A portata di (u)mano
Di tutte le ombre tramortite
sulla mia pelle allo zucchero filato
nessuna sopravvisse alla ventura
di unʼennesima vigilia dʼamore
Dellʼimmenso a portata di (u)mano
nel dramma della pace coercitiva
non è rimasto che il barlume solitario
dei nostri baci senza più destinazione
Con il favore delle stelle più cattive
a collaudare portentosi meteoriti
allʼinsaputa dei dilemmi del dovere
il nostro cielo era un sacrario di poesie
Galeotto fu il martirio di una rosa
estorta iniquamente alla beltà
nellʼimpietosa attesa di morire
sul ventre di un vaso senza età.
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