10) Pensieri
Akko...
Anche se non le conosco, già mi stanno antipatiche le sue cugine e sua zia...
Ma ad ogni modo, sono stata bene oggi, e sono contenta che Diana si sia aperta con me.
Torno a casa aprendo la porta con le mie chiavi, e silenziosamente entro. Controllo la camera di mia madre e vedo che sta dormendo, così salgo le scale e vado a dormire anch'io.
Il pomeriggio a seguire mi dirigo al locale, dovendo dire una bugia a mia madre, e devo ammettere che mi dispiace doverle mentire ogni volta, ma è necessario. Appena finisce questo mese prenderò lo stipendio, le dirò tutto dandole i soldi.
Arrivo lì, come al solito mi cambio e comincio a lavorare, ed eravamo solo io e Amanda a servire.
In un momento in cui non dovevamo prendere ordini, la mia amica si avvicina a me per parlare.
《Alloora, ieri ti sei divertita alla festa?》
Dice con faccia maliziosa.
《Oh, si, molto in rea-... Aspetta, come lo sai?! Mi stalkeri?!》
Dico indietreggiando.
《... Ti ricordo che abbiamo un'amica in comune...》
Oh, vero, Sucy! Deve essere passata raccontandole di ieri sera.
《Uhm, e mi ha anche detto... Che c'è stato un momento in cui tu e Diana siete state sole solette a fare chissà cosa...》
Dice nuovamente con quel tono tra lo scherzoso e il malizioso.
Davvero, non capisco dove voglia arrivare... È da giorni che mi stuzzica così mettendo in mezzo Diana.
《Beh, è una lunga storia, ma la vuoi smettere di complottare chissà cosa nella tua mente? O con Sucy visto che te l'ha detto lei...》
Porta la sua mano sulla fronte sbuffando.
《Oddio, sei impossibile Akko, sto cercando di essere il più ovvia possibile! Sucy aveva ragione, ci metterete un casino.》
"Metterete"? Chi? E a fare cosa? Mah, non le capisco entrambe.
Così confusa la ignoro, e appena mi giro per tornare a lavoro noto che Diana è appena entrata, spunta subito sul mio volto un enorme sorriso e velocemente vado ad accoglierla.
《Diana! Come stai?》
Parliamo un po' del più e del meno, poi la accompagno al suo posto preferito, perché insomma, per tutte le volte che sono stata lì a guardarla... No! Intendo, a servirla, perché ovviamente è il mio lavoro, non a osservarla perché ai miei occhi è tipo un angelo, splendente come un raggio di sole, no per nulla.
Questi pensieri mi fanno rimanere come una sciocca davanti a lei, tanto che doveva muovere la mano davanti al mio volto per risvegliarmi.
《Akko, ci sei?》
《O-oh, si, scusami!》
Torno alla realtà prendendo il suo ordine mentre chiacchieravamo, stavo per andare via, quando mi chiede di aspettare perché deve dirmi una cosa.
《S-senti, non è che ti andrebbe, tipo... Di uscire uno di questi giorni? Come fanno gli amici, insomma.》
Chiede imbarazzata, talmente tanto lo era, che non mi guardava neanche negli occhi. Wow, è davvero carina quando arrossisce in quel modo.
Ma a causa di questo pensiero arrossisco anch'io. Non so cosa mi prenda... Ma continuerò a ignorare questi pensieri.
《Si, certo! Mettiamoci d'acco-》
Un qualche cliente mi chiama, così devo liquidare un attimo Diana e vado verso quella persona.
Ora che ci penso, non ho il numero di cellulare di Diana, mmh, dovrei chiederglielo, così è più facile organizzarsi.
Ma ora non posso fermarmi a prendere i numeri, così chiedo alla ragazza con la quale parlavo prima se poteva aspettare la chiusura, o se doveva andare via subito.
《Oh, no, non preoccuparti, posso aspettare.》
Questa è stata la sua risposta. Fortunatamente non mancava molto,
e senza accorgermene servo l'ultimo cliente. Puliamo i tavoli e usciamo per chiudere. Io e Diana rimaniamo lì davanti per organizzarci, mentre Amanda va via lanciadomi un occhiolino. Continuo a non capire, forse un giorno ci riuscirò.
《Che ne dici se ci scambiamo i numeri?》
Dico sorridendo. Così entrambe tiriamo fuori i cellulari, e salviamo il numero dell'altra.
Alla fine decidiamo di vederci la prossima settimana di domenica, anche perché non lavoro, il pomeriggio e poi decideremo cosa fare quando ci vedremo. Bene sto diventando sempre più amica con Diana!
Infine ci salutiamo e io torno a casa buttandomi sul letto, e comincio a pensare alla giornata, a quando ho parlato con Diana e pensato quelle cose.
Forse dovrei dare più importanza a quei pensieri che ignoro sempre...
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