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Risveglio
Occhi scuri come due perle nere. Lacrime. Una barchetta circondata da un mare infinito. Cielo blu, stelle, luna. Canto malinconico. Un nome: Shuu. Tutto scompare. Nero. Buio. Freddo.
Apro gli occhi lentamente, sento la testa che mi rimbomba e dolori in tutto il corpo. Con molta fatica riesco a mettermi seduta, poi mi guardo attorno. Sono in una stanza abbastanza ampia, i mobili sembrano nuovi di zecca, ci sono due porte: una da su un corridoio mentre l'altra suppongo che porti al bagno. Solo allora sento il vuoto dentro la mia mente: non mi ricordo nulla del mio passato. Sento qualcosa di umido bagnarmi le guancie, con un dito le tocco: lacrime. Comincio a provare emozioni negative: tristezza, rabbia, paura, confusione...perché non mi ricordo nulla? Per quanto mi concentro non ricordo nulla. Altre domande invadono la mia mente, ma non posso rispondere a nessuna. Dei passi, alzo lo sguardo e incrocio un paio di occhi neri, come l'oscurità più buia. Appartenengono ad un ragazzo dalla pelle olivastra con i capelli neri, ai lati della testa ci sono due perline azzurre da cui partono delle così ne bianche e rosse. << D-dove sono? >> domando aprendo per la prima volta la bocca, ho una voce delicata. Il ragazzo rimane sulla soglia a guardarmi a bocca aperta << Per caso ti chiami Hoshi? >> mi chiede speranzoso << I-io non mi ricordo nulla >> li rispondo con gli occhi lucidi. Il ragazzo mi si avvicina, ma rimane a un metro dal letto. << Neanche il tuo nome? >> mi chiede sorpreso, scuoto la testa tristemente. << Oh...mi dispiace tanto...io sono Shuu >> si presenta il ragazzo. Shuu...sento che questo nome mi deve dire qualcosa, ma cosa?. << Uhm...sembri essere mia coetanea, forse hai un anno in meno, ma puoi essere anche di corporatura minuta >> dice Shuu osservandomi con attenzione << Io...come sono? >> li domando di sapere com'è il mio corpo, al momento sconosciuto. Lui si alza, camminava verso la scrivania dove prende qualcosa, poi torna indrieto e mi porge uno specchio. Lo prendo in mano e mi specchio. Nel vetro vedo un volto bianco con dei lineamenti delicati, occhi grandi verdi e cappelli dello stesso colore, nasino all'insù e labbra rosee. << Ti devo dare un nome...tutti ne devono avere uno >> mi dice Shuu, poi lo vedo mettersi a pensare << Che ne dici di Midori ? >> mi chiede dopo pochi istanti accennando un sorriso. Midori se non mi sbaglio significa verde, Shuu lo avrà pensato per via dei miei capelli. Non mi convince tanto. << Hoshi >> dico decidendo da sola il mio nome provvisorio, vedo Shuu sussultare leggermente << Come mai Hoshi? >> mi chiede cautamente come se avesse paura di qualcosa. << Prima mi hai detto se per caso mi chiamassi Hoshi >> li spiego << Quindi assomiglio a una ragazza che si chiama Hoshi...magari sono lei >> concludo. Shuu mi guarda stringendo gli occhi, poi sorride tristemente << No, non puoi essere lei: è morta da anni ormai >> mi risponde Shuu << Oh...mi dispiace molto, se vuoi mi posso chiamare pure Midori >> li dico sentendomi in colpa, lui mi sorride << Chiamati pure Hoshi, non mi fa stare male...ormai ho superato la sua morte >> mi dice lui, nei suoi occhi vedo una scintilla di dolore. Capisco che mente: non ha ancora superato la morte della sua amica. Passano alcuni minuti di silenzio imbarazzante. << Scusa, ma ora devo andare. Tornerò presto >> detto questo Shuu se ne andò. Rimasta sola mi risdrai, la mia testa affondò nel cuscino morbido. Sorrido, poi pronuncio il mio nome:<< Hoshi >>. Si, mi piace.
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