Lʼinvolucro canuto dellʼinverno
seppure trafitto dal bagliore
perdura sullʼasfalto ingentilito
custode di sospetti adamantini

Lʼiride riscopre il buonumore
si addolcisce lʼassalto delle ore
il trancio più insapore del convito
chiarisce retrogusti improvvisati

Se servisse imparare a memoria
le coordinate siderali del sogno
quanto eterna potrebbe divenire
quella singola occasione di trovarsi!

Viceversa lʼabuso, come ogni privilegio
a tal punto caldeggia lʼimprudenza
chʼesorcizza il suo esser panacea
controversa ai turpiloqui del possibile

Così, entro il circuito del paralogismo
quando nullʼaltro si giova dʼoffrirmi
è in quellʼunica tratta di tempo
chʼio mi ravvedo
connivente delle mie maledizioni.