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Capitolo 40

Sono le 10:32, sono pronta ed il fotografo é già andato via, dopo aver scattato tante foto, troppe...

Mi guardo per l'ultima volta allo specchio prima di raggiungere i miei genitori giù e non faccio altro che contemplare il mio abito stupendo, perfetto.

È stile principesco, scende morbido lungo i fianchi, mentre il corpetto fascia bene dalla vita in su. Pizzi e merletti si fanno strada sulle maniche e dietro la schiena dando un effetto nude.
Lo strascico è lungo e semplice e un paio di tasche addobbano il giro vita.

I miei capelli biondi sono tirati su in trecce, chiuse da fermagli-gioiello, brillanti ed appariscenti.

Un leggero ombretto traccia le mie palpebre e un rossetto delicato contorna le mie labbra.

Prendo coraggio e abbandono il mio riflesso sullo specchio. Chiudo per un istante gli occhi e mi fermo ad immaginare quanto bello possa essere Luke all'altare, aspettandomi. Poi apro la porta e mi ritrovo davanti un padre più elegante del solito, con gli occhi stranamente lucidi.

"Ciao papà..." gli sussurro.

"Ciao piccola mia" sussurra a sua volta.

Fissandomi negli occhi, mi prende per mano.

"Sei pronta?" Mi chiede.
Ripenso per un istante a quanto sia stata dura far accettare l'idea di matrimonio a mio padre, che per un momento ha optato di cacciare Luke fuori di casa -di nuovo- senza però riuscirci.

Dopo più di una settimana di puro silenzio e sguardi furtivi siamo riusciti a fargli capire che è una scelta giusta, per la nostra, la mia felicità.

Gli stringo più forte la mano e continuo ad ammirarlo.

"Si....sono pronta papà."

"Annabeth questa sarà per sempre casa tua, sappilo."

"Lo so, ti voglio bene".

"Ti voglio bene, piccola mia".

Scendiamo lentamente le scale, attirando l'attenzione di tutti e improvvisamente sento un applauso partire da mio fratello.
Lo guardo minacciandolo di morte, sapendo che l'ha fatto a posta per farmi imbarazzare.

Ormai è un adolescente con gli ormoni alle stelle, un bellissimo adolescente.

"Non sei niente male bella addormentata"
Mi chiama così da quella mattina di qualche tempo fa, ed è una cosa che apprezzo. Una cosa solo nostra.

"Potrei leggerci tra le righe un complimento, sai?" Gli rispondo.

"Lo esplicito: sei bellissima Annabeth...."

Quando pronuncia quelle parole gli brillano gli occhi e io, con fare delicato, gli accarezzo una guancia.

"Grazie Benji..."

"Dai forza" comincia "prendimi la mano, ti condurrò in questo inferno!"

Ripete le stesse parole che disse tempo fa, le parole che pronunciò per la bella addormentata.

Papà mi riprende sotto braccio e con la mano destra mi aggrappo a mio fratello.

Stiamo per raggiungere il portoncino quando veniamo interrotti da una chioma nera e un vestito rosso acceso.

"Di nuovo tu" dico ironica, riconoscendo Talia.

"Non puoi andare via senza un selfie, senza l'ultimo selfie!"

"Guarda che non sto andando al patibolo..."

"Qualcosa di simile".

"Sei stupenda" aggiungo.

"Lo so, lo so"


Mi fa piacere vedere che dietro di lei, Francesco mi sorride, e mentre ci prepariamo per "l'ultimo selfie" si unisce a noi tenendola per i fianchi.

"Fermi tutti" sentiamo da lontano qualcuno che interrompe il nostro selfie. Stella! E Jake....

È già da qualche anno che i due stanno insieme e la cosa non può che rendermi felice.

Ell, nel suo carinissimo abito verde ci raggiunge, seguita da lui, in tenuta meno elegante *ma tanto gli starebbe bene qualsiasi cosa! È un dato di fatto...*

E dopo aver scattato il fatidico selfie mi lasciano libera!

"Ora puoi andare!" Mi concede Talia.

E finalmente mi incammino verso la lussuosa auto.

Luke's point of vew.
Sono dieci minuti che la aspetto. I dieci minuti più lunghi della mia vita...
Non vedo l'ora di vederla, di baciarla e di farla mia davanti a Dio e a tutti gli altri.

Lei è ciò che tutti vorrebbero, dolce, gentile, intelligente e...bellissima, mozzafiato...

Chissà quanto brilleranno i suoi occhi azzurri e quanto sarà grande il mio sorriso alla sua vista...

La amo, tanto.

"Sta arrivando..." mi sento dire. Mi volto e ritrovo lo sguardo di mia madre, un po' invecchiato ma sempre in grado di farmi tranquillizzare.

"Preparati figliolo, sta arrivando"

"Ti voglio bene mamma"

E improvvisamente sento partire quella marcia nuziale che fa accelerare i battiti del mio cuore.

Entrano sua madre e suo fratello, che prendono posto ai primi banchi, e poi Talia con Francesco, i suoi testimoni, seguiti da Jake e Stella. Oramai siamo una squadra e nonostante ognuno abbia preso strade lavorative diverse, ci teniamo ancora tutti in contatto *differentemente da quanto si possa pensare, anche io e Jake!*

Non posso non notare quanto siano differenti le due ragazze, Talia e Stella, fisicamente, ma entrambe con un cuore d'oro.
La testimone mi guarda rassicurandomi e strinzandomi un occhio.

E poi lei, sotto braccio a suo padre.

Alzo lentamente lo sguardo, partendo dal basso del suo abito, fino ad incontrare i suoi occhi, che cercano i miei.

Si incastrano perfettamente, facendo esplodere il mio cuore di emozioni.

Percorre la navata lentamente, e non vedo l'ora che finisca, per toccarla e prenderle la mano.

Sono senza fiato e le sorrido, cercando di non dare a vedere il mio nervosismo.

E finalmente arriva a me, faccio per avvicinarmi a lei, ma suo padre mi ferma, distogliendo il mio sguardo da quello della figlia.

Mi porge la morbida mano di Annabeth e mi sussurra "ti sto dando in dono la mia vita, se provi a farle del male, giuro davanti a Dio che sei morto"

"È in buone mani signore" gli rispondo "glielo assicuro"

Lascia un leggero bacio sulla fronte della figlia e si va a sedere.

Incrocio le mie dita con quelle della mia sposa.
"Sei...bellissima...wow"

"Anche tu non sei niente male" risponde. "Ti amo" aggiunge.

"Ti amo Annabeth"

Ci voltiamo verso il prete e diamo inizio alla cerimonia.

Annabeth's point of vew
"Vi dichiaro marito e moglie" a questa frase si eleva un coro di applausi e fischi.

Guardo commossa Luke, che chiede il permesso al sacerdote per baciarmi.

Dopo un cenno di capo del prete, mi prende delicatamente il viso tra le mani e il suo semplice tocco innesca in me la solita reazione. Farfalle nello stomaco, battiti accelerati e fiato corto non sono niente rispetto a quello che sto provando in questo momento.

Dimenticando di essere in Chiesa, davanti ad una numerosa platea, prendo a baciare mio marito, lentamente, in modo dolce, come se questo bacio fosse il sigillo del nostro infinito amore.

Lasciando le sue labbra per riprendere fiato, mi accorgo che gli invitati hanno lasciato la stanza, mi guardo intorno fino a riportare gli occhi su Luke.

"Siamo sposati...." dice quasi sorpreso.

"Già, siamo sposati" un sorriso da ebete ricopre i nostri volti.

Luke mi prende per i fianchi, sollevandomi da terra e mi fa girare intorno.

"Siamo sposati" inizia alzando la voce "e io ti amo da impazzire" conclude mettendomi a terra.

"Anche io Luke, anche io..." ridiamo insieme.

"E ora inizia il bello! Dovrò sopportarti davvero tutti i giorni"

"Non sai quanto è difficile sopportare te" rispondo.
"Usciamo?" Chiedo.

"Sei pronta?"

"Certamente. Tu piuttosto?"

"Con te, sempre"

Mi prende la mano e dandomi un leggero bacio a stampo, percorriamo la navata della Chiesa, per dar via alla nostra nuova vita, insieme....

~I'll love you for a thousand more...

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