Sento una sirena in lontananza avvicinarsi.

All'improvviso si ferma.

Sento delle voci.

Un uomo sgancia la cintura di sicurezza di Jake.

Qualcuno alle mie spalle fa lo stesso con me.

"Non respira, qui serve aiuto" gridano "serve ossigeno forza".

Non si tratta di Jake perché l'uomo che lo sta aiutando non ha parlato. Le sue labbra non si sono mosse, lo vedo.

Talia? Daniel?

"La ragazza sembra stabile" gridano alle mie spalle. Io?

Pensate agli altri.
Io sto bene.

Vorrei dirlo, farlo presente
Il fiato mi si spezza in gola.

Ho solo paura.
Ho paura...tanta.

Il sangue mi si gela nelle vene.

"Prenotate una sala operatoria, veloci" gridano.

Non sento più nulla.

La vista mi si oscura.

Svengo.

È come se entrassi in letargo....sento che il mondo attorno a me avesse smesso di girare, mi sembra tutto finito. Buio.
Tutto oscuro. Come la notte.
Tenebre.
Tenebroso.
Pauroso.
E freddo.
L'aria è fredda.
Gelida.
Troppo dura, non trapassa i miei polmoni.
Cos'è successo?
Non sento il mio corpo, ma solo la mia mente.
Qualcuno sta parlando.
Qualcuno mi chiama.
Non sono sola! O forse si?
È solo la mia immaginazione?
Un incubo.
Mi sveglierò nel mio letto, meno freddo di quest'aria.
Vero?

Devo capire, devo sapere.

"Dove mi trovo?" Mi chiedo. "Sarà così il paradiso?". Se fosse realmente il paradiso vorrei che il mio angelo fosse Luke.
Luke....da quanto tempo non lo vedo? Quanto tempo è passato?
Devo trovare la forza per aprire gli occhi. Devo capire cosa è successo.
Ci metto tutta la buona volontà, riesco a migliorare l'udito.
Inizio a sentire dei "bib-bib", sarà il battito del mio cuore o quello di qualcun altro? Il mio batte ancora?

Sono in ospedale?

Si sente uno strano odore, odore di chiuso, misto a disinfettante.

Qualcuno mi sta tenendo la mano....chi sarà?

Devo aprire questi maledetti occhi!

Sbatto le palpebre e sollevo lievemente le ciglia.
Vedo appannato, offuscato.

"Annabeth, ti sei mossa?" Sembra la voce di mia madre. Sembra affranta. Mamma sono viva, le vorrei gridare.

"Annabeth apri gli occhi, guardami".
Come faccio a spiegarle che non desidero altro? Ci sto provando!

"Infermiera, la prego chiami un medico, mia figlia sta aprendo gli occhi" urla mia madre.

"Subito signora" sento una voce distante...sarà una donna, la voce è matura, avrà una certa età.

Secondi. Minuti. Passi.

Un'altra mano mi sfiora, percepisco che non é quella di mamma perché è molto più calda.
É calda....magari è la mano di Luke...
Lui è qui?
Ho bisogno di vederlo.

Apro gli occhi.
Bianco. È tutto bianco. E freddo, come mi aspettavo.

Non è lui..è un uomo, in camice bianco, il medico forse.

Sento un forte dolore alla testa e la gamba è immobilizzata, leggermente sollevata rispetto al resto del corpo.

"Buonasera signorina, sono il dottor Falck. È in ospedale ed ha dormito per quattro giorni circa. Ha subito un intervento alla gamba, ora è immobilizzata ma sono più che sicuro che riprenderà del tutto le sue capacità motorie. Riesce a parlare?"

In realtà la mia comprensione si é fermata al cognome...Falck, ha qualcosa di familiare, qualcuno ha il suo stesso cognome.

Falck...Luke Falck...

"Mhhh" è l'unica cosa che riesco a dire prima di ricadere in un sonno profondo.