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La collana con la pietra
Passarono i giorni, io cominciavo a ricordarmi immagini sfocate, ma per sempre immagini. Shuu cercava di comportarsi normalmente quando c'ero io, ma alcune volte il suo sguardo di riempiva di tristezza. In quei momenti me ne andavo usando scuse sempre diverse. Nel frattempo ero diventata molto amica di Kai, con Hakuryuu ci litigavo quasi sempre. In questo momento stavo guardando gli allenamenti della Zero, intanto sistemavo prr bene gli asciugamani e le boraccie. Cinque minuti dopo venne fischiata la fine dell'allenamento. Tutti i giocatori si diressero verso le panchine, stanchi morti e con una sete sa bere tutto il mare. Cominciai a distribuire asciugamani e boraccie velocemente, tutti mi ringraziavano...beh tranne Hakuryuu che mi rivolse soltanto uno sguardo. In questo poco tempo ero riuscita a capire il carattere di tutti i giocatori, poi l'isola mi sembrava familiare eppure non ricordo di esserci mai stata. << Il tuo tiro è stato fantastico Kai >> mi complimentai con il mio amico, lui mi rivolse un sorriso << Grazie Hoshi, neanche tu te la cavi male come manager >> mi disse Kai prendendo la borraccia che li porgevo. Lo salutai, poi andai da Shuu per darli la borraccia. Si stava asciugando il sudore, però appena mi vidi smise per fissarmi << Il tuo spirito è veramente forte >> commentai, mi sorrise << Grazie mille Hoshi >> mi ringraziò lui, nei suoi occhi continuavo a vedere della tristezza nascosta. Mi sentivo in colpa, magari se avessi un altro nome nin li ricorderei così quella Hoshi. Stavo per dirli se era meglio che cambiassi nomi, quando vidi una collana che portava al collo. Doveva tenerla nascosta sempre dentro la maglietta perché non l'avevo mai notata. Era formata da un cordino nero su cui era infilata una pietra nera con riflessi violetti, il ciondolo mi era dolorosamente familiare. Allungai una mano, mi sembrava di essere come in trance. Appena toccai la pietra un'immagine invase la mia mente.
Una grotta. Una bambina dai capelli verdi camminava al suo interno, per quanto mi sforzarsi non riuscivo a vederle il volto. La piccola rideva mentre saltava le pietre dentro un fiumiciattolo che scorreva all'interno della grotta. Ad un certo punto si chinò, prese qualcosa sotto la superficie dell'acqua. Erano due pietre identiche, completamente nere con riflessi violetti.
<< Hoshi? >> la voce di Shuu mi riportò alla realtà, ci misi alcuni secondi a rendermi conto che li stavo tenendo in mano il suo ciondolo. << Tutto ok? >> mi chiese il corvino preoccupato, ritrassi la mano e sorrisi falsa << Tranquillo, stavo solamente ammirando il tuo ciondolo >> mentii, poi mi girai e andai a risedermi sulla panchina. Shuu stava per seguirmi, ma la fine della pausa lo obbligò a rientrare in campo. Non avevo detto a Shuu della visione perché in qualche modo sentivo che la dovevi tenerla nascosta. Chi era la bambina dai capelli verdi? Ero forse io? E perché la pietra mi è familiare?. Guardai Shuu sperando di poterla rivedere, ma lui l'aceva rimessa sotto la maglia. Strinsi i pugni sulle ginocchia. Devo risolvere velocemente questo mistero, perché in qualche modo è legato al mio passato.
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