Prologo
La bambina dai capelli verdi
La prima volta che la vidi avevo solamente sei anni, vivevo ancora al villaggio con la mia sorellina di quattro anni. C'era stato una carestia, come quella che sarebbe avvenuta anni dopo, e come al solito si era disputata una partita di calcio per decidere chi sarebbe stata sacrificata. La partita era Dragons contro Storm, vinsero quest'ultimi per 2 - 3. La ragazza che si sarebbe sacrificata era la promessa sposa del capitano dei Dragons, che il giorno seguente del sacrifico si suicidò buttandosi dalla scogliera. Essa si chiamava Kayla Ayano, era una ragazza dodicenne molto dolce con due magnetici occhi verdi. Il padre era un uomo onorevole nel villaggio mentre della madre, che era scappata dall'isola sei anni prima, si sapeva solo che veniva da lontano. Per tutta la settimana tutti erano indaffarati nei preparativi, ma nell'aria alloggiava un aria cupa: Kayla, infatti, era molto amata da tutti per la sua generosità. Comunque, sette giorni dopo la partita, era tutto pronto. Kayla fu preparata dalle anziane: le fecero indossare un lungo abito bianco molto semplice e le intrecciarono i capelli biondi in una treccia a lisca di pesce. Tutto il villaggio si mise in fila dalla capanna dove c'era Kayla fino al pontile, tutti avevano una torcia accesso che illuminava il percorso. Kayla cominciò la sua camminata verso il pontile, con la testa abbassata e le mani congiunte davanti. Mano mano che superava le persone, queste le andavano dietro cominciando a intonare un canto malinconico, ma pieno di speranza per la fine della siccità. Io ero uno dei ultimi con di fianco mia sorella mentre mio padre, che era il capo villaggio, era l'ultimo. Mia madre è morta dando alla luce Tsuki, per questo mio padre la trattava freddamente accusandola della morte della moglie. Kayla era quasi arrivata alla piccola barca di legno che, staccandosi dalla folla, una bambina li corse incontro piangendo disperata. Aveva due codine verdi, viso pallido e occhi di un verde brillante. La conoscevo di vista, era la sorella minore di Kayla, mi sembrava che si chiamasse Hoshi Ayano. Il suo nome significa " Stella ", mi pare che sua madre avesse questo nome. Kayla abbracciò la sorella piangendo, si sussurrarono qualcosa e vidi Kayla asciugare le lacrime alla sorella. Quel giorno mi si strinse il cuore al pensiero se ad essere sacrificata fosse stata mia sorella invece di Kayla, non mi sarei mai immaginato che sarebbe successo. Tsuki guardava la scena accanto a me, i suoi grandi occhi scuri erano pieni di lacrime. La strinsi a me, lei appoggiò la testa sul mio petto per non guardare altro. Era sempre stata una bambina sensibile e gentile, non si arrabbiava mai neanche quel maledetto giorno. Dopo che Hoshi fu allontanata dal padre, legarono le mani a Kayla con una corda. La fecero salire sulla barca, poi slegarono la corda che teneva la barca. Mentre la barca si allontanava Kayla non si guardò indietro, tenendo la testa e la schiena dritta come se fosse fiera di sacrificarsi per il bene del suo villaggio...e forse era proprio così. Quando ormai non era più visibile, Hoshi scappò via piangendo.Tutti la guardarono allontanarsi, soltanto io li corsi dietro. Mi addretani nella vegetazione, riuscivo solamente a vedere il suo vestitino bianco. Dopo poco tempo sbucai alla scogliera, Hoshi era in piedi a due passi dal bordo. Un leggero venticello si era alzato e muoveva le sue codine da farle sembrare onde...onde che avevano portato via sua sorella e, che presto, avrebbero portato via la mia adorata Tsuki. La chiamai fermandomi a pochi passi da lei, lei si girò a guardarmi con il viso inondato di lacrime. Cominciammo a parlare, ad un certo punto smise di piangere. Era ormai mattina quando tornammo al villaggio. Cominciammo a passare giorni interi a esplorare l'isola e a giocare a calcio. Diventammo inseparabili e ci facemmo la promessa di rimanere per sempre assieme. Poi, anni dopo, tutto il mio mondo si sgretolò. Tsuki, per colpa della mia codardia, fu sacrificata. Questa volta fu io a rifugiarmi sulla scogliera e fu Hoshi a consolarmi. Dopo due mesi ero tornato quello di prima, ma provavo ancora dell'odio per me stesso. Vi siete mai chieste/i perché io sembro un ragazzo giovane? Ebbene il motivo che mi sono lasciato morire quando, all'improvviso, Hoshi è stata uccisa da alcuni briganti. Presto mi sono ammalato, non avevo nessun'altro motivo per vivere così mi sono addormentato per poi non svegliarmi più. Questa storia inizia mentre io ero uno spirito, tre anni dopo la sconfitta del Quinto Settore. Tutto riniziò in una bellissima giornata di primavera...
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