche volte, gli altri non devono più dare per scontato che io faccia tutto ciò che non va a loro, soprattutto non devo accettare più nulla dalla professoressa Finnland cosicché il messaggio arrivi a quelle tre, inoltre dopo aver scoperto che è lei la spia ha perso tutta la stima che provavo in lei in quanto professoressa, ma ormai non la reputo neanche più degna di quel nominativo.
Varco l'uscita della scuola e cerco Akko con lo sguardo fin quando non vedo una figura, posizionata in disparte rispetto alla folla di studenti che non vedono l'ora di tornare a casa, che agita il braccio in aria guardando verso la mia direzione, così la raggiungo e appena sento la sua gioia mentre parla chiedendomi dove saremmo potute andare a pranzare, anche in me nasce una certa felicità pura e ingenua, un tipo di felicità che sento solo quando sto con lei.
《Potremmo andare in quel locale che ha appena aperto qui vicino, dicono che faccia ottimi panini a prezzi buoni.》
Propongo in quanto avevo sentito in giro per scuola quelle voci, poi anche Hannah e Barbara me ne hanno parlato e dicevano che volevano farci un salto assolutamente, e mi è venuta la curiosità ma non ho ancora avuto il tempo di passarci.
《Allora è deciso!》
Così cerchiamo su "maps" il posto e ci rechiamo lì, e in cinque minuti ci ritroviamo davanti al luogo, e da una prima occhiata sembra un posto carino, nella norma, in più guardandomi intorno riconosco nostri vari compagni di scuola, il che non mi sorprende viste le voci che giravano per i corridoi scolastici, inoltre è a pochi passi dall'edificio scolastico. Dunque ordiniamo i nostri panini e ci andiamo sedere in uno dei vari tavoli da due posizionati in fondo alla sala. Mentre aspettiamo parliamo della nostra giornata, e ad Akko sembra essere andato tutto bene, "è spensierata come al solito" vorrei pensare sinceramente, ma quando ci sono quei momenti di silenzio lei sembra pensare a qualcosa di serio, lo capisco dalla sua espressione la quale non è annoiata o ingenua come al solito quando non ha nulla da dire, ma quasi posso affermare assuma un'espressione triste, stavo per chiederle se andasse realmente tutto bene, ma in quell'istante è arrivato il cameriere con i nostri ordini, dopo ciò stavo per riformulare la mia frase, ma lei comincia a parlare subito, ritornando vitale.
《Quindi il tuo piano? Nessuno si interesserà dei nostri affari privati qui.》
Ecco subito quella questione alla quale non sapevo come rispondere, ma ci ho pensato un po' oggi, quindi so cosa dire, forse rimarrà delusa o stupita dalla mia assenza di organizzazione di un piano, ma per una volta voglio essere egoista e pensare a ciò che voglio fare davvero.
《A dire il vero stavo pensando che... Voglio comportarmi normalmente, senza badare alle mie cugine e a mia zia, vorrei provare a vivere un po' più spensierata, inoltre non reggerò ancora a lungo con questa storia, quindi se per te va bene, potremmo vivere normalmente senza lasciarci bloccare dalla mia famiglia.》
La ragazza castana davanti a me era rimasta in silenzio ad ascoltarmi mentre assaporava il suo panino, e nel frattempo che lei ingerisce il suo boccone io aspetto con ansia il suo parere.
《Oh... Non me l'aspettavo, ma sono felice che tu abbia deciso di andare contro la tua famiglia, e che tu abbia deciso di goderti un po' di più la tua gioventù!》
Esclama con un grande sorriso che mi scalda ogni volta il cuore, e ciò provoca un piccolo sorriso anche sul mio volto, per poi provare il panino che era ancora posizionato sul vassoio, e dopo averlo assaggiato devo dire che è davvero buono.
《Io approvo pienamente questo locale! Questi panini sono buoni quasi quanto quelli di Jasminka!》
Annuisco nel sentire le sue parole in segno di approvazione, dovrei davvero tornarci, ha anche un'atmosfera che mi fa sentire a mio agio per via della sua semplicità, devo dirlo assolutamente ad Hannah e Barbara.
《Ora che ci penso, Barbara e Hannah non sanno nulla vero?》
E' per caso telepatia questa? Prima di rispondere rimango stupita per la coincidenza visto che stavo pensando proprio a loro, in seguito comincio a parlare.
《No, ho preferito tenerle all'oscuro di tutto, ma... Vorrei comportarmi più da amica nei loro confronti, del resto mi dicono sempre tutto di loro ma io non dico mai nulla, e poi non sono così cattive... O comunque da quando avete fatto pace non criticano più nessuno.》
《Beh faresti bene a parlarne con loro, intendo di 'noi', della tua situazione in famiglia fino alla spia e alla sua identità, sono tue amiche da tanto del resto, no?》
Devo dire che ha ragione, se non voglio nascondermi più devo cominciare da loro, dunque ho deciso, domani le vedrò e gli dirò tutto... Anche se al pensiero comincio già ad avere ansia, e per sbaglio stringo un po' forte il fazzoletto che si trovava sul vassoio accanto al panino non ancora finito, e dalle sue parole sembra che se ne sia accorta.
《Se vuoi puoi invitarle al Four Seasons quando ho il turno di lavoro, così non sarai da sola in caso vada storto qualcosa, o comunque avrai un supporto emotivo, ok?》
Propone afferrando la mia mano che stava tenendo il fazzoletto stretto, poi con il pollice comincia ad accarezzarla e la presa d'un tratto si allenta e mi tranquillizzo al tatto, e anche l'ansia cala sentendo quelle parole, ma questa volta devo farlo da sola, non posso sempre contare su Akko.
《No tranquilla, ce la posso fare, non è difficile.》
Finiamo di pranzare, e tra una cosa e l'altra avevo dimenticato quella domanda che volevo porle, e cerco di affrettarmi a farla prima che qualcos'altro mi interrompa e che me ne dimentichi nuovamente. Così mentre stiamo uscendo dalla panineria per poi cominciare a camminare per andare chissà dove, cerco le parole adatte per poi formulare finalmente la frase.
《Sicura che non sia successo nulla questi giorni che ti preoccupi? Va tutto bene?》
Chiedo sperando di non sembrare troppo indiscreta, ma lei si limita ad osservarmi per qualche secondo in silenzio prima di proferire parola.
《No, perché chiedi?》
Risponde con molta serietà, al che io non so come rispondere a quella domanda, e anche se in modo un po' impacciato, rispondo con naturalezza confidandole i miei pensieri che avevo avuto durante il pranzo.
《Ah nulla, solo... Avevo notato che stavi un po' soprappensiero, sembrava quasi che fossi tormentata da qualcosa... Ma se mi sto sbagliando scusami, ero solo un po' preoccupata per te.》
Per qualche arcano motivo sul suo volto ancora una volta si forma un grande sorriso, poi afferra la mia mano intrecciandola alla sua.
《Ma no! Non preoccuparti per me, mi dispiace se ho dato quell'impressione, ma posso assicurarti che non è successo assolutamente niente, ok?》
Cerca di rassicurarmi con la sua solita spensieratezza e vitalità, ma questa volta il sorriso che mi stava mostrando mentre mi diceva quelle parole che avrebbero dovuto provocare sollievo in me, era uno dei sorrisi meno calorosi e felici che mi avessero mai rivolto, come se fosse solo una maschera che celava un'altra realtà a me sconosciuta, in più la mia preoccupazione appena lo vidi salì a dismisura, possibile che sia solo un'impressione?
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