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24) La spia


Akko...

Ah, ho capito, del resto abbiamo una settimana perduta da recuperare...
Così mi avvicino a lei cercando le sue labbra, e la bacio, quando mi stacco per qualche istante ci guardiamo negli occhi in silenzio, in seguito Diana si posiziona sopra di me, e giro il volto in alto verso di lei, e riprendiamo a baciarci, una, due volte... Forse tre, ormai ho perso il conto...

Un rumore improvviso fece balzare entrambe : era il citofono.
Impanicata mi alzo e corro ad aprire il portone a mia madre, con Diana che mi seguiva imbarazzata che si risistemava.
Prima che mia madre potesse giungere a casa, faccio una domanda alla ragazza appena dietro di me.

Senti, non possiamo dirlo neanche a mia madre?

Non fin quando non avremo stabilito bene la situazione, se per te va bene.

Risponde senza pensarci, evidentemente ci aveva già riflettuto in precedenza. Annuisco, e ormai mia madre suona anche al campanello e la faccio entrare.
La presento a Diana, naturalmente le avevo detto sarebbe venuta una mia "amica" a casa, e che sarebbe rimasta a cena.
Dunque io aiuto mia madre a preparare la cena, e avevo detto a Diana di non preoccuparsi e mettersi comoda, ma è venuta ad aiutarci comunque. Siamo state tutte e tre insieme a ridere e scherzare mentre aspettavamo si cuocessero i pasti, e si era formato una sorta di calore nella stanza, che credo faccia bene a Diana, l'ho vista a suo agio, spero sia davvero così.
Dopo cena torniamo in camera mia.

Tua madre è molto gentile, è una brava persona.

Afferma lei che si trovava in piedi davanti alla porta, mentre io mi siedo sul letto posizionato al centro della camera.

Sono contenta ti abbia fatto una bella impressione! Lo è davvero!

Affermo sorridendo.
Lei continuava a stare lì, sembrava quasi non avesse finito di parlare, probabilmente vuole dire altro, quindi la invito a parlare.

C'è altro di cui vuoi parlarmi?

Chiedo con un tono di voce gentile, e come risposta inizialmente mi rivolge uno sguardo sorpreso, a volte è proprio un libro aperto, mentre altre non capisci cosa le stia passando per la testa.

Si a dire il vero... Ma, non vorrei fosse inappropriato... Non fa nulla.

Sono un po' confusa e curiosa, ma se non vuole dirmelo va bene così.
Rimaniamo nella mia stanza a parlare del più e del meno, fin quando non si fa tardi e decide di andare a casa.

Diana lascia che ti accompagniamo, è buio fuori.

Afferma mia madre preoccupata mentre Diana si stava mettendo le scarpe.

Non deve preoccuparsi..

Insisto!

Esclamo io interrompendola, così cede, e tutte e tre insieme prendiamo l'autobus e riportiamo Diana a casa, per poi tornare nella nostra dimora.

È una ragazza molto graziosa ed educata, quasi mi stupisce che tu sia riuscita ad esserle amica.

Dice in modo scherzoso mia madre appena entriamo in casa.

Eheh, quasi stupisce anche me.

Ridacchio con imbarazzo. In effetti, cosa ci troverà una come lei in una come me? Mah, è inutile farsi queste domande.
Il weekend passa normalmente, Diana è venuta al locale per un'oretta sabato pomeriggio, e abbiamo un po' parlato, poi verso sera chiudiamo e torno a casa, e proprio mentre aspettavo l'autobus ricordo di non aver chiesto una cosa a Diana... Chi è la spia?
Ieri, prima di... divertirci, Diana diceva che sospetta ci sia una spia che riferisce a sua zia e alle sue cugine cosa fa, anche perché sennò come farebbero a sapere della mia esistenza se non stanno a scuola?
Appena arriva lunedì, a ricreazione mi precipito da Diana che stava davanti al suo armadietto.

Ohi! Devo chiederti una cosa top secret!

A sentire queste parole mi guarda inarcando il sopracciglio, un po' stranita e confusa.

Ok, ehm, sarebbe?

Ho detto top secret! Potrebbero sentirci andiamo in bagno!

Forse sono troppo precipitosa, ma se c'è una spia e Diana sa chi potrebbe essere, dobbiamo agire immediatamente! Se scoprissimo chi è molti dei nostri problemi, ma soprattutto di Diana, si risolverebbero.
Così la trascino nei bagni e ci chiudiamo in una delle cabine.

Adesso ti dispiacerebbe dirmi cos'è questa cosa top secret? Sarà meglio per te che sia una cosa importante, ho molto da fare oggi non posso perdere tempo per delle sciocchezze.

Oh, ma è molto importante!

Esclamo forse troppo agitata.

Ti ricordi l'altro giorno che dicevi di sospettare di una spia?

Dico con tono più basso questa volta. Come risposta annuisce.

Quindi? Chi è?

Chiedo con le orecchie tese aspettando una risposta, sono troppo curiosa, inoltre come dicevo prima se scopriamo questo... Allora...

A-ah... In realtà... Non so chi è, pensavo solo che magari era la stessa persona che mi ha scassato l'armadietto...

Il mio entusiasmo e speranze si spengono del tutto in un attimo appena sento le sue parole, in effetti forse ho riposto troppa fiducia in lei, non è mica un'investigatrice, anche se ha grandi capacità è una persona come tutti.

Mi dispiace deluderti così, ma non ne ho idea... La preside mi ha riferito che ancora non sono riusciti a scoprire chi è stato, non ha lasciato tracce, beh a parte il fatto che era aperto e mezzo rotto, e non ha preso nulla anche perché io non metto niente di personale dentro il mio armadietto...

Perché mi chiede scusa? È a lei che dovrebbe importare, dall'esterno sembra quasi che la cosa non la tocchi minimamente.
Un secondo dopo, il mio entusiasmo torna a darmi manforte e subito mi viene in mente un'idea molto figa!

Non preoccuparti! Questo significa solo che dobbiamo cercare la spia, saremo dei detective, non è entusiasmante?!

Akko?! Ma che dici, e poi abbassa la voce, potrebbe comunque esserci qualcuno.

Mi rimprovera lei, quindi mi placo un attimo chiedendo scusa.

Ma lo facciamo vero? Sono seria. Potremmo tendergli una trappola o qualcosa del genere.

Sospira e si porta una mano sulla fronte, la vedo un po' scettica al riguardo, forse pensa sia una perdita di tempo, o che io stia prendendo la cosa poco seriamente o come se fosse un gioco, ma non è affatto così, vorrei che lei si ribellasse e che non sottostasse così alla sua famiglia, davvero tutto ciò non le importa? Le va bene soffrire in quel modo senza fare niente al riguardo?
E con questi pensieri che giravano nella mia testa, le parole seguenti uscirono senza che io potessi controllarle.

E poi... A te non da fastidio che c'è qualcuno che ti controlla arrivando anche a scassarti l'armadietto? O che la tua vita, sia sentimentale che non, venga stabilita da qualcun'altro? Ti sta davvero bene essere sottomessa dalla tua famiglia?

Mentre parlavo mi avvicinavo sempre di più, inoltre potevo vedere lei che guardava verso il basso, senza dire nulla, la sua è un'espressione tormentata, forse ho parlato troppo...

I-io... Devo andare.

Aspetta..

Volevo afferrare il suo polso e cercare di farla rimanere, e parlarne, ma non sono riuscita a muovermi e l'ho lasciata andare via di corsa. Forse non avrei dovuto dirle quelle cose, ma quasi non me ne accorgevo in quel momento, o almeno non adesso, e in questo modo sono rimasta da sola in quella cabina a riflettere su cosa avrei dovuto fare.





Ehii salvee, oggi sono qui per chiedervi una cosuccia... Mi è venuta in mente un'idea molto nice (secondo me) per la ff, ma potrebbe essere un po' ambigua e volevo sapere il vostro parere su una cosa prima di attuarla : sarebbe bello se c'entrasse la Regina Elisabetta, visto che stiamo in Inghilterra? :D
Si sembra strano, mi basta solo che qualcuno mi dica se sarebbe figo o brutto, così vedo :3

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